A decidere il match i gol in avvio di ripresa dei centrocampisti Guendouzi al 5' e Cataldi all'11'
La Lazio riscatta il ko di domenica in casa con il Bologna e torna alla vittoria imponendosi per 2-0 in trasferta sul Torino nel recupero della 21/a giornata di Serie. A decidere il match i gol di Guendouzi al 50' e Cataldi al 56'. In classifica i biancocelesti sono settimi con 40 punti, i granata noni insieme al Napoli a quota 36.
Gli ospiti chiudono la partita in dieci uomini per l'espulsione per doppia ammonizione di Gila. I granata dominano nella prima frazione senza trovare la via della rete e i biancocelesti li colpiscono in avvio di ripresa conquistando tre punti preziosi che li tengono in corsa per l'Europa. In classifica i capitolini sono in settima posizione con 40 punti, uno in meno della Roma e 5 in meno delle quarte Atalanta e Bologna. I granata restano invece fermi a quota 36 in nona posizione insieme al Napoli.
Il Torino parte forte e al 4' va vicinissimo al vantaggio, Bellanova affonda a destra e mette in mezzo un pallone teso, conclusione al volo per Sanabria che prende in pieno il palo. Al 20' primo tiro in porta della Lazio con Immobile, ben parato da Milinkovic Savic. Al 22' cross dalla sinistra di Lazaro per la testa di Vlasic: palla alta sopra la traversa. Al 34' ancora Bellanova che sfonda a destra e mette in mezzo un bel cross per la testa di Zapata ma il colombiano conclude a lato. Passano tre minuti e padroni di casa di nuovo pericolosi, sempre il solito Bellanova guadagna il fondo e mette un'altra palla sul primo palo, tiro di Vlasic e Provedel salva i suoi. Al 42' conclusione al volo di Vlasic: la palla schiacciata a terra si alza oltre la traversa. L'ultima opportunità del primo tempo è ancora di marca granata con un colpo di testa di Masina su calcio d'angolo che finisce fuori di un soffio.
Subito Torino anche in apertura di ripresa, altra palla di Bellanova per Zapata che calcia di prima intenzione ma non inquadra la porta al 4'. Passa un minuto e alla prima vera occasione della partita la Lazio trova il gol del vantaggio con Guendouzi. Il francese raccoglie una palla proveniente da sinistra e con un tiro in diagonale batte Milinkovic-Savic. All'11' arriva il raddoppio. Guendouzi mette in mezzo, Luis Alberto serve Cataldi che con un preciso rasoterra supera Milinkovic-Savic. Il raddoppio taglia le gambe al Toro che non riesce a rendersi pericoloso dalle parti di Provedel. Al 34' gli ospiti restano in dieci per l'esplusione di Gila che si becca due gialli in meno di un quarto d'ora. Al 41' Ricci ha l'occasione di riaprire la partita ma calcia a lato da ottima posizione vanificando un bel passaggio di Vlasic.
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Inter in finale Supercoppa, Atalanta battuta 2-0
Doppietta di Dumfries nella prima semifinale
E' l'Inter la prima finalista della Supercoppa Italiana in corso a Riyad. La squadra di Simone Inzaghi ha battuto l'Atalanta per 2-0 nella prima semifinale, grazie alla doppietta di Dumfries nella ripresa al 49' e al 61'. L'Inter approda in finale per la quarta volta consecutiva e ora attende la vincente della sfida di domani tra Milan e Juventus.
La partita
Al 2' subito occasione per l'Inter con Thuram che si invola, doppia conclusione di Lautaro ribattuta, poi Zappacosta mette in angolo il tap in di Barella. L'Inter continua ad attaccare e al 10' girata di Lautaro Martinez con Carnesecchi che salva i suoi.
L'Atalanta si fa vedere al 16' sul cross di Ruggeri, una deviazione favorisce Scalvini che, da due metri, manda di testa tra le braccia di Sommer. La spinta della squadra di Inzaghi non si arresta e al 21' è ancora Carnesecchi che respinge prima su Lautaro e poi su Dimarco. Poco dopo ancora l'argentino manda al lato. Lautaro ci prova senza successo anche al 38' su sponda di Thuram: conclusione al volo alta.
La spinta dei nerazzurri trova lo spazio giusto al 49'. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, gran stop a seguire e rovesciata di Dumfries per un supergol e il vantaggio dell'Inter.
L'Atalanta spinge e concede spazi. Al 61' contropiede con Dimarco e Taremi, poi alle spalle dell'attaccante arriva ancora Dumfries che calcia fortissimo sotto la traversa per il 2-0. I bergamaschi provano a reagire al 65' con Lookman che calcia di poco a lato, ma l'azione era viziata da fuorigioco. La squadra di Gasperini prova a rimettere in piedi la sfida ma l'Inter trova ampi spazi e al 70' Dimarco recupera palla e serve Lautaro che si fa ancora ipnotizzare da Carnesecchi.
