Eco-responsabilità e promozione: perché scegliere i gadget ecosostenibili
Consapevoli dell’impatto ambientale delle proprie attività, le aziende stanno sempre più adottando strategie e pratiche volte a preservare l’ambiente e promuovere la sostenibilità. L’eco-responsabilità nel marketing implica un approccio olistico che considera non solo l’aspetto economico, ma anche quello sociale e ambientale. Le aziende che abbracciano l’eco-responsabilità cercano di ridurre l’utilizzo delle risorse, minimizzare gli sprechi, adottare materiali e processi sostenibili, nonché promuovere prodotti e servizi a basso impatto ambientale. Questa filosofia di marketing non solo risponde alle crescenti preoccupazioni dei consumatori per l’ambiente, ma può anche conferire alle aziende un vantaggio competitivo, creando una reputazione positiva e costruendo relazioni durature con i clienti che condividono gli stessi valori di sostenibilità. In questo contesto, l’eco-responsabilità si traduce in una strategia vincente che equilibra il successo aziendale con il benessere del pianeta.
Gadget personalizzati per la promozione aziendale e Eco-responsabilità
In passato, era consueto distribuire gadget pubblicitari di scarsa qualità, destinati a essere utilizzati una sola volta e poi gettati via, contribuendo così all’accumulo di rifiuti nel corso degli anni. Le aziende stanno adottando ora un approccio differente, prendendo decisioni consapevoli e optando per oggetti personalizzabili realizzati con materiali sostenibili o ecologici. Questi nuovi gadget eco friendly non solo offrono un’ottima qualità, ma sono anche progettati per durare nel tempo.
Si è capito che la distribuzione massiccia di gadget di scarsa qualità non solo causa danni al nostro pianeta, ma danneggia anche l’immagine dell’azienda stessa, associandola a un’etica superficiale. Questa consapevolezza ha portato a riconoscere che tale strategia consumistica in realtà è controproducente e non rappresenta un investimento vantaggioso nel lungo periodo.
Sostenibilità: L’importanza strategica dei gadget ecologici per le aziende
La scelta di adottare gadget ecologici rappresenta una chiave strategica per comunicare i valori di un’azienda e dimostrare un impegno concreto nei confronti delle problematiche ambientali.
Che un’azienda abbia già abbracciato la sostenibilità come principale pilastro o sia ancora in fase di valutazione, è fondamentale iniziare a considerare l’importanza di questo concetto. Nel futuro, un numero sempre maggiore di consumatori all’interno del target di riferimento porgerà attenzione a tali aspetti per determinare se scegliere o meno i prodotti di un brand. Anche la preferenza per una penna in bambù rispetto a una in plastica può fare la differenza, non solo per l’ambiente, ma anche per la strategia di marketing dell’azienda stessa.
Oggi, i consumatori sono sempre più orientati verso prodotti e servizi che rispecchino i loro valori personali. L’adozione di gadget ecologici consente di dimostrare l’impegno dell’azienda nei confronti dell’ambiente e di catturare l’attenzione di un pubblico sempre più consapevole. Ogni piccola azione compiuta contribuisce a costruire una reputazione positiva per l’azienda, posizionandola come un marchio responsabile e all’avanguardia.
L’utilizzo di gadget ecologici rappresenta un’opportunità unica per distinguersi dalla concorrenza. Mentre molte aziende continuano a utilizzare gadget tradizionali poco sostenibili, la scelta di prodotti eco-friendly consente di differenziarsi e attirare l’interesse dei potenziali clienti.
Pertanto, non bisogna sottovalutare l’importanza di questa scelta strategica. Investire in gadget ecologici non solo contribuisce alla salvaguardia del pianeta, ma consente anche di creare un legame più solido con il pubblico, comunicando i valori dell’azienda e la volontà di fare la differenza. In un contesto in cui la sostenibilità rappresenta un tema centrale, compiere scelte responsabili e orientate all’ambiente diventa un passo fondamentale per il successo e la reputazione dell’azienda.
Il greenwashing può essere controproducente
La considerazione della sostenibilità come un obiettivo pratico e tangibile per le imprese assume un’importanza fondamentale, poiché ha un impatto reale sull’ambiente e sul benessere delle persone. Evitare il greenwashing, ovvero l’adozione di pratiche sostenibili solo a fini di marketing, è essenziale per orientarsi nella direzione corretta.
