Sette emittenti insieme per seguire l’intera settimana del Festival di Sanremo.
E’ tempo di ripartire. Con un primo passo, in totale sicurezza, e con l’energia della musica, il fil rouge che negli ultimi mesi ha unito tutta l’Italia anche nei momenti più difficili.
Musica, ecosostenibilità, accoglienza e sicurezza sono le parole chiave di OLTRE IL FESTIVAL, il progetto di RadioMediaset in collaborazione con Lancôme che dal 31 gennaio al 5 febbraio avrà luogo a Sanremo, in contemporanea con il Festival della Canzone Italiana, nella splendida cornice di Villa Nobel.
OLTRE IL FESTIVAL è un innovativo media hub in cui trasmetteranno le principali radio nazionali e locali: Radio 105, Radio Monte Carlo, R101, Radio Subasio, Radio Norba, Radio Bellla & Monella e Radio Bruno.
Un luogo di incontro dove addetti ai lavori, ospiti e artisti si ritroveranno per raccontare e raccontarsi attraverso le radio, le iniziative dei partner e attività digital e social.
OLTRE IL FESTIVAL è il posto dove si creeranno contenuti che saranno poi veicolati on air, on line e via social.
Paolo Salvaderi, Amministratore delegato di RadioMediaset:
“Con convinzione e soddisfazione diamo finalmente il via a questo progetto al quale lavoriamo da mesi con tante energie. Ci rendiamo perfettamente conto che il momento storico non è quello ideale, ma con ‘Oltre il Festival’ è nostra ferma intenzione dare un segnale ai nostri interlocutori, siano essi clienti o industria della musica. Cominciamo con molta cautela per ovvi motivi, mettendo la sicurezza al primo posto e facendo inevitabili rinunce, ma il nostro obiettivo è quello di diventare nel corso dei prossimi anni punto di riferimento e di incontro per clienti, addetti ai lavori e artisti, ambiente protetto e nuovo modello di accoglienza nel corso del Festival di Sanremo”
VILLA NOBEL
Straordinaria dimora in stile liberty moresco, Villa Nobel fu residenza di Alfred Nobel, che in essa lavorò a numerosi brevetti e redasse il famoso testamento con cui destinava la sua fortuna all’istituzione del Premio che porta il suo nome. Villa Nobel è anche sede museale.
La splendida location è stata selezionata da CONSORZIO IDEE ITINERANTI, un nuovo team di professionisti della creatività e della produzione di eventi, ideatori e organizzatori di Oltre il Festival.
ATTIVITA’
Dal 31 gennaio al 5 febbraio negli splendidi saloni interni e nella luminosa veranda troveranno posto le attività delle emittenti radiofoniche, di Lancôme e degli altri sponsor protagonisti con un palinsesto quotidiano ricco di proposte e momenti unici.
I salotti della villa diventeranno infatti punti hospitality per interviste esclusive.
IL SALONE DELLE RADIO
Cuore pulsante della location, dove verranno allestiti un palco e più postazioni interattive, sarà il salone delle radio. Qui nel corso di tutta la giornata i conduttori di Radio 105, Radio Monte Carlo, R101, Radio Subasio, Radio Norba, Radio Bellla & Monella e Radio Bruno accoglieranno ospiti musicali e non, influencer, artisti e con loro chiacchiereranno di attualità, costume, benessere e bellezza con un occhio fisso sul Festival della canzone italiana.
Ogni giorno Diletta Leotta si collegherà da Villa Nobel con lo studio di Milano per condurre il suo programma su Radio 105. Lo stesso farà Lucilla Agosti su R101, mentre Radio Monte Carlo si avvarrà dei contributi di un’inviata di eccezione, l’attrice e conduttrice Chiara Francini.
Gli artisti in gara al Festival e gli ospiti interverranno in diretta su Radio Subasio che ogni giorno aprirà all’interno della sua programmazione sei finestre dedicate, così come Radio Norba presente a Sanremo con Claudia Cesaroni.
Radio Bellla & Monella sarà a Villa Nobel con Rossana Santolin, mentre Laura Padovani e Georgia Passuello, saranno le conduttrici di Radio Bruno.
