Immobiliare, Borriello (Checasavuoi.it): “Mio know how a beneficio giovani”
Il fondatore di Checasavuoi.it alla presentazione del progetto: “Nella nostra iniziativa la tutela del consumatore è un fondamento primario”.
“La piattaforma Checasavuoi.it nasce per risolvere un’esigenza primaria, quella di trovare una casa. Quando a 25 anni decisi di voler comprare la prima casa, mi resi conto che in Italia il mercato immobiliare è estremamente frammentato. Per un neofita è quindi complicatissimo districarsi in questo mondo. Per questo motivo ho deciso di mettere a frutto la mia esperienza, il mio know how e le mie relazioni riguardanti questo mercato - dalla compravendita nel mercato libero, alle aste immobiliari, alle banche per i mutui, alle aziende di ristrutturazione, alle aziende d’arredamento fino ai singoli professionisti - e di raggruppare il tutto in un’unica interfaccia, affinché i miei coetanei possano, tramite canali preferenziali e forti sconti, risparmiare tempo e soldi e realizzare il sogno della prima casa”.
Così Emanuele Borriello, founder di Checasavuoi.it, intervenuto a margine dell’evento di presentazione del progetto da lui fondato. Ideata da VEA Group s.r.l., di cui Borriello è amministratore unico, Checasavuoi.it è la prima piattaforma in Italia rivolta ai giovani che desiderano acquistare, ristrutturare e arredare casa facendo affidamento sulle principali aziende nazionali e internazionali di settore e beneficiando di prezzi altamente vantaggiosi. Molto importante per il fondatore di Checasavuoi.it è l’aspetto etico: “Ritengo che la responsabilità sociale d’impresa sia un argomento che in tutte le attività lavorative debba essere al primo posto - spiega Borriello - molto spesso viene tralasciato per puntare prettamente sul focus del business, ma nella nostra iniziativa la tutela del consumatore è un fondamento primario”.
Checasavuoi.it ha già riscosso importanti consensi, anche di figure note come Daniela Girardi Javarone, nominata madrina della serata di presentazione tenutasi al Westin Palace a Milano, a cui hanno partecipato rappresentanti di importanti aziende e Associazioni di categoria. “Tra i nostri vari partner posso citare Facile Immobiliare, nostro main partner per la compravendita di immobili nel mercato libero, Agl Aste, primo player a livello nazionale per tutto il segmento aste, Casavo mutui e Facile Ristrutturare, Orac Decor e altre aziende di importante spessore tutte da un unico elemento - aggiunge Borriello - canali preferenziali e convenzioni per agevolare l’accesso a questo desiderio della prima casa di tutti i giovani”. “Oggi, dal punto di vista demografico, la società vuole andare avanti ma non ne ha le possibilità - prosegue - Le famiglie sono sempre meno numerose e i figli nascono sempre più tardi. Ci sono tante criticità e la superficie domestica impatta su queste scelte. Avere una casa di proprietà può facilitare la consapevolezza di ognuno di noi”.
Checasavuoi.it organizzerà durante l'anno attività online e in presenza, al fine di coinvolgere la community e far sì che ogni utente si senta parte non di una piattaforma ma di una famiglia che sposa un ideale e un principio condiviso, come spiega il fondatore della piattaforma: “Ci auguriamo anche di riuscire ad organizzare un live show, coinvolgendo sia i partner che i membri della community, per creare un sistema di aggregazione”. Il principale obiettivo di Checasavuoi.it per il prossimo futuro è quello di lanciare la propria app mobile: “Oggi tutti noi utilizziamo prettamente il telefono per recepire le informazioni, quindi l'app sarà determinante per segnare uno sviluppo ancora più forte del progetto” conclude Borriello.
Economia
Pensioni, ritardo nel pagamento di gennaio 2025? La...
Sul proprio sito è stato proprio l'INPS a spiegare i motivi e le modalità con cui avverrà l'accredito
Niente pagamento pensione di gennaio 2025 questa mattina sul conto? Niente panico. In molti si sono allarmati dopo non aver ricevuto l'accredito della propria pensione sul conto, tanto meno il cedolino, ovvero il documento che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui tale importo può variare. Sul proprio sito è stato proprio l'INPS a spiegare i motivi di questo ritardo e le modalità con cui avverrà l'accredito.
La data di pagamento
Il pagamento della pensione di gennaio 2025 è previsto per domani, venerdì 3 gennaio. L'accredito delle pensioni è infatti previsto di norma il primo giorno del mese bancabile con un unico mandato di pagamento comprensivo di tutte le prestazioni pensionistiche e assistenziali del titolare, ad eccezione però proprio del mese di gennaio.
