Israele-Hamas, oltre 100 morti nel raid israeliano su campo profughi Maghazi
Msc dopo l'attacco dei ribelli yemeniti: "Equipaggio al sicuro, nessun ferito". Gaza, colpita sede Mezzaluna Rossa a Khan Younis: interrotti internet e rete telefonica nella Striscia. Ministro Difesa Israele: "Attaccati da 7 fronti"
I ribelli yemeniti Houthi hanno rivendicato l'attacco a una nave cargo in transito nel Mar Rosso in acque internazionali. Lo riferisce l'agenzia Xinhua, che parla anche di rivendicazione degli attacchi con droni nella città di Eilat, in Israele. "Le nostre forze navali hanno effettuato un'operazione militare contro una nave commerciale chiamata Msc United, con missili navali", ha detto il portavoce militare Houthi Yehya Sarea in una dichiarazione trasmessa in diretta dalla TV al-Masirah gestita dagli Houthi.
Il portavoce ha aggiunto che le forze Houthi hanno lanciato anche un altro attacco contro la città israeliana di Eilat, utilizzando "un certo numero di droni suicidi". Al momento non ci sono notizie di vittime o danni dai due attacchi.
Msc conferma che oggi la nave portacontainer Msc United VIII è stata attaccata durante il transito nel Mar Rosso. "La nave ha informato dell'attacco una nave da guerra della coalizione che si trovava nelle vicinanze e, come da istruzioni, ha adottato manovre evasive. L'incidente -informa una nota- è avvenuto il 26 dicembre 2023, circa alle 12:25 Utc, mentre la nave Msc era in viaggio dal Porto King Abdullah, in Arabia Saudita, a Karachi, in Pakistan. Attualmente, tutto l'equipaggio è al sicuro, nessuno risulta ferito, e si sta conducendo una valutazione approfondita della nave".
"La nostra prima priorità -sottolineano da Msc- rimane la protezione delle vite e della sicurezza dei nostri equipaggi, e fino a quando la loro sicurezza non potrà essere garantita, Msc continuerà a deviare le navi prenotate per il transito nel Canale di Suez via Capo di Buona Speranza".
La risposta degli Usa: "Distrutti 12 droni e 5 missili"
In risposta agli attacchi, gli Usa hanno annunciato di aver distrutto 12 droni e cinque missili lanciati dagli Houthi sul Mar Rosso. A confermarlo, spiega il Times of Israel, è lo United States Central Command. "L'Uss Laboon, un cacciatorpediniere lanciamissili, e gli aerei da combattimento F-18 del gruppo d'attacco della portaerei Eisenhower sono stati coinvolti nello sforzo di abbattere 12 droni d'attacco unidirezionali, tre missili balistici antinave, e due missili da crociera da attacco terrestre nel Mar Rosso meridionale che furono lanciati dagli Houthi per un periodo di 10 ore", si legge.
Gaza, colpita sede Mezzaluna Rossa a Khan Younis
Alcuni sfollati palestinesi sono rimasti feriti in un attacco di Israele che ha preso di mira i piani superiori del quartier generale della Mezzaluna Rossa a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha riferito l'organizzazione su X, sottolineando che migliaia di persone si stanno rifugiando nell'edificio.
L'esercito israeliano ha recentemente annunciato che sta inviando più forze di terra, compresi ingegneri da combattimento, a Khan Younis, la seconda città più grande di Gaza, per prendere di mira i militanti di Hamas in superficie e nei tunnel.
Sono intanto saliti a 20.915 le persone rimaste uccise dall'inizio dell'offensiva israeliana a Gaza il 7 ottobre scorso. Lo rende noto il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, precisando che i feriti sono 54.918. Nelle ultime 24 ore sono sttae 241 le persone uccise e 382 i feriti.
Sospese intanto, per la quarta volta, le comunicazioni telefoniche ed Internet nella Striscia. "Ci dispiace annunciare una completa interruzione dei servizi di telecomunicazione e di Internet, che erano stati ripristinati, nella Striscia di Gaza a causa dell'offensiva israeliana", rende noto la compagnia palestinese di telecomunicazione PalTel.
Gallant: "Attaccati da 7 fronti"
"Israele è attaccato su sette fronti", ha detto in un intervento alla Commissione parlamentare per la sicurezza e la difesa, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, avvertendo della lunga battaglia che attende il Paese. "Veniamo attaccati da sette fronti diversi: Gaza, Libano, Siria, Cisgiordania, Iraq, Yemen e Iran", ha affermato, spiegando che "Abbiamo già risposto e agito in sei di questi fronti". ''Voglio dirlo in maniera esplicita: chiunque agisca contro di noi è un potenziale bersaglio, non esiste immunità per nessuno", ha aggiunto.
