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Sottotono, venerdì 4 giugno fuori l’album “Originali”

Big Fish e Tormento tornano insieme sulla scena musicale italiana con “ORIGINALI”, il nuovo album dei Sottotono, in uscita venerdì 4 giugno 2021, a vent’anni dall’ultimo lavoro in studio. 

Il nuovo disco comprende tredici tracce: sei inediti e sette fra i brani di grande successo dei Sottotono, riarrangiati e rivisitati insieme a numerosi e prestigiosi esponenti del panorama musicale, che con grande entusiasmo hanno preso parte al nuovo progetto con diversi contributi speciali. Colleghi e amici le cui carriere hanno incrociato più volte quella di Big Fish e Tormento, come Tiziano Ferro, Guè Pequeno, Marracash, Fabri Fibra, Emis Killa e Jake La Furia, oltre a esponenti della scena urban e pop come Mahmood, Elodie, Coez, Stash, Luchè e Coco, infine un’emozionante strofa di Primo Brown.

ORIGINALIè il manifesto dei Sottotono, veri originator di un suono, che precorrendo i tempi hanno sancito la nascita e lo sviluppo della musica urban in Italia.

E così Fish e Tormento descrivono il loro ritorno: 

Più che di una scintilla che ha riacceso un fuoco, questa ripartenza è frutto di una linfa vitale che non ha mai smesso di scorrerci sottopelle e, quando è riemersa, abbiamo subito capito che era come se questi vent’anni non fossero mai passati. Sottotono per noi sono più di una parte di carriera. È il nostro primo amore per la musica, è una famiglia, è un mondo di ricordi che nessun incidente di percorso e nessuna rottura temporanea ha potuto scalfire”

Ad anticipare l’uscita dell’album è stato il singolo, fra i più apprezzati e trasmessi dalle radio, “Mastroianni”, al quale hanno preso parte anche due delle cantanti più amate del panorama italiano, Elisa ed Elodie, che impreziosiscono con le loro voci il ritornello e il bridge. In “Mastroianni” si trovano “le due anime dei Sottotono: quella del gusto classico, e quella di chi sa giocare a modo suo. Anime per cui siamo stati amati e odiati…”. Una canzone ricca di anima e stile, con un testo intenso, adagiata su un abito strumentale (e visuale) di primissima classe, di un’eleganza che è da un lato fresca e dall’altro senza tempo. 

Il 28 maggio è uscito in digitale “Solo lei ha quel che voglio 2021”, remake della storica hit del 1996 dei Sottotono, riarrangiata, ma senza perdere il sound originale, e impreziosita dalla partecipazione di tre dei nomi più importanti della scena urban-rap italiana, Tiziano Ferro, Gué Pequeno e Marracash. Il video ufficiale, fuori il 1° giugno, a cui hanno partecipato tutti gli artisti presenti nella canzone, ripercorre lo stile e il mood del videoclip originale, in una versione contemporanea che non perde il fascino della pellicola in bianco e nero. 

Un album che racconta di due artisti arrivati oggi dopo un lungo percorso personale e che grazie alla loro maturità e consapevolezza espressiva hanno trovato il desiderio di riaffrontare le loro radici in comune, la scintilla originaria. Arricchendola. I Sottotono sono tornati sì, ma per restare.

In occasione dell’uscita dell’album “Originali”, i Sottotono annunciano due date evento, prodotte da Bpm Concerti e Trident Music, nel mese di marzo 2022 a Roma e Milano, rispettivamente il 3, presso l’Atlantico, e il 7 all’Alcatraz. I biglietti saranno in vendita a partire da venerdì 4 giugno 2021 sul circuito ufficiale Ticketone.
RADIO 105 è media partner ufficiale del tour.

