Sciopero 27 novembre, su precettazione Salvini prende tempo: ultime news
Sindacati base: "Attendiamo decisione ma sarebbe atto arroganza". Landini: "Governo sta portando Paese a sbattere, avanti con mobilitazione"
Sciopero generale di 24 ore nei trasporti pubblici locali indetto dai sindacati di base per lunedì 27 novembre, il governo prende tempo sulla precettazione. “Aspettiamo la decisione del ministro Salvini ma gli abbiamo spiegato che la precettazione sarebbe solo un atto di arroganza, non la ricerca di una soluzione ai problemi dei lavoratori ma solo la ricerca di una legittimazione per un attacco ai diritti dei lavoratori”. Così Roberto Cortese, portavoce dell’Usb commenta l’esito del tavolo di confronto al Mit sullo sciopero generale dei trasporti proclamato per lunedì.
Salvini ascolta sindacati base ma su precettazione si prende tempo
Nell'incontro Salvini ha ascoltato le parti ma si è riservato di decidere, hanno spiegato spiegano Usb, Orsa, Sgb, Cub, Adl e Cobas. “Salvini ha raccolto la nostra testimonianza su un’eventuale illegittimità della precettazione, ha dichiarato che formalmente su uno sciopero di 24 ore ha carta bianca e la possibilità per legge di intervenire, ma si è riservato di decidere. Adesso dobbiamo attendere la sua decisione formale per vedere se abbiamo inciso sulla sua volontà. Resterebbe infatti in caso di precettazione l’esercizio di un atto violento contro i lavoratori”, ha aggiunto Cortese dell’Usb. ”Se lo farà valuteremo tutte le azioni sindacali per dare dignità ad una categoria che non può restare senza risposte”, ha proseguito. Al tavolo presenti anche le parti datoriali che però alla sollecitazione dei sindacati di base di riaprire la trattativa sul salario e sul miglioramento della normativa sulla sicurezza e sugli investimenti, hanno alzato un muro. ”Hanno ribadito il no ad un nuovo confronto. È un controsenso: se valiamo zero non si capisce che bisogno abbiano di distruggere un diritto dei lavoratori”, hanno detto ancora sindacati.
Landini
“Le scelte che il governo sta facendo sono sbagliate, stanno portando il Paese a sbattere, noi non ci facciamo intimorire, proseguiremo con la nostra mobilitazione e la nostra lotta, credo che la risposta più forte che può venire sia quella che sta arrivando anche oggi con una partecipazione fortissima in tutte le 40 piazze con un’adesione molto alta agli scioperi. La democrazia, i diritti si difendono praticandoli”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine del suo intervento a conclusione del corteo di Torino.
“Siamo in piazza per cambiare una manovra sbagliata - ha aggiunto Landini - abbiamo bisogno di aumentare i salari in modo serio, cancellare la precarietà per dare un futuro ai giovani, investire sulla sanità, sulla scuola e abbiamo bisogno di andare a prendere i soldi dove sono con una vera riforma fiscale, con la lotta all’evasione fiscale, con una vera tassazione delle rendite finanziarie e immobiliari perché questo è quello che non viene fatto”. “Non si può continuare con i condoni, a far pagare solo al mondo del lavoro dipendente e dei pensionati, che sono quelli che in questi anni hanno tenuto in piedi questo paese - ha osservato ancora - per noi dare un futuro al paese vuol dire applicare la Costituzione, non cambiarla, non stravolgerla”
Economia
Dai trasporti alla scuola, è venerdì nero degli scioperi:...
Dopo il weekend difficile dei treni, giornata complicata per chi si muove con i mezzi pubblici: cosa succede da Milano a Catania
E' il giorno dello sciopero nazionale. Dai trasporti alla scuola, e dopo il weekend difficile dei treni, questo venerdì 18 ottobre si preannuncia complicato per chi si muove con i mezzi pubblici, alla luce delle 24 ore di stop proclamate dai sindacati Al-Cobas e Si-Cobas da mezzanotte alle 23.59.
Ma le agitazioni non finiscono qui: lo sciopero riguarda anche i lavoratori pubblici e privati che aderiscono al sindacato. E nella stessa giornata scenderanno in piazza, infatti, anche i metalmeccanici dell'automotive per una agitazione proclamata da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm.
Trasporti, lo stop nelle città: orari e possibili disagi
Milano. Secondo quanto comunicato da Atm sul suo sito ufficiale lo sciopero potrebbe “avere conseguenze sulle nostre linee dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio". Sempre in Lombardia, continua At, per quanto riguarda la funicolare Como-Brunate, lo sciopero potrebbe creare disagi a chi viaggia “dalle 8.30 alle 16.30 e dopo le 19.30, fino al termine del servizio”.
Roma. La capitale sembra esclusa dai disservizi sui trasporti visto che l'Atac e gli operatori privati che gestiscono le linee periferiche comunicano di non aver ricevuto proclamazioni di agitazioni da parte di sigle sindacali. Ma i problemi, per chi si muoverà in centro, non mancheranno per la concomitante agitazione dei sindacati dell'automotive che dalle ore 9.00 alle ore 14.00 terranno una manifestazione, che partendo da piazza Barberini giungerà a piazza del Popolo dopo aver percorso via Sistina e piazza Trinità dei Monti. Previste deviazioni e rallentamenti per numerose linee bus.
Trento. Allo sciopero ha aderito il personale di Trentino Trasporti e sono possibili problemi sulla linea Trento – Bassano del Grappa.
