Esteri
Ucraina-Russia, Zelensky: “Per Putin o l’Aja o...
Ucraina-Russia, Zelensky: “Per Putin o l’Aja o morte per mano dei suoi”
"Ho invitato Trump, pronto a portarlo al fronte per mostrare la guerra vera"
Ci sono "solo due opzioni", il banco degli imputati "all'Aja" o "che venga ucciso da uno dei suoi che ora ammazzano per lui". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando del futuro del leader russo Vladimir Putin alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, convinto che la "cosiddetta carriera di Putin debba finire".
"Se non agiamo ora" il leader russo Vladimir "Putin riuscirà a trasformare i prossimi anni in una catastrofe". "Non dobbiamo fare qualcosa, ma tutto il possibile", ha detto il presidente ucraino. "Possiamo riprenderci la nostra terra. E Putin può perdere. Ed è già accaduto più di una volta sul campo di battaglia", ha insistito Zelensky, che ha accusato Putin di aver "fatto del genocidio del nostro popolo un punto ordinario della sua politica"."Non dovremmo temere la sconfitta di Putin - ha continuato Zelensky - Putin è una minaccia per tutte le Nazioni libere". "Per favore non chiedete all'Ucraina quando la guerra finirà, chiedete a voi stessi perché Putin è ancora in grado di portare avanti questa guerra". "L'Ucraina ha già distrutto i miti con cui la Russia ha cercato di mistificare la realtà e a cui il mondo purtroppo ha creduto. Il mito che la Russia potesse conquistare un altro Paese in pochi giorni o in poche settimane". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha difeso, poi, il ritiro dell'Esercito ucraino dalla città di Avdiivka, presa d'assalto dalle forze russe. E' stata, ha detto, la decisione giusta "per salvare delle vite".
"Questa è una guerra contro qualsiasi regola"
"Questa è la guerra della Russia contro qualsiasi regola" ha detto il presidente ucraino, ricordando come "gli ucraini stiano resistendo da centinaia e centinaia di giorni". "Il 2024 deve diventare l'anno del pieno ripristino dell'ordine mondiale basato sulle regole", ha detto Zelensky, convinto che "non ci sia nessuno per cui la guerra in corso in Europa non rappresenta una minaccia". E oggi, secondo il presidente ucraino, "la domanda principale" è "per quanto tempo il mondo lascerà che la Russia sia questo?". "Forse le persone dovranno vivere in un mondo in cui le guerra locali non resteranno locali. Qualsiasi scoppio di una guerra rischia di trasformarsi in una catastrofe globale - ha detto - Forse l'uso del cibo e delle migrazioni come un'arma romperà gli equilibri regionali esistenti e intaccherà molti sistemi politici, non solo in Europa, ma anche in Medio Oriente, Africa e America".
"Forse l'Europa fa i conti con tempi in cui la questione dell'invocare l'articolo 5 del Trattato della Nato non sarà una questione per Washington, ma per le capitali europee - ha proseguito - Ci sono centinaia di 'forse'. Il 23 febbraio 2022 non ne esisteva nessuno. Ora invece fanno parte della nostra realtà". E, ha aggiunto, "quello che manca in questa realtà è la sicurezza". "Dobbiamo fare di nuovo della sicurezza una realtà", ha affermato.
"Dopo morte Navalny assurdo considerare Putin capo legittimo Russia"
Il leader russo Vladimir Putin "uccide chi vuole, che si tratti di leader dell'opposizione o di chi considera un obiettivo" e dopo la morte di Alexei Navalny "è assurdo" considerare Putin "come capo legittimo" della Russia. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. "Mantiene il potere attraverso la violenza, la corruzione", ha incalzato.
Zelensky a Harris: "Abbiamo bisogno sostegno bipartisan degli Usa"
"Abbiamo bisogno della vostra unità in questo periodo così difficile per noi e per gli Stati Uniti, un periodo difficile, noi comprendiamo tutto" ha detto Volodymyr Zelensky, prima del suo colloquio con Kamala Harris, ringraziando in particolare per "il sostegno bipartisan" degli Usa, con un chiaro riferimento alle tensioni politiche interne americane che stanno bloccando l'approvazione del pacchetto di 60 miliardi di dollari di aiuti per Kiev.