Tanti gli ospiti tra i quali Chiara Francini, Romina Pierdomenico, Paolo Costella, Emma Muscat, Diletta Leotta, Noemi, Costantino della Gherardesca, Giulia Valentina, Maria Sole Pollio, Giorgia Venturini, Alessandro Borghese, Elisa Maino, Max Brigante, Nicolò De Devitiis.
LA MAISON LANCÔME DIVENTA IL SALOTTO PIU’ FELICE DI SANREMO
Per il settimo anno consecutivo. Lancôme accende di bellezza il Festival di Sanremo.
Il progetto nasce dalla volontà di Lancôme di ricercare il percorso verso la felicità che giunge alla certezza che la musica sia gioia, sia l’energia che ti sostiene sempre, sia un insieme di emozioni da condividere con chi ami.
La Maison Lancôme inaugura una settimana di appuntamenti e servizi esclusivi nella splendida cornice di Villa Nobel trasformata per l’occasione in un palcoscenico privilegiato che si animerà con interviste ad artisti, celebrity, stampa e influencer.
Durante lo show digitale Note Di Bellezza, che andrà in onda ogni giorno, si parlerà di felicità e autostima grazie alla grande esperta Clio Zamatteo in arte CLIOMAKEUP.
CAFFÈ VERGNANO AD OLTRE SANREMO PER FESTEGGIARE IL SUO 140ESIMO COMPLEANNO
Caffè Vergnano compie 140 anni e quale occasione migliore di Sanremo per celebrare questa ricorrenza che parla di tradizione, di eccellenza e di sogni?
Una parte di Villa Nobel si trasformerà in una vera e propria caffetteria Caffè Vergnano 1882 e accoglierà cantanti, artisti, influencer e amici in una location che per l’occasione si vestirà di ricordi ispirazionali e di bellezza ritratta in scatti fotografici d’autore. Un angolo insolito dove si stringeranno relazioni esistenti e se ne creeranno di nuove. Perché il caffè è questo, è un rito sociale, è desiderio di condivisione, è voglia di stare insieme e di conoscersi.
Sarà un anno da celebrare e ricordare e vogliamo iniziare proprio da qui! Tante cose succederanno e tutte saranno ispirate dai valori nei quali crediamo da 140 anni, da quei sentimenti che arricchiscono i nostri progetti e li fanno diventare realtà. Il nostro sguardo è e sarà sempre rivolto al futuro perché il domani è ancora tutto da costruire, insieme.
L’ORA DELL’APERITIVO AD OLTRE IL FESTIVAL ARRIVA SULLE NOTE VIVACI DEI COCKTAIL DI VECCHIO AMARO DEL CAPO
Dopo una giornata a pieno ritmo, gli ospiti di Oltre Il Festival potranno godersi momenti di meritato relax in compagnia dei migliori cocktail proposti da Vecchio Amaro del Capo. All’interno della splendida location di Villa Nobel, i bartender saranno a disposizione per offrire a tutti i presenti l’‘Aperitivo di Sanremo’ come il ‘Calabro’, lo Spritz del Capo piacevolmente piccante che deve il suo gusto inconfondibile e originale al peperoncino di Calabria contenuto nella versione Red Hot Edition di Vecchio Amaro del Capo. Oppure il ‘Capotonic’ con Vecchio Amaro del Capo tradizionale, il più amato dagli italiani. Iconico e fashion, piace per il suo gusto elegante e allo stesso tempo rock. Anche in purezza, servito rigorosamente a -20°C nell’apposito bicchiere ghiacciato, Vecchio Amaro del Capo classico o piccante sarà il grande protagonista delle serate di Oltre Il Festival insieme alle altre specialità firmate Caffo. E per celebrare al meglio la grande musica, in occasione del Festival Vecchio Amaro del Capo presenta il suo nuovo spot a tutto rock!
VALFRUTTA
Al Festival della canzone italiana non poteva mancare la migliore agricoltura del nostro Paese: Valfrutta, una filiera agroalimentare di oltre 14.000 soci agricoltori che coltivano in maniera sostenibile frutta, legumi, mais e pomodoro.
