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Il Toro sale a 19 punti, i nerazzurri rimangono a 20
Il Torino batte l'Atalanta 3-0 nel match in calendario come posticipo della 14esima giornata di Serie A. Per la squadra di Juric doppietta di Zapata (al 22' e al 95') e rete di Sanabria su rigore al 56'. Il Torino sale a 19, l'Atalanta resta a 20.
I granata sbloccano il risultato al 22'. Azione corale e cross che Zapata addomestica: il colombiano si gira e buca Musso, 1-0 con il gol dell'ex. Le occasioni non abbondano, l'Atalanta prova a reagire e si fa viva al 29' con De Ketelaere, che chiama Milinkovic Savic alla parata. Il Toro raddoppia e ipoteca la vittoria al 56'. La trattenuta di Scalvini su Buongiorno viene 'beccata' dal Var e punita con il rigore: Sanabria non sbaglia dal dischetto, 2-0. L'Atalanta alza la testa nel finale con Pasalic (80') e Miranchuk (90'), Milinkovic Savic risponde presente. In pieno recupero, Zapata fa doppietta e completa il tris al 95': 3-0.
Sport
Serie A, sette squalificati nella 22a giornata
Ecco chi salta il prossimo turno di campionato, l'elenco completo
Sono sette i calciatori che non ci saranno causa squalifica nel 22esimo turno di campionato, che partirà venerdì con l'anticipo tra Torino e Cagliari per poi chiudere lunedì sera a Marassi con la sfida tra Genoa e Monza.
Di seguito ecco l'elenco completo degli squalificati di questo turno:
Hien (Atalanta), Dembele (Torino), Rebic (Lecce), Goldaniga (Como), Solet (Udinese), Dawidowicz (Verona) e Duda (Verona).
Fantacalcio.it per Adnkronos
Sport
Giuseppe Dossena: “Aic non rinnova con Panini, si...
L'ex centrocampista, campione del mondo nel 1982, ha commentato all'Adnkronos l'assenza dell'Associazione Italiana Calciatori dalla nuova edizione del celebre album di figurine: "Mancherà un incasso annuale da 6 milioni, la categoria perderà indipendenza"
"L’Aic è ormai destinata all’oblio. Al momento, mi sembra difficile individuare vie d’uscita”. Giuseppe Dossena, campione del mondo nel 1982 con la Nazionale di Enzo Bearzot, ha parlato così all’Adnkronos della situazione attuale dell’Associazione Italiana Calciatori, il sindacato dei giocatori. L’ex centrocampista di Torino e Sampdoria è netto nel porre l’attenzione su una notizia trascurata: “L’assenza dei calciatori dalla nuova edizione del celebre album di figurine Panini. In 62 anni, non era mai successo”.
Aic e la vicenda Panini
Si tratta di una vicenda legata a un contratto siglato tra Lega Serie A e Panini e in vigore dal luglio dello scorso anno, ma che in questi giorni torna d'attualità dopo la presentazione - nella sede della Lega di A in via Rosellini, a Milano - dell'edizione 2025 dell'album di figurine . “Un accordo che ha messo da parte l’Associazione Italiana Calciatori, togliendole un incasso annuale da oltre 6 milioni. L’Aic - precisa Dossena – vive da sempre grazie agli introiti dei tesseramenti e all’accordo con Panini. Mi sembra però evidente che una mancanza così corposa nel bilancio sia un problema non trascurabile. Pensiamo che ai tempi della presidenza di Damiano Tommasi (2011-2020, ndr), la cifra ricavata dall’accordo con Panini era di 16 milioni. Poi è scesa a 6 con l’arrivo della Lega Serie A e ora il crollo è vertiginoso. L’Associazione adesso si accontenterà di un contributo della Figc per restare in piedi. In un contesto che toglierà imparzialità e autonomia all’Aic, che ora inevitabilmente non avrà più voce per difendere i propri tesserati visto che sarà soggetta a dinamiche di altro tipo”.
