La Nazionale rimonta e vince, primo successo a Roma dopo 11 anni. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni: "Nazionale simbolo dell'Italia che ce la mette tutta"
L’Italia batte la Scozia per 31-29 nel Sei Nazioni 2024 cogliendo una straordinaria vittoria in rimonta nel match match disputato oggi allo stadio Olimpico di Roma e valido per la quarta giornata del torneo. Gli azzurri, reduci dal pareggio in casa della Francia, ritrovano la vittoria casalinga nel Sei Nazioni dopo 11 anni.
La partita
Garbisi mette i primi tre punti su punizione già al terzo minuto della partita all'Olimpico che sfiora le 70.000 presenze, con 15.000 scozzesi e l'arrivo improvviso della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La Scozia replica con una meta al 6', autore Fagerson al termine di un'azione prolungata con non meno di 15 passaggi, la trasformazione è di Russell, 3-7. Seconda meta scozzese all'11' con Steyn, trasformazione sempre a cura di Russel.
Gli azzurri tornano alla carica e arriva la meta al 14' dopo un calcio centrale in avanti di Page-Relo e Brex supera la linea in mezzo ai pali, Garbisi trasforma: 10-14. Scozia ancora avanti su punizione al 25', 10-17 dopo il calcio dell'addetto alle trasformazioni Russel. Al 27' Page-Relo perde l'ovale e la Scozia ne approfitta avanzando a ridosso della linea italiana: alla meta ci arriva Schoeman, niente trasformazione ma il punteggio ora è 10-22. Al 35' Garbisi trasforma una punizione, 13-22. Brex riesce a interrompere un'azione da meta degli scozzesi al 37', subito dopo il punteggio cambia ancora a vantaggio azzurro con la punizione dai quasi 40 metri trasformata stavolta da Page-Relo, incaricato dei calci da lontano. Prima frazione finita tre minuti dopo il tempo regolamentare.
Il secondo tempo si apre ancora all'insegna degli scozzesi, che trovano la quarta meta con Horne: ma l'arbitro annulla per un'infrazione del pilone scozzese Shuman e assegna un calcio di punizione agli azzurri, che ne approfittano subito andando a meta con l'esordiente Lynagh lanciato da un calcetto in avanti di Garbisi. La trasformazione del possibile vantaggio, affidata a Garbisi, trova il palo: 21-22 ma comunque si riapre una partita che ha visto finora un'Italia attenta e vivace, e sfortunata per l'ultimo episodio. Ma l'insistenza azzurra premia e l'Italia passa in vantaggio al 57': segna Varney a concludere un'azione in profondità tutto merito di Vintcent, stavolta Garbisi centra i pali e la trasformazione porta i padroni di casa a 28-22.
Grande Italia anche in difesa: al 68' gli scozzesi arrivano ai 22 metri italiani, gli azzurri riescono a respingere e calciare lontano in touche. Altri tre punti azzurri grazie a una punizione centrata da Garbisi, 31-22 al 72' e la Scozia ha bisogno di più di una meta per ribaltarla. La meta degli ospiti arriva sul finale di partita al 77' con Skinner, con la trasformazione il punteggio è 31-29. Finale incredibile con la Scozia sempre in avanti e l'Italia bravissima a respingere. Un passaggio in avanti degli scozzesi mette fine alla partita e porta l'Italia nella storia del Sei Nazioni.
Meloni: "Nazionale simbolo dell'Italia che ce la mette tutta"
"Per chi tifa l’Italia, sia come nazione che come nazionale di rugby è un’emozione particolare e sono molto contenta di quello che ho provato in questa giornata. Voglio veramente ringraziare questa squadra straordinaria che ha combattuto fino all’ultimo regalandoci tanto cardiopalma, ma anche tanto, tanto entusiasmo". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando ai microfoni di No Limits, sulle frequenze di Radio Roma Sound fm 90, al termine di Italia-Scozia.
"La nazionale di rugby di oggi - ha aggiunto la premier - è stata un simbolo di un’Italia che ce la mette tutta, che sa non demordere, che non si dà mai per vinta e che sa che deve guadagnarsi ogni singolo centimetro col lavoro e col sudore. In generale il rugby è una bellissima metafora della vita, oggi anche dell’Italia che tutti quanti vogliamo e che cerchiamo di costruire".
