Ucraina, la Russia e la barriera di vagoni da 30 km nel Donetsk: ecco il ‘treno dello zar’
Le immagini satellitari analizzate dall'Istituto per lo studio della guerra. Intanto il presidente ucraino Zelensky prolunga di 90 giorni legge marziale e mobilitazione
Le forze russe stanno assemblando una barriera di vagoni ferroviari che si estende per 30 chilometri nell'oblast di Donetsk. Lo ha scritto l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) - citando immagini satellitari e canali Telegram ucraini - secondo cui la barriera, soprannominata il 'treno dello zar', potrebbe essere un’altra linea difensiva contro l’avanzata delle truppe ucraine.
Le immagini satellitari mostrano la linea di vagoni ferroviari che si estende da Olenivka , a sud della città di Donetsk, a Volnovakha, a nord di Mariupol. Secondo quanto riferito, la barriera è costruita con oltre 2.100 vagoni merci. La barriera ferroviaria è a circa sei chilometri dall’attuale linea del fronte a Novomykhailivka. Gli analisti affermano che la linea "si trova in un'area del fronte che era relativamente inattiva quando le forze russe iniziarono la costruzione", sebbene recentemente le truppe russe abbiano compiuto progressi "marginali" nella zona.
La barriera sembra essere una nuova linea difensiva russa, ma l'Isw ha affermato che le forze di occupazione potrebbero avere "altri scopi" in mente. Le linee di difesa della Russia nelle regioni occupate si sono rivelate difficili da penetrare , bloccando le operazioni di controffensiva dell'esercito ucraino sui fronti orientale e meridionale. Le truppe ucraine sono ora sulla difensiva anche nell’oblast di Donetsk, dove fronteggiano l’assalto russo alla città di Avdiivka. Ieri Kiev ha riferito che la Mosca ha schierato più gruppi corazzati nel tentativo di sopraffare la città.
Zelensky proroga legge marziale e mobilitazione
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha firmato intanto la proroga per ulteriori 90 giorni della legge marziale e la mobilitazione, che aveva dichiarato per la prima volta il 24 febbraio 2022, quando la Russia ha iniziato l’invasione su vasta scala dell’Ucraina. Il parlamento ucraino aveva precedentemente esteso la legge marziale e la mobilitazione dal novembre 2023 al 14 febbraio 2024.
Zelensky ha presentato al parlamento il 5 febbraio una proposta per estendere le due misure per altri 90 giorni. È stato approvato dal parlamento il 6 febbraio. Secondo la legge marziale, gli uomini ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni, con alcune eccezioni, non possono lasciare il Paese poiché potrebbero essere chiamati a prestare il servizio militare.
Politica
Migranti, Cassazione: “Su Paesi sicuri attendere...
I Supremi giudici: "Valutazione dei Paesi sicuri spetta a ministri". Fratelli d'Italia: "Cassazione dà ragione a governo su Albania"
In tema di definizione di Paesi sicuri, la Cassazione - accogliendo la richiesta della Procura generale - ha “sospeso ogni provvedimento” in attesa della decisione della Corte di Giustizia dell’Unione europea. E’ quanto si legge nell’”ordinanza interlocutoria” in riferimento ai ricorsi presentati dal governo contro le mancate convalide del trattenimento di migranti in Albania decise dalla sezione immigrazione del tribunale di Roma lo scorso 18 ottobre.
“Al dialogo tra giurisdizioni la Corte di Cassazione partecipa offrendo, nello spirito di leale cooperazione la propria ipotesi di lavoro, senza tuttavia tradurla né in decisione del ricorso né in principio di diritto suscettibile di orientare le future applicazioni” si legge nell’atto di 35 pagine.
Valutazione Paesi sicuri spetta ai ministri
In materia di definizione di Paese sicuro, “il giudice della convalida, garante, nell'esame del singolo caso, dell'effettività del diritto fondamentale alla libertà personale, non si sostituisce nella valutazione che spetta, in generale, soltanto al Ministro degli affari esteri e agli altri Ministri che intervengono in sede di concerto”, si legge ancora.
Il giudice è “chiamato a riscontrare, nell'ambito del suo potere istituzionale, in forme e modalità compatibili con la scansione temporale urgente e ravvicinata del procedimento ‘de libertate’, la sussistenza dei presupposti di legittimità della designazione di un certo paese di origine come sicuro, rappresentando tale designazione uno dei presupposti giustificativi della misura del trattenimento” si legge nelle 35 pagine dell’ordinanza.
“Il giudice ordinario - afferma la Cassazione- sebbene non possa sostituirsi all'autorità governativa sconfinando nel fondo di una valutazione discrezionale a questa riservata, ha, nondimeno, il potere-dovere di esercitare il sindacato di legittimità del decreto ministeriale, nella parte in cui inserisce un certo paese di origine tra quelli sicuri, ove esso contrasti in modo manifesto con la normativa europea vigente in materia”.
“Questo stesso principio non può non valere - opportunamente declinato e adattato in forme e modalità compatibili con la scansione temporale urgente e ravvicinata del procedimento di convalida - là dove il giudice è chiamato a valutare la legittimità del trattenimento - sottolineano i giudici della prima sezione civile della Cassazione- La valutazione di sicurezza contenuta nel decreto ministeriale, cioè, non impedisce al giudice di prendere in considerazione specifiche situazioni di persecuzione che per il loro carattere esteso e generalizzato siano tali da rendere il Paese obiettivamente insicuro”.
