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Raid Israele in Siria e Libano. A Gaza “vicini a 27mila vittime”

I punti fondamentali discussi a Parigi, ma le trattative sono ancora nella fase iniziale. Al Jazeera: "Stato Ebraico bombarda ospedale, seconda volta in 48 ore". Raid Israele in Siria e Libano. A Gaza "vicini a 27mila vittime"

Manifestazione per gli ostaggi israeliani in mano ad Hamas - Afp

La liberazione di tutti i civili tenuti da Hamas a Gaza durante un primo cessate il fuoco di sei settimane. La scarcerazione di tre detenuti palestinesi - e non di 100-250 come riportato da diversi media nei giorni scorsi - per ogni ostaggio israeliano che sarà rilasciato. Infine, un riposizionamento temporaneo delle truppe israeliane lontano dalle aree più popolate di Gaza e un significativo aumento del flusso di aiuti umanitari nell'enclave. Questi, secondo il Washington Post, i punti fondamentali della bozza di accordo proposta dai Paesi mediatori ovvero Stati Uniti, Egitto e Qatar, accettati in linea di principio da Israele e che Hamas sta ancora valutando, secondo funzionari a conoscenza dei negoziati.

Nel documento di due o tre pagine si parla quindi di pause successive alla prima tregua di sei settimane, durante le quali verrebbero rilasciati i militari israeliani e i corpi degli ostaggi morti in prigionia, nella speranza dei negoziatori che ulteriori proroghe possano portare a una cessazione permanente dei combattimenti che vanno avanti ormai da quattro mesi. Secondo Israele, a Gaza si contano ancora 109 ostaggi, tra cui anziani, bambini e alcuni americani, insieme ai corpi di 27 persone.

La cornice dell'intesa, che l'Egitto ha trasmesso ai leader di Hamas che si ritiene si trovino ancora nella Striscia, è stata finalizzata domenica a Parigi alla presenza del capo del Mossad, David Barnea, di quello dello Shin Bet, Ronen Bar, del direttore della Cia, William Burns, del capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel e del primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani. Quest'ultimo, al termine dei negoziati nella capitale francese, è volato a Washington per incontrare il segretario di Stato, Antony Blinken, ed il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. Secondo una dichiarazione della Casa Bianca rilasciata al termine dei colloqui, Sullivan "ha auspicato che Hamas faccia tutti gli sforzi possibili per garantire il rilascio degli ostaggi senza indugio".

Secondo funzionari che hanno discusso dei negoziati sugli ostaggi a condizione di anonimato, le trattative sono ancora in una fase iniziale e qualsiasi accordo effettivo richiederà tempo per arrivare al traguardo, ritenendo che gli ostacoli principali sorgeranno una volta che si inizierà a parlare di dettagli e impegni specifici. E "per andare avanti - ha ammesso una fonte - sono necessari molti dettagli".

Tra le tante questioni che potrebbero far deragliare la nuova proposta c'è il fatto che non sia chiaro quanti soldati israeliani siano in ostaggio a Gaza. Nella fase attuale non si prevede che le truppe israeliane - né donne né uomini - siano nel primo gruppo di ostaggi che Hamas rilascerebbe.

Inoltre non è chiaro chi selezionerebbe i prigionieri palestinesi che saranno liberati da Israele né con quali criteri verrebbero scelti. Durante l'ultima pausa dei combattimenti, Hamas ha accusato Israele di aver violato l'accordo sul rilascio dei prigionieri più anziani, liberando invece diversi giovani che erano stati arrestati durante i recenti tumulti in Cisgiordania. Israele, dal canto suo, ha accusato Hamas di aver violato l'accordo lanciando razzi contro il suo territorio.

Entrambe le parti, intanto, hanno già definito quelle che ritengono essere le loro linee rosse. "Non richiameremo le Idf dalla Striscia di Gaza e non rilasceremo migliaia di terroristi", ha chiarito il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, mentre diversi esponenti dell'estrema destra della coalizione di governo hanno minacciato di far cadere l'esecutivo nel caso di un'intesa che non li soddisfi.

Hamas è stato altrettanto inflessibile. "Qualsiasi accordo per noi deve includere diversi punti: il primo è la garanzia di una cessazione completa dell'aggressione della Striscia di Gaza", ha affermato Taher al-Nunu, un esponente dell'ufficio politico, che ha chiesto "il ritiro delle forze di occupazione da tutte le parti della Striscia di Gaza, senza alcuna zona cuscinetto", e maggiori aiuti umanitari, indicando in tutto ciò il presupposto per negoziati seri sulla liberazione degli ostaggi.

