Attacco a Houthi, Trump contro Biden: “Il peggiore della storia”
L'ex presidente: "Abbiamo 3 guerre e non fermiamo i migranti"
"Il corrotto Joe Biden è il peggiore presidente della storia degli Stati Uniti!". L'attacco al presidente degli Stati Uniti arriva da Donald Trump, che con un post su Truth Social critica il suo successore alla Casa Bianca per i raid ordinati in Yemen: "Stiamo lanciando bombe in Medio Oriente, ancora una volta", ha scritto l'ex presidente. "Ora abbiamo guerre in Ucraina, Israele e Yemen, ma niente sulla frontiera meridionale, questo fa molto senso", ha poi ironizzato, con riferimento alla sua richiesta di misure drastiche per fermare il flusso dei migranti dal Messico.
Inoltre, Trump è tornato ad attaccare sulla questione del ricovero tenuto segreto per giorni di Lloyd Austin: "Il nostro segretario alla Difesa è scomparso per cinque giorni, guidando la guerra dal suo computer portatile e dalla sua stanza di ospedale".
Questa, ha aggiunto, "è la stessa banda che ha ceduto l'Afghanistan", riferendosi al ritiro del 2020, "il momento più vergognoso della storia degli Stati Uniti". Mentre l'ex presidente ha rivendicato che quando lui era alla Casa Bianca "è stato sconfitto" lo Stato Islamico.
Esteri
Vespucci a Mumbai, per Talò “un grande successo del...
L'ambasciatore racconta all'Adnkronos la nuova tappa del tour di nave Vespucci. Oggi Urso al Villaggio Italia
Da ieri nel centro della megalopoli che è la capitale economica e finanziaria del paese con più abitanti del mondo c’è un villaggio italiano.
È stato inaugurato a Mumbai, l’antica Bombay, il “Villaggio Italia”, l’esposizione itinerante pluriennale con il meglio del nostro paese che accoglie l’Amerigo Vespucci, la nave di addestramento della Marina Militare italiana (FOTO), in occasione delle soste nelle tappe più importanti del suo giro del mondo.
Per l’occasione c’era anche Francesco Talò, già consigliere diplomatico della presidente del presidente del Consiglio, che ha raccontato all’Adnkronos cosa è successo: “Quando arriva “la nave più bella del mondo” (definizione attribuita da veri esperti, quelli dell’equipaggio della portaerei americana Independence nel 1962, incrociando il Vespucci) è subito un successo. Lunghe file di cittadini vogliono visitare la nave e si ritrovano ad entrare in uno spazio italiano allestito a tempo record proprio davanti al Vespucci nel porto che si trova vicino al centro storico della capitale economica dell’India”.
“Col Villaggio Italia – prosegue Talò - si vuole fare qualcosa di cui si parla molto ma che spesso stenta a tradursi in realtà: rendere concreto, e in questo caso molto visibile, il sistema Italia. Al progetto, voluto dal Ministro Crosetto, partecipano 11 ministeri con il coordinamento operativo di Difesa Servizi, la società controllata dal ministero della Difesa che contribuisce, tra l’altro, a valorizzare anche economicamente il patrimonio immobiliare e immateriale delle nostre Forze Armate. Naturalmente la Marina Militare è protagonista e il Comandante delle sue scuole, l’Ammiraglio Antonio Natale, nella cerimonia di inaugurazione del Villaggio Italia ha sottolineato il legame profondo tra i nostri marinai e la nave dove molti di loro hanno imparato tra l’altro cosa vuol dire essere un equipaggio, quindi fare squadra”.
La novità della missione Vespucci è nel dimostrare come un sistema ben coordinato può rendere ancora più competitiva l’offerta italiana in settori che vanno dai prodotti industriali innovativi al design, dal turismo all’offerta della filiera agroalimentare. Non manca la cultura e le nostre istituzioni in India hanno colto l’occasione del centenario della morte di Puccini (proprio nello stesso giorno della cerimonia del Vespucci) per organizzare un concerto di arie del grande compositore toscano con interpreti italiani in uno storico teatro di Mumbai.
