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Biotecnologie e ricerca biomedica, Superti-Furga (Ri.Med): “Con nuovo centro Sicilia sarà faro internazionale”

"Attireremo talenti da tutto il mondo, sarà strutturato attorno allo studio di organi specifici come cervello e fegato"

Giulio Superti-Furga nel cantiere del Cbrb a Carini

Il nuovo Centro per le biotecnologie e la ricerca biomedica (Cbrb) della Fondazione Ri.Med, che sorgerà a Carini (Palermo), "porterà la Sicilia ad essere un faro della ricerca a livello internazionale e vogliamo attirare talenti da tutto il mondo in Sicilia". Così all'Adnkronos Salute Giulio Superti-Furga, direttore scientifico della Fondazione Ri.Med e futuro direttore del Cbrb, fa il punto sull'impatto che avrà il centro per il Paese. Superti-Furga manterrà anche la direzione del Centro di ricerca per la medicina molecolare (Cemm) dell'Accademia austriaca delle scienze, in modo da poter sviluppare collaborazioni scientifiche e progetti multidisciplinari tra i due enti. "Il Cbrb - spiega - si dedicherà principalmente allo studio dell'interazione tra l'essere umano e l'ambiente. In questa prospettiva, la ricerca abbraccia un contesto di medicina ambientale che trascende l'approccio classico alla tossicologia e all'inquinamento, includendo vari influenti e perturbazioni, dalla nutrizione alle infezioni virali, dalla temperatura alle radiazioni solari. Questo approccio, definito sempre più 'One health', comprende la salute umana, quella delle specie animali e vegetali circostanti e anche la salute dell'ambiente, la qualità del cibo e altro. Il nostro obiettivo è intervenire efficacemente in questi ambiti".

"La nostra forza risiederà nell'eccellenza - prosegue Superti-Furga, che è stato insignito dal presidente austriaco Alexander Van der Bellen della Croce d'Onore della scienza per i risultati raggiunti oltralpe, la più alta onorificenza nell'ambito delle scienze e delle arti - Il centro aspira ad essere tra i primi e migliori al mondo a fungere da collegamento tra la ricerca sui processi fondamentali dell'interazione uomo-ambiente e la realtà clinica, rappresentata primariamente dall'Ismett ora e in futuro dal nuovo ospedale Ismett a Carini. Dopo decenni di raccolta dati e conoscenze, il nuovo centro promuoverà un'intensa innovazione negli interventi. L'obiettivo è rendere l'essere umano più preparato e resiliente attraverso tali interventi. Il centro vuole aprire la strada alla creazione di nuovi vaccini, farmaci, valvole cardiache, cellule umane e batteri con proprietà terapeutiche o diagnostiche, nuove diete e tessuti. Il nostro vantaggio sarà l'interfaccia con la cultura e l'ambiente del Mediterraneo e l'instaurazione di una vera competizione internazionale, dove la diversità di persone e idee viene valorizzata in un contesto ambientale e storico unico in Europa".

E sul 'valore Sicilia' rispetto ad altre regioni: "E' un luogo di connessioni tra persone - rimarca - perfetto per studiare le relazioni tra uomo e ambiente; penso ad esempio agli studi sulla dieta mediterranea e a quelli sugli effetti della vita in prossimità del mare, tutti ambiti di ricerca che svilupperemo nel nuovo centro Ri.Med".

Come si può tradurre la ricerca biomedica e la biotecnologica d'avanguardia in pratiche cliniche e prodotti innovativi? "La sfida nel settore delle Life Sciences - risponde Superti-Furga - si concentra sempre più sulla capacità di convertire efficacemente i risultati della ricerca scientifica in applicazioni cliniche. Questo processo richiede un'accentuata integrazione di risorse e competenze provenienti da diversi ambiti, che spaziano dalla ricerca di base e lo sviluppo preclinico di nuove terapie, dispositivi medici, biomarcatori e biomateriali, fino alla sperimentazione clinica. E' essenziale che la ricerca sia guidata dai bisogni terapeutici senza trascurare l'importanza della creatività per lo sviluppo di soluzioni innovative". Superti-Furga è stato membro del consiglio scientifico del Consiglio europeo della ricerca (Erc) e dal 2024 è presidente di Eu-Life, un'alleanza di 15 importanti istituti di scienze della vita che sostengono l'eccellenza della ricerca in Europa. E' inoltre Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.