"Ospedale al-Awda bombardato per la seconda volta in 48 ore"

L'ospedale al-Awda nel nord di Gaza sarebbe intanto stato bombardato per la seconda volta in 48 ore dall'esercito israeliano. A confermarlo ad al Jazeera un medico del nosocomio, precisando che i suoi edifici e il cortile sono stati presi di nuovo di mira all'alba.

Si è trattato del quarto attacco contro la struttura sanitaria dall'inizio della guerra. “Siamo un ospedale non governativo che lavora per fornire servizi ai cittadini, soprattutto a livello di ostetricia e ginecologia. Al momento siamo l’unico ospedale che fornisce questi servizi nel nord della Striscia di Gaza”, ha detto il dottor Mohammed Salha, aggiungendo che "sia ieri che la scorsa notte, l'ospedale è stato colpito da quattro proiettili israeliani che hanno causato il panico fra i pazienti".

Raid Israele in Siria e Libano

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno eseguito raid aerei nella notte contro posizioni dell'esercito siriano nell'area di Daraa, nel sud della Siria, in risposta a un lancio di razzi contro le Alture del Golan. Lo ha riferito il Times of Israel, precisando che i tre razzi partiti dalla Siria sono caduti su zone disabitate senza provocare danni a cose o persone. Stamane, intanto, diversi proiettili sono stati sparati dal Libano contro le località israeliane di Menara e Kfar Yuval, anche in questo caso senza provocare danni. Le Idf, in risposta, hanno sparato colpi d'artiglieria sul Libano meridionale per impedire eventuali nuovi attacchi di Hezbollah.

Le Idf hanno intanto annunciato la morte di tre militari, uccisi ieri durante gli scontri a Gaza. Uno di loro è rimasto ucciso nel nord della Striscia, due nel sud, nel corso di uno scontro che ha anche provocato il grave ferimento di altri due soldati. Il bilancio dei morti tra i militari israeliani impegnati nell'offensiva di terra a Gaza sale a 223, riporta l'Idf. A riferirne è il Times of Israel.

A Gaza "bilancio vicino a 27mila vittime"

Dall’inizio della guerra, il 7 ottobre, le forze israeliane hanno ucciso 26.900 palestinesi a Gaza e ne hanno feriti 65.949, secondo gli ultimi dati del Ministero della Sanità dell’enclave. 150 i palestinesi che sono stati uccisi e 313 quelli feriti nelle ultime 24 ore.

Cisgiordania

Oggi in Cisgiordania sono stati arrestati 15 palestinesi. Ne dà notizia l'agenzia di stampa palestinese Wafa, precisando che le forze israeliane hanno fermato tre persone a Qalqilya, altre tre a Nablus e altre quattro a Betlemme. Un uomo è stato arrestato anche nel campo di Qalandia, a nord di Gerusalemme est, e altri tre in altre zone di Gerusalemme. I soldati israeliani hanno arrestato infine una persona nel villaggio di Kharbatha Bani Harith, a ovest di Ramallah.

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Esteri

Ucraina sotto attacco, oltre 100 droni lanciati dalla Russia

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Kiev: "1.860 militari russi uccisi nell'ultimo giorno di guerra". Onu: "Oltre 12.000 civili uccisi da inizio conflitto"

Macerie in Ucraina dopo attacco con drone (Afp)

La Russia ha attaccato l'Ucraina con 113 droni durante la notte. Lo ha reso noto l'aeronautica militare di Kiev, aggiungendo di averne abbattuti 57, mentre altri 56 non sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi, probabilmente a causa dell'interferenza dei sistemi di guerra elettronica. L'aeronautica militare ha aggiunto che la Russia ha lanciato anche un missile S-400 verso l'Ucraina centrale, ma che non ha causato danni.

La cronaca degli attacchi

Nella notte la Russia ha attaccato la città di Zaporizhzhia, ferendo quattro persone, tra cui un ragazzo di 12 anni. Lo ha riferito il governatore regionale Ivan Fedorov, aggiungendo che il raid ha danneggiato un condominio di 9 piani. Un altro attacco con drone ha colpito un edificio residenziale nella città nordorientale di Kharkiv, ferendo anche qui un dodicenne.

Mentre sempre nella notte le difese aeree russe hanno abbattuto 19 droni nei cieli di quattro regioni russe. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, precisando che "i tentativi del 'regime' di Kiev di condurre attacchi terroristici contro strutture sul suolo russo utilizzando Uav ad ala fissa sono stati sventati. Le forze di difesa aerea in servizio hanno distrutto 19 veicoli aerei senza pilota ucraini, tra cui nove sulla regione di Belgorod, cinque sulla regione di Voronezh, tre sul Mar Nero, uno sulla regione di Kursk e uno sulla regione di Krasnodar".

