Freddo e neve con la sciabolata artica, nel weekend arriva l’inverno: previsioni meteo
Tutta la prossima settimana è prevista con temperature sotto la media del periodo, soprattutto al Nord dove potrebbe arrivare anche la neve in Pianura Padana
Weekend invernale con aria gelida sull'Italia secondo le previsioni meteo di oggi e domani. Atteso un crollo vertiginoso delle temperature accompagnato anche da forti venti ovunque: le piogge, invece, interesseranno solo il Sud nella giornata di sabato poi domenica 26 sarà all’insegna del sole e del freddo, ma con tempo asciutto su tutto lo Stivale.
Ma cosa accadrà? Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, avverte che una vasta massa d’aria gelida colerà in Italia dal Circolo Polare Artico finnico, in pratica dalla Finlandia attraverserà rapidamente Repubbliche Baltiche, Polonia e si tufferà, saltando le Alpi austriache, nel Mediterraneo.
Avremo la ‘Sciabolata artica di Attila’, la prima della stagione e molto potente. Sabato 25 novembre dunque sarà inverno: caminetti accesi, ormeggi ben stretti a causa del vento tempestoso e berretti e sciarpe pronti. La novità di questo crollo delle temperature sarà anche la durata: tutta la prossima settimana è prevista infatti sotto la media del periodo, soprattutto al Nord dove potrebbe arrivare anche la neve in Pianura Padana.
Nel dettaglio, da questa sera e dopo una giornata tutto sommato tranquilla, l’aria artica di origine finnica inizierà a sfondare verso l’Italia dalle Alpi con un ingresso via via più marcato: durante la notte e fino a domani mattina soffierà un forte vento di Foehn anche in Pianura Padana, mentre i cieli si copriranno velocemente tra Lazio, Marche, Abruzzo Molise e su tutto il Sud con rovesci a tratti intensi e nevicate sugli Appennini anche sotto i 1000 metri. La giornata di domenica, invece, vedrà un soleggiamento prevalente salvo veloci rovesci in Puglia e sul basso Tirreno.
La sciabolata artica di Attila non durerà poco, infatti tutta la prossima settimana resterà fredda; oltre al freddo ci saranno anche alcune occasioni per precipitazioni, in tal caso nevose in Pianura Padana. Al momento si prevedono infatti dei fiocchi bianchi in pianura sul Piemonte nella notte tra lunedì 27 e martedì 28, con una possibile replica nei primi due giorni di dicembre: insomma dal caldo estivo anomalo ad una fine novembre-inizio dicembre dal sapore gelido con la Sciabolata artica di Attila.
NEL DETTAGLIO
Venerdì 24. Al nord: cielo sereno con nubi a tratti irregolari; dalla sera ventoso. Al centro: cielo a tratti nuvoloso. Al sud: tregua meteorologica con schiarite.
Sabato 25. Al nord: forti venti di Foehn, nubi e neve su Alpi di Confine, soleggiato altrove. Al centro: ventoso; nubi e rovesci tra Lazio e versante adriatico, più sole altrove. Al sud: peggiora con rovesci diffusi e neve a quote anche collinari, venti forti da nord.
Domenica 26. Al nord: sereno ma molto freddo all’alba. Al centro: sereno ma molto freddo all’alba, a tratti ventoso. Al sud: soleggiato ma freddo al primo mattino e a tratti ventoso, qualche rovescio in Puglia.
Tendenza: settimana prossima invernale, rischio neve in pianura al Nord.
Cronaca
Basciano, procura chiede arresti domiciliari:...
La richiesta al tribunale del Riesame dopo la scarcerazione del dj
La procura di Milano, alla scadenza dei dieci giorni per fare ricorso, ha fatto appello al tribunale del Riesame chiedendo gli arresti domiciliari il deejay Alessandro Basciano - arrestato e subito scarcerato per stalking - perché c'è il rischio concreto che "possa commettere atti persecutori" nei confronti dell'ex compagna Sophie Codegoni, l'influencer che lo ha denunciato nel dicembre 2023.
La richiesta della procuratrice aggiunta Letizia Mannella e del pm Antonio Pansa arriva a quattro giorni dall'interrogatorio in procura della ventitreenne modella che non ha fatto nessun dietrofront, anzi ha ribadito le minacce e gli insulti ricevuto anche via chat, ma soprattutto ha sottolineato di non aver mai ritirato la querela - presentata nel dicembre 2023 -, e di non essere intenzionata a farlo.
Basciano era stato arrestato la sera del 21 novembre e subito scarcerato dopo che il suo difensore, durante l'interrogatorio a San Vittore, aveva depositato alla gip Anna Magelli alcune chat e la promessa - contenuta in una scrittura privata el 26 febbraio scorso, legata a vicende civilistiche - della rinuncia alla querela. Promessa che la ex concorrente del Grande fratello Vip non ha mantenuto, come ha ribadito nel suo interrogatorio dove ha spiegato anche il tenore di alcune chat e ne ha consegnate altre per rafforzare la sua tesi. Dopo la richiesta della procura la palla passa ora, di nuovo, ai giudici.
Cronaca
Affitti brevi, arriva la stretta: “Stop a key box e...
Le indicazioni contenute nella circolare del capo della Polizia inviata alle prefetture
Affitti brevi, arriva la stretta. Stop quindi "all'identificazione da remoto degli ospiti delle strutture ricettive a breve termine mediante trasmissione informatica delle copie dei documenti'' e all'accesso ''negli alloggi con codice di apertura automatizzata, ovvero tramite installazione di key box all'ingresso''. Queste le indicazioni contenute nella circolare del capo della Polizia, Vittorio Pisani, inviata alle prefetture.