Animato da un’indomabile passione per il giornalismo, Junior ha trasceso il semplice ruolo di giornalista per intraprendere l’avventura di fondare la sua propria testata, Sbircia la Notizia Magazine, nel 2020. Oltre ad essere l’editore, riveste anche il ruolo cruciale di direttore responsabile, incarnando una visione editoriale innovativa e guidando una squadra di talenti verso il vertice del giornalismo. La sua capacità di indirizzare il dibattito pubblico e di influenzare l’opinione è un testamento alla sua leadership e al suo acume nel campo dei media.

Spettacolo

Da ‘L’Imperatrice’ a Monica Guerritore,...

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da sinistra: 'L'imperatrice 2' e 'Inganno'

Sei donne del passato e del presente che sfidano la società e si ribellano alle imposizioni degli uomini. Sei titoli per prepararsi al 25 novembre (Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne), tra empowerment femminile e storie d'ispirazione. Storie di donne che hanno sfidato la società per cambiare il futuro, protagoniste di alcune serie Netflix di successo a partire da 'L'Imperatrice', che torna oggi in streaming con la seconda stagione: il dramma storico che racconta la vita di Elisabetta d’Austria, per tutti Sissi, interpretata da Devrim Lingnau.

L'IMPERATRICE 2

Al centro dei nuovi episodi c'è il tema della maternità, che per la protagonista rappresenta non solo una battaglia personale ma anche per il suo ruolo politico all'interno delle rigide regole della Corte. Dopo la nascita della primogenita, considerata 'inadeguata' come erede al trono, Sissi si ritrova ad affrontare le difficoltà di portare avanti un'altra gravidanza: tutti gli occhi e le pressioni sono su di lei, soprattutto da parte dell'Arciduchessa Madre. Sissi, dal canto suo, mette in campo tutta la sua forza per non essere solo una 'sfornatrice di figli'.

INGANNO

Dal passato al presente, una donna che ha sfidato le etichette e i pregiudizi è senz'altro Gabriella, la protagonista di 'Inganno' (disponibile nel catalogo Netflix) interpretata da Monica Guerritore. È la proprietaria di un prestigioso hotel in Costiera Amalfitana, una donna elegante, fiera dei suoi sessant’anni e consapevole del suo ruolo. I suoi tre figli ormai sono grandi e la vita non sembra riservarle più molte sorprese, finché non incontra Elia, interpretato da Giacomo Gianniotti. Nonostante la differenza di età, Gabriella si riscopre donna, amante e per Elia è pronta a mettere in gioco tutto, anche il rapporto con i figli e la loro eredità. Ma Gabriella è molto di più. Il personaggio della Guerritore è la risposta alla 'data di scadenza' che la società impone alle donne, come se dopo i 60 anni non si potesse avere un orgasmo o amare un uomo più giovane. Oppure un'attrice 60enne come la Guerritore non potesse mostrare il proprio corpo per girare delle scene di sesso. Eppure i tabù ci sono ancora e si parla addirittura di scandalo.

'LA LEGGE DI LIDIA POËT'

Come scandalosa poteva essere a fine '800 una ragazza che sognava di fare l'avvocato. Un esempio è la storia di Lidia Poët, interpretata da Matilda De Angelis. L'attrice è tornata a vestire i panni della prima donna in Italia ad entrare nell’Ordine degli Avvocati nella seconda stagione de 'La legge di Lidia Poët' (disponibile nel catalogo Netflix).

Nella Torino del 1883, a Lidia non è permesso di fare l’avvocato per una legge scritta dagli uomini. Perciò questa volta punta ancora più in alto, vuole cambiare la legge. Mentre continua a collaborare con il fratello Enrico, affrontando nuovi casi e battendosi per i diritti delle donne, vuole convincerlo a candidarsi in Parlamento per far sì che la sua legge trovi finalmente voce. Simbolo di emancipazione e tenacia, il personaggio interpretato dalla De Angelis nei nuovi episodi continua a scomporre senza tregua i tasselli di questo mondo costruito dagli uomini per gli uomini, con assoluta genialità, spiazzando l’avversario con intelligenza, ironia e senza mezzi termini, ma non per questo senza mai mettersi in discussione.

