Milano, preside Severi Correnti: ‘Né processi né caccia alle streghe, ma aiutateci a capire’
Dopo la visita 'a sorpresa' del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, insieme al prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, a seguito dell'occupazione studentesca terminata con una conta dei danni pari a circa 70mila euro
"Non vogliamo fare caccia alle streghe, né processi, ma vorremmo poter parlare con i ragazzi per aiutarci a capire il perché di quanto accaduto. E per questo li stiamo convocando. Per il resto, siamo arrabbiati e amareggiati; oltre a dover far fronte a tutto ciò che serve per consentire la ripresa delle lezioni, ci sono anche molti studenti che sono profondamente avviliti e immaginiamo che al rientro dovremo lavorare molto sul clima che si è venuto a creare in questa circostanza. Dovremo partire da qui per ricostruire quel 'patto' di fiducia che stavamo costruendo, insieme ai ragazzi, con il progetto della cogestione". Così la dirigente scolastica del liceo Severi Correnti di Milano, Gabriella Maria Sonia Conte, al termine della visita 'a sorpresa' del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, insieme al prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, a seguito dell'occupazione studentesca che si è tenuta dal 30 gennaio al 2 febbraio scorsi, terminando con una conta dei danni pari a circa 70mila euro.
All'interno dell'istituto ci sono ancora alcuni 'resti' dell'occupazione, tra banchi e cattedre divelti, accatastati al piano terra: "Sono stati usati per fare le barricate intorno allo stabile, per impedire l'accesso da fuori. Sono stati portati giù persino dal terzo piano". In alcune aule c'è ancora la polvere fuoriuscita dagli estintori che alcuni studenti hanno scaricato su computer e lavagne elettroniche. Alle pareti alcuni rimasugli delle tasche portacellulari, strappate via in ogni classe e a terra ciò che è rimasto di oggetti e suppellettili ormai difficili da decifrare. Ma i danni non sono solo questi. Quelli forse meno visibili, ma che più preoccupano sono quelli che riguardano gli studenti stessi: "Qui -dice la preside- nessuno si è voluto assumere la responsabilità di ciò che ha fatto: solo una ragazza ci ha messo la faccia ed è venuta ad autodenunciarsi. Ci sta, va bene riconoscere l’errore. Ed è proprio su questo che come comunità, come genitori dobbiamo lavorare".
Del resto, aggiunge, "già da qualche giorno c'era qualcosa di strano nell’aria, si intuiva che stava per succedere qualcosa; i ragazzi del Consiglio di istituto hanno provato ad avviare un dialogo per convincere gli altri a ripensarci e a concludere l’occupazione, ma evidentemente questo suggerimento non è stato accolto. Peccato perché tutto questo è avvenuto poco prima di tenere la co-gestione; potevano almeno provarci, magari ne avremmo potuto discutere". Nel frattempo 80 ragazzi, che sono stati visti durante l'occupazione, sono stati convocati: "Io aspetto anche gli altri, che siano loro a presentarsi e a dirci come sono andate le cose".
C'è poi il discorso dei giorni minimi di presenza per assicurare la validità dell'anno scolastico; chi è stato assente magari per malattia o altro, rischia di non raggiungere la soglia e di non essere ammesso agli esami o di ripetere l'anno: "Per questo -assicura- ci stiamo già organizzando con lezioni 'di recupero' al sabato e con la dad, partita proprio oggi". Il rientro in aula è previsto per lunedì prossimo, 19 febbraio: "Stiamo lavorando senza sosta, stiamo portando avanti anche una raccolta fondi partita spontaneamente dalle famiglie di molti studenti per far fronte alle spese per la pulizia, circa 46.500 euro; anche il gruppo Wau! We are Urban, con il quale stavamo lavorando per alcuni progetti interni alla scuola, si è impegnato per ripulire i muri dalle scritte; sabato e domenica sono stati qui a lavorare".