Secondo Talò, “tutto ciò è collegato a un messaggio anche politico: una nave che con il suo giro di due anni attraverso tutti gli oceani indica la volontà italiana di collegarsi con tutti i continenti, di sviluppare una visione ampia dei propri rapporti internazionali. La diplomazia navale esiste da lungo tempo, ma in questo caso con una nave così particolare e non destinata ad operazioni militari si ottiene una comunicazione ad ampio raggio”.
Prosegue l’ambasciatore: “l’Amerigo Vespucci, che ho sentito chiamare da un indiano “American Vespucci” con un felice errore perché fa ricordare come il navigatore italiano sia l’unica persona che abbia dato il nome ad un continente (Europa era solo una figura mitologica), è quindi il vettore, un protagonista che è anche un pretesto, per la combinazione nave/villaggio che l’Amministratore Delegato di Difesa Servizi ha definito una “piattaforma di comunicazione”, un’esposizione multi settoriale e multimediale che si rinnova di tappa in tappa con un modulo sempre più rodato e con crescenti economie di scala per presentare la forza dell’Italia del “bello e ben fatto”.
L’Italia quindi si presenta nella città del “Gateway of India”, l’arco monumentale affacciato sul mare arabico che voleva rappresentare la porta del grande impero indiano. “Adesso la nostra nave simbolo trasmette un forte messaggio dell’Italia a pochi minuti da questo simbolo del passato coloniale britannico che oggi può trasmettere al mondo il segnale di un’apertura di un paese che ha l’ambizione di diventare presto la terza economia mondiale”, spiega Talò all'Adnkronos.
Del resto, questa visita del Vespucci vuole sottolineare la volontà di dialogo e quindi di conoscenza reciproca, e qui entra in gioco il ruolo dei mezzi d’informazione, perché questa è anche l’occasione per far conoscere agli italiani una città dove ancora non c’è una ricchezza diffusa ma che cresce rapidamente e che con le sue masse umane trasmette una straordinaria energia protesa verso il futuro ma con forti radici nel passato. Cosa sanno gli italiani dell’India oltre alle immagini più conosciute?
Risponde Talò: “In molti sono fermi alle immagini di alcuni decenni fa quando Moravia e Pasolini descrivevano con il loro viaggio un paese spirituale ed affascinante, ma sofferente e bisognoso di aiuto. Sono visioni distanti anni luce dalla storia di successo di oggi con una nazione che ha molto da offrire proponendosi come leader del “Sud Globale”, e non solo”.
Oggi arriva il ministro Adolfo Urso che sarà impegnato proprio a cogliere l’occasione della presenza del Vespucci per annodare i fili di un rapporto che presenta enormi opportunità. Ne ha parlato in occasione della cerimonia di apertura del villaggio Italia a Mumbai l’Ambasciatore Antonio Bartoli il quale ha ricordato come in due anni i capi dei governi di Italia e India si siano incontrati ben cinque volte, l’ultima in occasione del vertice G20 a Rio de Janeiro di questo mese.
“In effetti dopo la visita effettuata da Meloni nella capitale indiana nel marzo dello scorso anno c’è stata un’impennata in un rapporto che, come ha rilevato il nostro presidente del Consiglio questa settimana nel chiudere a Roma i “Dialoghi Mediterranei” considera cruciali opportunità come il corridoio di connettività tra India, Medio Oriente ed Europa (IMEC), che ha come punto di partenza proprio il porto di Mumbai dove si trova adesso e Vespucci e potrebbe approdare nel più settentrionale dei porti europei, Trieste”, conclude Talò.
Esteri
Libano, Usa nominano Jasper Jeffers per supervisionare il...
L'inviato speciale di Biden, Amos Hochstein ricoprirà il ruolo di co-presidente civile fino alla nomina di un funzionario civile permanente. Idf: ritrovate armi di Hezbollah in una moschea
Un generale Usa per l'attuazione del cessate il fuoco in Libano. Gli Stati Uniti hanno nominato il maggiore Jasper Jeffers, Special Operations Command Central (Soccent), per coordinare – insieme all'inviato speciale del presidente Joe Biden, Amos Hochstein – l'attuazione e il monitoraggio del meccanismo di cessazione delle ostilità tra Israele e Libano.