Per non incorrere nel greenwashing, è necessario affidarsi a indicatori misurabili e condivisibili, integrando l’idea di sostenibilità all’interno dell’azienda e dei suoi processi di sviluppo. I criteri di valutazione possono variare in base al settore di appartenenza dell’azienda, ma è possibile riflettere su alcune linee guida generali che possono portare a risultati positivi:
• Rispettare i requisiti di sostenibilità a livello mondiale e nazionale, andando oltre il minimo richiesto e adottando pratiche ancora più sostenibili.
• Promuovere la sostenibilità attraverso interventi nei processi produttivi, ottimizzando l’uso delle risorse, introducendo fonti di energia rinnovabile e implementando misure di riduzione degli sprechi e di riciclo dei materiali.
• Assicurarsi che la sostenibilità si estenda anche alla tutela dei lavoratori e dei dipendenti, garantendo condizioni di lavoro sicure, equa retribuzione e opportunità di sviluppo professionale.
• Valutare l’impatto dell’azienda sulla comunità in cui opera, cercando di contribuire al loro sviluppo socio-economico e alla preservazione dell’ambiente circostante.
L’obiettivo principale consiste nell’adottare un approccio completo e integrato alla sostenibilità, affrontandola in modo autentico e non solo come una strategia di marketing. Solo attraverso un impegno concreto e l’attuazione di azioni coerenti sarà possibile realizzare un cambiamento effettivo e contribuire a un futuro sostenibile per tutti.
Gift Campaign e il marketing eco friendly
Gift Campaign è il fornitore di riferimento per i gadget personalizzati eco friendly, acquistando gli articoli promozionali su giftcampaign.it le aziende hanno l’opportunità di sorprendere i propri clienti con gadget che riflettono i valori della sostenibilità e della responsabilità, contribuendo così a costruire una reputazione positiva e duratura.
Sostenibilità
Al via il progetto ‘Costruiamo la salute! Biologi...
Promosso da Enpab con il ministero della Salute e dell'Istruzione
I biologi entrano nelle scuole elementari per insegnare ai bambini l’educazione alla salute e all’ambiente. Lo faranno grazie al progetto 'Costruiamo la salute! Biologi nelle scuole', promosso dall’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Biologi (Enpab) in accordo con il ministero della Salute e il ministero dell'Istruzione e del Merito, giunto alla sua VI edizione. Un programma didattico per l’anno scolastico 2024/2025 che coinvolge 200 biologi e 100 scuole su tutto il territorio nazionale con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti delle III elementari e le loro famiglie, sul tema della sostenibilità alimentare e ambientale.
I biologi, dopo essere stati formati dagli esperti di Enpab, terranno 9 lezioni di 2 ore che si svolgeranno sotto forma di incontri e laboratori sperimentali, anche attraverso l’utilizzo pedagogico del disegno e del gioco. "Il ruolo del biologo in tutte le sue declinazioni - spiega la presidente Enpab Tiziana Stallone - è di estrema importanza per la diffusione del valore della sostenibilità e dell’integrazione tra uomo, ambiente e animali secondo la visione olistica One Health. Per questo il progetto ha una duplice valenza: la prima è di sostegno al lavoro in maniera attiva, perché una parte delle borse sono destinate agli iscritti con fragilità".
Il bando ha riservato, infatti, prioritariamente il 20% dei posti alle biologhe che dichiarano di aver avuto una maternità nel periodo compreso dal 1° gennaio 2022 in poi e ai genitori con figli con disabilità invalidante. Sempre in conformità alle politiche di welfare attivo di sostegno alla professione e al reddito sono state considerate in sede di assegnazione graduale dei punteggi le fasce reddituali classificabili tra quelle più deboli.
"D’altra parte - aggiunge la presidente Enpab - è necessario creare un ponte con le giovani generazioni, per instradarle verso una nuova etica One Health. Enpab sposa in pieno questa visione olistica, credendo fermamente nelle sinergie professionali con l’obiettivo della tutela della salute e della sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione. Il concetto di One Health porta con sé nuove occasioni professionali per il biologo, figura di riferimento nella transizione ecologica e nutrizionale della nostra economia e della nostra società".
