Cagliari-Lazio 1-3, biancazzurri calano il tris e tornano alla vittoria
Autogol di Deiola al 26', raddoppio di Immobile al 49', accorcia le distanze Gaetano al 51' e Felipe Anderson al 65'
La Lazio batte 3-1 il Cagliari in un match della 24/a giornata di Serie A, disputato alla Unipol Domus della città sarda. Apre le marcature per i biancocelesti un autogol di Deiola al 26', raddoppio di Immobile al 49', accorcia le distanze Gaetano al 51' e Felipe Anderson al 65' fissa il punteggio sul 3-1 finale. In classifica la Lazio sale al 6° posto con 37 punti, 2 in meno dell'Atalanta quarta e uno in meno della Roma. Il Cagliari, al 4° ko di fila, resta al 18° posto insieme al Verona, a quota 18.
Il match
Dopo il pari con il Napoli e il ko con l'Atalanta la Lazio torna a fare i tre punti, vincendo per 3-1 sul campo del Cagliari, sconfitto grazie all'autorete di Deiola, al 26' e alle reti di Immobile (gol numero 200 in Serie A) al 49' e Felipe Anderson al 65' che permettono ai capitolini di salire al 6° posto con 37 punti, 2 in meno dell'Atalanta quarta e uno in meno della Roma. Ai sardi, al quarto ko di fila, non basta il bel gol di Gaetano al 51'. In classifica i rossoblù sono fermi a 18° posto insieme al Verona con 18 punti.
Ospiti pericolosi dopo sei minuti. Corner tagliato di Luis Alberto, a rientrare, e un rimpallo porta Gaetano a toccare per ultimo, verso la propria porta. Scuffet si tuffa alla sua destra e salva con una mano. Un minuto dopo ancora il portiere rossoblù protagonista su Immobile. Classica palla profonda e improvvisa della Lazio a cercare la sua punta, il 33enne napoletano si muove con i tempi giusti e va al tiro: Scuffet alza sopra alla traversa. Al 21' Isaksen fa tutto da solo, riparte in velocità dalla sua metacampo e arriva alla porta di Scuffet con un coast to coast che chiude con un diagonale di sinistro troppo debole. Al 26' ospiti in vantaggio grazie a un autogol: sul cross teso dalla sinistra di Isaksen, non c'è nessuno della Lazio davanti alla porta e i giocatori del Cagliari fanno tutto da soli. Scuffet non ci arriva, Azzi liscia il pallone e alle sue spalle Deiola tocca per ultimo pasticciando davanti alla linea.
Poco dopo la mezz'ora Luis Alberto lancia in profondità Immobile con una gran palla, il capitano biancoceleste arriva davanti a Scuffet e apre il piatto destro per indirizzarla all'angolino, ma il portiere del Cagliari si distende e salva. Poi, al termine dell'azione, viene segnalato il fuorigioco di partenza di Immobile che probabilmente avrebbe portato all'annullamento del gol. Al 44' palla in area per Luis Alberto, che controlla quasi spalle alla porta, si gira e conclude di poco fuori. In pieno recupero brutto fallo di Immobile che scalcia da dietro Mina e si becca il cartellino giallo. Prima del riposo si fa vedere il Cagliari. Sulla punizione procurata da Immobile, sulla trequarti centrale, Viola scodella al centro, la palla finisce sulla testa di Lapadula che sfiora da pochi passi, chiamando Provedel alla risposta col piede, con un riflesso che salva la sua porta.
(segue)
In avvio di ripresa pericolosi i padroni di casa al 2': Luvumbo da sinistra rimette in mezzo la palla, Nandez arriva da destra e conclude in maniera imprecisa da ottima posizione. Al 4' arriva il raddoppio: Isaksen calcia da posizione centrale e costringe Scuffet alla grandeparata, la palla resta nei pressi di Immobile che da posizione defilata la mette in porta per il 2-0 che coincide con il 200° gol del capitano della Lazio in Serie A. Al 6' i sardi accorciano le distanze con Gaetano. L'ex Napoli trova un gol bellissimo con un interno destro a giro che va a finire nel 'sette', imparabile per Provedel.