L'INPS ha voluto ricordare anche come il pagamento in contanti sia ammesso soltanto per importi complessivi fino a un massimo di mille euro netti. Perciò, se l'importo supera questo limite, bisogna comunicare all'INPS il rapporto finanziario su cui ottenere il pagamento utilizzando il servizio 'Cambiare le coordinate di accredito della pensione'.
Indice di rivalutazione e rinnovo delle pensioni 2024
L’indice di rivalutazione delle pensioni per il 2024 è stato confermato nella misura del 5,4%, già attribuito dal 1° gennaio 2024 in via provvisoria; pertanto, nessun conguaglio è dovuto a titolo di rivalutazione. È stato inoltre effettuato il rinnovo delle pensioni per il 2025.
Per il nuovo anno l’indice provvisorio di rivalutazione è pari allo 0,8%, salvo conguaglio da effettuarsi l'anno successivo; le prestazioni di accompagnamento alla pensione (assegni straordinari, isopensione, indennità di espansione, APE sociale) non saranno rivalutate in quanto non hanno natura di prestazione pensionistica.
Le operazioni di rinnovo possono inoltre aver generato conguagli a credito o a debito a vario titolo relativi all’importo di pensione erogato nell’anno 2024. Tali importi sono stati riportati nel cedolino di pensione di gennaio 2024, con la descrizione 'Conguaglio Pensione da Rinnovo'.
Trattenute fiscali
Come si legge sul sito dell'INPS, è stato effettuato anche il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative al 2024 (IRPEF e addizionale regionale e comunale a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’INPS. Se le trattenute sono state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, l’INPS, in qualità di sostituto di imposta, deve recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2025 anche con azzeramento dell’importo di pensione in pagamento, laddove le imposte siano pari o superiori all’importo del rateo mensile in pagamento.
Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18mila euro, per il quali il ricalcolo dell’IRPEF ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene estesa fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, decreto legge n. 78/2010, convertito nella legge n. 122/2010). Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, inoltre, a decorrere dal rateo di pensione di gennaio, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2024.
Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.
Economia
Bonus 850 euro per gli anziani, al via domande...
Ecco chi può usufruirne e come fare domanda
Al via da oggi, 2 gennaio 2025, il Bonus Anziani 2025 (o Assegno Universale Anziani Non Autosufficienti), un contributo mensile di 850 euro erogato dall'Inps, che potrà essere utilizzato solo per delle specifiche spese.
La misura, introdotta in via sperimentale per il biennio 2025/2026, mira ad aiutare le persone anziane in difficoltà economiche e di salute e presenta requisiti di accesso molto stringenti che ne limitano la portata. Secondo le stime, la platea del Bonus Anziani sarà di circa 25.000 persone in tutto il Paese.
Requisiti
Il trattamento è subordinata ad uno specifico bisogno assistenziale definito “gravissimo”, come specifica lo stesso Istituto in una nota.
Potrà farne richiesta chi:
la titolarità dell'indennità di accompagnamento (che se sospesa non consentirà di vedersi riconosciuta la prestazione).
- ha almeno 80 anni di età anagrafica;
- un Isee non superiore a 6.000 euro;
- un livello di bisogno assistenziale gravissimo, valutato agli atti dalla Commissione medico - legale dell’Inps, anche in base alle indicazioni fornite dalla Commissione Tecnico – Scientifica;;
- la titolarità dell'indennità di accompagnamento che, qualora sospesa, non consentirà di vedersi riconosciuta la prestazione.
Quanto vale e per quali spese
Il Bonus Anziani sarà erogato con cadenza mensile e corrisponde a circa 850 euro al mese, che si aggiungeranno ai 531,76 euro dell’indennità di accompagnamento, per un totale di 1381,76 euro al mese. Questa somma non è tassabile e non è pignorabile. L’importo del Bonus potrà essere utilizzato solo per alcune spese.
Come si legge nel decreto, si potrà usare per “remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore o l’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza e forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale”.
Nel caso in cui il contributo venga utilizzato per altri scopi, l’Inps può revocare il bonus e “il beneficiario è tenuto alla restituzione di quanto indebitamente ricevuto, fermo restando il diritto della persona anziana non autosufficiente a continuare a percepire l’indennità di accompagnamento”.
L’Inps inoltre provvederà al monitoraggio della spesa al fine di un’eventuale rideterminazione dell’importo mensile della quota integrativa, qualora si verifichi uno scostamento fra il numero di domande pervenute e le risorse finanziarie individuate dal legislatore.
Come fare domanda
Il periodo di sperimentazione andrà dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 e comporterà l’assorbimento dell'indennità di accompagnamento e delle prestazioni fornite dagli Ats, negli ambiti di propria competenza.
