Andrea Amati pubblica il 1 dicembre il suo album “Passo dopo passo ” fuori per TSCK Records
Passo dopo Passo
1 dicembre 2023. Passo dopo passo è il nuovo album di Andrea Amati fuori per TSCK Records il 1 dicembre. E' un lavoro minuzioso che racconta di luoghi lontani ma con radici comuni. Nel disco di Amati tematiche quali l’amore, l’ambiente e la crescita personale vengono affrontate a pieno ed in tutte le loro sfumature.
Dal punto di vista musicale Passo dopo passo unisce strumenti "caldi" e "terreni" come chitarra acustica, pianoforte e violino ad una parte ritmica più elettronica sempre funzionale all'incredibile voce di Amati. Il Folk ed una delicata melodia si combinano in Passo dopo passo per costruire un lavoro cantautoriale che non rinuncia alla sperimentazione.
"Nella mia testa è un disco fatto di terra che ha iniziato a farsi spazio tra i miei pensieri durante l’esperienza del Cammino di Santiago alcuni anni fa. Da lì, è cominciato un lungo percorso che mi ha portato prima a lavorare in studio insieme ai miei musicisti storici senza neanche avere una vera pre-produzione ed in seguito a cercare il modo migliore di costruire i brani. Ci siamo ritrovati, infine, a registrare e ad aggiungere a ciò che avevo composto, tutti i colori delle sonorità elettroniche.
Attraverso questo album, per me sarà centrale che l’ascoltatore possa "viaggiare" non solo grazie alle parole e alla melodia della mia voce ma anche con le parti strumentali e con il mood dettato da personali scelte di arrangiamento." (Andrea Amati)
Un viaggio nell'essenza dell'animo umano e un tentativo atavico
di ritrovare la propria essenza
in nome della verità
Passo dopo Passo
il nuovo album di Andrea Amati
fuori il 1 dicembre
Credits:
Testi: Andrea Amati, Massimo Marches, Daniele Maggioli
Musica: Andrea Amati, Massimo Marches, Federico Mecozzi e Stefano Zambardino
Produzione Artistica: Massimo Marches
Registrato e mixato da Cristian Bonato presso “Numeri Recording Studio”, Coriano (RN)
Masterizzato da Giovanni Versari presso “La Maestà” mastering studio, Tredozio (FC)
Andrea Amati : voce
Massimo Marches: chitarre, bassi, programmazioni, cori, percussioni
Federico Mecozzi: violino, viola
Stefano Zambardino: pianoforte, tastiere, fisarmonica, sega armonica, cori, percussioni
Marco Montebelli: batteria su “Senza Filtro”
Francesco Preziosi: basso su “Senza Filtro”
Track by track
SENZA FILTRO
Il protagonista della canzone si toglie la maschera e si mette a nudo con le sue incertezze, i suoi limiti: così forte e sensibile e alla stesso tempo così profondamente umano. Prova a offrire sé stesso alla persona che ama e a donarsi per raggiungere la salvezza, mollando la presa per potersi completare. Senza Filtro racconta la fragilità umana in maniera schietta ed autentica. L'invito è quello di prendere consapevolezza che non è sempre possibile avere una risposta a tutto: ma quanto valgono davvero le nostre domande?
REALI D’INGHILTERRA
A un certo punto la meta più ambita per una coppia di innamorati è quella di imparare ad invecchiare, non vergognarsi di farlo se questo comporta stare insieme e liberarsi dalla schiavitù del dover essere sempre incasellati, sempre perfetti.
Provare a diventare grandi senza vergognarsi ma piuttosto vedere come il passare del tempo muta la nostra consapevolezza delle differenze, delle cose che amiamo dell’altra persona e di quelle che continuiamo a scoprire.
COSTELLAZIONE
Il brano che riprende sonorità tipiche degli anni '60 descrive il desiderio in modo quasi cinematografico. Un bacio che travolge, che non lascia più nulla come prima, una notte piena di stelle, di ore che volano, passione che prevale sulla ragione, l’amore vissuto sulla pelle. E’ possibile ancora lasciarsi sconvolgere da un qualcosa di così romantico e primordiale? O si può solo sognare con l’amore che non si può avere, quell’amore che di noi ride?