Al quarto d'ora capitolini vicini al tris con Luis Alberto che tira di un soffio a lato. Poco dopo risponde Gaetano con un gran tiro di controbalzo sul quale è pronto Provedel. Al 18' finisce la partita di Immobile e Luis Alberto, al loro posto Castellanos e Vecino. Al 20' la Lazio cala il tris con Felipe Anderson. Il brasiliano rientra sul destro dalla sinistra e calcia in porta, una leggera deviazione di Zappa lo aiuta a battere Scuffet. Al 28' Luvumbo ci prova con un tiro da fuori area sul quale è pronto Provedel. Subito dopo Ranieri inserisce Pavoletti e Wieteska per Lapadula e Mina.
Al 40' Kamada, da poco entrato al posto di Cataldi, sfiora il poker. Il giapponese parte da sinistra, si accentra, fa tutto bene preparandosi il destro e poi conclude scheggiando il palo. Nel recupero giallo al diffidato Vecino che, così come Romagnoli, salterà il match con il Bologna.
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Giro d’Italia 2025, tappe e percorso. Partenza in...
La Corsa Rosa, giunta all'edizione 108, inizierà a Durazzo. Il 1° giugno gran finale nella Capitale
Tutto pronto per il Giro d'Italia 2025, in programma dal 9 maggio al 1° giugno. Con due crono, sei tappe per velocisti, otto di media montagna e cinque di alta montagna, si prevede spettacolo. Senza dimenticare i 38 chilometri di sterrato, 30 di strade bianche nel finale della tappa di Siena e 8 sul Colle delle Finestre (che sarà anche Cima Coppi con 2.178 metri), che potranno far svoltare la competizione. Il leggendario Passo del Mortirolo sarà la Montagna Pantani, mentre la Tappa Bartali sarà la Gubbio-Siena (che arriverà nella scenografica Piazza del Campo). Con queste coordinate, la Corsa Rosa è stata presentata oggi a Roma insieme al Giro d'Italia Women.
Giro d'Italia 2025, tappe e percorso
Ecco le tappe del Giro, che partirà in Albania (a Durazzo) per concludersi a Roma.
Tappa 1 9 maggio: Durres - Tirana (164km)
Tappa 2 10 maggio Tirana - Tirana (13,7km ITT)
Tappa 3 11 maggio Valona-Valona (160km)
Tappa 4 13 maggio Alberobello - Lecce (180km)
Tappa 5 14 maggio Ceglie Messapica - Matera (145 km)
Tappa 6 15 maggio Potenza - Napoli (226 km)
Tappa 7 16 maggio Castel di Sangro - Tagliacozzo (168 km)
Tappa 8 17 maggio Giulianova - Castelraimondo (197 km)
Tappa 9 18 maggio Gubbio - Siena (181 km)
Tappa 10 20 maggio Lucca - Pisa (28,6 km crono)
Tappa 11 21 maggio Viareggio - Castelnove Ne' Monti (185 km) Tappa 12 22 maggio Modena - Viadana (172 km)
Tappa 13 23 maggio Rovigo - Vicenza (180 km)
Tappa 14 24 maggio Treviso - Nova Gorica/Gorizia (186 km)
Tappa 15 25 maggio Fiume Veneto - Asiago (214 km)
Tappa 16 27 maggio Piazzola sul Brenta - San Valentino (199 km)
Tappa 17 28 maggio San Michelle all'Adige - Bormio (154 km)
Tappa 18 29 maggio Morbegno - Cesano Maderno (144 km)
Tappa 19 30 maggio Biella - Champoluc (166 km)
Tappa 20 31 maggio Verres - Sestrieres (203 km)
Tappa 21 1 giugno Roma-Roma (141 km)
Il Giro d'Italia donne
Oggi è stato presentato anche il Giro d'Italia Women. Il percorso prevede 939.6 km e 14mila metri di dislivello (oltre 1000 in più rispetto all'edizione passata) nel menù che prevede una cronometro individuale, due tappe pianeggianti, tre di media montagna e due di alta montagna. Come nel 2024, anche nel 2025 sarà una sfida contro il tempo a dare il via alla competizione. I 13.6 km sulle strade di Bergamo daranno una prima conformazione alla classifica generale. Le atlete che punteranno alla Maglia Rosa finale dovranno fare attenzione anche alla seconda frazione, la Clusone-Aprica, mentre la Vezza d'Oglio-Trento potrebbe rappresentare la prima chance per le ruote veloci, nonostante il passaggio sul Passo del Tonale, Cima Alfonsina Strada di questa edizione con i suoi 1883 metri.