MERCOLEDÌ

Tra le giovani donne del piccolo schermo simbolo di emancipazione c'è anche Mercoledì Addams nella serie di Tim Burton. A interpretarla è Jenna Ortega, impegnata con le lavorazioni della seconda stagione (prossimamente su Netflix). Con un look ribelle ed elegante, Mercoledì si presenta come un personaggio forte e indipendente, che non si fa schiacciare dalle aspettative degli altri. Questo fa di lei un'icona anticonformista contro ogni stereotipo.

BLACK DOVES

E ancora il 5 dicembre debutta su Netflix 'Black Doves' con Keira Knightley, nei panni di Helen Webb: non solo moglie e madre appassionata e scrupolosa ma anche spia professionista. Il mondo dello spionaggio è da sempre dominato dagli uomini. Ma lo schermo sta contribuendo al cambio di rotta. Anche le donne possono 'darle di santa ragione' come gli uomini e possono diventare degli agenti segreti, non solo grazie alla loro forza ma anche al loro superpotere: quello del multitasking, proprio come mostra l'attrice nella serie, tra un tinello e un inseguimento.

MRS PLAYMEN

Prossimamente è atteso poi il debutto di 'Mrs Playmen', che racconta la storia di Adelina Tattilo, editrice della più nota rivista erotica italiana, e di come ha liberato il corpo femminile. "Sono stata un’editrice di riviste erotico patinate e per questo motivo conquistai la ribalta per le mie iniziative contro il bigottismo e falsi moralismi d’allora, cercando con le mie battaglie di trasformare i costumi sociali e sessuali dell’Italia e proponendo quindi la liberazione dei comportamenti", diceva di sé la Tattilo, morta nel 2007. La serie, con Carolina Crescentini nei panni della protagonista, è ambientata nell'Italia di fine Anni 60. Un periodo storico di fermento politico e ribellione durante cui una donna assurge agli onori della cronaca, ma anche delle polemiche, per aver sfidato le convenzioni sociali e per aver rappresentato un vero e proprio punto di rottura con le tradizioni e con i tabù che avevano caratterizzato l’Italia fino a quel momento.

I 7 episodi raccontano la storia di questa donna, tenace e coraggiosa, a capo della più famosa rivista erotica italiana negli Anni 60 e 70, 'Playmen' nonché la risposta italiana a 'Playboy'. Sotto la guida di Adelina la rivista è arrivata a contribuire al cambiamento radicale dei costumi degli italiani, non senza passare attraverso le mille difficoltà tipiche di ogni rivoluzione. Il nudo elegante, che faceva intravedere senza esibire, il coraggio dei temi trattati, che spesso incitavano la donna a legittimare il suo desiderio, affiancati a importanti contributi dei maggiori intellettuali italiani, hanno fatto di 'Playmen' un luogo di conversazione libera ed eclettica. Una trasgressione intelligente e irripetibile in un’Italia molto religiosa e conservatrice. 'Mrs Playmen' è il racconto di una rivista che ha fatto la storia del costume italiano, e di coloro che l’hanno fatta diventare un simbolo.(di Lucrezia Leombruni)

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Spettacolo

La 1000 miglia in scena con Gioele Dix, tutto pronto per la...

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La 1000 miglia in scena con Gioele Dix, tutto pronto per la prima di 'Andavamo a mille'

Debutta in prima nazionale 'Andavamo a mille' di e con Gioele Dix, nuova produzione del Centro Teatrale Bresciano realizzata con 1000 Miglia Srl. Dix torna a collaborare con il Ctb con un progetto dedicato a una competizione unica: la 1000 Miglia, la gara di regolarità per auto storiche più importante al mondo, nata e cresciuta nella città di Brescia e oggi fenomeno cult per tutti gli appassionati di auto d’epoca. Con il suo inconfondibile stile, racconta gli ultimi cento anni della nostra storia attraverso lo sguardo di chi ha partecipato alla Corsa più bella del mondo.