COME LA FINE DI UNA GUERRA
La guerra fuori ma anche la guerra dentro; la distruzione di una città dopo un bombardamento così come la deflagrazione di due persone che non riescono ad avere un figlio. Questa canzone in fondo parla di aborti, di devastazioni interiori, di giorni in cui non si vede la luce nemmeno per un minuto. E parla del giorno in cui si ricomincia a guardare avanti, si prova a ricostruire. Quello è il giorno verso il quale sognano di andare i protagonisti. Quello in cui basta guardarsi, capire di essere vivi e riprovare, ancora una volta, ad andare avanti.
PRIMA CHE DIVENTI GIORNO
Una prima volta, una prima notte insieme quando nessun al mondo ancora sa nulla. Una prima notte in cui può ancora succedere di tutto, non ci si domanda cosa succederà il giorno dopo; una notte in cui le stelle guardano altrove e i due protagonisti si svestono, si scoprono, si esplorano senza sapere a cosa porterà, senza bisogno di avere un motivo.
PASSO DOPO PASSO
Mentre il mondo attorno sta esplodendo, tra rifiuti, degrado, tossicità, i protagonisti forse si preparano ad un’ultima resa dei conti in un tempo in cui il futuro è ormai passato e il tempo a disposizione è esaurito. Per salvare il mondo, probabilmente, e forse per salvare anche sé stessi. A meno che non si decida davvero di andare avanti, passo dopo passo, insieme. Se basterà.
SANTIAGO
Andare avanti, sempre avanti, sempre e comunque a testa alta. Ma verso dove? E a quale prezzo? Cosa lasciamo indietro nel nostro quotidiano procedere a oltranza? Una sorta di crisi di nervi, di attacco di panico, porta il protagonista di questo brano a chiedersi quanto senso abbia procedere sempre e solo avanti, dribblando ogni dubbio, nascondendo ogni passo falso. Andare e solo andare, anche se poi si arriva a perdere la direzione.
AHI AHI AHI AHI CHE MALINCONIA LA FINE DELL’ESTATE
A Rimini d’Estate, una storia scanzonata ma dolorosa, una storia di un amore estivo finito nell’album dei ricordi molto velocemente. Come ogni delusione amorosa estiva, è drammatica, esagerata. Incanto e inferno in 24 ore, come nella migliore tradizione della riviera! Una vacanza, un amore travolgente ma poco dopo rimangono solo il mattino, il post sbronza e anche un filo di rancore.
RESPIRO
Cosa rimarrà di me? Cosa rimarrà delle nostre idee, nei nostri affanni quotidiani? Quando ci accorgiamo di essere così piccoli, provvisori, di essere piccole gocce di un qualcosa talmente grande che non è nemmeno misurabile. Questa canzone racconta uno stato d’animo di impotenza, di un ragazzo che forse inizia a diventare uomo e a farsi domande che vanno oltre ciò che si può spiegare.
DENTRO TE
Allargare le braccia e camminare su un filo, alla ricerca di un equilibrio sottile tra noi e le persone che amiamo. Questo è il concetto della canzone. Questo è quello che il protagonista propone all’interlocutore. Un qualcosa di molto umano. Vieni, possiamo ancora ballare! E lasciarci toccare.
Ulteriore materiale utile qui:
BIOGRAFIA
Andrea Amati, cantautore di Rimini, ha studiato teatro e musica e pubblicato tre album.
Dopo anni di concerti nei "peggiori bar" della Romagna, spettacoli dedicati a De André, Battiato, Tenco, nel 2014 distribuisce il primo album "Via di Scampo" seguito da "Bagaglio a mano" nel 2018, uscito per Borsi Records e distribuito da Artist First. Il disco è composto da 9 inediti e da “La ballata della moda”, cover di Luigi Tenco.
Questo lavoro ha immediatamente ricevuto il consenso di pubblico e critica tanto da aggiudicarsi la vittoria al bando Siae S’Illumina, grazie al quale Andrea ha intrapreso un lungo tour in alcuni dei live club più prestigiosi d’Italia.