"Stiamo valutando l'idea di strutturare il centro attorno alla ricerca focalizzata su specifici organi umani, quali il cervello e il fegato - spiega ancora - per allinearla con le corrispondenti aree terapeutiche. Un elemento cruciale in questo processo è la collaborazione sinergica con il nostro partner principale, l'Ircss Ismett, un ospedale di eccellenza specializzato nei trapianti e nel trattamento delle malattie terminali d'organo. L'obiettivo è abbattere le barriere per favorire l'interdisciplinarità e stimolare l'innovazione. Il biodesign - illustra lo scienziato - emerge come un ambito promettente di eccellenza, che abbraccia dalla creazione di nuove valvole cardiache alla produzione di farmaci personalizzati. La nostra ambizione di aumentare la resilienza di fronte alle grandi sfide ambientali ci orienterà sempre più verso interventi preventivi e preparatori. Tra questi, prevediamo, oltre a vaccini, miglioramenti nell'ambiente stesso, riducendo gli impatti negativi e valorizzando quelli positivi, come l'adozione di una dieta equilibrata individuale, uno stile di vita salutare, la diminuzione dell'inquinamento e delle pratiche dannose, e uno sviluppo del settore agroalimentare che sia in armonia con l'evidenza scientifica e la salute di tutti".

Sull'oncologia assistiamo ad un momento di grande effervescenza, dalle nuove terapie ai vaccini mRna, l'Italia potrà essere protagonista? Il Cbrb potra attrarre studenti e ricercatori in Sicilia, promuovendo ancora di più il ritorno dei 'cervelli' in fuga all'estero? "Nella ricerca biomedica, l'oncologia spesso funge da pioniere, e molti approcci originariamente sviluppati in questo campo si sono dimostrati applicabili ad altre aree terapeutiche. Un esempio è la medicina personalizzata - avverte - dove i trattamenti sono selezionati in base alle caratteristiche molecolari specifiche del tumore. Analogamente, la terapia cellulare, che consiste nell'ingegnerizzare le cellule del paziente per conferirgli proprietà antitumorali, è ora impiegata in vari ambiti. Il potenziale dell'Rna per lo sviluppo di vaccini di diversi tipi, così come per fornire versioni sane di proteine mancanti nei tessuti dei pazienti, è immenso. Il centro investirà in queste tecnologie avanzate".

"La nostra strategia contro la fuga di cervelli - spiega il direttore del Cbrb - adotta un approccio inedito. Non miriamo semplicemente a colmare le lacune, consapevoli che chiudere una falla può portarne all'apertura di altre. La nostra sfida è di adottare un approccio inverso, attirando talenti da tutto il mondo in Sicilia, creando così un vero e proprio polo di attrazione di alto livello e di portata globale. La creazione di posti di lavoro passa attraverso l'eccellenza e il sostegno all'innovazione. Il centro darà vita a startup, renderà necessari vari servizi nuovi e necessiterà di scuole, abitazioni per le famiglie dei ricercatori e istituti di formazione per profili professionali di nuova tipologia".

"Desideriamo inoltre che aziende già esistenti e leader nei settori della salute e della nutrizione si stabiliscano nelle vicinanze del centro, per generare sinergie e beneficiare delle competenze dei talenti formati da noi. Ci immaginiamo come una comunità di innovazione in continua espansione, dove i talenti non solo restano ma vengono attratti da nuove opportunità. Pur sembrando un sogno, siamo ambiziosi e collaborativi, determinati a essere un catalizzatore di successo per tutti. Potrebbero volerci almeno alcuni anni per cogliere appieno l'entità del progetto, ma riponiamo piena fiducia nella creatività e serietà dei siciliani e nella collaborazione di tutta la società civile. Un progetto con visione di lungo periodo", conclude Superti-Furga.

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Cronaca

Torino, papà dona parte del suo fegato e salva la figlia di...

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L’intervento all’ospedale Molinette della Città della Salute

Torino, papà dona parte del suo fegato e salva la figlia di 11 mesi

Come regalo di Natale un papà greco di 31 anni ha donato parte del suo fegato salvando così la figlia di 11 mesi affetta da una grave cirrosi epatica scompensata, esito del fallimento di due precedenti interventi chirurgici eseguiti in Grecia nel tentativo di riparare la malformazione da cui era affetta, l’atresia delle vie biliari. E’ successo all’ospedale Molinette di Torino dove nei giorni scorsi è stato eseguito il primo trapianto di fegato pediatrico in Piemonte, nell’ambito di una specifica collaborazione attiva tra Italia e Grecia, sotto l’egida del Centro Nazionale Trapianti (Cnt) di Roma. L’Hellenic Transplant Organization di Atene ha inviato richiesta al Cnt di Roma di attivazione dell’accordo tra Italia e Grecia, valido per lo scambio di pazienti con necessità di trapianto e di organi idonei per trapianto.