La domanda potrà essere presentata telematicamente all’Inps dal portale dell’Istituto tramite il percorso "Sostegni, Sussidi e Indennità > Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità > selezionando la voce “Vedi tutti” nella sezione Strumenti e successivamente “Decreto Anziani – Prestazione Universale” ", sia personalmente, con la propria identità digitale, che tramite gli istituti di patronato.
Economia
Swisscom completa acquisizione Vodafone Italia, nasce...
A seguito del closing dell’operazione di acquisizione da parte del Gruppo elvetico Swisscom avvenuto il 31 dicembre scorso
Con il completamento dell’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom avvenuto il 31 dicembre scorso, prende il via il processo di integrazione tra Fastweb e Vodafone, per la creazione di un operatore convergente leader in Italia. Fastweb + Vodafone genererà un elevato valore per tutti gli stakeholder e, grazie alle economie di scala, a una struttura dei costi più efficiente e alle sinergie di circa 600 milioni di euro l’anno a regime, rese possibili dall’integrazione, avrà la capacità finanziaria per continuare a investire in infrastrutture ed innovazione, a beneficio del mercato, dei consumatori e delle imprese in Italia.
La combinazione dei punti di forza di Fastweb nella connettività fissa con la leadership di Vodafone Italia nei servizi mobili consentirà a Fastweb + Vodafone di offrire servizi convergenti innovativi a prezzi competitivi per le famiglie, le imprese e le pubbliche amministrazioni, e di diventare il punto di riferimento per la transizione digitale di tutti i clienti. Con oltre 20 milioni di linee mobili e 5,6 milioni di linee fisse, Fastweb + Vodafone diventa il principale operatore infrastrutturato sul mercato delle telecomunicazioni nazionali, potendo contare su più di 20mila siti radiomobili ed una rete fissa proprietaria di oltre 74mila km in grado di assicurare una copertura nazionale sia mobile che fissa, di cui il 50% in Ftth.
"La visione strategica di Fastweb + Vodafone - si legge in una nota - punta a creare valore continuando a investire in infrastrutture fisse e mobili, perseguendo una innovazione tecnologica continua e garantendo le migliori qualità del servizio e customer experience, senza perdere di vista l’attenzione all’impatto ambientale e sociale".
Con il closing ufficiale dell’operazione, prende avvio il processo di integrazione tra Fastweb e Vodafone Italia. Le due società verranno gestite da un unico Executive Committee e faranno riferimento al corporate brand Fastweb + Vodafone; i marchi attualmente in uso, ossia Fastweb, Vodafone e ho. continueranno ad essere utilizzati a livello commerciale. Da oggi è online anche il nuovo sito Corporate fastwebvodafone.it.
Il nuovo executive committee è composto da: Walter Renna (ceo), Anita Carra (chief brand & B2C marketing officer), Fabrizio Casati (chief Wholesale officer), Silvia Cassano (chief human resources officer), Elenia Cerchi (chief Regulatory & Antitrust officer), Antonio Corda (chief Legal, compliance & security officer), Lisa Di Feliciantonio (chief communications & sustainability officer), Augusto Di Genova (chief B2B officer), Peter Grueter (chief financial officer), Alessandro Magnino (chief strategy & transformation officer) e Federico Negri (chief B2C commercial officer).
Le funzioni di chief technology officer e di chief It officer saranno svolte ad interim rispettivamente da Mark Duesener, responsabile divisione operativa It, Network & Infrastructure e da John de Keijzer, manager con una lunga esperienza in ambito It all’interno del Gruppo Swisscom.
Renna: "Operazione consolidamento più importante sul mercato"
“Con il closing ufficiale si completa la più importante operazione di consolidamento degli ultimi anni sul mercato delle telecomunicazioni in Italia", afferma Walter Renna, ceo di Fastweb + Vodafone. "Già a partire dai prossimi giorni - sottolinea - lavoreremo per avviare il processo di integrazione tra le due società, liberarne rapidamente il potenziale e offrire ai clienti in tutti i segmenti di mercato servizi ancora più innovativi e dalle prestazioni elevate. Fastweb + Vodafone sarà un’azienda basata su una cultura improntata all’inclusione e trasparenza, al cui centro ci saranno le persone, la loro esperienza e competenza”.
Il ceo di Swisscom, Christoph Aeschlimann, aggiunge: ”Sono molto soddisfatto della concretizzazione del closing perché rafforza l’intero Gruppo Swisscom. Il miglior posizionamento in Italia genererà valore nel lungo periodo per tutti gli stakeholder facendo aumentare i flussi di cassa e i dividendi in futuro”.