La celebre marca della “natura di prima mano” sarà protagonista negli spazi di Oltre il Festival con la gamma dei succhi di frutta Valfrutta BIO, mentre saranno in onda durante il Festival di Sanremo sulle emittenti del progetto RadioMediaset gli spot radiofonici dedicati ai Cotti a Vapore Valfrutta, una gamma di dieci referenze con legumi e verdure 100% italiani.
Saranno inoltre presenti CODICE ICONA, GRANA PADANO, KIA, OROGEL, SALUMIFICIO FRATELLI BERETTA, THUN.
SOCIAL ROOM
Non mancherà una social room dalla quale gli staff delle radio e degli altri partner racconteranno quello che si vive a Sanremo nella settimana più chiacchierata dell’anno.
La colonna sonora di tutti gli ambienti sarà garantita da una selezione musicale studiata ad hoc dai music designer di UNITED MUSIC, il progetto digital audio di RadioMediaset.
SERATA DI INAUGURAZIONE
Lunedì 31 gennaio è prevista una serata di inaugurazione con la proiezione in anteprima nazionale di “Vicini di casa”, il nuovo film di Paolo Costella con Claudio Bisio, Vittoria Puccini, Valentina Lodovini e Vinicio Marchioni.
OLTRE IL FESTIVAL gode del patrocinio di Regione Liguria, Provincia di Imperia e Comune di Sanremo.
Attualità
Eros e Michelle: Ritorni, emozioni e il fascino di una...
C’è qualcosa nelle storie d’amore che finisce, ma non davvero, che ci tocca nel profondo. Perché sono proprio quei racconti fatti di alti e bassi, di tentennamenti e poi sorrisi improvvisi, quelli che in fondo ci fanno sperare che esista davvero un lieto fine per tutti. E così oggi siamo qui, a parlare di nuovo di loro: Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker, due che sembrano aver capito il segreto del restare uniti anche quando l’amore cambia volto. Due che continuano a fare parlare di sé, forse senza nemmeno volerlo, e che portano nelle nostre vite quel sapore di nostalgia misto a speranza.
Quella di Eros e Michelle non è una storia come tante altre. Certo, c’è stato un incontro, un amore travolgente, una figlia meravigliosa, un matrimonio sognato da molti e poi, sì, anche una separazione. Ma non è mai stato il tipo di separazione che distrugge tutto, che lascia dietro di sé solo macerie. Anzi. La loro favola ha continuato a respirare, anche con il cuore spezzato, e ci ha lasciato tutti con un’idea più dolce del “fine”. Perché, forse, quello che Eros e Michelle ci stanno dicendo, ancora oggi, è che l’amore non finisce mai davvero. Cambia, si adatta, magari non è più romantico, ma è qualcosa di altrettanto potente.
Vecchi ricordi e nuovi inizi
Tutto è tornato al centro dell’attenzione mediatica il 23 novembre, quando Michelle ha deciso di condividere un pezzo del passato con una foto su Instagram. Una foto di 27 anni fa, lei ed Eros in un bacio che non ha bisogno di parole, che parla da solo. Aurora era appena nata, il loro amore era nel pieno, e quell’immagine ha risvegliato qualcosa in molti di noi. Non è stato un gesto casuale. Ha scatenato il web, un’ondata di commenti pieni di nostalgia, di persone che chiedevano, speravano: “Ma forse allora c’è ancora qualcosa tra di loro?”
E come se non bastasse, il 2 ottobre, Eros ha fatto il resto. Festa dei Nonni, Michelle in carriola, un sorriso scherzoso e quella frase: “Oggi è la giornata dei nonni, con la nonna in carriola”. Un gesto, una foto così semplice eppure così carica di significato. Un modo per dirci che loro, nonostante tutto, sono ancora lì, l’uno per l’altra. Perché sono immagini come queste che ci fanno pensare che, forse, le favole non finiscono mai davvero.
La magia di una storia che continua
Inutile negarlo: queste foto, questi piccoli gesti, hanno riacceso i sogni dei fan. È come se ogni volta che Eros e Michelle ci mostrano un pezzo della loro vita insieme, ci venisse data una nuova possibilità di credere nelle seconde chance. Nei ritorni inaspettati, nei sorrisi ritrovati. Loro sono un esempio raro, in un mondo in cui spesso, dopo la separazione, resta solo il vuoto. Invece qui vediamo due persone che hanno scelto di rimanere legate, di continuare a condividere momenti, ricordi e ora anche la gioia di essere nonni.
