Sinner batte De Minaur e vince il torneo di Rotterdam: è il numero 3 del mondo
L'azzurro supera l'australiano per 7-5, 6-4. Ora è sul podio del ranking
Jannik Sinner vince il torneo Atp di Rotterdam 2024 battendo in finale l'australiano Alex De Minaur per 7-5, 6-4 in 2h06' e da lunedì 19 febbraio sarà il nuovo numero 3 del ranking Atp scavalcando il russo Daniil Medvedev. Sinner, 22 anni, conquista il secondo titolo stagionale dopo il trionfo agli Australian Open e si aggiudica il 12esimo torneo della carriera, allungando a 14 la striscia di match vinti consecutivamente tra il 2023 e il 2024. A Rotterdam, l'azzurro conquista la settima vittoria in altrettanti confronti diretti con De Minaur.
Il nuovo numero 3 del mondo - alle spalle del serbo Novak Djokovic e dello spagnolo Carlos Alcaraz - completa la missione interpretando bene i passaggi chiave del match in cui concede al rivale più di un'opportunità per rimanere in corsa. Sinner spreca 4 set point nel primo parziale e si complica parzialmente la vita nel secondo: le sue accelerazioni, però, fanno la differenza quando la palla pesa davvero.
La partita
Primo set
Il servizio detta legge per i primi 4 game, che scivolano via senza palle break. De Minaur si inceppa sul 2-2.
L'australiano, sul 30-30, non trova soluzioni davanti alle accelerazioni di Sinner e completa l'opera sbagliando una palla corta per risolvere lo scambio: Break e l'azzurro mette la freccia (3-2).
Nel game successivo, l'altoatesino deve affrontare il primo momento complicato: sul 40-40, capitalizza un servizio vincente e chiude con un passante di rovescio (4-2). De Minaur rimane agganciato al primo set (4-3, poi 5-4) ma Sinner si conquista il diritto di servire per il parziale. Nel decimo game Jannik ha a disposizione 4 set point, De Minaur li annulla e ribalta la situazione trasformando la seconda palla break: 5-5.
Sinner supera il passaggio a vuoto e rimette subito la freccia. Ancora palla break, l'altoatesino rimette la freccia (6-5) e stavolta non stecca, 7-5 in 1h'05'.
Secondo set
Il secondo set inizia senza scossoni, fino al quarto game, primo passaggio con qualche asperità per Sinner: De Minaur si procura due palle break ma non le trasforma, l'azzurro si salva (2-2). Nel gioco successivo arriva la volta. L'altoatesino, sotto 40-15 con De Minaur alla battuta, risale la china e si procura in sequenza 2 palle break.
L'australiano le cancella entrambe ma non riesce ad annullare la terza: Sinner sfonda e si porta sul 3-2. Il campione degli Australian Open potrebbe allungare verso il traguardo, ma nel sesto game precipita sotto 0-40, De Minaur affonda il colpo e il 3-3 è cosa fatta. Il servizio non è più un fattore in questa fase del match e arriva il terzo break consecutivo. Sinner alza il ritmo, l'australiano non regge e perde ancora la battuta (4-3). L'azzurro allunga sul 5-3 e chiude i giochi sul 6-4: Sinner vince il torneo di Rotterdam.
Cosa ha detto Sinner
"Abbiamo fatto un bellissimo lavoro con il mio team, sono orgoglioso di come sono riuscito a giocare in questo torneo. Abbiamo avuto momenti difficili ma cercheremo sempre di migliorare ed è questa la cosa più importante", le parole di Sinner dopo il trionfo. "Grazie anche al direttore del torneo e agli sponsor, siamo assistiti benissimo qui anche arrivando parecchi giorni prima. Infine grazie ai tifosi, questa settimana siete stati meravigliosi. Siete un pubblico corretto, mostrate tanto rispetto anche quando giochiamo contro giocatori di casa. Ci vediamo l'anno prossimo", ha concluso Sinner.
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Giro d’Italia 2025, tappe e percorso. Partenza in...