Documenti andranno verificati di persona
''In un momento storico delicato a livello internazionale caratterizzato da eventi che a vario modo impongono un elevato livello di allerta, si conferma l'obbligo posto a carico dei gestori di strutture ricettive di ogni genere o tipologia di verificare l'identità degli ospiti mediante verifica de visu della corrispondenza tra persone alloggiate e documenti forniti, comunicandola alla questura territorialmente competente'', si sottolinea nella circolare.
A causa dell'intensificazione del ''fenomeno delle locazioni brevi su tutto il territorio nazionale legate ai numerosi eventi politici, culturali e religiosi in programmazione nel Paese, anche in vista delle celebrazioni del Giubileo della Chiesa Cattolica previsto per la città di Roma a partire dal 24 dicembre 2024'' e della ''difficile situazione internazionale'', scrive Pisani, ''emerge la necessità di attuare stringenti misure finalizzate a prevenire rischi per l'ordine e la sicurezza pubblica in relazione all'eventuale alloggiamento di persone pericolose o legate ad organizzazioni criminali o terroristiche''.
Cronaca
Covid invade il cervello, ecco il ‘film’. E la...
Si insinua in diversi organi e potrebbe spiegare long Covid, nuovo studio documenta impatto su sequele neurologiche
Il covid lascia il segno, a lungo, anche dopo la guarigione. Un'invasione persistente, silenziosa, e oggi finalmente documentata con le immagini. Un team di scienziati ha rivelato come la proteina Spike del coronavirus Sars-CoV-2 si accumula e persiste nell'organismo per anni dopo l'infezione, in particolare nell'asse cranio-meningi-cervello.
Si comporta come un ospite sgradito e molesto, che potrebbe essere responsabile del Long Covid e delle sequele neurologiche che tormentano in particolare alcuni pazienti anche dopo che hanno archiviato l'infezione. Nonostante il boom di studi sul virus della pandemia, alcuni meccanismi sottostanti ai sintomi neurologici di lunga durata post Covid sono sempre rimasti poco chiari. Oggi ricercatori del centro di ricerca tedesco Helmholtz Munich sono riusciti a 'girare' il film di come il virus Sars-CoV-2 invade il corpo (in particolare il cervello), si accumula e rimane per anni rischiando di causare danni persistenti.
Le immagini fornite a corredo dello studio pubblicato su 'Cell Host & Microbe' sono ricostruzioni 3D e rendono bene la dinamica dell'invasione. Un'invasione contro la quale, precisano gli studiosi, "i vaccini a mRna aiutano, sebbene non possano fermarla" del tutto. La proteina Spike del virus è stata trovata sia nei modelli murini che nei tessuti umani post mortem molto tempo dopo il Covid. Ed è risultata associata a cambiamenti vascolari e infiammatori nel cervello insieme a danni neuronali.
Our new study shows that SARS-CoV-2 spike protein accumulates & persists in the body for years after infection, especially in the skull-meninges-brain axis, potentially driving long COVID. mRNA vaccines help but cannot stop it@cellhostmicrobe https://t.co/IEGx7HIrXf pic.twitter.com/3zbQZlNMIG
— Ali Max Erturk (@erturklab) November 29, 2024
"Per scoprire tutti i tessuti presi di mira dal Sars-CoV-2 - illustra uno degli autori, Ali Ertürk, riassumendo il lavoro fatto in alcuni post su X - abbiamo mappato quelli colpiti dalla proteina Spike di questo coronavirus rispetto alle proteine Ha", emoagglutinina, "dell'influenza". E' emerso che sono molti gli organi coinvolti, e sono stati poi osservati anche "accumuli di Spike nelle nicchie del midollo cranico e nelle connessioni cranio-meningi, rivelando una nuova via dei patogeni nel cervello. La proteina Spike è stata poi trovata "anche nelle nicchie del midollo osseo del cranio e nelle meningi delle persone morte di Covid". Sebbene il tessuto cerebrale dei pazienti affetti fosse negativo alla Pcr, proteina che viene prodotta quando ci sono ad esempio infezioni in corso, nel cervello era presente la proteina Spike, il che suggerisce" che questa ha "un'emivita più lunga rispetto alle particelle virali".
Gli scienziati hanno anche documentato nel topo l'impatto in termini di danni: la proteina Spike sembra essere sufficiente per indurre cambiamenti patologici e comportamentali nel cervello dei roditori, aumentando anche la vulnerabilità cerebrale e aggravando il danno neurologico.
"Sorprendentemente - continua Ertürk - abbiamo trovato un accumulo di Spike in circa il 60% delle persone che avevano avuto Covid in passato, molto tempo dopo la loro guarigione. Pertanto, la Spike identificata nel cranio umano oltre il tempo di rilevamento virale potrebbe essere un cofattore nello sviluppo di sintomi di Covid a lungo termine. Rispetto a un gruppo di controllo, i pazienti con Long Covid hanno mostrato livelli significativamente elevati di proteine correlate a malattia neurodegenerativa, come la proteina Tau e Nfl, nel liquido cerebrospinale".
Un'altra osservazione del team di ricerca è stata che nei topi vaccinati con il vaccino Pfizer-BioNTech è risultato "significativamente ridotto, ma non completamente eliminato, l'accumulo di proteina Spike. Ciò suggerisce che la vaccinazione può ridurre significativamente gli effetti a lungo termine del virus sul sistema nervoso, fornendo un supporto per ridurre il rischio di sequele" post Covid.