È online il video ufficiale del singolo “MOSTRO” di Federica Carta
Esce oggi, venerdì 19 febbraio, “MOSTRO”, il nuovo singolo di FEDERICA CARTA, una profonda ballata che racconta la bellezza e la forza di sentirsi fragili, da oggi in rotazione radiofonica, su tutte le piattaforme digitali e accompagnato dal videoclip ufficiale (http://www.youtube.com/watch?v=nKmhc7rJzns).
FEDERICA CARTA in questo brano, si ritaglia un momento di intimità per imparare ad ascoltare e liberarsi delle voci che nei momenti bui possono annebbiare l’immagine che abbiamo di noi stessi.
«Ho raccontato a Riccardo Scirè e Galeffi tutto quello che volevo esprimesse il pezzo.- Ho passato gran parte del mio 2020 cercando di sentirmi migliore per me stessa e con “Mostro” voglio essere vicina a chi si ritrova in balia delle mie stesse emozioni: avere dei momenti o delle giornate no è normale, siamo esseri umani, fa parte della crescita e della vita e tante volte questo ci dà la forza di rialzarci Non serve a niente nascondersi dietro la perfezione» -racconta Federica.
Nel videoclip di “MOSTRO”, diretto da Priscilla Santinelli, FEDERICA CARTA si ritrova in una stanza ricoperta di teli bianchi con frammenti di specchi appesi, che non ci permettono di vedere il suo viso. Federica si riflette su differenti superfici mostrandola sempre distorta e irreale. L’idea prende spunto dalle fotografie di Duane Michals, con la volontà di andare oltre la grezza superficie delle cose, oltre la realtà, per raggiungere l’“identità dell’essere”. Le immagini sono “lo specchio” dei pensieri, che portano Federica a volersi nascondere dal mondo, rinchiusa in quella stanza, imprigionata dal mostro che pensa di essere, prigioniera del giudizio, della sua troppa sensibilità e delle ambizioni troppo grandi, imprigionata come il bozzolo di una farfalla che non riesce a schiudersi.
Artefice degli specchi rotti e del suo malessere che affiora, Federica si ritrova alla fine a riordinare i pezzi e i frammenti della sua vita accorgendosi che la sua immagine, prima riflessa in un ambiente asettico, arido – motivo dei fiori senza vita che troviamo a terra – ha come sfondo un arioso cielo blu che sa di promessa. Una promessa di consapevolezza, è la volontà di oltrepassare il giudizio, con il desiderio di ricomporsi e di vedersi riflessa nella sua armoniosa interezza.
FEDERICA CARTA in questo pezzo si spoglia delle sonorità up-tempo e urban per ricercare atmosfere essenziali e sintetiche che trovano profondità nella voce e nelle parole del testo, spesso dure, ma «le più adatte visto il modo in cui al giorno d’oggi siamo molto più duri nei nostri confronti».
“MOSTRO racconta di quanto a volte dobbiamo dimostrare forza per difenderci dall’idea che gli altri possono avere di noi e con questo brano Federica ci svela l’altra faccia della medaglia, mettendo in luce il processo di accettazione nei confronti della propria fragilità e sofferenza: «Accettarsi non è un percorso facile, né tantomeno breve. Ci vuole tempo, ognuno il proprio».
Esiste un fil rouge tra questo brano e i precedenti di Federica: tutti contengono l’invito ad accettarsi, volersi bene, perdonarsi, a non vergognarsi delle proprie fragilità e a fare della sofferenza un punto di partenza per essere più forti.
Spettacolo
Fedez, ecco ‘Pulp Podcast’ con Mr. Marra:...
La puntata d'esordio alle 14 su YouTube
Fedez lancia il nuovo podcast con Mr. Marra, si parte lunedì 25 novembre con la prima puntata online. Archiviata l'esperienza con 'Muschio Selvaggio', il rapper svela il nuovo format intitolato 'Pulp Podcast'.