Al 72' l'Atalanta va in rete con Ederson, da poco entrato, ma dopo il controllo del Var la rete viene annullata per la posizione di fuorigioco precedente di De Ketelaere. Nel finale di gara ancora Inter pericolosa all'80': sul cross di Taremi, Lautaro sul secondo palo viene anticipato da Palestra. Ultimi tentativi nel finale dell'Atalanta al 90' con Brescianini che conclude sopra la traversa e al 91' con Sommer che si supera prima sulla conclusione ravvicinata di Djmsiti respinta, e poi su quella di Lookman, poi la palla termina alta. Nel recupero l'Inter spreca ancora con Lautaro e Frattesi; finisce 2-0.
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Dani Olmo, addio al Barcellona a zero: calciomercato, i...
Il club blaugrana non è riuscito a iscrivere il giocatore a causa dei propri problemi finanziari
Dani Olmo non è più un calciatore del Barcellona. Il centrocampista spagnolo, arrivato la scorsa estate in blaugrana per 60 milioni dal Lipsia, è ora libero da ogni vincolo contrattuale dopo che la Liga ha respinto la richiesta dei blaugrana di tesserarlo a partire dal 2 gennaio: "La Liga informa che, al 31 dicembre, il Barcellona non ha presentato un’opzione alternativa che, in conformità alla normativa di controllo economico de La Liga, gli consenta di iscrivere alcun giocatore a partire dal prossimo 2 di gennaio" era stato il comunicato della Federazione, che aveva poi provveduto a eliminare i profili dei due calciatori dal suo sito.
A causa dei propri problemi finanziari il Barcellona dovrà quindi rinunciare, a meno di clamorose svolte nelle prossime ore, a uno dei suoi giocatori migliori e a Pau Victor, giovane attaccante del vivaio. Dani Olmo sarà quindi libero di accasarsi altrove a parametro zero, ma quali sono le squadre interessate allo spagnolo?
Dani Olmo, dalla Premier al Psg
Nonostante il giocatore abbia fatto sapere di voler continuare a giocare nel Barcellona, sono molte le squadre interessate a Dani Olmo. Dalla Premier League il Manchester City, in crisi di identità e risultati, è pronto a una piccola rivoluzione a gennaio e avrebbe puntato il talento spagnolo, che si sposerebbe a meraviglia con le idee di Guardiola. Olmo però piace molto anche all'altro club di Manchester, con lo United che tenterà l'assalto per accontentare il nuovo tecnico Ruben Amorim. L'ormai ex Barcellona è sul taccuino anche del Paris Saint-Germain, pronto a usare la carta Luis Enrique per portare il giocatore in Francia.
Sport
Milan, Conceicao: “Avrei voluto più giorni, ma niente...
Il tecnico rossonero ha parlato alla vigilia della sfida di Supercoppa contro la Juventus
Sarà una prima volta speciale per Sergio Conceicao. Domani, venerdì 3 gennaio, il nuovo allenatore del Milan, che ha sostituito l'esonerato Fonseca, esordirà sulla panchina rossonero nella semifinale di Supercoppa italiana contro la Juventus: "Ho trovato una squadra umile, che vuole imparare, che vuole capire cosa vuole l'allenatore che ha ora. E questa è la base per lavorare con qualità. C'è stato poco tempo per lavorare, ma siamo stati incisivi nel dire dove la squadra deve migliorare in vari momenti del gioco per essere competitivi già domani".
Sul debutto contro i bianconeri: "Il timing è quello che è. È chiaro che avrei voluto più giorni per lavorare e più giocatori disponibili, ma quando sono arrivato sapevo già di questa situazione. Quindi non ci sono scuse. Testa alta. Mancano ancora due allenamenti, stiamo preparando la partita per essere incisivi, senza avere troppe informazioni nella testa, per cercare di vincere".
Juventus-Milan sarà anche una partita di incroci, con Conceicao che affronterà suo figlio Francisco: "Non sono per niente emozionato, sono raffreddato e ho un po' di febbre. A casa sono il padre di Francisco, domani sarà un avversario. Lui la pensa allo stesso modo, è stato cresciuto così e lo voglio così. Nessuna emozione, lo voglio battere. È un giocatore di qualità tecnica. Ha anche qualità fisiche. La Juve ha tanti giocatori di qualità, giovani, che lavorano e capiscono cosa vuole Motta. Io non è che voglio incastrare il talento o la qualità, ma dobbiamo essere compatti, aggressivi e lavorare come squadra. Solo così secondo me il calcio funziona".