L'artista porta il pubblico con sé in un percorso libero e vivissimo nella grande storia degli ultimi cento anni, vista tramite le vite degli uomini e delle donne che hanno attraversato questa competizione unica al mondo. Dal trentennio d’oro delle corse iniziato nel 1927, alla trasformazione in fenomeno culturale e di costume: un racconto fatto di incontri, avventure e tragedie, musiche e parole.

In scena per la cinquantunesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata 'L’arte è pace', 'Andavamo a mille' prosegue la programmazione 2024/2025 del Ctb: sarà al Teatro Sociale di Brescia dal 26 novembre all’1 dicembre 2024, tutti i giorni alle ore 20.30, la domenica alle ore 15.30. Dopodiché, per chi fosse interessato, ci sarà la possibilità di portarlo in scena anche in altre località in giro per l’Italia, quelle attraversate dalla 1000 Miglia 2025 e non solo. Lo spettacolo - realizzato grazie al sostegno di ministero della Cultura, Gruppo A2A, Fondazione Asm, Gruppo Bcc Agrobresciano, Abp Nocivelli - di e con Gioele Dix vede la collaborazione ai testi di Marco Archetti e Andrea Midena, la regia di Gioele Dix, sul palcoscenico insieme a Valentina Cardinali, al direttore musicale Savino Cesario alle chitarre, Massimo Carrieri al pianoforte (anche curatore degli arrangiamenti), Caterina Crucitti al basso e voce, Sandro De Bellis alle percussioni. La produzione è firmata Centro Teatrale Bresciano e 1000 Miglia Srl.

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Spettacolo

Jovanotti: “In ‘Montecristo’ la mia...

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Il nuovo singolo anticipa l'album prodotto da Dardust, in uscita a gennaio. E arriva dopo l’infortunio che lo ha costretto a un periodo di riabilitazione. A marzo tornerà in tour con il PalaJova

Lorenzo Jovanotti

Si chiama 'Montecristo' e come il romanzo di Alexandre Dumas racconta di un lungo viaggio verso la rinascita. Non quella del protagonista Edmond Dantès ma di Jovanotti, che torna oggi in radio e sulle piattaforme con un singolo che segna la sua ripartenza, dopo il brutto incidente in bicicletta, a Santo Domingo, e la dolorosa e lunga riabilitazione che è seguita. Un primo capitolo dell’album in uscita il prossimo 31 gennaio, nel quale il cantante ci offre uno dei suoi testi più profondi e introspettivi e ci porta in territori inesplorati sin dalle prime strofe, quando intona 'una sirena mi ha tagliato la strada per costringermi a guardare le cose con occhi nuovi'.

Montecristo è nata per caso, o per forza, come succede con i sogni - dice Jovanotti -. È un brano che racchiude un’atmosfera metafisica, nato probabilmente durante la mia prima convalescenza, dopo l’intervento di un anno e mezzo fa. In quel periodo ascoltavo l’audiolibro de 'Il Conte di Montecristo', un romanzo che avevo letto circa quindici anni fa e che mi aveva affascinato. L’audiolibro, letto da Andrea Giordana, mi ha fatto compagnia per giorni. Dumas, che ha scritto anche 'I tre moschettieri', è un narratore immenso, e mi sono ritrovato a identificarmi con il protagonista: un giovane tradito, che perde tutto '- l’amore, il suo ruolo nella società '- e si ritrova da solo in una cella, da dove inizia il suo percorso di rinascita". 'Montecristo' unisce introspezione e modernità. Parla di rinascita, di elaborazione del trauma, di cambiamento e di libertà. La voce di Lorenzo è al centro di archi e di un pavimento urbano fatto di reggaeton elettronico.

