Vaccini, sabato a Viterbo Open day contro Zoster, Hpv, tetano, Covid e pneumococco
Alla cittadella della Salute l’iniziativa di Asl e Associazione donne medico
Sensibilizzare la popolazione, in particolare quella fragile o esposta a particolari rischi, attraverso l’offerta di 3 vaccinazioni - anti-Herpes zoster, anti papilloma virus (Hpv) e antitetanico - a tutela della popolazione più a rischio. Con questo obiettivo in occasione della settimana di prevenzione contro l’Herpes zoster, in collaborazione con l’Associazione italiana donne medico di Viterbo, torna la giornata di apertura straordinaria del Centro vaccinale della Asl, al primo piano della Cittadella Salute di Viterbo, sabato 2 marzo dalle ore 9 alle ore 13. Durante la mattinata, sarà, inoltre, possibile usufruire anche della vaccinazione anti Covid e di quella antipneumococcica. Alcuni di questi vaccini potranno essere somministrati contemporaneamente.
Il vaccino contro l’Herpes zoster - spiega una nota - è particolarmente raccomandato a persone con marcata compromissione della risposta immunitaria, utile anche alla prevenzione di una temibile complicanza quale la nevralgia posterpetica, spesso invalidante e resistente alla terapia. L’Herpes zoster, comunemente noto come Fuoco di sant’Antonio, è una patologia causata dalla riattivazione del virus della Varicella, rimasto latente all’interno dell’organismo, dopo una pregressa infezione avvenuta, presumibilmente, in età infantile.
L’anti-Hpv è offerto attivamente nella fascia di età 11-12 anni, in cui normalmente i ragazzi e le ragazze non hanno ancora iniziato l’attività sessuale, principale modalità di trasmissione del virus. La vaccinazione è gratuita fino al compimento dei 26 anni (per i maschi a partire dai nati nel 2006) e anche oltre in alcune situazioni di rischio. Il virus del papilloma umano (Hpv) è la condizione necessaria per l’insorgenza dei tumori della cervice uterina e in altre sedi correlate (es. ano, laringe) in entrambi i sessi. Insieme agli esami di screening, lo strumento fondamentale per prevenire il rischio di sviluppare un cancro associato all’Hpv è la vaccinazione che, inoltre limita ulteriormente la circolazione virale.
Il vaccino antitetanico è obbligatorio nei bambini nei primi mesi di vita, e anche in alcune fasce lavorative, con richiami successivi con frequenza decennale per garantire la durata della protezione nel tempo. Una spina o una scheggia, ma anche una piccola ferita, sono infatti sufficienti per contrarre il tetano, malattia gravissima, spesso mortale, prevenibile con un vaccino, ma di cui ancora si registrano almeno 50 casi ogni anno in Italia. Più del 70% dei casi si verificano nelle persone con più di 65 anni e, in questa fascia d'età, le donne colpite sono il doppio degli uomini. Il batterio Clostridium tetani è presente nell'intestino degli animali e viene eliminato con le feci. Le sue spore possono sopravvivere nell'ambiente per anni, contaminare oggetti e terreno penetrare nell'organismo umano attraverso ferite. Quindi le persone che lavorano all’aperto, e in contesti agricoli, sono maggiormente a rischio.
Presso l’ambulatorio vaccinale sarà presente, per tutta la durata dell’iniziativa, personale della Asl e dottoresse dell’Associazione italiana donne medico, anche semplicemente per consulenze e informazioni. Per prenotare la seduta vaccinale e per avere informazioni sulle modalità di svolgimento del vaccine day, è possibile contattare i numeri telefonici 0761 237020 – 21 – 22, da domani, 28 febbraio, fino a venerdì 1 marzo, dalle ore 9 alle 13, oppure inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica info.centraleoperativa@asl.vt.it. Gli operatori forniranno indicazioni e l’appuntamento per le diverse tipologie di vaccino, sulla base delle indicazioni di accesso al percorso vaccinale.
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Life Science, Pelissero su filiera lombarda: “Driver...
"Cluster lombardo scienze della vita con Regione e cittadini per rispondere a esigenze di salute"
"La filiera delle scienze della vita, mai come oggi, si dimostra un driver fondamentale per guidare la nostra Regione in un percorso di sostenibilità sanitaria e capacità di garantire una risposta ai bisogni di salute della popolazione, facendo leva su componenti pubbliche e private che caratterizzano il nostro modello economico e sanitario". Lo ha detto Gabriele Pelissero, presidente Cluster lombardo scienze della vita, commentando i dati del report presentato oggi al 'Milano Life Science Forum 2024', evento annuale dedicato alle scienze della vita promosso dall'associazione in partnership con il Cluster lombardo scienze della vita.