Fratelli d'Italia: "Cassazione dà ragione a governo su Albania"
“Le decisioni del Tribunale di Roma sui migranti fatti rientrare dall’Albania erano sbagliate e soprattutto, come avevamo detto, nel caso specifico il governo aveva ragione. Lo dice l’ordinanza depositata oggi dalla Cassazione a proposito di uno dei migranti non trattenuti in Albania. Quindi, chi per settimane da sinistra ha attaccato il Governo e il ‘modello Albania’, che peraltro tutta Europa vuole conoscere e utilizzare, dovrebbe leggersi l’ordinanza e chiedere scusa". Lo dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.
"In particolare, la Cassazione oltre a rinviare alla Corte di Giustizia Ue, precisando che si tratta comunque di un atto di rispetto verso di essa, ribadisce in maniera netta che la competenza sulla decisione di quando un Paese è o non è sicuro spetta in via esclusiva al governo. L’esame della singola situazione resta al magistrato, il quale però non può arrogarsi la facoltà di stabilire quali siano i paesi sicuri e quali no. L’auspicio è che adesso le tantissime falsità siano messe da parte e che si possa continuare lungo la strada che il presidente Meloni e che questo governo hanno tracciato: riportare l’immigrazione alle regole della legge e combattere trafficanti e scafisti”.
Ultima ora
L’Arabia e il calciomercato: occhi ancora in Europa,...
I club della Saudi League hanno raggiunto il limite di stranieri in rosa consentito
Vendere prima di acquistare. Una delle logiche fondamentali del calciomercato arriva anche in Arabia Saudita, dove negli ultimi anni sono arrivati campioni a fine carriera così come giocatori nel pieno della maturità e giovani promesse del calcio europeo, tutte pagate a peso d'oro. Ora però le cose sono cambiate. La Saudi Pro League (SPL) ha infatti confermato che tutti i 18 club che compongono il campionato saudita hanno attualmente raggiunto la quota massima di otto giocatori stranieri di età superiore ai 21 anni in rosa. Questo vuol dire che i club sono costretti a "rescindere i contratti, vendere giocatori o cancellare alcuni membri della squadra" per acquistare nuovi giocatori nella finestra del mercato invernale.
"La SPL lavorerà a stretto contatto con i club e il Comitato per la sostenibilità finanziaria per garantire la conformità alle politiche e ai regolamenti della lega", si legge in una dichiarazione della Lega, che ha poi confermato che 20 dei 36 posti per giocatori stranieri under 21 sono invece ancora liberi. La Lega ha quindi affermato di aver tenuto una serie di "workshop intensivi" con i suoi club, al fine di "valutare le loro esigenze e i loro obiettivi specifici per la finestra di mercato invernale".
"Questi workshop mirano a fornire un supporto personalizzato ai club, consentendo loro di continuare a ottenere successo dentro e fuori dal campo", si legge nella dichiarazione. Il direttore generale dell'Al Hilal Esteve Calzada ha dichiarato alla Leaders Week di Londra in ottobre che il suo club aveva raggiunto il limite di acquisti stranieri, commentando le voci che volevano il club, tra gli altri, di Neymar e Sergej Milinkovic-Savic interessato a Mohamed Salah. L'attaccante sembra però destinato a rinnovare il suo contratto con il Liverpool, in scadenza la prossima estate, ma il club arabo, secondo in campionato a due punti dall'Al Ittihad capolista, potrebbe guardare comunque altrove in caso dovesse partire proprio Neymar, al centro di molte voci di mercato.
Spettacolo
Tony Effe, tutto esaurito al Palaeur per il concerto di...
L'evento 'low cost' aprirà i cancelli alle 20. Si parte con un dj set, poi ospiti e sorprese
Il popolo di Tony Effe si mobilita per celebrare l'arrivo del nuovo anno. Il 'contro concerto' organizzato dal rapper romano, dopo l'esclusione dal Capodanno di Roma al Circo Massimo per volere della Giunta capitolina, l'evento è tutto esaurito.
Il concerto 'low cost' (il costo del biglietto è di 10 euro) per la notte di San Silvestro al Palaeur di Roma, aprirà i suoi cancelli alle 20, dando il via alla festa alle 21.30 con un djset di Sick Luke.
Tony Effe ha condiviso su Instagram la scaletta dell'evento, promettendo una serata ricca di ospiti e sorprese. Tra le 22 e le 23.30, si susseguiranno esibizioni di quattro artisti ospiti, seguite dallo spettacolo principale del rapper con la partecipazione di ospiti speciali. Dopo la mezzanotte, il djset sarà affidato a Brina Knauss.
Chi salirà sul palco
I dettagli sugli artisti che si uniranno a Tony Effe sul palco sono ancora top secret, ma è possibile che tra questi ci siano figure che recentemente hanno mostrato il loro sostegno al rapper, come Mahmood e Mara Sattei, che hanno scelto di non partecipare al Capodanno ufficiale in segno di solidarietà. Quest'ultimo, a seguito dell'esclusione del rapper, si svolgerà al Circo Massimo con un cast alternativo che include Gabry Ponte, la Pfm, L'Orchestraccia, l'Orchestra Popolare La Notte della Taranta e i Culture Club, con Boy George alla guida.