Stop a visti automatici per dipendenti Onu: la decisione di Israele
Israele ha intanto annunciato che non concederà più visti automatici ai dipendenti delle Nazioni Unite, accusando le Nazioni Unite di essere “partner complici” delle tattiche di Hamas. La mossa, sottolinea The Times of Israel, "non fa che aumentare le tensioni tra le Nazioni Unite e Israele, che da tempo sostiene che l’organismo mondiale gli rivolga critiche ingiuste e sproporzionate".
Il portavoce del governo Eylon Levy afferma che Israele prenderà in considerazione le richieste di visto da parte dei dipendenti delle Nazioni Unite caso per caso anziché automaticamente.
Oltre 100 morti nel raid israeliano su campo profughi Maghazi
Sarebbero oltre 100 i morti dell'attacco aereo israeliano che, secondo i funzionari sanitari palestinesi, ha colpito il giorno di Natale il campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferisce Al Arabiya che parla di uno dei raid più sanguinosi compiuti da Israele dall'inizio dell'inizio della guerra contro Hamas lo scorso 7 ottobre.
Il portavoce del ministero della Sanità Ashraf al-Qidra ha detto che molte delle persone uccise a Maghazi erano donne e bambini. Altri otto sono stati uccisi mentre aerei e carri armati israeliani hanno effettuato dozzine di attacchi su case e strade nelle vicine al-Bureij e al-Nusseirat, hanno detto funzionari sanitari. Israele nega di aver preso di mira i civili e accusa Hamas di costruire tunnel e infrastrutture militari in aree civili densamente popolate, utilizzando i civili come scudi umani.
Una dipendente dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) ha descritto ciò che ha visto nel vicino ospedale di Al-Aqsadi Gaza come una "carneficina assoluta". Molte persone gravemente ferite non hanno potuto essere curate perché l'ospedale era "assolutamente sovraccarico", ha detto Gemma Connell alla Bbc.
Raid aereo israeliano su oltre 100 obiettivi a Gaza
Decine di aerei da combattimento israeliani hanno attaccato più di 100 obiettivi a Gaza, secondo quanto hanno riferito stamattina le Forze di difesa israeliane (Idf). Tra questi ci sarebbero stati tunnel e installazioni militari utilizzate da Hamas. Una cellula terroristica a Jabalia che aveva tentato di piazzare esplosivi vicino a un carro armato israeliano è stata eliminata durante la notte, afferma il rapporto dell'Idf, aggiungendo che le truppe di terra avevano preso di mira i combattenti prima che fossero uccisi dal raid aereo.
Anche combattenti di Hamas erano stati uccisi il giorno precedente nella città meridionale di Khan Younis, ha aggiunto l'esercito israeliano che ha intensificato le sue operazioni contro Hamas dopo che il premier Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele "intensficherà la lotta nei prossimi giorni".
Hezbollah colpisce una chiesa nel nord di Israele
Hezbollah ha colpito con un missile anti-carro sparato dal Libano una chiesa nel nord di Israele. Lo riporta Times of Israel, sottolineando che in un comunicato Hezbollah afferma di aver preso di mira una postazione dell'esercito israeliano nei pressi della comunità settentrionale di Shomera. Ma, secondo la stampa ebraica, ad essere colpita è stata una chiesa nei vicino villaggio palestinese cristiano, praticamente spopolato, di Igrit. Il custode della chiesa, un uomo di 80 anni, è rimasto ferito in modo non grave.
L'esercito israeliano ha confermato che un missile anti-tank di Hezbollah ha colpito la chiesa ortodossa di Santa Maria di Iqrit, nel nord di Israele. "L'attacco non solo è una chiara violazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ma anche una violazione della libertà di culto", si legge in una dichiarazione dell'Idf in una dichiarazione pubblicata su X.
Raid Usa contro basi milizie filoiraniane in Iraq
Gli Stati Uniti hanno risposto ad una serie di attacchi contro le base americane in Iraq con raid di precisione contro le milizie filoiraniane in Iraq, secondo quanto ha riferito dal ministro della Difesa Lloyd Austin. Tre soldati americani sono rimasti feriti negli attacchi, uno in modo grave, ha detto Austin spiegando che su ordine del presidente Joe Biden "necessari e proporzionati" attacchi sono stati condotti contro tre basi usati da queste milizie.
Allo stesso tempo, il segretario alla Difesa ha avvisato che potranno avvenire altri attacchi contro militari Usa nella regione, sottolineando che Washington è determinata e preparata ad adottare ogni misura necessaria per proteggere i militari e le strutture Usa nella regione.