Nel 2018 Andrea è stato Opening act di tutto il tour estivo dei Nomadi e ospite del Keep On Live Fest a Roma. Cantautore, attore, performer, Amati vanta una presenza scenica folgorante e una naturale propensione al palco insieme ad una capacità di coinvolgere e rapire l’attenzione del pubblico. I suoi live sono essenziali che fanno dell'ensemble dei musicisti e dell’uso delle dinamiche i propri punti di forza.
Il 17 novembre esce Senza Filtro, il suo primo brano in collaborazione con la TSCK Records, seguito da Passo dopo Passo in uscita il 1 dicembre.
per info e interviste scrivere a tsckpress@thesoundcheck.it
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Treno in ritardo? Puoi chiedere il rimborso che ti spetta
20 dicembre 2024.Secondo un’inchiesta svolta da Altroconsumo attraverso un questionario a 1.492 cittadini per conoscere la loro opinione ed esperienza sul servizio ferroviario, 1/3 di chi ha viaggiato con un treno ad alta o media velocità nel corso degli ultimi 12 mesi è arrivato in ritardo a destinazione. Questo è successo nel 36% dei casi con Trenitalia e in percentuale minore con Italo. La tratta che ha registrato la maggior incidenza di ritardi è risultata la Milano-Genova, seguita dalla Bologna-Lecce. In 2/3 dei casi, l’entità del ritardo non ha superato la mezz’ora, limite oltre il quale si ha il diritto di richiedere un’indennità.
Circa 1 persona su 2 ha presentato un reclamo per ottenere un rimborso del ritardo superiore ai 30 minuti e quasi tutte le richieste sono state fatte online. Trenitalia e Italo hanno evaso la quasi totalità delle richieste di indennizzo, principalmente tramite voucher (46%) o accredito (42%) sul conto della carta con cui era stato effettuato l’acquisto.
Dall’inchiesta emerge che viaggiare sui treni di Italo è più apprezzato rispetto a Trenitalia in tutti i parametri valutati: pulizia a bordo treno, livello di manutenzione, puntualità all'arrivo.
Ma perché il ritardo è diventato cronico? I problemi iniziano quando i treni veloci, cui viene data la precedenza, si immettono nella linea normale. La linea dell'alta velocità, infatti, è discontinua e si innesta in molti tratti sulla rete tradizionale. I treni italiani corrono su due binari, quello veloce e privilegiato delle tratte dedicate alla Tav e quello vecchio e lento su cui si affannano ogni giorno le vecchie carrozze. Negli anni, il cronico problema della mancanza di puntualità si è riversato anche sui treni veloci e i ritardi sono diventati la norma anche sui binari della Tav. A rendere il quadro più complesso ci sono numerosi cantieri previsti tra il 2025 e il 2026, che renderanno disponibili a singhiozzo numerose tratte ferroviarie creando nuovi disagi per gli utenti. Rfi ad oggi dichiara che ogni giorno ci sono sulla rete 1100 cantieri aperti, il 20% in più del 2023.
Inoltre, per la mancanza di puntualità, i passeggeri ricevono rimborsi miseri, visto che Trenitalia ha pensato bene di alzare le soglie di ritardo per il quale è previsto l'indennizzo: un escamotage per ridurre il numero dei rimborsi. Chi viaggia in treno riceve rimborsi per il 50% del prezzo del biglietto, ma solo se il ritardo supera le due ore. Altroconsumo, tramite la sua petizione, chiede invece rimborsi integrali del costo del biglietto per questa casistica e rimborsi che scattino per ritardi più brevi e idonei a un servizio di Alta Velocità e che siano attribuiti automaticamente agli utenti senza bisogno di farne richiesta.
