Sanremo 2024, Gaetano Castelli: “Nella scenografia un colpo di scena al centro del palco”
Il creatore del palco dell'Ariston all'Adnkronos: "La famosa scala? Io non l'avrei mai messa"
"Quest'anno, per gli ospiti sul palco dell'Ariston ci sarà una grande sorpresa: usciranno, oltre che dalle uscite laterali, anche dal centro dove succederà qualcosa che sarà spettacolare". Ad anticiparlo in esclusiva all'Adnkronos è Gaetano Castelli, lo scenografo legato indissolubilmente al festival che quest'anno firma la sua 22ma scenografia, la quinta con Amadeus come direttore artistico e conduttore. "Questa è la mia 22ma festival di Sanremo, la decima che firmo con mia figlia e la quinta con Amadeus, ed è stata forse la scenografia più difficile -dice il maestro, citando la figlia Maria Chiara con la qual da anni collabora- C'è voluto un anno di lavoro per avere idee nuove".
Il palco, che richiama motivi floreali in omaggio al festival dei fiori, "è basato su una serie di curve, per far entrare lo spettatore in una sorta di volta magica -spiega Castelli- Le luci sono incorporate nel progetto e non ci sono ledwall. E' una battaglia che sto facendo, quella di eliminare i ledwall: qui finalmente non ci sono. Questo fa in modo che quando il palco è poco illuminato si accendano i riflettori che fanno da contorno al disegno scenografico, che comunque resta visibile". Un lavoro da grande 'artigiano' che si avvale, però, di altissima tecnologia. "Quello che cerco di fare è di ideare la volta scenografica e poi rivestirla della più alta tecnologia -rivela lo scenografo- La mia è la scuola di Antonello Falqui, dove c'è un capitano regista, poi il cast artistico, il direttore della fotografia (Mario Catapano, ndr), l'audio e poi tutti insieme si arriva a un'idea. Un lavoro di gruppo".
Un palco che nello schermo diventa immenso, grazie alle mani sapienti di chi conosce perfettamente la 'scatola' tv. "Mi fregio della capacità, dopo tanta esperienza, di far percepire lo studio come enormemente più grande rispetto a quello che è nella realtà -sorride Castelli- Chiunque entra in teatro esclama 'ma in tv sembra molto più grande!' (chi scrive conferma, ndr)". E se gli si chiede quale sia la scenografia che ha preferito tra quelle fatte, non ha dubbi: "La prima è quella che ricordo con più affetto: parliamo del 1987, era la prima volta del mio Sanremo con Baudo e non c'era l'orchestra dal vivo. Il primo amore non si scorda mai. Anche se l'ultima è sempre quella che preferisco, perché sempre è più ricca di elementi scenografici attuali, moderni".
Impossibile non parlare della mitica scala, croce e delizia della scenografia (e dei protagonisti sul palco). "La scala? Se fosse stato per me non l'avrei mai messa -rivela lo scenografo- Perché toglierla vuol dire avere una scenografia pulita, altrimenti in ogni inquadratura dei cantanti, che sono quasi sempre ripresi dalla vita in su, si vedono le righe dietro". E Castelli regala un aneddoto: "Con Antonella Clerici, che vestiva in modo 'esagerato' con abiti ampi e temeva molto la scala, mi sono inventato un ovale di otto metri che si staccava dalla parete e scendeva giù, e lei si trovava dall'altra parte del palcosenico. Io speravo che da quella volta scomparisse, ma nulla".
Stavolta "sono riuscito a togliere la scala centrale -dice il creatore delle scene dell'Ariston- Anche se con Amadeus non è stato facile arrivarci. Mi ricordo che nel primo Sanremo che ho fatto con lui, lo volevo convincere a toglierla. Facemmo una riunione e mi disse: mi hai convinto. Il tempo di prendere la macchina e arrivare allo studio che mi arriva una sua telefonata: Gaetano ci ho ripensato, la scala è un simbolo, non possiamo toglierla. Mi diede una pugnalata", scherza lo scenografo. Quest'anno c'è riuscito, ma con una promessa: "Gli ho detto 'ti tolgo la centrale e te ne do due laterali' -rivela Castelli- E ti metto un colpo di scena al centro del palco". Non resta che attendere il 6 febbraio per scoprire quale.
(di Ilaria Floris)
Spettacolo
Grande Fratello, Dayane Mello torna nella Casa: la sorpresa...
La modella brasiliana è entrata in Casa per fare una sorpresa all'amica Helena
Dayane Mello è tornata nella Casa del Grande Fratello per fare una sorpresa alla concorrente e amica di una vita, Helena Prestes. "Ci siamo amate, ci siamo odiate e sei la sorella che Dio mi ha dato", ha detto tra le lacrime la modella brasiliana nel corso della puntata del reality show andata in onda ieri, martedì 26 novembre.
L'emozionante incontro
Dayane Mello ha partecipato al reality show di Canale 5 nel 2021 e non è stata affatto un'esperienza semplice: la modella, infatti, proprio dentro la Casa ha scoperto che il fratello è morto in un incidente stradale e ha affrontato il lutto durante il reality show condotto da Alfonso Signorini. “Ho fatto un lavoro enorme su me stessa”, ha commentato, rispetto al periodo dopo l'esperienza in Casa.
E una delle persone che le è stata più vicina durante il lutto è proprio Helena Prestes: "Ho tanta voglia di riabbracciare Helena e darle conforto”, ha detto la modella brasiliana sulla concorrente del Grande Fratello che non sta attraversando un bel periodo dentro la Casa.