Secondo il Centcom, "il meccanismo sarà presieduto dagli Stati Uniti e sarà composto dalle Forze armate libanesi, dalle Forze di difesa israeliane, dalle Forze di interim delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) e dalla Francia". Hochstein ricoprirà il ruolo di co-presidente civile fino alla nomina di un funzionario civile permanente.
Idf: "Armi di Hezbollah in una moschea nel sud"
Le forze israeliane dispiegate nel Libano meridionale fanno sapere intanto di aver trovato armi di Hezbollah nascoste in una moschea. E che una nave lanciamissili della Marina israeliana ha intercettato un drone nel Mar Mediterraneo che si stava dirigendo verso Israele ed era stato lanciato presumibilmente dall'Iraq.
Nella notte, un altro drone diretto verso Israele dall'Iraq è stato abbattuto dall'aeronautica militare israeliana.
Procuratore capo Cpi: "Respingere appello di Netanyahu"
Intanto il procuratore della Corte penale internazionale che ha spiccato il mandato d'arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha esortato la Camera d'appello della Cpi a respingere il tentativo di Israele di sospendere i mandati di arresto emessi nei confronti del primo ministro e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Secondo il procuratore Karim Khan l'appello non soddisfa le condizioni legali richieste dalle norme della Cpi e afferma che la decisione contestata da Israele non riguarda "l'ammissibilità", un requisito fondamentale per tali appelli, ma affronta invece reclami procedurali sull'indagine.
Citando precedenti sentenze della Cpi, Khan sostiene che il caso dovrebbe restare alla Camera 'Pre-Trial', dove Israele ha già presentato la sua richiesta separata. Sostiene inoltre che non vi è alcuna base per sospendere i mandati di arresto. La Camera d'appello non ha ancora deciso se esaminerà l'appello di Israele.
Esteri
“Nato vuole 100mila uomini in Ucraina”, lo...
Secondo la Russia, l'Occidente punta a "occupare l'Ucraina con 100mila peacekeeper"
La Nato è sempre più favorevole al congelamento della guerra tra Ucraina e Russia. Da Mosca, l'agenzia Tass fa filtrare le informazioni che sarebbero state raccolte dall'SVR, i servizi di intelligence che operano al'estero. Le news diffuse dall'agenzia delineano un quadro nel quale spiccherebbe l'impegno sempre più ampio dell'Alleanza Atlantica. La Nato starebbe lavorando per allestire centri di addestramento destinati ad accogliere "non meno di un milione di ucraini mobilitati".
Il piano attribuito dall'SVR all'Occidente, inoltre, prevede in futuro l'invio di peacekeeper che secondo la Russia si trasformeranno una 'forza di occupazione': "L'Occidente punta a inviare 100mila cosiddetti peacekeepers in Ucraina, secondo quanto riferisce l'Svr", afferma la Tass.
La presenza di migliaia di uomini sarebbe il primo passo per procedere ad una "effettiva occupazione" dei territori ucraini che poi verrebbero "divisi tra Romania, Polonia e Germania", che però non confine con l'Ucraina. Lo scenario tratteggiato dalla Tass consente a Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, di intervenire nella discussione per affermare che "lo schieramento di peacekeeper è possibile solo con il consenso delle parti coinvolte" nel conflitto. Servirebbe, quindi, il sì di Vladimir Putin.
L'apertura di Zelensky
Le informazioni da Mosca filtrano in un momento particolare, nelle stesse ore in cui il presidente Volodymyr Zelensky apre alla possibilità di congelare la guerra: sì alla tregua, dice, se i territori dell'Ucraina verranno posti sotto l'ombrello della Nato e di fatto esclusi dalle mire di Vladimir Putin. L'apparente apertura del presidente ucraino non implica la rinuncia ai territori che la Russia considera annessi: Kiev, dice Zelensky, punta a fermare la "fase calda" della guerra e punta successivamente sulla "via diplomatica" per raggiungere i propri obiettivi.