Il governo iracheno ha condannato gli attacchi Usa come "un chiaro atto ostile", sottolineando che un militare è rimasto ucciso e 18 persone, compresi civili sono stati feriti. "Questi passi minano le relazioni bilaterali e complicheranno i modo in cui raggiungiamo intese attraverso un dialogo collaborativo teso a mettere fine alla presenza della coalizione internazionale", si legge in un comunicato.
Esteri
New Orleans e Las Vegas, strage ed esplosione Tesla...
Il presidente Usa: "Al momento non ci sono prove". Anche l'Fbi cauta, "ma non escludiamo niente". Ecco i punti di collegamento tra il massacro e il Cybertruck saltato in aria
Esiste un collegamento tra la strage di New Orleans e l'esplosione del Cybertruck Tesla a Las Vegas? "Al momento non ci sono prove che i due attacchi" delle scorse ore in Usa "siano in qualche modo legati tra loro". Parola del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che frena così le ipotesi di un filo a tenere stretti i due eventi negli Usa.
Le parole del capo della Casa Bianca arrivano dopo quelle, altrettanto caute, dell'Fbi sulle news circolate sui media americani. "A questo punto non c'è un collegamento definitivo tra l'attacco qui e quello a Las Vegas", ha infatti spiegato in conferenza stampa a New Orleans il vice assistente direttore dell'anti-terrorismo dell'Fbi Christopher Raia, sottolineando che entrambe le indagini sono "alle prime fasi". "Noi stiamo seguendo ogni possibile pista - ha poi aggiunto - e non escludiamo niente".
Fort Bragg, l'Afghanistan, l'app: i possibili legami
Ma quale sarebbe il legame tra la Tesla Cybertruck esplosa davanti al Trump International Hotel di Las Vegas e l'attentato contro la folla a New Orleans il giorno di Capodanno?
Secondo quanto riferito da alcune fonti a Denver7 Investigates, l'uomo alla guida del pick-up esploso, Matthew Alan Livelsberger, militare dell'Esercito di stanza in Germania che era tornato in licenza in Colorado, per un periodo avrebbe prestato servizio proprio nella stessa base militare di Shamsud-Din Jabbar, il terrorista che con la sua auto ha ucciso almeno 15 persone in Bourbon Street.
Secondo le stesse fonti il 42enne Jabbar, che è stato nell'Esercito tra il 2005 e il 2015, e il 37enne Livelseberger, che la Cbs era rientrato in licenza in Colorado dalla Germania dove era ancora di stanza, sono stati nello stesso periodo a Fort Bragg.
Non solo, i due avrebbero anche servito in Afghanistan contemporaneamente. Un'altra coincidenza su cui stanno lavorando gli inquirenti è il fatto che entrambi hanno affittato i veicoli usati per gli attacchi con la stessa app, Turo, che permette di affittare auto direttamente da proprietari privati. In una dichiarazione, un portavoce della società ha tuttavia affermato che "nessuno dei due sospettati aveva precedenti penali che li potevano identificare come una minaccia per la sicurezza".
Queste le tre coincidenze sulle quali gli investigatori starebbero effettuando le necessarie verifiche, ma che al momento non costituirebbero alcuna prova di un effettivo legame tra l'autore della strage e il protagonista dell'esplosione, che - ha spiegato Biden - si sarebbe suicidato prima che il Cybertruck Tesla saltasse in aria.
Il presidente ha ordinato intanto al suo team di continuare a mettere a disposizione ogni risorsa per le forze dell'ordine federali, statali e locali in modo che possano completare le loro indagini il più rapidamente possibile.
Sport
Inter in finale Supercoppa, Atalanta battuta 2-0
Doppietta di Dumfries nella prima semifinale
E' l'Inter la prima finalista della Supercoppa Italiana in corso a Riyad. La squadra di Simone Inzaghi ha battuto l'Atalanta per 2-0 nella prima semifinale, grazie alla doppietta di Dumfries nella ripresa al 49' e al 61'. L'Inter approda in finale per la quarta volta consecutiva e ora attende la vincente della sfida di domani tra Milan e Juventus.
Cronaca
Superenalotto, combinazione vincente di oggi: 5+1 da mezzo...
I numeri dell'estrazione vincente del 2 gennaio
E' stata estratta la combinazione vincente del SuperEnalotto di oggi, 2 gennaio 2025. Nel primo concorso dell'anno non è stato realizzato nessun 6 ma è stato centrato un 5+1 per un montepremi di 508.251,51 euro. In sei, invece, hanno fatto 5, portandosi a casa rispettivamente 27.367,39 euro. Il jackpot stimato per il prossimo concorso, a disposizione dei punti 6, sale così a 53.700.000,00 euro.
Con quali punteggi si vince
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Il prezzo di una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è una colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Come controllare se ho vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente
La combinazione vincente di oggi, 2 gennaio 2025: 19, 21, 29, 74, 77, 88; Numero Jolly 7; Super Star 56.