Otto droni ucraini hanno colpito Kazan, la capitale della repubblica russa del Tatarstan, abbattendosi su un'area industriale e una residenziale. Non ci sono morti né feriti, ha riferito il servizio stampa del capo della repubblica. "In questo momento sono stati registrati otto attacchi. Di questi, uno ha colpito un'impresa industriale, uno il fiume e sei una zona residenziale, non ci sono stati morti o feriti", ha precisato il servizio stampa.

Intanto il governatore ad interim della regione di Kursk, Alexander Khinshtein, sul suo canale Telegram ha riferito che in seguito al massiccio attacco di ieri delle forze armate ucraine a Rylsk, cinque persone sono state uccise e 12 ferite.

"La risposta della Russia all'ultimo crimine ucraino non si farà attendere", ha affermato il rappresentante permanente russo alle Nazioni Unite Vasily Nebenzya, commentando l'attacco missilistico a Rylsk. "La nostra risposta a questo deliberato attacco criminale contro i civili russi arriverà a breve", ha avvertito il diplomatico, denunciando l'attacco come un altro inequivocabile passo del regime di Kiev verso l'escalation.

Kiev: "1.860 militari russi uccisi nell'ultimo giorno di guerra"

Secondo quanto riferito dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine, la Russia ha perso 772.280 soldati in Ucraina dall'inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo Stato maggiore ha aggiunto che nella cifra sono incluse le 1.860 vittime subite dalle forze russe nell'ultimo giorno.

Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 9.594 carri armati, 19.841 veicoli corazzati da combattimento, 31.891 veicoli e serbatoi di carburante, 21.252 sistemi di artiglieria, 1.256 sistemi di lancio di razzi multipli, 1.027 sistemi di difesa aerea, 369 aerei, 329 elicotteri, 20.685 droni, 28 imbarcazioni e un sottomarino.

Onu: "Oltre 12.000 civili uccisi da inizio guerra"

Secondo l'Onu sono stati registrati oltre 12.340 decessi di civili in Ucraina da quando la Russia ha iniziato la guerra nel febbraio 2022. Lo ha dichiarato il sottosegretario generale dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari del disarmo (Unoda) Izumi Nakamitsu, durante la riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di ieri. Il rapporto dell'Onu sulle vittime giunge mentre il presidente russo Vladimir Putin intensifica le minacce contro le città ucraine, tra cui quella del 19 dicembre di colpire Kiev con un missile balistico a medio raggio 'Oreshnik'.

L'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha registrato vittime civili in Ucraina dal 24 febbraio 2022 al 30 novembre 2024, ha affermato Nakamitsu. Oltre 12.340 civili sono stati uccisi e più di 27.836 sono rimasti feriti durante questo lasso di tempo. L'Onu ha inoltre rilevato che nel 2024 le bombe aeree e le armi a lungo raggio hanno causato un numero di vittime maggiore rispetto all'anno precedente. Le bombe aeree hanno ucciso 341 civili e ne hanno feriti 1.803 tra il primo gennaio e il 30 novembre, secondo i dati della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina. Le cifre rappresentano un aumento di tre volte dei decessi e di sei volte dei feriti rispetto al 2023.

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Esteri

“Anti-Islam e simpatizzante di Afd”, chi è...

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Cosa dicono Wall Street Journal e Der Spiegel

Il luogo dell'attentato  - (Afp)

E' un attivista anti-Islam e un simpatizzante di Afd il sospettato saudita dell'attentato di venerdì sera contro un mercatino di Natale a Magdeburgo, in Germania. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo cui aveva condiviso contenuti pro-Israele sui social media in seguito agli attacchi del 7 ottobre.

Secondo il quotidiano, l'uomo gestiva un sito web e canali di social media in cui metteva in guardia contro l'Islam e discuteva dei diritti delle donne. Avrebbe inoltre mostrato sostegno al partito tedesco di estrema destra anti-immigrazione Afd.

Già poche ore dopo l'attentato, erano state diffuse alcune informazioni sull'uomo alla guida dell'auto: cittadino saudita di 50 anni, Taleb A., è un medico specializzato in psichiatria che vive e lavora a Bernburg, circa 45 chilometri da Magdeburgo. In base alle news diffuse, è arrivato in Germania dall'Arabia Saudita nel 2006.

L'uomo è noto nella piccola comunità saudita in Germania come un attivista anti-Islam e per i diritti delle donne e spesso postava commenti sul suo sito e suo social in cui denunciava la persecuzione delle donne in Medio Oriente, scrive ancora il quotidiano americano.

Pochi giorni prima dell'attentato, aveva accusato il governo tedesco di promuovere l'islamizzazione del Paese, accusando le autorità di censurarlo e di perseguitarlo per via delle sue opinioni critiche sull'Islam. E aveva avvertito i potenziali rifugiati di evitare la Germania per via della sua 'tolleranza' nei confronti dell'Islam radicale.

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Esteri

Attentato a mercatino Natale Magdeburgo, almeno due morti e...