"Secondo la nostra ultima indagine, i disagi ferroviari sono sempre più frequenti anche a causa dei cantieri che hanno caratterizzato la scorsa estate e che proseguiranno nel 2025 e nel 2026. La modernizzazione della rete è certamente necessaria e prioritaria, ma deve andare di pari passo con il rispetto dei diritti dei passeggeri, che meritano un servizio di qualità adeguato ai costi sempre più elevati dei biglietti. Quanto sta accadendo evidenzia una grave carenza nella programmazione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e non possiamo permettere che a pagarne il prezzo siano i passeggeri. Gli indennizzi previsti dal Regolamento europeo non sono sufficienti: attualmente il rimborso del 50% del biglietto è previsto solo per ritardi superiori alle due ore. Noi chiediamo il rimborso totale del biglietto, il rimborso del 50% per ritardi superiori a un’ora per tutti i treni e a 30 minuti per i treni Alta Velocità, considerando che, secondo la nostra indagine, il 34% dei treni in ritardo rientra in queste tempistiche. Inoltre, il 45% dei ritardi si colloca tra i 15 e i 30 minuti, per i quali attualmente non è previsto alcun indennizzo. Per questi casi chiediamo un rimborso del 30% del biglietto. Come Altroconsumo chiediamo anche che i rimborsi siano automatici, senza inutili trafile burocratiche, e che il passeggero possa scegliere tra rimborso in denaro o sotto forma di voucher. Vi invitiamo quindi a firmare la nostra petizione: insieme possiamo fare la differenza e far sentire la nostra voce." Dichiara Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo
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Accademia Consulenza d’Immagine presenta la Palette...
Roma, 20/12/2024 - Accademia Consulenza d’Immagine lancia la Palette Psicocromatica, un percorso formativo che integra armocromia, neuroscienze e psicologia positiva della moda. Si tratta di un corso che punta a trasformare l'approccio dei professionisti della consulenza d’immagine, combinando elementi psicologici e cromatici al fine di offrire un servizio più profondo e personalizzato.
Il programma è stato ideato da Ilaria Marocco, Presidente di Asso Style Image, e Chiara Salomone, esperta di psicologia della moda e fondatrice di NEUROFASHION®. Insieme, le due professioniste, hanno sviluppato un metodo unico, un protocollo di lavoro che va oltre l’armocromia tradizionale e ne diventa l’evoluzione esplorando il legame tra i colori, emozioni e personalità ed integrandoli a quelli della palette valorizzante.
"Con questo modulo formativo, non ci limitiamo a scegliere i colori valorizzanti in base alla stagione cromatica della persona", spiega Chiara Salomone. "Esploriamo anche come questi possano divenire strumenti per migliorare il benessere delle persone, scegliendo sfumature che abbiano un forte legame emotivo con l’individuo. Ogni cliente ha una storia e i colori più adatti sono quelli che entrano in sintonia con essa"
Ilaria Marocco evidenzia l'importanza di questa innovazione nel campo della consulenza d’immagine: "La Palette Psicocromatica è un’evoluzione straordinaria dell’armocromia, che amplia le possibilità di lavoro per i consulenti d’immagine. Abbiamo creato una metodologia che prevede 5 step, volta non solo a rispondere alle necessità estetiche del cliente, ma ad integrare anche i suoi bisogni, rendendo ogni consulenza un’esperienza di consapevolezza al fine di generare un buon livello di benessere."
Il valore di questo approccio psicocromatico risiede, infatti, nella capacità di creare una connessione profonda tra l’individuo, i colori scelti e quelli valorizzanti. Non si tratta solo di migliorare l’aspetto esteriore di un individuo, ma di un percorso che aiuta la persona a sentirsi autentica, rafforzando la sua percezione di sé. Questo è possibile grazie all’unione tra analisi del colore, neuroscienze e psicologia positiva per la moda, strumenti che permettono di individuare le tonalità che oltre a valorizzare, favoriscono il benessere della persona e la sua autoefficacia.
L’introduzione della Palette Psicocromatica segna quindi una vera e propria rivoluzione nel mondo della consulenza d’immagine, intesa sempre più come lavoro di cura, e aprendo nuove prospettive per i professionisti del settore. I consulenti che parteciperanno a questo percorso formativo acquisiranno competenze uniche che li posizioneranno come esperti in un campo in continua evoluzione, dove la personalizzazione e la cura del cliente sono alla base di un servizio di alta qualità.
Con il supporto delle esperte Chiara Salomone e Ilaria Marocco, i partecipanti avranno l’opportunità di perfezionare le loro capacità, imparando a utilizzare i colori non solo come strumento estetico, ma anche come potente mezzo per migliorare il benessere e la qualità della vita delle persone.