Dopo aver mostrato ai telespettatori alcuni momenti difficili di Helena dentro il GF, Alfonso ha introdotto la sorpresa organizzata per la concorrente. “Ti ricordi tutto quello che abbiamo passato insieme, sai quante cose belle abbiamo vissuto e tu mi sei stata vicino nel momento del mio lutto. Ci siamo amate e odiate, ma così fanno le sorelle”, ha esordito Dayane Mello. “Sei fortissima, non devi mollare, sono fortunata ad averti nella mia vita”, aggiunge tra le lacrime.
Stringendosi forte in un abbraccio, le due ragazze hanno raccontato ad Alfonso Signorini com'è iniziata la loro amicizia. Dayane confessa: “Dio mi ha tolto un fratello ma mi ha dato una sorella”.
Spettacolo
Morto Jim Abrahams, regista de ‘L’aereo più...
Con i fratelli Jerry e David Zucker ha dato una svolta al genere della commedia demenziale
Jim Abrahams, lo sceneggiatore e regista statunitense che con i fratelli Jerry e David Zucker ha dato una svolta al genere della commedia demenziale con opere stravaganti come 'L'aereo più pazzo del mondo' e 'Una pallottola spuntata', è morto oggi all'età di 80 anni per cause naturali nella sua casa di Santa Monica, in California. L'annuncio è stato dato dal figlio Joseph a 'The Hollywood Reporter'.
Nato come James S. Abrahams a Shorewood, nello stato del Wisconsin, il 10 maggio 1944, la prima parte della sua carriera è stata caratterizzata dalla collaborazione con i fratelli Zucker, formando il gruppo Zucker-Abrahams-Zucker di sceneggiatori e registi. Tra i principali lavori del trio hanno avuto particolare successo 'Ridere per ridere' (1977), diretto da John Landis, 'L'aereo più pazzo del mondo' (1980), 'Top Secret!' (1984), con un giovane Val Kilmer, e 'Per favore, ammazzatemi mia moglie' (1986), con Bette Midler e Danny DeVito.
Il trio Zucker-Abrahams-Zucker, conosciuto anche con l'acronimo ZAZ, vinse un premio Bafta per la sceneggiatura del film 'Una pallottola spuntata' (1988), diretto dal solo David Zucher, e ciò permise ad Abrahams di raccogliere i fondi per dirigere il suo primo filo in solitaria: 'Affari d'oro' (1988), pellicola comico-demenziale con Bette Midler e Lily Tomlin, in cui ha una parte anche Michele Placido.
Dopo il satirico 'Roxy - Il ritorno di una stella' (1990), film sull'arroganza delle rockstar e sulle smanie delle giovani generazioni, il successo arrivò ad Abrahams con 'Hot Shots!' (1991), parodia di 'Top Gun' con Charlie Sheen e in cui recita anche Valeria Golino. De 1993 è il sequel 'Hot Shots! 2', in cui l'eroico pilota del film precedente viene richiamato alle armi per liberare gli ostaggi americani dal dittatore Saddam Hussein.
Dopo esperienze come produttore, Abrahams è tornato dietro la macchina da presa nel 1997 con "First do no harm", che non è arrivato nelle sale italiane, e nel 1999 con 'Mafia!', in cui ironizza sul cinema 'mafioso' di Francis Ford Coppola e Martin Scorsese.
Spettacolo
Arriva ‘Max Forever Vol. 1 –...
Il cantautore celebra questo "periodo fortunato" della sua carriera con una nuova raccolta dei suoi successi
Max Pezzali sorprende ancora il suo pubblico. A poche settimane dai 18 show nei palazzetti di Milano e Roma (di cui 17 già sold out) e in attesa del prossimo 12 luglio con 'Max Forever - Grand Prix' all’Autodromo di Imola, arriva oggi l’annuncio di 'Max Forever Vol. 1 - L'album', in uscita il 13 dicembre in digitale e negli store fisici per Warner Music Italy. Disponibile da domani in pre-order al prezzo speciale di 'un deca', 'Max Forever Vol. 1 - L'album' è solo il primo capitolo, il primo grande assaggio di una serie di volumi antologici, da un’idea di Max Pezzali e Double Trouble Club, per celebrare i brani più iconici di una carriera costellata da successi: un must have per tutti i fan di Max che ospita 16 gemme musicali pronte a risplendere in una veste completamente nuova. L'album sarà disponibile in cd standard e nella versione speciale in denim; doppio vinile colorato e nella versione speciale autografata.
Sedici reinterpretazioni inedite di pietre miliari che hanno segnato la storia della musica pop italiana, proposte in feat con ospiti speciali o suonante live o in versione acustica: da 'Gli anni' con Cesare Cremonini a 'Sempre noi' con J-Ax, passando per 'Rotta per casa di Dio' con Riccardo Zanotti nella versione live al Circo Massimo del 2023, fino a 'Grazie mille' e 'Aeroplano' suonate in acustico.
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"È un periodo fortunato della mia carriera - dice Max Pezzali - l'affetto ricevuto negli ultimi due anni è davvero qualcosa che mi riempie il cuore e che in tutta onestà non avevo mai ricevuto nei precedenti 30. Per questo motivo mi piaceva l’idea di 'fare una cassetta', come si faceva una volta, con un po' di tracce che abbiamo rivisto, rifatto in studio, fatto suonare un po' meglio, performato dal vivo. Ne faremo poi altre di 'cassette', ecco perché leggete 'Volume 1'. Mi piace pensare di realizzare dei volumi antologici giocando un po' con quelle che ormai sono canzoni più vostre che mie. Ci vediamo come sempre in giro, alle nostre feste''.