La Corsa Rosa, giunta all'edizione 108, inizierà a Durazzo. Il 1° giugno gran finale nella Capitale
Tutto pronto per il Giro d'Italia 2025, in programma dal 9 maggio al 1° giugno. Con due crono, sei tappe per velocisti, otto di media montagna e cinque di alta montagna, si prevede spettacolo. Senza dimenticare i 38 chilometri di sterrato, 30 di strade bianche nel finale della tappa di Siena e 8 sul Colle delle Finestre (che sarà anche Cima Coppi con 2.178 metri), che potranno far svoltare la competizione. Il leggendario Passo del Mortirolo sarà la Montagna Pantani, mentre la Tappa Bartali sarà la Gubbio-Siena (che arriverà nella scenografica Piazza del Campo). Con queste coordinate, la Corsa Rosa è stata presentata oggi a Roma insieme al Giro d'Italia Women.
Giro d'Italia 2025, tappe e percorso
Ecco le tappe del Giro, che partirà in Albania (a Durazzo) per concludersi a Roma.
Tappa 1 9 maggio: Durres - Tirana (164km)
Tappa 2 10 maggio Tirana - Tirana (13,7km ITT)
Tappa 3 11 maggio Valona-Valona (160km)
Tappa 4 13 maggio Alberobello - Lecce (180km)
Tappa 5 14 maggio Ceglie Messapica - Matera (145 km)
Tappa 6 15 maggio Potenza - Napoli (226 km)
Tappa 7 16 maggio Castel di Sangro - Tagliacozzo (168 km)
Tappa 8 17 maggio Giulianova - Castelraimondo (197 km)
Tappa 9 18 maggio Gubbio - Siena (181 km)
Tappa 10 20 maggio Lucca - Pisa (28,6 km crono)
Tappa 11 21 maggio Viareggio - Castelnove Ne' Monti (185 km) Tappa 12 22 maggio Modena - Viadana (172 km)
Tappa 13 23 maggio Rovigo - Vicenza (180 km)
Tappa 14 24 maggio Treviso - Nova Gorica/Gorizia (186 km)
Tappa 15 25 maggio Fiume Veneto - Asiago (214 km)
Tappa 16 27 maggio Piazzola sul Brenta - San Valentino (199 km)
Tappa 17 28 maggio San Michelle all'Adige - Bormio (154 km)
Tappa 18 29 maggio Morbegno - Cesano Maderno (144 km)
Tappa 19 30 maggio Biella - Champoluc (166 km)
Tappa 20 31 maggio Verres - Sestrieres (203 km)
Tappa 21 1 giugno Roma-Roma (141 km)
Il Giro d'Italia donne
Oggi è stato presentato anche il Giro d'Italia Women. Il percorso prevede 939.6 km e 14mila metri di dislivello (oltre 1000 in più rispetto all'edizione passata) nel menù che prevede una cronometro individuale, due tappe pianeggianti, tre di media montagna e due di alta montagna. Come nel 2024, anche nel 2025 sarà una sfida contro il tempo a dare il via alla competizione. I 13.6 km sulle strade di Bergamo daranno una prima conformazione alla classifica generale. Le atlete che punteranno alla Maglia Rosa finale dovranno fare attenzione anche alla seconda frazione, la Clusone-Aprica, mentre la Vezza d'Oglio-Trento potrebbe rappresentare la prima chance per le ruote veloci, nonostante il passaggio sul Passo del Tonale, Cima Alfonsina Strada di questa edizione con i suoi 1883 metri.
La prima metà del Giro d'Italia Women si concluderà con la Castello Tesino-Pianezze (Valdobbiadene), primo arrivo in salita di questa edizione. L'ascesa finale vide nel 1995 il primo successo nella Corsa Rosa di Fabiana Luperini. Si ripartirà sempre in Veneto per la quinta tappa, totalmente pianeggiante, da Mirano a Monselice, ultima tregua prima di un trittico finale decisamente duro. La Bellaria-Igea Marina-Terre Roveresche (Orciano di Pesaro) sarà una frazione decisamente ondulata con un finale da classiche e precede il secondo arrivo in salita, quello di Monte Nerone. L'ascesa finale, con pendenze medie superiori all'8%, è un inedito per la Corsa Rosa. Gran finale domenica 13 luglio nella Forlì-Imola, tappa da 2200 metri di dislivello nella quale verrà riproposto il circuito dei Mondiali del 2020 con le ascese di Mazzolano e Cima Gallisterna.