Non dimentichiamo che la loro è stata una storia d’amore che ha segnato un’epoca. Erano gli anni ’90: Eros era già una star della musica, Michelle stava diventando un volto noto della televisione. La loro relazione era sotto i riflettori ma sembrava vera, genuina, fatta di sorrisi e complicità. Nel 1996 è nata Aurora, e con lei è cresciuto un amore che sembrava non poter finire mai. Il matrimonio nel 1998 è stato l’apice, il momento perfetto… ma come tutte le favole, anche la loro ha incontrato difficoltà. E così, nel 2002, hanno deciso di separarsi. Eppure, quella decisione non ha spezzato tutto. Al contrario, ha aperto una nuova strada, fatta di rispetto e affetto.
Tra nonni, sorrisi e ritorni di fiamma
Oggi li vediamo insieme come nonni, un ruolo che sembra averli riavvicinati ancora di più. La nascita di Cesare, figlio di Aurora e Goffredo, è stata un momento di grande gioia per tutti. Michelle ed Eros, come nonni, sono stati uniti, presenti, e questo ha fatto sì che molti si chiedessero se non ci fosse qualcosa di più dietro questo ritrovato legame. Perché quello che li rende speciali non è semplicemente il fatto di essere nonni: è come si guardano, come scherzano insieme, come rivivono i ricordi con tenerezza. È questa magia che fa sognare.
E se ci pensiamo, quanto sarebbe bello? Vederli di nuovo insieme, vedere quel sorriso tornare a illuminare i loro volti. Perché, in fondo, tutti noi ci siamo un po’ affezionati a questa storia, a questa favola moderna che ha fatto sognare milioni di persone. È quella voglia intensa, quella speranza viva di vedere che l’amore, in fondo, può superare qualsiasi cosa. Può cambiare, può trasformarsi, ma non scompare mai del tutto.
Amicizia o qualcosa di più?
E allora ci chiediamo, qual è il prossimo passo? Sarà solo un’amicizia, quella che vediamo tra Eros e Michelle, o qualcosa di più? Loro non lo dicono, non rilasciano dichiarazioni ufficiali e forse è anche questo che rende tutto più magico. Quel dubbio, quella possibilità che potrebbe esserci ancora qualcosa di non detto, di nascosto tra le righe.
In un mondo così abituato alla fine dei sentimenti, all’addio come unica via possibile, la loro storia ci offre una prospettiva diversa. Una speranza. Che magari un lieto fine è possibile anche quando non è come ce lo aspettavamo. Perché l’amore tra Eros e Michelle, pur non essendo più quello di un tempo, è ancora lì, forte, autentico. Ed è questo che ci fa emozionare ogni volta che li vediamo insieme, che ci fa sperare che, chissà, forse un giorno questa favola troverà un nuovo inizio.
L’amore che resiste oltre il tempo
Sapete cosa ci insegna davvero questa storia? Che l’amore, quello vero, non se ne va mai del tutto. Magari cambia, si trasforma, diventa altro, ma non sparisce. Non è una roba che si spegne come una lampadina. Loro sono la prova vivente che un legame può restare, anche dopo tutto quel che è successo, anche dopo gli anni che passano, anche quando le strade sembrano separarsi. C’è ancora quella scintilla, quel rispetto, quella voglia di esserci, di condividere ancora pezzi di vita. E questo, beh, già di per sé è una gran vittoria, no?
Quindi, mentre continuiamo a sognare insieme a loro, lasciamoci andare un attimo. Perché chi l’ha detto che tutte le favole devono avere quel lieto fine perfetto come nei film? A volte, il lieto fine non è un matrimonio o un bacio al tramonto. A volte è solo esserci ancora. Restare vicini, in qualche modo, anche se le cose sono cambiate. Essere presenti, anche solo con un messaggio, un sorriso. Le vere storie d’amore non sono mai facili, non sono mai perfette. Sono fatte di cambiamenti, evoluzioni, di momenti difficili e di momenti bellissimi. Ma, soprattutto, restano. L’amore vero è così: non se ne va mai del tutto. Trova sempre un modo per restare, per regalarci emozioni, per ricordarci che, alla fine, l’amore è sempre e comunque qualcosa di straordinario. E questo, forse, è già il lieto fine più bello di tutti.