Alcuni genitori, poi, appreso ciò che era accaduto, si sono mossi spontaneamente per dare una mano: "Alcuni di loro, che vogliono mantenere l'anonimato, stanno già aiutando la scuola; venerdì pomeriggio, ad esempio, un genitore è arrivato qui portando pc, tastiere e mouse in dono. Noi -puntualizza la dirigente scolastica- non abbiamo chiesto risarcimenti a nessuno", ma comunque serviranno tanti soldi per tornare alla 'normalità'.
In questo senso, "la città metropolitana si è mossa immediatamente, si è già attivata per gli impianti di sua competenza". E se, malgrado gli sforzi, non si dovesse riuscire a coprire l'intera cifra, il ministro Valditara ha assicurato anche il sostegno dello Stato: "Ringraziando le famiglie che generosamente hanno provveduto di tasca propria per contribuire -ha detto il titolare dell'Istruzione- laddove mancassero le risorse, noi interverremo per consentire la piena agibilità della scuola. Fermo restando, però, che ci deve essere un principio indefettibile che i responsabili devono assumersi le loro responsabilità: chi rompe paga. Chi è responsabile, e su questo non transigo, paghi di tasca propria".
Cronaca
Natale, la chef degli animali avverte: “Sì alla pasta...
Sonia Orlandi alias Cheffadog e i suoi suggerimenti natalizi: "Attenzione anche ai fritti e ai cibi salati"
Come ogni anno, il Natale è sinonimo di festa e di abbuffate, ma attenzione a non essere troppo indulgenti con i cani e gatti di famiglia, che puntano a rimediare qualche pezzetto di cibo dalla tavola imbandita. Alcuni alimenti rischiano infatti di essere molto dannosi per la loro salute. A mettere in guardia dal pericolo è Sonia Orlandi, più conosciuta sui social come Cheffadog, esperta di alimentazione e vera e propria chef per i nostri animali. "Si può dar loro tutto - dice all'Adnkronos - purché non si tratti di uvetta e cioccolata, niente pandori e panettoni, vietati i torroni. E farei attenzione anche al fritto. Se si mangia sano, senza troppi intingoli e con poco sale, si può dare quasi tutto: ho delle amiche che addirittura mettono nella ciotola qualche tortellino o delle tagliatelle, purché scondite. Se, per esempio, avanza dal cenone del 24 un po' di pesce fatto al forno e senza lische, si può tranquillamente condividere con il cane. Così sarà festa anche per loro".
"Quello dell'attenzione verso l'alimentazione dei nostri animali è un fenomeno in crescita. Fondamentalmente perché per noi gli animali, i cani ma anche i gatti, sono una parte del nostro 'branco', della nostra famiglia. C'è un ritornare indietro, a quelle che erano le buone abitudini di una volta insomma, una forma di amore e una di cura per la salute di cani e gatti, preferendo cibi più naturali rispetto a quelli industriali, che comunque hanno fatto grandi passi avanti in termini di qualità. Molti padroni poi -osserva- hanno scoperto che tanti amici a 4 zampe sono intolleranti o allergici".
Sonia Orlandi, con i suoi Kiki e Kosimo, sui social non lesina ricette e consigli. Anzi, molto spesso è lei stessa ad anticipare le richieste più bizzarre dei suoi follower: "In termini di ricette ho fatto di tutto, dai ravioli cinesi al sushi per cani, fino alle caramelle anche in gelatina. Tutto - conclude - rigorosamente con l'attenzione necessaria per i nostri amici".
Cronaca
Attentato a Magdeburgo, Viminale convoca riunione Comitato...
All'indomani dell'attentato in Germania con 5 morti e oltre 200 feriti
All'indomani dell'attentato di Magdeburgo, in Germania, il Viminale ha convocato una riunione del Comitato analisi strategica antiterrorismo. L'incontro è attualmente in corso.
Il bilancio dell'attentato si è aggravato: i morti sono saliti a cinque (tra questi c'è un bambino), mentre i feriti sono oltre 200, di cui 41 in gravi condizioni.