Il lancio sui social è accompagnato da un trailer, con una sigla rap dello stesso Fedez. La puntata d'esordio sarà disponibile su YouTube dalle 14 di lunedì 25 novembre.
Pulp Podcast, il nuovo format
Ogni puntata avrà uno o più ospiti che si confronteranno con i due conduttori. Il nuovo podcast nasce dopo che, non senza polemiche e strascichi legali, il rapper ha dovuto abbandonare 'Muschio Selvaggio' all'ex socio Luis Sal.
'Pulp Podcast' è un progetto totalmente nuovo per Fedez. Ma non sarà da solo, accanto al rapper ci sarà Mr. Marra, con il quale aveva iniziato una collaborazione poco prima del distacco da Muschio Selvaggio, avvenuto a causa di alcune divergenze professionali con lo youtuber Luis Sal.
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Fedez, quale settimana fa, avevo mostrato i primi dettagli del nuovo studio: aveva spoilerato il logo e aveva mostrato sui social alcuni oggetti presenti tra cui una piccola cornice che al suo interno contiene una foto di Marco Travaglio quando fu ospite nel suo vecchio podcast, Muschio Selvaggio. Stessa cornice che viene ripresa nel trailer pubblicato sul suo profilo Instagram.
Prima della sigla, Fedez ha lanciato una frecciata a Muschio Selvaggio: un uomo pulisce lo studio di registrazione quando nota un barattolo che al suo interno contiene del muschio verde andato a male, lo prende, lo annusa e lo getta via. Segnale che ricorda l'addio definitivo al progetto precedente, 'Muschio Selvaggio'. Frecciatina che non è passata inosservata: "Il muschio andato a male è il Dissing più bello mai fatto nella storia", ha commentato un utente.
Spettacolo
Per Geolier nuovo album e un libro: “A Sanremo ci...
Il rapper napoletano si racconta nel libro 'Per sempre', edito da Mondadori e scritto con Federico Vacalebre, in uscita oggi e che promette di diventare un vero e proprio caso letterario
Tra fischi che hanno fatto polemica, un primo posto sfiorato a Sanremo e tre sold out allo Stadio Maradona, Geolier continua a lasciare il segno. E sul possibile ritorno al festival promette: "però ci torno". Il rapper napoletano lo fa nel libro 'Per sempre', edito da Mondadori e scritto con Federico Vacalebre, che esce oggi insieme al secondo capitolo del suo ultimo album, già certificato triplo platino da Fimi/Gfk Italia, 'Dio lo sa - Atto II'. Il libro, ricco di ricordi, fotografie e aneddoti personali, promette di diventare un vero caso letterario. Con 50mila copie in stampa, si era già posizionato al primo posto nelle classifiche di prevendita prima dell’uscita ufficiale. Oggi, al Vulcano Buono di Nola, il primo firmacopie è già sold out.
Il libro ripercorre l’incredibile viaggio di Geolie r, partendo dalle sue radici nei quartieri periferici di Napoli fino al palco dell’Ariston e ai tre eventi storici allo Stadio Maradona: nessuno prima di lui era riuscito nell'impresa di riempire per tre date consecutive lo stadio napoletano. Geolier racconta di aver lasciato la scuola per lavorare e di come sua madre lo abbia salvato da un possibile futuro segnato dalla criminalità. La sua scuola era un fabbricato enorme dove c'era anche una piazzetta dove si spacciava ed "io ero un creaturo". "Io l'ho vista la camorra, io visto Gomorra quando era realtà e non una serie tv", dice. Napoli e il rap lo hanno salvato. Michael Jackson è stato il suo primo maestro, lo imitava in cameretta, ma poi sono arrivati i Co'Sang. Il brano 'Int'o rione' "mi ha cambiato la vita": lì ha capito che nella vita voleva rappare. Non a caso, i Co’Sang, insieme a Rose Villain, sono tra gli artisti che Geolier ha voluto con sé in questo secondo capitolo del suo album.