Dossena: "I calciatori dovrebbero alzare la voce"
Dossena pone l’attenzione sul silenzio dei tesserati: “Io spero che ci sia qualche calciatore italiano, o anche ex, che dica qualcosa su questa situazione vergognosa. Oggi è minacciata la sostenibilità del nostro sindacato”. Un problema strutturale: “Dovesse continuare a vivere, quale sarà l’autonomia dell’Aic? Che indipendenza avrà? Sarà un organismo svuotato, dipendente solo dal buon cuore del presidente federale di turno. Sono riusciti a dare questo dispiacere al fondatore Sergio Campana (ex calciatore e avvocato, ndr), che pian piano vede la sua creatura sprofondare. E mi dispiace che ci sia questo silenzio assordante tra i miei colleghi, bisognerebbe alzare la voce. Non possiamo permettere che venga smembrato così il nostro sindacato, non possiamo più permettere che a guidarlo siano persone che l'hanno portato sull’orlo del precipizio”.
In chiusura, viene sollevato un altro interrogativo: “Sarebbe interessante capire come si è arrivati alla cessione dei diritti individuali dei calciatori alla Serie A. Hanno incassato un corrispettivo o lo ha incassato l'Aic? E quale ruolo ha giocato la Figc? Rendere l'Aic dipendente dai contributi federali ne mina l'indipendenza, la costringe a sostenere senza limiti la presidenza federale”. Agli occhi dell’ex campione del mondo, la questione è prima di tutto umana: “Il problema è sempre il solito. C'è che tiene all’istituzione che governa e combatte fino alla morte per garantirne i diritti. E poi ci sono gli irresponsabili, che non vedono oltre il proprio naso e non sanno anticipare o capire le conseguenze delle proprie azioni”. (di Michele Antonelli)
Sport
Ancelotti, futuro in bilico: dall’addio al Real al...
Il tecnico dei Blancos è nella lista di Ranieri per la prossima stagione
Il futuro di Carlo Ancelotti è un rebus. Gli ultimi risultati del suo Real Madrid non stanno soddisfacendo Florentino Perez, tanto che in Spagna si sono rincorse le voci che vorrebbero l'ex tecnico, tra le altre, di Milan e Napoli a rischio esonero. I Blancos sono primi in Liga con due punti di vantaggio sull'Atletico Madrid, sono fermi al 20esimo posto nella classifica generale di Champions League con soli nove punti.
A due giornate dalla fine della prima fase della massima competizione europea insomma, la qualificazione è, incredibilmente, ancora in bilico. Al presidente del Real inoltre non è andata giù la pesante sconfitta in Supercoppa spagnola rimediata dal Barcellona, che ha battuto i Blancos con un sonoro 5-2. Questi risultati, insomma, avrebbero indotto la dirigenza a una riflessione anche su Ancelotti, che però non sembra avere intenzione di lasciare a breve il Bernabeu.
Le parole di Ancelotti
Proprio del suo possibile addio anticipato al Real ha parlato in conferenza stampa Carlo Ancelotti, alla vigilia della sfida di Champions League contro il Salisburgo: "Non ho intenzione di lasciare il Madrid. Voglio essere molto chiaro, non sarò mai io a decidere quando sarà la mia data di uscita da questo club. Potrebbe essere domani dopo il Salisburgo oppure tra qualche partite. Tra un anno, o cinque, dipende da tante cose. È impossibile dirlo ora".
Ancelottti però ribadisce la fiducia nel presidente Perez: "Io ho un vantaggio: abbiamo qui con noi come presidente Florentino Perez che rimarrà per altri 4 anni. Io mi sono posto come obiettivo di continuare questo cammino con lui, così da poter organizzare un grande addio insieme a tutti i tifosi del Real". Nessuna voglia di andarsene quindi per Ancelotti, nonostante le voci di mercato.
Il sogno della Roma
Tra le voci più insistenti sul futuro di Ancelotti ci sono quelle che arrivano da Roma. L'allenatore del Real sarebbe infatti in cima alla lista di Ranieri, ora sulla panchina giallorossa ma il prossimo anno dirigente, nel casting, già avviato, per scegliere il tecnico della prossima stagione. Ancelotti non ha mai nascosto di essere legato a Roma e alla Roma, con cui ha condiviso otto anni da calciatore, tra il 1979 al 1987.
Ranieri, in prima linea nella scelta del nuovo allenatore, può vantare un rapporto privilegiato con Ancelotti, un fattore che potrebbe favorire l'arrivo di Carletto nella Capitale. Molto però, se non tutto, dipenderà dalla volontà di Florentino Perez e dalle offerte che arriveranno sul tavolo di Ancelotti.