Attualità
Camera approva pene più severe per reati contro gli...
“Dedico alle vittime mute e invisibili, soprattutto agli animali di cui non si è mai parlato e mai si parlerà, il frutto di questo grande e incessante impegno”. Esulta l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo per i Diritti degli animali e della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’ambiente, per l’approvazione nell’aula di Montecitorio della pdl AC30, di cui è prima firmataria e relatrice, che finalmente garantisce maggiore tutela penale agli animali: “Una rivoluzione”.
“Il testo – ricorda la deputata di Noi moderati – aumenta le pene, sia detentive che pecuniarie, per i principali reati e illeciti a danno degli animali: l’uccisione, il maltrattamento, l’organizzazione di combattimenti. Di fronte all’obiettiva gravità di certe condotte, tutti – partiti, associazioni, società civile – reclamavano sanzioni più severe, più deterrenza”. Tra le principali novità la rubrica del titolo IX bis del Codice penale: non più “Dei delitti contro il sentimento dell’uomo per gli animali”, ma, in linea con la recente riforma costituzionale, “Dei delitti contro gli animali”. Viene tutelato non più il sentimento dell’uomo ma direttamente l’animale. Aumentano le pene per l’uccisione di animali (544-bis): si passa da quattro mesi di reclusione nel minimo e due anni nel massimo a sei mesi nel minimo e tre anni nel massimo, sempre congiunti ad una multa – finora non prevista – da 5 mila a 30 mila euro. “Se il fatto è commesso adoperando sevizie o prolungando volutamente le sofferenze dell’animale” si passa a un anno nel minimo e quattro nel massimo, con una multa raddoppiata da 10 mila a 60 mila euro: si potrà finire in carcere. Aumentano le pene per il maltrattamento degli animali (544-ter): si passa da tre mesi nel minimo e diciotto nel massimo a sei mesi nel minimo e due anni nel massimo, accompagnati sempre dalla multa (tra i 5 mila e i 30 mila euro) che oggi è alternativa alla reclusione.
Aumentano le pene pecuniarie per chi organizza spettacoli e manifestazioni con sevizie e strazio per gli animali (544-quater): aumenta significativamente la multa da 5 mila a 15 mila euro nel minimo, da 15 mila a 30 mila nel massimo. Aumentano le pene per la violazione del divieto di combattimenti o di competizioni non autorizzate tra animali (544-quinquies): la pena detentiva aumenta da uno a due nel minimo e da tre a quattro anni nel massimo. Sarà punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 5 mila a 30 mila euro anche chi partecipa a qualsiasi titolo ai combattimenti o alle competizioni. Aumentano le pene per l’uccisione o il danneggiamento degli animali altrui (art. 638): il reato diventa finalmente perseguibile d’ufficio, come quelli del titolo IX bis. La pena passa da sei mesi a un anno nel minimo e da un anno a quattro anni nel massimo, ai quali un ordine del giorno chiede di aggiungere la multa da 10 mila a 60 mila euro. L’articolo sarà applicabile all’uccisione o al danneggiamento anche di un solo bovino o equino. Per tutti questi reati contro gli animali sono previste nuove aggravanti, con l’introduzione dell’articolo 544-septies: se i fatti sono commessi alla presenza di minori, se i fatti sono commessi nei confronti di più animali, se il fatto è diffuso attraverso strumenti informatici e telematici. Il divieto di tenere il cane alla catena, finora previsto solo da alcune leggi regionali, è introdotto a livello nazionale e sorretto da adeguate sanzioni (da 500 a 5 mila euro).
“Questo – sottolinea l’on. Brambilla – è il cambiamento che in molti attendevano, credo che se ne coglierà presto la portata. Alla percezione di sostanziale impunità, che accompagna chi commette crimini contro gli animali, corrisponde un sentimento di profonda indignazione in ampi settori dell’opinione pubblica, di tutti gli orientamenti politici e culturali, un sentimento che non era e non è possibile ignorare. A chi invece sogna l’impunità solo perché le vittime sono animali e non possono neanche parlare, dico che continui a sognare o si trasferisca in un altro Paese, perché qui per l’impunità non c’è spazio”.