"Sono nato ai borghi di periferia, come cantava Eros Ramazzotti, ma la periferia napoletana è tutta n'ata storia", sottolinea Geolier passando di citazione in citazione. Spesso in napoletano, la sua lingua madre. "Abbiamo mantenuto dei passaggi in napoletano - spiega Vacalebre all'Adnkronos - proprio per restare fedeli al suo percorso ma è un dialetto un po' smussato rispetto a quello delle sue barre, accessibile a tutti".
Il primo pezzo di Geolier, 'Secondino', è stato registrato grazie all’aiuto di un amico barbiere. Ma il fenomeno Geolier esplode per caso nel 2018 con il brano 'P Secondigliano' in coppia con Nicola Siciliano. All'epoca Geolier aveva 15 anni e Nicola 17. Le discoteche iniziano a chiamarli per esibirsi. La prima volta guadagnarono 50 euro, ma avevano solo quel brano, e in qualche serata finirono per rifarlo anche 10 volte di seguito. Il rap diventa dunque una necessità, la sua forma di espressione. "Tu nasci tra le vele e il nulla: che cosa vuoi sognare? Io però ho sognato e in grande, sennò nun stev cà". La sua fortuna? Napoli, sempre Napoli: "Mi ha salvato". E lancia l'appello: "Non fuitevenne". Non scappate.
Ed è proprio la sua amata città a portarlo sul palco dell'Ariston. Nel Capitolo 'Sanremo o Sanscemo?' ripercorre l'esperienza al festival di Amadeus, con il quale è nata una profonda amicizia. Nei giorni scorsi, insieme al conduttore ha annunciato, in una diretta speciale in auto in giro per Napoli, il brano 'Mai per sempre' (prod. DRD). Dalla scelta di salire sul palco più importante per la musica italiana, alla sopresa dei fischi fino al gesto fraterno di Guè, che al momento delle protesta in sala durante la serata cover, gli dice "Guarda a me". Una frase che inizialmente era stata pensata anche come titolo del libro.
Su Sanremo, l'artista dice: "Mi ero messo in capa di vendicare tutti i napoletani esclusi dal festival, quelli famosi e quelli che nessuno ricorda più. E infatti eravamo nella finale a tre". E poi ci sono "i tre giorni che sconvolsero il mondo": i sold out allo stadio Maradona di Napoli. "Quei 3 sold out sono il mio scudetto, il mio Sanremo, il premio che spero di aver meritato". Geolier si racconta con grande onestà, parlando del suo rapporto con il successo e con le persone: "Io non vorrei essere un modello ma visto che per qualcuno lo sono, ci metto la faccia con onestà". E risponde alle critiche sui testi dei rapper spesso giudicati troppo violenti: "Le canzoni non ispirano i criminali come non lo fanno i film e le fiction che quelle realtà narrano".
Il suo amore per la musica nasce dall'esigenza viscerale di comunicare: "Faccio musica per parlare ca gente e farmi capire". E ancora: "Non voglio essere il genio incompreso, frainteso. No, proprio no. Alla fine resto sempre Emanuele Palumbo del rione Gescal che lucidava lampadari che mo lucida versi e bit, spara parole, spara forte senza fa' male a nessuno. Statv buon guagliò". Una frase, quest'ultima che rende omaggio al grande Pino Daniele che amava sempre salutare il suo pubblico così. di Loredana Errico
Spettacolo
Sophie Codegoni, chi è l’ex compagna di Alessandro...
Il matrimonio mancato con Alessandro Basciano e la vita da mamma single
Sophie Codegoni, modella e influencer con più di 1 milione di follower su Instagram è oggi, 22 novembre, su tutte le pagine di cronaca per la sua storia, finita lo scorso anno, con l'ex compagno Alessandro Basciano, arrestato per stalking nei suoi confronti. La coppia si era conosciuta al Grande Fratello e più di un anno fa sono diventati genitori della piccola Cèline Blue. Secondo le conclusioni della gip, Alessandro Basciano non ha mai accettato la fine della loro relazione sentimentale.