Il progetto 'Biologi nelle scuole', nato nel 2015 e interamente finanziato da Enpab con borse lavoro erogate a ciascun biologo vincitore del bando per uno stanziamento complessivo negli anni di 2 milioni di euro, ha coinvolto negli anni un totale di 1.000 biologi professionisti, con specializzazioni in materia alimentare e ambientale, che hanno insegnato all’interno di circa 500 istituti scolastici. Le lezioni sono strutturate con una comunicazione e una formazione molto semplice, così da rendere percettibili agli alunni i concetti tecnici, enfatizzando l’aspetto educativo, comportamentale e motivazionale e la piena consapevolezza dell’importanza della corretta alimentazione e della tutela dell’ambiente.
"La scuola italiana anche attraverso le competenze del biologo - conclude la presidente Stallone - è il luogo d’elezione in cui svolgere un programma di educazione alimentare e alla sostenibilità, in grado di guidare il processo di osservazione, prevenzione e miglioramento degli stati di sovrappeso e obesità tutt’ora presenti significativamente sul nostro territorio e di creare consapevolezza riguardo lo stato di salute dell’intero Pianeta".
Sostenibilità
Bufo (Iren): “Nostro impegno al servizio delle...
Valorizzare al meglio il proprio impegno per le comunità e la qualità dei servizi alle pubbliche amministrazioni. E’ l’obiettivo del gruppo Iren, presente all’interno della 41esima Assemblea annuale di Anci, che si svolge al Lingotto Fiere di Torino.
La richiesta principale è quella di volgere lo sguardo ad un'economia circolare, di transizione energetica verso fonti rinnovabili. “E’ su questo - commenta l’amministratore delegato di Iren, Gianluca Bufo - che uniamo non soltanto la nostra competenza tecnologica, la nostra capacità finanziaria, nell'aiutare tutte le pubbliche amministrazioni, ad esempio, ad efficientare i propri edifici comunali, pubblici, le scuole, gli uffici, le palestre, che non soltanto consumano tanto, ma emettono tanto in termini di CO2; ovvero proponiamo e stiamo realizzando progetti, per esempio in Emilia, di comunità energetiche dove la produzione elettrica rinnovabile da fotovoltaico è messa a disposizione anche per quei consumi della pubblica amministrazione che diventano naturalmente più efficienti in termini di produzione green”.
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Dal Fabbro (Iren): “Multiutility cinghie di...
Il presidente di Iren è intervenuto ad un incontro nell’ambito dell’assemblea annuale di Anci in corso a Torino
“Si parla molto delle aziende di Stato un po’ meno delle multiutility ma le multiutility sono quelle che investono in Italia, nei comuni e nei territori, non in Africa o in Sudamerica, e sono quelle che impiegano 300 mila persone. Quindi, che c’è spazio per tutte, per le grandi, per le piccole, ma le multiutility sono una delle cinghie di trasmissione dell’economia reale”. Così il presidente di Iren, Luca Dal Fabbro, intervenendo ad un incontro nell’ambito dell’assemblea annuale di Anci in corso a Torino.
“Credo che il sistema delle multiutility in Italia possa essere utile per lo sviluppo dell’energia e dei servizi sostenibili nei Comuni. Le utility italiane hanno circa 300 miliardi di euro in fatturato annuo, coprono il 15% del Pil”, ha aggiunto Dal Fabbro dicendosi convinto che “il futuro sia sempre più della partnership pubblico-privato".
"Penso - ha spiegato - una delle soluzioni che possiamo sviluppare insieme con i comuni e con le istituzioni siano i partenariati pubblici -privati in tutte le attività che insistono nei servizi pubblici, acqua, energia, ambiente”.
"Per fare questo bisogna fare anche un po’ di formazione alle multiutility, alle aziende che lavorano in questo settore, ai comuni e alle istituzioni perché oggi la legge ci permette di fare operazioni virtuose a beneficio del cittadino e delle aziende unendo le competenze pubblico privato e questo lo si fa liberando finanza, oggi l’economia ia supporta questo tipo di progetti, quindi il problema non è trovare il denaro ma quelle strutture più trasparenti e virtuose possibili che dimostrano di dare un beneficio ai cittadini”, ha concluso.