“Da quattro legislature – conclude – porto avanti, e ne sono orgogliosa, questa battaglia di civiltà, che non ha colore politico, come dimostra il lavoro trasversale che facciamo nell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali. Avevo promesso giustizia agli ultimi tra gli ultimi, ai tanti animali seviziati e uccisi da mani scellerate. Ricordo il cane Angelo torturato a morte nel Cosentino, il cane Aron bruciato a Palermo, il gatto Leone scuoiato vivo nel Salernitano, il gatto Green ucciso a botte in Veneto. E poi ci sono gli altri che non potrei citare tutti neppure se avessi a disposizione molte ore. Oggi posso dire di avere raggiunto un traguardo, di aver ottenuto pene più elevate, di aver mantenuto la promessa. E garantisco che non mi fermerò qui, proseguirò su tutti i fronti che richiedono l’attenzione di chi veramente ama e rispetta gli animali, nostri fratelli minori, nostri compagni di viaggio sull’arca planetaria”.
Attualità
Nuovo Codice della Strada: tutto quello che cambia dal 2024...
Il giorno in cui il Senato ha dato il via libera definitivo al Nuovo Codice della Strada è arrivato. Una riforma che ci tocca tutti, chi più e chi meno e che introduce novità importanti per garantire una maggiore sicurezza sulle nostre strade. Tutto è pensato per ridurre gli incidenti, disciplinare meglio nuovi mezzi di trasporto come i monopattini elettrici e – diciamocelo – dare una stretta a chi proprio non riesce a seguire le regole.
Ma andiamo con ordine, perché di novità ce ne sono tante e meritano tutte un po’ della nostra attenzione.
Guida in stato di ebbrezza: tolleranza zero e nuove pene severe
Lo sappiamo tutti: mettersi al volante dopo aver bevuto o sotto l’effetto di droghe è una pessima idea. Le pene sono severe, ecco, ma ora sono ancora più dure. Perché? Beh, non c’è da stupirsi: i numeri parlano chiaro e sono terribili. Troppe vite spezzate, troppi incidenti che si potevano evitare. Che sia una birra di troppo o qualcosa di peggio, le conseguenze sono serie, pesanti e ti colpiscono dritto nel portafoglio, oltre che nella vita.
– Tassi alcolemici e sanzioni: Facciamola semplice. Se hai un tasso tra 0,5 e 0,8 g/l, preparati a pagare fino a 2.170 euro e addio patente per almeno 3-6 mesi. Superi questa soglia? Peggio per te: la multa arriva fino a 6.000 euro, patente sospesa fino a due anni e nei casi più gravi, potresti finire dietro le sbarre per un anno. Non è uno scherzo.
Ah, e poi c’è la novità dell’Alcolock. Cos’è, ti chiedi? Un dispositivo che non ti fa neanche accendere la macchina se hai bevuto. Zero tolleranza, sul serio. Sarà obbligatorio per chi è stato già beccato a guidare ubriaco. Forse, finalmente, riusciremo a evitare che qualcuno ci ricaschi.
Uso del cellulare alla guida: più che una distrazione, un pericolo
Non ci giriamo attorno: il cellulare alla guida è una piaga. Tutti lo sappiamo ma quanti riescono davvero a resistere alla tentazione di dare un’occhiata veloce al messaggio arrivato o alla notifica che vibra? Bene, ora ci sarà un motivo in più per resistere, perché le multe sono salite.
– Chi viene colto in flagrante rischia una multa tra 250 e 1.697 euro. Non solo: la patente può essere sospesa da una settimana fino a 15 giorni. E per chi insiste e viene beccato più volte? Si parla di multe fino a 2.588 euro, con sospensione della patente da uno a tre mesi e la decurtazione di 10 punti.
L’obiettivo è chiarissimo: meno distrazioni, più attenzione. Le distrazioni al volante sono un pericolo non solo per chi guida ma per tutti gli altri utenti della strada. E qui il messaggio è chiaro: basta scuse.
Neopatentati: restrizioni più lunghe per imparare meglio
I neopatentati sono considerati una categoria a rischio e non è difficile capire il perché: poca esperienza, magari un pizzico di spavalderia. Per questo, le limitazioni sono state estese.