"Oggi in Lombardia la percentuale di cittadini con cronicità che vive in buona salute è più elevata rispetto alla media nazionale: il 50,9% in regione vs il 44,7% a livello nazionale - sottolinea Pelissero - La Lombardia oggi si trova davanti ad un'importante sfida. Da un lato quella di garantire sostenibilità e risorse al Servizio sanitario regionale per rispondere a bisogni di salute sempre più emergenti, anche alla luce del cambiamento demografico, e dall'altro la capacità di competere con le regioni d'Europa sulla capacità di attrarre fondi europei, investimenti privati, competenze e sviluppare brevetti e tecnologie avanzate. Il cluster, rinnovato nella sua mission, intende rafforzare la sua capacità di raccogliere esigenze e trend di sistema, sostenendo Regione nel costruire una nuova visione per la ricerca, la salute e le scienze della vita. Un obiettivo chiaro, ma molto ambizioso, che richiede un lavoro congiunto tra Regione, cluster, cittadini ed ecosistema della salute”.
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Farmaceutica, Life Science, Dompé: “Filiera lombarda...
"Asse pubblico-privato e sinergia tra università ospedalità e imprese modello per intero sistema"
"L'innovazione della filiera, documentata dalla ricerca presentata oggi, ha generato benefici in termini di salute e benessere per i nostri cittadini. E' diventata un asset per il nostro Ssn, pur impiegando risorse inferiori rispetto ad altre realtà europee. La spesa sanitaria complessiva per cittadino in Italia sfiora i 2.947,1 euro, mentre in Germania raggiunge quasi 5.316,9 euro e in Francia oltre 4.309,8 euro. Eppure, nonostante questi gap, la nostra aspettativa di vita risulta più elevata rispetto ai benchmark e la mortalità infantile più bassa". Così Sergio Dompé, vicepresidente Assolombarda con delega alle Life Sciences, commenta i risultati del report presentato oggi al 'Milano Life Science Forum 2024', evento annuale dedicato alle scienze della vita, promosso dall'associazione in partnership con il Cluster lombardo scienze della vita.
"In questo scenario i dati indicano la Lombardia come un modello per l'intero sistema - sottolinea Dompé - Il merito è dell'asse pubblico-privato, ma anche della sinergia tra università, ospedalità e imprese, che collocano la nostra regione al primo posto per addetti, brevetti e ricerche cliniche. Dobbiamo continuare a sostenere innovazione e ricerca per sviluppare ancora prodotti farmaceutici e dispositivi ad alto contenuto innovativo. Per farlo, è necessario incrementare gli investimenti e traguardare la digitalizzazione del sistema sanitario: i dati, infatti, sono fondamentali per promuovere nuove cure e per adottare tecnologie innovative".
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Balsamo (Zambon): “Da 10 anni nel Parkinson per...
‘Sostegno a Campagna Confederazione in linea con impegno che ci auguriamo di continuare’
“Come azienda sono ormai 10 anni che Zambon concentra i propri sforzi nelle neuroscienze, soprattutto in termini di ricerca e, nell'ambito delle neuroscienze, appunto, nella malattia di Parkinson con l'obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti”. Lo ha detto Rossella Balsamo, Medical Affairs & Regulatory Zambon Italia e Svizzera, all’Adnkronos Salute, per la presentazione della nuova campagna Confederazione Parkinson Italia lanciata in occasione della Giornata nazionale, che si celebra il 30 novembre, con il supporto non condizionante della farmaceutica.
“La malattia di Parkinson - continua Balsamo - ha dei numeri che sono veramente allarmanti poiché mostrano quella che è l'urgenza di dare risposte concrete all'impatto che questa patologia ha sul paziente, sul caregiver e sulla socialità che circonda il paziente”. La prevalenza è “raddoppiata negli ultimi vent'anni è quello che è l'indicatore della gravità globale di malattia è cresciuto di circa l'81% in soli vent'anni. Ci rendiamo conto che è una malattia appunto fortissima e debilitante e quindi è importante trovare delle soluzioni che supportino la convivenza quotidiana del paziente con la malattia. Quindi, oltre alle terapie, e quindi all'impegno di Zambon in termini di innovazione nella ricerca scientifica”, l’azienda “fornisce anche il supporto e gli strumenti a servizi utili per i pazienti”.
È importante “contribuire” a ridurre “l'impatto di una malattia così complessa come il Parkinson che, ancora oggi, si accompagna purtroppo a delle false convinzioni che minimizzano quali sono le reali difficoltà della patologia - sottolinea Balsamo - La campagna della Confederazione Parkinson Italia va perfettamente in questa direzione e da qui parte quindi il nostro impegno a supportarli in questo viaggio. Questo è un primo passo importante di un percorso sinergico di comunicazione tra Zambon e Confederazione Parkinson Italia che, mi auguro - conclude - possa continuare anche nei prossimi anni”.