"Per me scrivere è sempre un esercizio, un modo per elaborare quello che vivo, e da quella sensazione di smarrimento e rivincita è nato il testo - sottolinea -. Poi un giorno Dario Faini (Dardust) mi ha fatto ascoltare una melodia al pianoforte nel suo piccolo studio a Milano. Ho provato ad adattare il testo alla sua musica, e subito ho capito che funzionava. In pochi minuti abbiamo dato vita alla canzone, ma come sempre accade, il lavoro di rifinitura ha richiesto mesi". Il brano unisce due mondi, il reggaeton, con il suo ritmo contagioso, "che ormai è diventato il suono del mondo", e un’atmosfera orchestrale, più classica. "In mezzo, ci sono io e la mia storia - aggiunge Lorenzo Jovanotti -. È una canzone che evoca avventura, ricerca e anche mancanza, quel vuoto che ci spinge a muoverci per trovare ciò che cerchiamo. Una frase chiave è: Anche quando sei con me mi manchi". Proprio come un moderno Conte di Montecristo, Lorenzo affronta le sue paure e trova la forza per risalire con un messaggio chiaro: 'Diventa quello che sei / Non come vogliono loro'.

La produzione curata da Dardust, che firma anche la musica, arricchisce il brano con arrangiamenti orchestrali da un lato e dall’altro suoni contemporanei e futuristi che portano l’estetica del reggaeton in una nuova dimensione, segnando la prima tappa del nuovo progetto discografico di Jovanotti, già disponibile in preorder per Soleluna/Island/Universal Music Publishing/Drd Srl. “Avere Lorenzo in studio è una delle cose migliori che possano capitare - commenta Dardust, che con Lorenzo aveva già collaborato in Nuova Era -. Positività, entusiasmo, coraggio ed esplorazione. Dopo un lungo periodo di pausa come produttore, non poteva esserci per me ritorno migliore di questo, con un brano intenso, audace e al di fuori di ogni campionato come Montecristo".

Il singolo è accompagnato da un videoclip, diretto da Antonio Usbergo e Niccolò Celaia per YouNuts, girato al Lido di Staranzano alle prime ore della mattina, nel quale Jovanotti interpreta un personaggio immaginario che approda su un’isola misteriosa dopo un naufragio simbolico e fa i conti con i suoi demoni, le sue paure ma soprattutto con sé stesso, con i suoi desideri e le sue passioni. "È un video che definirei avventuroso, metafisico e psichedelico - fa notare Jovanotti -. La location è incredibile e mi riporta a molte immagini e sensazioni presenti nella canzone: immaginazione, sogno e ritorno. La trama non segue un filo logico, è come un sogno: non c’è una vera narrazione, il sogno arriva e basta. Questo video racconta un momento della mia vita che parla di tempo, trauma, recupero e rinascita. È un viaggio, che è sempre un tema fondamentale della mia musica".

Il protagonista del video "potrebbe essere un naufrago, forse il cameriere di una festa su una nave, o magari il capitano, o ancora un semplice marinaio. Si ritrova su un’isola desolata, dove incontra figure che potrebbero esistere solo nella sua mente: ombre, tribù di spiriti, una sirena. Abbiamo inserito elementi che ci venivano in mente man mano, come un duello di scherma con un’ombra, un cavallo, che è anche il mio segno nell’oroscopo cinese e un animale con cui mi identifico, e persino un antico amuleto con l’incisione Laurensius Juvenis Artifex, 'il giovane Lorenzo artista'. È un oggetto che il protagonista trova sull’isola e che gli ricorda, per un attimo, di essere stato un imperatore in una vita passata". Anche gli abiti fanno parte di questo racconto e sono firmati ancora una volta da Maria Grazia Chiuri per Maison Dior, con cappotto da marinaio, gilet e camicia da moschettiere. L’uscita di 'Montecristo' anticipa il tanto atteso ritorno dal vivo di Lorenzo con il PalaJova 2025, un tour che segnerà il suo ritorno nei palazzetti dopo sette anni e che vanta già il 70% di sold out. E chissà che, con l'album in uscita il 31 gennaio, a ridosso di Sanremo 2024, come ipotizza 'Il Giornale', Lorenzo non calcherà il palco dell'Ariston in veste di ospite.

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