– Il periodo in cui i neopatentati non possono guidare veicoli di elevata potenza è passato da uno a tre anni. Tre anni in cui dovranno fare pratica con auto che non superino una potenza specifica massima di 75 kW/t e comunque non oltre i 105 kW, che corrispondono a circa 142 cavalli.
È una scelta che può sembrare restrittiva, ma che mira a far crescere i nuovi conducenti in sicurezza, senza la pressione di dover gestire auto troppo potenti prima di essere veramente pronti.
Monopattini elettrici: più sicurezza, meno anarchia
Negli ultimi anni, i monopattini elettrici hanno letteralmente invaso le città italiane. Veloci, pratici, ma anche un po’ pericolosi, soprattutto per la mancanza di regole chiare. Bene, ora le regole ci sono e sono abbastanza stringenti.
- Targa e assicurazione obbligatorie: tutti i monopattini dovranno avere una targa e un’assicurazione. Sì, proprio così, non sono più chiacchiere. Basta con l’anarchia totale: ora, se succede qualcosa, bisogna sapere chi è stato, chi deve rispondere. Serve per responsabilizzare chi guida, ma soprattutto per avere un nome e un cognome in caso di incidente.
- Casco obbligatorio per tutti: Che tu sia un ragazzino o un adulto, il casco va messo. Punto. Non importa l’età, importa la sicurezza. E poi, niente strade super trafficate: solo quelle urbane e solo se il limite è sotto i 50 km/h. Insomma, ci vuole un po’ di testa.
Le sanzioni? Non sono uno scherzo. Parliamo di multe da 100 a 400 euro se vai in giro senza assicurazione e da 200 a 800 euro se ti mancano cose essenziali come i freni o le frecce. Più regole, più sicurezza, meno rischi. E meno problemi per tutti.
Autovelox e infrazioni: più precisione nei controlli
L’uso degli autovelox è stato spesso criticato, soprattutto quando sembrava più uno strumento per fare cassa che per garantire la sicurezza. Ora, con la riforma, si punta a un uso più mirato e preciso.
– Gli autovelox potranno rilevare più infrazioni contemporaneamente: oltre alla velocità, potranno segnalare la mancanza di revisione o il mancato pagamento dell’assicurazione. Saranno installati solo in zone ad alta incidentalità e vietati in strade urbane con limiti sotto i 50 km/h o extraurbane sotto i 90 km/h.
L’idea è di usarli dove davvero servono, non per riempire le casse dei Comuni ma per evitare tragedie.
Abbandono di animali: pene più severe per tutelare tutti
Una delle novità più importanti riguarda l’abbandono di animali lungo le strade. Questo comportamento non è solo crudele, ma è anche pericoloso per gli automobilisti. Chi abbandona un animale e provoca un incidente rischia fino a sette anni di carcere. La patente potrà essere sospesa da sei mesi a un anno.
È un messaggio forte: gli animali non si abbandonano, e chi lo fa non mette a rischio solo la vita di un essere indifeso ma anche quella degli altri utenti della strada.
Obiettivi della riforma: un futuro più sicuro per tutti
Con queste modifiche, il messaggio è chiaro: basta incidenti evitabili, basta rischi inutili. Serve una stretta vera, una mano ferma che riporti ordine sulle strade. Pene più severe, regole nuove per quei mezzi che finora erano un po’ fuori controllo e controlli più rigorosi. Tutto questo per cercare di ridurre il numero di tragedie che, troppo spesso, si potrebbero evitare. Le nostre strade devono tornare a essere sicure. Per tutti.
Però, diciamocelo: una legge, da sola, non può bastare. Serve anche il nostro impegno, quello di tutti. Non è solo questione di seguire le nuove regole: è questione di responsabilità, di prendersi cura gli uni degli altri quando siamo al volante. La sicurezza stradale è una sfida comune, qualcosa che riguarda ognuno di noi. E sì, con un po’ di impegno da parte di tutti, possiamo davvero fare la differenza.
Quindi, occhi aperti, testa sulle spalle e cuore in quello che facciamo: la strada è di tutti e ognuno di noi ha il dovere di renderla più sicura.