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Cassano, un altro Tapiro d’oro: “Leao è una...
"Anche Conceicao se ne accorgerà che è una pippa: prende 8 milioni di euro e non sa passare la palla, fa pochi gol"
"Leao è una pippa". Firmato, Antonio Cassano. L'ex calciatore a Striscia la notizia riceve il 21esimo Tapiro d’oro della carriera dopo il botta e risposta con Rafa Leao, attaccante del Milan.
Cassano, dopo la finale di Supercoppa italiana, aveva aspramente criticato il rossonero, che poco dopo aveva replicato sui social postando l'emoji del pagliaccio.
"Ribadisco che Leao non ha i cog**oni. Facile rispondere dopo la Supercoppa, intanto sabato (contro il Cagliari, ndr) ha fatto ancora schifo", attacca Cassano, che aggiunge: "Anche Conceicao se ne accorgerà che è una pippa: prende 8 milioni di euro e non sa passare la palla, fa pochi gol. Che faccia il rapper piuttosto, quello gli viene meglio".
Inutile provare a stuzzicare Cassano su Christian Vieri, ex socio alla Bobo Tv: "Di quel tizio non parlo più, è un capitolo chiuso. Ma i risultati che stiamo ottenendo ora sono migliori di prima: prima eravamo tre fuoriclasse più un altro, ora siamo fuoriclasse e basta", dice riferendosi al progetto portato avanti con Adani e Vendola.
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Murray, buona la prima da coach di Djokovic: ecco...
Da rivale in campo ad allenatore dell'ex numero uno al mondo, la particolare sfida del fuoriclasse britannico
Buona la prima per Andy Murray, nel nuovo ruolo di allenatore di Novak Djokovic. Il fuoriclasse britannico, entrato poche settimane fa nello staff del serbo, ha vissuto in Australia la sua prima partita da coach in uno Slam. Non è andata male, anzi. Nole ha battuto in quattro set lo statunitense Basavareddy nel suo debutto agli Australian Open 2025. E la strana coppia ha dato spettacolo.
Murray e Djokovic, la strana coppia
Sguardo serio e concentrato, tanti applausi di incoraggiamento e un fitto dialogo conclusivo. Per valutare le prime cose da rivedere del debutto a Melbourne. L’esordio di Murray nelle strane vesti di coach del suo ex rivale Djokovic non è passato inosservato. Questione di abitudine. “Averlo accanto - ha spiegato il serbo a fine match - è stata un'esperienza un po' strana. Abbiamo giocato per oltre 20 anni l'uno contro l'altro ai massimi livelli e ora è bello averlo con me, dalla stessa parte della rete. È una prospettiva diversa. Si è comportato molto bene, speriamo di non fermarci”.
Tennis IQ off the charts 💯 Djokovic x Murray#KiaAustralia • #AustralianOpen • #KiaEVrange pic.twitter.com/Jp1uzkNcpx
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 13, 2025
Come Messi e Ronaldo
Nel primo turno degli Australian Open contro Basavareddy, Murray è stato sotto i riflettori e gli stessi canali social del torneo hanno dedicato alcuni contenuti ai loro scambi. Soprattutto al confronto finale, da campione a campione. In fondo, ancora fa strano vedere Andy consigliare... il suo storico ex rivale. Rende bene l'idea una frase pronunciata pochi giorni fa da Daniil Medvedev, attuale numero 6 del ranking, tra i sorrisi: "Cosa penso di questa coppia? Immaginate se Leo Messi diventasse l'allenatore di Cristiano Ronaldo...". Un paragone con il calcio che dice tutto. (di Michele Antonelli)