"La strage di ieri sera, compiuta nel vile attentato terroristico di Magdeburgo, apre scenari di forte preoccupazione tra gli operatori della Sicurezza della Capitale, a maggior ragione, in occasione dell'imminente apertura della porta Santa e dell'anno Giubilare - afferma in una nota il segretario romano del Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) Marco Milani - Come Polizia Locale abbiamo già invitato Sindaco e Comando del Corpo a rivedere le politiche di gestione Urbana della Sicurezza, che richiedono interventi già a partire dalla gestione del mercato di Porta Portese. Formazione, Protocolli operativi, personale ed idonei strumenti sono ormai imprescindibili per un Corpo di Polizia cittadina che costituisce ormai la presenza prevalente delle istituzioni sul territorio urbano, al pari di una legge di riforma Nazionale, che superi l'ipocrisia del mancato riconoscimento delle Polizie Locali come Forza di Polizia".
A Milano dopo l'attentato a Magdeburgo ci sarà un incremento delle attività di controllo del territorio, con particolare riguardo a tutti i luoghi interessati da eventi e manifestazioni con cospicuo afflusso di pubblico, nonché ai siti dove tradizionalmente sono allestiti mercatini e fiere natalizie, agli obiettivi istituzionali e di governo, agli scali aeroportuali e ferroviari, alle stazioni della metropolitana, alle reti del trasporto pubblico e alle fermate di stazionamento dei bus turistici. Particolare attenzione ai luoghi di culto e alle manifestazioni a carattere religioso. Si tratta delle decisioni assunte dalla riunione di coordinamento con i vertici provinciali delle Forze di polizia convocata stamani d'urgenza dal Prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, dopo l'attentato terroristico nella città tedesca.
Cronaca
Giubileo e possibili rischi sanitari, cosa dicono gli...
Ciccozzi: "Serve monitoraggio virus, consiglio mascherina in luoghi affollati". Bassetti: "Tanti pellegrini dal Sud America, lì Dengue ha fatto danni"
Mancano pochi giorni all'apertura ufficiale del Giubileo 2025 e Roma si prepara ad accogliere milioni di pellegrini in arrivo per l'Anno Santo. "Serve fare il monitoraggio di tutte le persone a seconda del Paese da cui provengono: ogni nazione può avere una particolare endemia dovuta ad un virus che potrebbe arrivare qui da noi. Poi va detto alle persone come comportarsi sui mezzi pubblici o nei luoghi affollati soprattutto ora che è inverno. E poi consiglierei l'uso della mascherina per evitare i contagi. Sono tre cose fondamentali e semplici", dice all'Adnkronos Salute l'epidemiologo Massimo Ciccozzi che è tra gli autori di un'analisi sui rischi sanitari legati al Giubileo.
"Una cosa semplice che si potrebbe fare è creare dei presidi filtro per evitare che i codici bianchi vadano ad affollare i pronto soccorso degli ospedali romani, utilizzando anche i giovani medici specializzandi", aggiunge. "La sorveglianza epidemiologica è importantissima per la prevenzione. Arriveranno milioni di persone in Italia e soprattutto a Roma. Se ci ricordiamo l'epidemia di Mers è scoppiata proprio durante il pellegrinaggio a La Mecca in Arabia Saudita, ma penso anche a quello che è accaduto ad Haiti con il colera. Movimenti di massa di persone possono essere la causa di epidemie di virus respiratorio", conclude Ciccozzi.
All'Adnkronos Salute fa il punto anche Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. "La previsione di 30 milioni di pellegrini che arrivano a Roma da tutte le parti del mondo, la grande maggioranza dal Sud America, ci deve allertare nel sensibilizzare il sistema sanitario sulle malattie di quella zona del pianeta - sottolinea - Ad esempio in Sud America il 2024 è stato l'anno della Dengue, quindi si deve fare una lavoro di prevenzione sulle zanzare e sui chi potrebbe portare la malattia qui. Dobbiamo poi vedere se il 2025 sarà un anno particolarmente caldo e già a maggio iniziare a disinfestare le zone di Roma dove possono annidarsi le zanzare e abbatterne il numero. Insomma dobbiamo evitare di creare le condizioni di possibili focolai di Dengue come accaduto a Fano. Con un enorme massa di persone concentrata in una città certamente ci sono dei rischi sanitari ma tutti ne sono coscienti e so che è stata organizzato un piano per fronteggiare le emergenze".