Il Centro Regionale Trapianti del Piemonte-Valle d’Aosta, interpellato dal CNT, ha inoltrato la richiesta al professor Renato Romagnoli, direttore del Dipartimento Trapianti della Città della Salute che ha dato subito parere favorevole alla presa in carico ed al trasferimento della bambina e dei suoi familiari a Torino.

Lo scorso agosto la bimba è arrivata all’ospedale Infantile Regina Margherita dove è stata presa in cura dal dottor Pierluigi Calvo direttore della Gastroenterologia pediatrica e una volta completate le necessarie pratiche burocratiche e le valutazioni mediche di bilancio per trapianto, la bimba è stata inserita nella lista d’attesa nazionale italiana per trapianto di fegato pediatrico.

Dopo una ventina di giorni senza aver ricevuto valide offerte di donazione di fegato da soggetto deceduto, il papà della bimba ha deciso di donare la parte di fegato necessaria per salvare la vita della sua bimba e con il supporto della Direzione sanitaria dell'ospedale Molinette le pratiche di autorizzazione del trapianto con donazione da vivente sono state espletate in tempi record. Entrambi gli interventi (di prelievo di fegato sinistro dal papà e di trapianto nella bimba) si sono svolti in contemporanea presso il blocco operatorio della Chirurgia Trapianto Fegato dell’ospedale Molinette. Le procedure chirurgiche sono durate circa 16 ore. Molto complesso è’ stato l’impianto del fegato nella piccola paziente (di meno di 8 kg di peso), in quanto la severa ipoplasia della sua vena porta ha richiesto la sostituzione con prelievo ed autotrapianto di vena giugulare della bambina stessa.

Dopo una degenza della bimba di 5 giorni in terapia intensiva presso la Rianimazione Centrale delle Molinette, attualmente entrambi i pazienti operati stanno bene. Il papà è stato dimesso. La bimba è degente presso l’Area Semintensiva Chirurgica del professor Romagnoli. "La sanità piemontese si conferma un punto di riferimento di eccellenza per la sanità italiana ed anche internazionale, soprattutto nel campo dei trapianti. Un grande applauso ai nostri professionisti ed al papà che, con un grande gesto, ha salvato la vita della piccola figlia come miglior dono di Natale”, commenta l’assessore regionale, Federico Riboldi e il dg della Città della Salute, Giovanni La Valle aggiunge: “ancora una volta una grande Azienda ospedaliero-universitaria italiana come la Città della Salute di Torino è riuscita in tempi rapidi a dare una risposta efficace ad un così grave problema di salute di una bambina proveniente da un altro Paese dell'Unione Europea".

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Cronaca

Il maltempo si sposta, sole almeno fino a Capodanno: le...

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Grazie all'espansione dell’anticiclone delle Azzorre

Persone in giro con sole in inverno - (Fotogramma)

Il maltempo si sposta. Dopo le nevicate di Natale che hanno colpito gran parte delle regioni Adriatiche, si prevede un miglioramento del tempo in Itali grazie all'espansione dell’anticiclone delle Azzorre. Un Santo Stefano quindi in miglioramento, ma ancora decisamente movimentato al Sud e sul Medio Adriatico, dominio del bel tempo altrove.

Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma un diffuso miglioramento nelle prossime ore, salvo residui rovesci o brevi temporali su parte d’Italia: il contesto instabile riguarderà ancora Abruzzo, Molise e il Sud, ma avremo perlopiù fenomeni davvero occasionali e di debole intensità. Ci saranno anche delle nevicate al di sopra dei 900 metri specie sulle regioni adriatiche, ma prevarranno le schiarite anche al Centro-Sud salvo piovaschi sparsi su palermitano e messinese.

Da segnalare, però, la presenza del vento come ricordo del vortice di Natale: Eolo soffierà ancora forte su gran parte del Paese con residui venti di burrasca specie su Puglia e settori ionici. Di conseguenza i mari saranno molto mossi, fino a localmente agitati lo Ionio, lo Stretto di Sicilia, il Canale di Sardegna, il Tirreno centro-meridionale e l'Adriatico.