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La polizia non ha ancora stabilito se l'attacco possa essere di matrice islamista o legato a problemi psicologici dell'uomo alla guida dell'auto, un medico saudita 50enne che è stato arrestato

Il luogo dell'attentato  - (Afp)

Almeno due persone sono morte, tra cui un bambino piccolo, e almeno 60 sono rimaste ferite nell'attentato avvenuto venerdì sera a Magdeburgo, in Germania, dove un uomo si è lanciato con l'auto contro un mercatino di Natale.

Il sospetto, che è stato arrestato, è un medico che vive e lavora a Bernburg, una città a sud di Magdeburgo, ha dichiarato il premier della Sassonia-Anhalt Reiner Haseloff: si ritiene che abbia agito da solo. Tamara Zieschang, ministro degli Interni, ha dichiarato che il sospetto è originario dell'Arabia Saudita, è in Germania dal 2006. L'uomo, che ha circa 50 anni, non era nel mirino delle forze dell'ordine come noto islamista.

Il conducente dell'auto ha guidato per 400 metri tra la folla. Secondo fonti di sicurezza, avrebbe noleggiato il veicolo poco prima dell'attacco condotto con una Bmw alle 19.04.

Il movente

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e altri politici visiteranno oggi il luogo del sanguinoso attacco. La polizia non ha ancora stabilito se l'attacco possa essere di matrice islamista o legato a problemi psicologici del guidatore. "I motivi restano misteriosi", ha scritto il settimanale Der Spiegel.

“Questa è una catastrofe per la città di Magdeburgo, per lo Stato e per la Germania in generale”, ha dichiarato il premier Haseloff. Magdeburgo è una città di circa 237.000 abitanti nello Stato della Sassonia-Anhalt. Si trova a circa 150 chilometri a ovest di Berlino. I medici hanno curato i feriti stesi a terra tra le bancarelle. Sono state allestite anche delle tende dove i feriti sono stati curati. Molte persone sono state trasportate d'urgenza all'ospedale universitario di Magdeburgo, dove un portavoce ha dichiarato che il personale si è rapidamente attrezzato per gestire un evento di massa. L'identità delle due vittime non è stata rivelata.

Oggi alle 19 si terrà una cerimonia commemorativa nella cattedrale di Magdeburgo. Il ministro degli Interni tedesco Nancy Faeser e il cancelliere tedesco Olaf Scholz dovrebbero partecipare. “I miei pensieri sono rivolti alle vittime e alle loro famiglie. Siamo al loro fianco e al fianco della popolazione di Magdeburgo”, ha scritto Scholz su X. “I miei ringraziamenti vanno ai soccorritori impegnati in queste ore di ansia”.

Il ministero degli Esteri dell'Arabia Saudita ha condannato l'attacco su X, senza menzionare il sospetto. “Il Regno afferma la sua posizione di rifiuto della violenza ed esprime la sua solidarietà e le sue sincere condoglianze alle famiglie delle vittime, al governo e al popolo della Repubblica Federale di Germania, augurando ai feriti una pronta guarigione”, si legge nel comunicato.

Il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller, ha dichiarato che gli Stati Uniti sono pronti a fornire assistenza mentre proseguono gli sforzi di recupero e le indagini. “La Germania è uno dei nostri partner più stretti e dei nostri alleati più forti e siamo al loro fianco oggi e nelle settimane a venire. Non c'è posto per la violenza nelle nostre società”, ha dichiarato Miller in un comunicato. “Siamo solidali con il popolo tedesco nel piangere la perdita di vite umane”.

Le condoglianze sono arrivate anche da altri leader: il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro britannico Keir Starmer, il segretario generale della NatoJens Stoltenberg e il portavoce delle Nazioni Unite Stéphane Dujarric hanno espresso il loro shock per gli eventi. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha detto che i suoi “pensieri sono con le vittime” dopo l'attacco “brutale e codardo”, in un post su X. Von der Leyen ha chiesto che si indaghi su questo “atto di violenza” e che sia severamente punito”.

L'attacco del 2016

Le scene caotiche di venerdì hanno ricordato gli eventi che si sono verificati 8 anni fa nella capitale tedesca. Il 19 dicembre 2016, un terrorista islamico utilizzò un camion dirottato per schiantarsi contro un mercatino di Natale nel centro di Berlino. Dodici persone furono uccise e una tredicesima morì nel 2021 a causa delle ferite riportate. Più di 70 persone sono rimaste ferite. L'attentatore è fuggito in Italia, dove è stato ucciso dalla polizia.

Di recente Faeser aveva lanciato ripetuti appelli alla vigilanza quando si visitano i mercatini di Natale, anche se a fine novembre aveva dichiarato che al momento non c'erano prove concrete di una minaccia.

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