"Siamo felici che voi siate leader nel sostegno, dobbiamo continuare e oggi ci concentreremo su alcune questioni come gli asset di difesa congelati, questioni di sicurezza e aiuti di micro finanza", ha aggiunto il presidente ucraino, nella sua dichiarazione prima del colloquio con la vice presidente americana, ribadendo la gratitudine nei confronti "del popolo americano, la società americana, il presidente Biden, la sua squadra e ovviamente il sostegno bipartisan". "Contiamo su una decisione positiva del Congresso. Per noi, questo pacchetto di aiuti è vitale" aggiunge. "Non credo che il nostro partner strategico si possa permettere di non sostenere l'Ucraina", ha detto, parlando degli Usa.
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Putin e le minacce nucleari, il capo della Cia:...
Preoccupazione per una possibile fornitura dell'Iran di missili balistici alla Russia
Vladimir Putin? Un bullo che cerca di spaventare tutti con le sue minacce nucleari. E' il capo della Cia, Bill Burns, a ridimensionare il peso dei proclami del presidente russo. Il numero 1 dell'agenzia, come sottolinea il Guardian, invita ai Paesi occidentali a "non farsi intimorire dalle minacce nucleari della Russia". La comunicazione, d'altra parte, è un elemento chiave nella guerra in corso da oltre 900 giorni tra Ucraina e Russia.
"Non possiamo permetterci di farci intimidire da questo rumore di sciabole, dobbiamo esserne consapevoli" sottolinea, parlando a Londra dell'opportunità di consentire alle forze armate di Kiev di utilizzare o meno i missili anglo-francesi Storm Shadow in Russia.
L'Ucraina, come è noto, da oltre un mese ha invaso il territorio nemico nella regione di Kursk: i reparti di Kiev sarebbero in grado di lanciare missili in profondità in Russia, aprendo una nuova fase della guerra. I partner occidentali, ad oggi, non hanno dato il via libera al nuovo step. Gli Stati Uniti forniscono i missili a lungo raggio Atacms ma non autorizzano l'uso senza limiti, aggiungendo in ogni caso che le armi non sarebbero in grado di raggiungere obiettivi che Mosca ha messo al riparo da possibili attacchi.
"Gli Stati Uniti hanno fornito un enorme sostegno all'Ucraina e sono sicuro che il presidente prenderà in considerazione altri modi in cui possiamo sostenerli" anche se "nessuno di noi dovrebbe prendere alla leggera i rischi di una escalation", dice Burns.
Nella guerra, rischia di ricoprire un ruolo sempre più centrale dell'Iran: Burns esprime la preoccupazione che l'Iran stia valutando se fornire missili balistici alla Russia. Si tratterebbe di una "drammatica escalation". Finora Teheran ha fornito alla Russia solo droni da utilizzare in Ucraina.
Il precedente
Anche nella stessa Cia due anni fa, racconta, c'era stato il dubbio che la Russia potesse usare armi nucleari tattiche. "C'è stato un momento, nell'autunno del 2022, in cui credo ci sia stato un rischio reale di un potenziale uso di armi nucleari tattiche" da parte della Russia in Ucraina, dice Burns.
All'epoca, le truppe russe erano state respinte nel nord dell'Ucraina e avevano abbandonato Kherson nel sud, facendo pensare che la Russia avrebbe potuto cercare di usare un'arma nucleare se si fosse sviluppato un conflitto. In ogni caso, il fronte si è stabilizzato poco dopo.
Israele, Gaza e la nuova proposta per tregua
Il direttore della Cia si sofferma anche sulla crisi di Gaza e afferma che una "proposta più dettagliata" per un cessate il fuoco nella Striscia e un accordo per il rilascio degli ostaggi saranno presentati nei prossimi giorni. "Offriremo questa proposta dettagliata, spero nei prossimi giorni, e poi vedremo. È una questione di volontà politica", dice.
A seguito della dichiarazione di Burns, un funzionario israeliano dichiara al Times of Israel che "è assolutamente possibile" che Israele riceva presto una nuova proposta dagli Stati Uniti. "Stiamo ancora aspettando di vedere" cosa contiene.
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Ucraina, 007 Usa e Gb insieme contro Russia: come la...
"Continueremo ad aiutare i nostri coraggiosi e risoluti partner", sottolineano i direttori dei servizi di intelligence di Usa e Gb, Bill Burns e Richard Moore
La guerra tra Ucraina e Russia dura da oltre 900 giorni. Gli scontri sul campo, soprattutto per le strategie offensive di Mosca nell'est dell'Ucraina, appartengono alla 'tradizione bellica', con tattiche vecchio stile. Il conflitto, però, allo stesso tempo è una sorta di laboratorio da 'war games 2.0' con un ricorso alle tecnologie moderne mai così ampio prima d'ora.