Scopri di più su Accademia Consulenza d'Immagine
Accademia Consulenza d'Immagine è un’istituzione di formazione professionale per consulenti d’immagine e professionisti del settore moda. Offre programmi innovativi che integrano armocromia, psicologia positiva e neuroscienze, preparando i suoi studenti a offrire consulenze integrate altamente personalizzate che promuovono il benessere e la valorizzazione dell’immagine esteriore delle persone. Con un approccio orientato alla crescita personale e professionale, l’Accademia è una delle realtà più avanzate nel panorama della consulenza d’immagine.
Contatti
Per maggiori informazioni sul programma e su come iscriversi, è possibile visitare il sito web di Accademia Consulenza d’Immagine.
Contatti per la stampa
Accademia Consulenza d'Immagine
Email: info@accademiaconsulenzaimmagine.com
Telefono: +39 3208886305
Sito web: www.accademiaconsulenzaimmagine.com
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Comunicato Stampa congiunto Farmindustria Egualia...
Oltre alla beffa, il danno, sia per l’industria farmaceutica, che è leva strategica del Paese, sia per la salute dei cittadini
Roma, 20 dicembre 2024 – Le aziende farmaceutiche, già colpite da una Legge di Bilancio che rappresenta una “mazzata” per la sua competitività, hanno appreso – leggendo la stampa specializzata – che l’applicazione del regolamento UE sulla “Tracciatura Europea dei medicinali”, le obbligherebbe ad adottare nei loro complessi processi industriali, dal 9 febbraio 2025, alcune disposizioni di cui a oggi non sono note nemmeno le specifiche tecniche. Disposizioni che richiederebbero passaggi amministrativi e autorizzazioni ancora non chiari.
Farmindustria ed Egualia segnalano la gravità estrema di questa situazione surreale.
Nei testi circolati mancherebbero elementi ovvi come il necessario periodo di transizione di almeno 24 mesi per gli adempimenti richiesti alle aziende e come la certezza di poter continuare ad operare secondo gli standard oggi vigenti per un periodo atto ad aggiornare le proprie procedure. La legge delega prevede un tempo congruo di adattamento, tutti i Paesi lo hanno. Solo in Italia mancherebbe.
Nel rispetto di altre normative, le aziende non potrebbero così procedere al rilascio per la commercializzazione dei lotti dei farmaci prodotti dopo il 9 febbraio 2025. Questo significherebbe il rischio concreto e drammatico di carenze di medicinali, anche per patologie gravi, e di blocco della produzione. Avrebbe anche effetti critici sull’ occupazione.
Uno stato di crisi, dunque, con conseguenze pesanti per tutto il Paese, che deve essere evitato senz’altro. L’industria ha più volte rappresentato alle Istituzioni questi rischi sin dal 2022, offrendo la più ampia disponibilità al confronto.
Il meccanismo come ciliegia sulla torta prevederebbe in Italia, rispetto alla normativa Ue, anche il persistere di ulteriori dispositivi da apporre sulle confezioni che genereranno costi aggiuntivi per le imprese e complessità industriali, sinora del tutto ignorate. A pagarne le spese sarebbero pure i cittadini che vedrebbero messa in seria discussione la tutela della salute.
Senza l’immediata presa d’atto da parte del Governo di quanto segnalato dall’industria, da sempre impegnata per la continuità nella fornitura dei medicinali, le imprese sarebbero costrette a dichiarare, senza alcuna responsabilità, carenze per moltissimi medicinali con prevedibili allarmi sociali.
Sarebbe un esito incredibile per quanti hanno a cuore il bene dell’Italia. E l’industria farmaceutica è certamente tra questi.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Egualia
Sara Todaro
Mob. +39 348 9009082
sara.todaro@egualia.it
www.egualia.it
EGUALIA (già Assogenerici) è l’organo ufficiale di rappresentanza dell’industria dei farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Italia. L’associazione, fondata nel 1993, rappresenta oggi più di cinquanta tra imprese multinazionali e aziende italiane dislocate su tutto il territorio nazionale, per un totale di 10mila occupati e quasi 40 siti produttivi. In ambito europeo, EGUALIA è membro di Medicines for Europe (già EGA), la voce delle industrie produttrici di farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Europa che rappresenta 350 siti produttivi e di ricerca con un totale di 160mila addetti.