Torino. Attese modifiche nel servizio urbano, suburbano e della metropolitana del capoluogo piemontese. Previste comunque due fasce di garanzia: dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15. Coperte anche le autolinee extraurbane da inizio servizio fino alle 8, e poi dalle 14.30 alle 17.30. La Sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri e Sfma Torni-Aeroporto-Ceres saranno attive da inizio servizio fino alle 8 e poi dalle 14.30 alle 17.30.
Catania. In città Amts Catania vedrà un'astensione dal servizio di 4 ore, dalle 10 alle 14, con possibili disagi e disservizi.
Chi altro sciopera: dalla scuola ai vigili, si ferma anche l'Inps
Scuola. L'agitazione di 24 ore potrebbe interessare istituti di qualsiasi ordine e grado. Anche qui molto dipenderà dal livello di adesione.
Inps. L'istituto ha segnalato la possibilità di interruzioni e limitazioni nelle attività: il rischio quindi è di difficoltà nell’accesso ai servizi, con potenziali ritardi e lunghe attese.
Vigili del fuoco. Lo sciopero in questo caso sarà di durata limitata e le eventuali astensioni avverranno nella fascia dalle 8 alle 14.
Economia
Come si sfida la concorrenza dei grandi? Territorio e...
In un'intervista di Rewriters parla Enrico Moretti Polegato, ad dell’azienda di Montebelluna
Enrico Moretti Polegato, figlio d’arte (il padre Mario ha fondato e dirige la Geox), è alla guida di Diadora. E’ un ottimista. E la sua azienda si fa strada su un terreno difficile, con concorrenti dai nomi che fanno paura, come Adidas e Nike. Ma con progressività costante si avvicina al suo obiettivo: rappresentare l’eccellenza italiana nello sport. E per farlo punta sul lavoro di squadra: azienda, dipendenti e territorio. Assieme, per il bene comune. Ne parla in un'intervista di Fabio Bogo per Rewriters , testata edita da ReWorld, startup innovativa femminile a vocazione sociale.
Polegato, chi cerca occupazione chiede qualcosa di più che la sola retribuzione, e allora chi la offre mette sul tavolo anche i suoi valori. Il mondo del lavoro sta cambiando?
“Si sta cambiando, ma non è una novità. I cambiamenti possono accelerare o rallentare, ma non si è mai visto che il mondo torni indietro. L’importante, per chi è in azienda, è che lo si intuisca prima che il tutto accada. E spesso i cambiamenti sono accelerati quando c’è un ricambio generazionale alla guida, un passaggio di testimone. Noi in Diadora abbiamo cambiato marcia e non ci siamo limitati ad adattarci ma abbiamo svoltato e puntato su prodotti che parlino di più ai millenials. Cambiando la filosofia alla base dell’azienda”
E come?
“Con il concetto di proximity. Perché fuori devono vedere come sei dentro. Come lavori al tuo interno è esattamente come rappresenti l’azienda all’esterno. Diadora vuole simboleggiare l’eccellenza italiana nello sport e allora deve essere un’azienda che si relaziona con tutt* gli altr* attor*, che siano i collaboratori e le collaboratrici interni e interne o quell* estern* o i clienti che sono gli utilizzator* finali. Proximity significa che dobbiamo rapportarci con tutte queste persone e, per quanto possiamo , avvicinarsi all’idea di prenderci cura gli uni degli altri. Il marchio, insomma, deve essere la carta di identità di valori ben chiari nei quali il consumatore, o la consumatrice, si possa identificare. E per questo curiamo lo sportivo e la sportiva professionista: perché lui, o lei, non è solo il/la testimonial di un logo, ma quello con cui lavoriamo per migliorare la performance del prodotto. Questa è la proximity che riguarda l’esterno. Che è quella, speculare, che c’è all’interno”.
L'intervista completa è pubblicata su Rewriters.
Economia
Ia, Barachini: “Rischio disinformazione percepito da...
Alberto Barachini, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria, durante il suo intervento al convegno ComoLake 2024
Il rischio deepfake e disinformazione "è percepito dal 46% degli italiani. Di questi, il 46% non ha mai sentito parlare di deepfake, il 24% poco e il 30% conosce genericamente il termine. Ci sono alcuni cittadini che non hanno mai sentito parlare di intelligenza artificiale". Lo ha detto oggi Alberto Barachini, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria, durante il suo intervento al convegno ComoLake 2024.
La situazione si ribalta se le stesse domande vengono poste alle aziende. "3 delle 4 aziende più importanti a livello globale - ha aggiunto Barachini - sono d’accordo sul fatto che le fake news siano un reale rischio per il proprio business. il 64% delle imprese conosce i rischi che i deepfake possono portare alla propria reputazione".
Nel settore dell'intelligenza artificiale è necessario affrontare anche la tematica energetica. "I data center - ha sottolineato - hanno consumi di energia altissimi e dobbiamo lavorare per sostenere questi investimenti in termini energetici. Non è possibile non pensare alla frontiera dello sviluppo dei consumi energetici che accompagnano questo sviluppo tecnologico".
"È arrivato il momento che a livello europeo si arrivi a un equilibrio di tassazioni per far sì che si produca benessere nei Paesi dove vengono portati gli investimenti. Gli investimenti in tecnologia in Italia sono fondamentali e necessari, ma bisogna riflettere anche sul potere che questi investimenti hanno sul nostro Paese e sui ricavi e le tassazioni che possono produrre".Ha concluso