La guerra in Ucraina è la prima a "combinare software open source con tecnologia d'avanguardia sul campo di battaglia, sfruttando immagini satellitari commerciali e militari, tecnologia per i droni, cyber warfare sofisticato e non, social media, intelligence su fonti open source, mezzi aerei senza pilota e via mare e operazioni sulle informazioni, intelligence umana e dei segnali, a un tale incredibile ritmo e dimensioni. Ma soprattutto ha evidenziato l'imperativo di adattare, sperimentare e innovare", sottolineano i direttori dei servizi di intelligence di Usa e Gb, Bill Burns (Cia) e Richard Moore (Sis), in un articolo pubblicato sul Financial Times.
"Continueremo ad aiutare i nostri partner ucraini coraggiosi e risoluti - precisano - Questo conflitto ha dimostrato che la tecnologia, dispiegata insieme a straordinario coraggio e armi tradizionali, può alterare il corso della guerra".
Prima sfida Cina
Per Burns e Moore, l'ascesa della Cina è considerata la sfida principale a livello di intelligence e geopolitica del 21esimo secolo e precisano che le due agenzie sono state riorganizzate "in modo da riflettere tale priorità". "Mantenere il vantaggio tecnologico è cruciale per assicurare il nostro vantaggio condiviso nell'intelligence. Sis e Cia non possono farlo da sole: la nostra partnership è potenziata da una rete di partnership con il settore privato", con "le imprese più innovative negli Stati Uniti in Gran Bretagna e nel mondo", precisano i due, confermando l'impiego di Ia, inclusa Ia generativa, per rendere possibili e migliorare le attività di intelligence, e tecnologie cloud.
"Non c'è dubbio che l'ordine mondiale internazionale, il sistema equilibrato che ha portato a una pace e stabilità relativa e reso possibile l'aumento del tenore di vita, opportunità e prosperità, è minacciato in un modo mai visto dai tempi della guerra fredda. Ma combattere questo rischio con successo è alla base della nostra relazione speciale", affermano inoltre Burns e Moore.
Le due agenzie, anticipano, continueranno quindi a lavorare insieme oltre l'Ucraina, per contrastare la campagna senza sosta di sabotaggio in Europa da parte dell'intelligence russa e del suo cinico impiego di tecnologia per diffondere bugie e disinformazione progettate per seminare zizzania fra di noi.
"Nel 21esimo secolo, le crisi non arrivano in sequenza. Mentre vengono dedicate alla Russia risorse e attenzione significativi, agiamo insieme in altri luoghi e spazi per contrastare il rischio di instabilità globale", precisano. "L'anti terrorismo rimane al cuore della nostra partnership e lavoriamo a stretto contatto con altri per proteggere i nostri Paesi e per contrastare la minaccia dell'Is".
Cia e Sis sono impegnate anche in Medio Oriente per promuovere contenimento e de-escalation, lavorano "senza sosta" per arrivare a un accordo per il cessate il fuoco e gli ostaggi a Gaza.
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Ucraina, Zelensky: “Ho un piano, voglio condividerlo...
"Spero di farlo vedere anche a Harris e Trump"
"Ho preparato un piano e voglio condividerlo con il presidente in carica degli Stati Uniti perché ci sono alcuni punti che dipendono dall'America". E' quanto ha detto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Rai, rilasciata in occasione del forum Ambrosetti di Cernobbio. "Spero che avrò l'occasione di far vedere questo piano a Biden e ai potenziali candidati per la presidenza Usa, Harris e Trump, per avere un feedback e un riscontro", ha aggiunto Zelensky, precisando di volere "delle garanzie". Al momento, però, "non ho condiviso niente, il primo contatto ci sarà con Biden".
Per quanto riguarda il contenuto del piano, ha spiegato, "non si tratta solo di armi, ma anche di questioni importanti globali". "Parliamo di un pacchetto concreto di difesa. E se lo avremo, sarà un forte deterrente per la Russia e per poter terminare la guerra a condizioni diplomatiche", perché "il conflitto finirà e per gli ucraini è importante in che situazione si troveranno".
"Siamo più vicini alla fine della guerra"
"Siamo più vicini alla fine della guerra rispetto alla situazione in cui ci eravamo trovati all'inizio" aggiunge Zelensky. "Con le conferenze di ricostruzione e con gli accordi concreti rafforziamo l'economia e ci avviciniamo alla fine della guerra".
L'Ucraina e l'Italia
"A oggi non abbiamo problemi con l'Italia e nelle relazioni con l'Italia" ha detto dopo l'incontro con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, spiegando di aver "parlato dei preparativi della conferenza internazionale sulla ricostruzione dell'Ucraina".