Chi è Sophie Codegoni, la storia con Basciano
Sophie Codegoni, classe 2002, ha raggiunto la notorietà dopo aver partecipato nel 2020 a Uomini e Donne. L'anno successivo è entrata a far parte dei protagonisti del Grande Fratello Vip, esperienza che gli ha permesso di conoscere Alessandro Basciano. Tra i due c'è stato subito un feeling molto forte. Dopo vari tira e molla, la relazione tra Basciano e Codegoni è cresciuta e si è consolidata fuori dal reality show di Canale 5. Dopo la proposta di matrimonio nel 2022, Sophie Codegoni ha annunciato di aspettare un bambino e il 12 maggio del 2023 è nata la figlia di Sophie e Alessandro, Céline Blue.
Dopo i rumors di una presunta crisi tra la coppia, Sophie Codegoni ha annunciato pochi mesi dopo la nascita della figlia, a ottobre, la fine della loro relazione : "Sono successe molte cose gravi, di cui alcune scoperte solo di recente, che mi hanno portata a prendere questa decisione. Non avrei mai pensato, purtroppo, che la persona al mio fianco, nonché padre di mia figlia, potesse arrivare a tanto", aveva detto l'influencer lasciando intendere che ci fosse stato un tradimento da parte di Alessandro.
In un'intervista a Verissimo, Sophie Codegoni aveva parlato anche di un presunto schiaffo ricevuto da Alessandro Basciano: "Mi ha dato uno schiaffo in faccia perché un suo amico, che per lui è come un fratello, mi ha accompagnata in albergo a sistemarmi i capelli, mentre lui suonava a una serata". Un'accusa di violenza che sempre a Verissimo era stata smentita da Alessandro Basciano: "Sono stato violento solo verbalmente, ed è comunque sbagliato", avevo detto il deejay.
Successivamente Alessandro Basciano e Sophie Codegoni hanno cercato di trovare un punto in comune per il bene della loro figlia Cèline: "Oggi siamo due genitori che si rispettano e si vogliono bene. Non siamo più una coppia, ma oggi il nostro amore è per nostra figlia", aveva detto lei negli studi di Verissimo.
Il passato di Sophie Codegoni
La vita di Sophie Codegoni è stata segnata da momenti di grande paura. L'influencer aveva confessato a Silvia Toffanin di aver vissuto un momento molto difficile accanto alla sua mamma, vittima di violenze fisiche da parte del compagno. "Una volta lui le ha messo le mani al collo e mamma non respirava più. Sono arrivare le ambulanze. Quell'episodio è stato molto forte, da quel momento ho avuto paura di tutto, paura di perderla", questo parte del racconto della 23enne a Verissimo.
Secondo quanto che è stato riportato nell'ordinanza cautelare dopo l'arresto di Alessandro Codegoni, la lista di minacce e insulti, iniziati nel luglio del 2023, è molto lunga. Le manette, fatte scattare dai carabinieri su richiesta della procura - l'aggiunta Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo -, sono legate a minacce plurime per la pubblicazione di foto, eventi di lavoro, cene con amici o la gestione della figlia: "Me la paghi cara, ci vediamo in tribunale, andiamo tramite assistenti sociali".
L'elenco comprende parole irripetibili e frasi di minacce esplicite come "se non torni con me ti ammazzo come un cane e devi avere paura di rientrare a casa" e ancora "Io sono Ale Basciano, tu sei solo una sfigata...". Le spia il telefono, è incalzate e ossessivo, le ultime minacce risalgono allo scorso 14 novembre quando aggredisce un amico dell'ex giovane compagna. Un clima di paura che costringe Codegoni a cambiare abitudini e che ha portato all'arresto dell'influencer.