La prima metà del Giro d'Italia Women si concluderà con la Castello Tesino-Pianezze (Valdobbiadene), primo arrivo in salita di questa edizione. L'ascesa finale vide nel 1995 il primo successo nella Corsa Rosa di Fabiana Luperini. Si ripartirà sempre in Veneto per la quinta tappa, totalmente pianeggiante, da Mirano a Monselice, ultima tregua prima di un trittico finale decisamente duro. La Bellaria-Igea Marina-Terre Roveresche (Orciano di Pesaro) sarà una frazione decisamente ondulata con un finale da classiche e precede il secondo arrivo in salita, quello di Monte Nerone. L'ascesa finale, con pendenze medie superiori all'8%, è un inedito per la Corsa Rosa. Gran finale domenica 13 luglio nella Forlì-Imola, tappa da 2200 metri di dislivello nella quale verrà riproposto il circuito dei Mondiali del 2020 con le ascese di Mazzolano e Cima Gallisterna.
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Cassano, un altro Tapiro d’oro: “Leao è una...
"Anche Conceicao se ne accorgerà che è una pippa: prende 8 milioni di euro e non sa passare la palla, fa pochi gol"
"Leao è una pippa". Firmato, Antonio Cassano. L'ex calciatore questa sera a Striscia la notizia riceve il 21esimo Tapiro d’oro della carriera dopo il botta e risposta con Rafa Leao, attaccante del Milan.
Cassano, dopo la finale di Supercoppa italiana, aveva aspramente criticato il rossonero, che poco dopo aveva replicato sui social postando l'emoji del pagliaccio.
"Ribadisco che Leao non ha i cog**oni. Facile rispondere dopo la Supercoppa, intanto sabato (contro il Cagliari, ndr) ha fatto ancora schifo", attacca Cassano, che aggiunge: "Anche Conceicao se ne accorgerà che è una pippa: prende 8 milioni di euro e non sa passare la palla, fa pochi gol. Che faccia il rapper piuttosto, quello gli viene meglio".
Inutile provare a stuzzicare Cassano su Christian Vieri, ex socio alla Bobo Tv: "Di quel tizio non parlo più, è un capitolo chiuso. Ma i risultati che stiamo ottenendo ora sono migliori di prima: prima eravamo tre fuoriclasse più un altro, ora siamo fuoriclasse e basta", dice riferendosi al progetto portato avanti con Adani e Vendola.
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Murray, buona la prima da coach di Djokovic: ecco...
Da rivale in campo ad allenatore dell'ex numero uno al mondo, la particolare sfida del fuoriclasse britannico
Buona la prima per Andy Murray, nel nuovo ruolo di allenatore di Novak Djokovic. Il fuoriclasse britannico, entrato poche settimane fa nello staff del serbo, ha vissuto in Australia la sua prima partita da coach in uno Slam. Non è andata male, anzi. Nole ha battuto in quattro set lo statunitense Basavareddy nel suo debutto agli Australian Open 2025. E la strana coppia ha dato spettacolo.
Murray e Djokovic, la strana coppia
Sguardo serio e concentrato, tanti applausi di incoraggiamento e un fitto dialogo conclusivo. Per valutare le prime cose da rivedere del debutto a Melbourne. L’esordio di Murray nelle strane vesti di coach del suo ex rivale Djokovic non è passato inosservato. Questione di abitudine. “Averlo accanto - ha spiegato il serbo a fine match - è stata un'esperienza un po' strana. Abbiamo giocato per oltre 20 anni l'uno contro l'altro ai massimi livelli e ora è bello averlo con me, dalla stessa parte della rete. È una prospettiva diversa. Si è comportato molto bene, speriamo di non fermarci”.
Tennis IQ off the charts 💯 Djokovic x Murray#KiaAustralia • #AustralianOpen • #KiaEVrange pic.twitter.com/Jp1uzkNcpx
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 13, 2025
Come Messi e Ronaldo
Nel primo turno degli Australian Open contro Basavareddy, Murray è stato sotto i riflettori e gli stessi canali social del torneo hanno dedicato alcuni contenuti ai loro scambi. Soprattutto al confronto finale, da campione a campione. In fondo, ancora fa strano vedere Andy consigliare... il suo storico ex rivale. Rende bene l'idea una frase pronunciata pochi giorni fa da Daniil Medvedev, attuale numero 6 del ranking, tra i sorrisi: "Cosa penso di questa coppia? Immaginate se Leo Messi diventasse l'allenatore di Cristiano Ronaldo...". Un paragone con il calcio che dice tutto. (di Michele Antonelli)