Venerdì, dopo il graduale miglioramento di Santo Stefano, sarà buono ovunque e anche i venti caleranno: la calma anemometrica e i cieli sereni favoriranno diffuse gelate specie al Centro-Nord con valori fino a -5°C in Val Padana.

In seguito, durante l’ultimo weekend del 2024, l’anticiclone delle Azzorre si espanderà sempre più sull’Italia e così l’atmosfera tornerà stabile su tutte le regioni. Il sole sarà prevalente, il cielo sereno o poco nuvoloso e soltanto al Sud la nuvolosità potrà risultare più compatta, ma senza conseguenze.

Anche per l’ultimo dell’anno è previsto un bell’anticiclone con tempo stabile e soleggiato; le uniche insidie potrebbero arrivare da locali nebbie in pianura e da nubi marittime associate a pioviggine tra Liguria e Toscana. Troveremo dunque condizioni buone quasi ovunque, con temperature però a tratti pungenti: all’ora del brindisi i termometri dovrebbero indicare a Milano 0°C, a Bologna 1°C, a Venezia 3°C, a Firenze 7°C, a Roma 6°C, a Napoli 9°C, a Reggio Calabria 13°C, a Bari 7°C, a Palermo 13°C e a Cagliari 11°C.

Questo brindisi chiuderà sicuramente l’anno più caldo della storia a livello globale, un altro anno di Riscaldamento Globale nonostante il freddo natalizio registrato in Italia.

NEL DETTAGLIO

Giovedì 26. Al Nord: gelate mattutine, sole prevalente. Al Centro: più nubi sulle adriatiche, isolate precipitazioni. Al Sud: cielo nuvoloso, occasionali precipitazioni.

Venerdì 27. Al Nord: estese gelate mattutine, sole prevalente. Al Centro: poche nubi sulle adriatiche. Al Sud: cielo a tratti nuvoloso.

Sabato 28. Al Nord: gelate mattutine, sole prevalente. Al Centro: sole. Al Sud: cielo a tratti nuvoloso sulle ioniche.

Tendenza: alta pressione sempre più forte fino all’ultimo dell’anno.

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Cronaca

Natale, 400 persone in basilica di Santa Maria in...

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Il Natale di Sant'Egidio

E' una famiglia di 400 persone quella che si è sefuta tavoli allestiti nella basilica di Santa Maria in Trastevere per il pranzo di Natale della comunità di Sant'Egidio. Qui, dove 42 anni fa si era appena in venti, tra bisognosi e volontari, si ripete come da tradizione un banchetto che non ha confini, al quale partecipano senza fissa dimora ed ex senza fissa dimora che hanno trovato una sistemazione grazie alle opere della comunità, anziani, famiglie in difficoltà, ma anche rifugiati venuti coi corridoi umanitari e oggi perfettamente integrati nel tessuto sociali, in una tavolata in cui si confonde chi aiuta e chi è aiutato.

All’inizio del Giubileo sono 80mila le persone a pranzo in Italia e 250mila in tutto il mondo per un forte messaggio di pace e solidarietà. E' un Natale che supera la rassegnazione e la solitudine, fanno sapere dalla Comunità di Sant'Egidio, una grande festa che, a partire da Santa Maria in Trastevere dove nel 1982 si tenne il primo pranzo di Natale con i poveri, si svolger in tanti altri quartieri della capitale e in un centinaio di città italiane. Lo stesso appuntamento, nel giorno di Natale, viene vissuto in una settantina di paesi del mondo, con 250mila invitati.

Per il banchetto della festa, in cui le persone della Comunità si siedono a pranzo con gli invitati, previsto il menù tradizionale: lasagne, polpettone, lenticchie, dolci natalizi. Una tavola in cui si confonde chi serve e chi è servito e in cui ciascuno riceverà un dono personalizzato, come avviene in ogni famiglia. Tutte le iniziative previste sono possibili grazie al sostegno di numerosi volontari e al numero solidale 45586 (attivo fino al 29 dicembre), per lanciare un forte messaggio di speranza non solo a chi vive difficoltà personali e familiari, ma a tutti in un tempo segnato da profonde crisi in diverse parti del mondo e da troppe guerre. Numerose le iniziative solidali che si stanno organizzando, per tutto il periodo natalizio, con distribuzione di pasti e regali, anche nelle carceri italiane, come a Roma, il 26 dicembre, a Rebibbia e a Regina Coeli, dove verranno portate lasagne e regali.

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