Cronaca
Prete di Ischia si innamora, sacerdoti sposati lo...
"Don Scala si è innamorato di una parrocchiana, ha rinnegato sacerdozio"
Il Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati, fondato da don Giuseppe, interviene dopo le dichiarazioni di don Antonio Scala, il prete di Ischia che si è innamorato di una parrocchiana: "Don Scala ha di fatto rinnegato il sacerdozio. I sacerdoti sposati, che hanno un regolare percorso di dismissioni, dispensa e matrimonio religioso, invece rimangono sacerdoti per sempre. Si impegni ora per portare avanti la sua scelta. Arriveranno i problemi della ricerca di una casa e del lavoro e altri problemi che tutte le famiglie devono affrontare quotidianamente. La sua testimonianza non aiuta certo la causa dei preti sposati e della loro riammissione al ministero".
"Oggi - sottolineano i preti sposati - abbiamo bisogno di credibilità e certo la sua storia anche se ora è diventata trasparente ha alla base una situazione particolare della sua compagna. Non giudicare si ma anche non dimenticare che il sacerdozio ricevuto nel momento dell'ordinazione è eterno e non può essere cancellato". I preti sposati italiani rinnovano l'appello al Papa ad essere “riaccolti nella Chiesa come grande ricchezza per il sacerdozio".
Cronaca
Anci e Anvcg rafforzano collaborazione per Giornata...
Rinsaldare la collaborazione tra Anci e Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, in vista della Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo del prossimo 1° febbraio, che vedrà i Comuni coinvolti con l’impegno di illuminare di blu edifici o monumenti simbolici e di esporre lo striscione con lo slogan ‘Stop alle bombe sui civili’. Questo il filo conduttore dell’incontro svoltosi oggi a Roma presso la sede nazionale di Anci, cui hanno partecipato per Anci il Vicepresidente vicario e sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, e per l’Anvcg il Vicepresidente vicario Michele Corcio e il segretario generale Roberto Serio.
L’incontro è servito a rinsaldare la collaborazione avviata tra le due Associazioni anche in virtù di un protocollo di intesa sottoscritto nel 2022. Anci sarà presente alla celebrazione della Giornata che si terrà il 31 gennaio alle 10.30 a Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, a Firenze, con un evento che vedrà la premiazione delle scuole vincitrici del concorso nazionale indetto dall’Associazione nazionale vittime civili di guerra in collaborazione con il Ministeri dell’Istruzione e del Merito, la presentazione della tredicesima edizione dell’Atlante delle Guerre e dei conflitti del mondo oltre agli interventi di autorità e alla testimonianza di vittime civili di guerra.
“Come Anci, confermiamo il nostro impegno a sensibilizzare tutti i sindaci di Italia per confermare la nostra vicinanza all’Associazione, sia come testimonianza storica che per attualizzare il messaggio che l’Anvcg vuole trasmettere”, dichiara il vicepresidente Anci Silvetti. “Ai sindaci e agli amministratori locali tocca il compito cruciale di veicolare questo messaggio verso tutti i cittadini ma soprattutto verso le generazioni future. La Giornata Nazionale del 1° febbraio rinsalda una collaborazione che intendiamo rafforzare sempre e che va oltre il nostro coinvolgimento e alle iniziative programmate”.
“Siamo contenti del contributo che arriva dal mondo dei Comuni che sempre più numerosi partecipano alle celebrazioni del 1° febbraio”, dichiarano Corcio e Serio. “Il nostro obiettivo, con lo slogan ‘Stop alle bombe sui civili’, è quello di chiedere con forza la protezione dei civili dalle guerre attraverso l'applicazione del diritto internazionale umanitario. Una richiesta tanto più urgente, di fronte all'intensificarsi della violenza indiscriminata in numerosi contesti di guerra anche vicini al nostro Paese”.
Salute e Benessere
Farmaceutica: J&J MedTech Italia, Nicolas Reboud a capo...
L'Ad e presidente Fischetto, 'area fondamentale di crescita per il nostro business'
Una forte esperienza, un background eterogeno e la capacità di leadership dimostrata negli anni: sono i motivi che hanno portato Nicolas Reboud alla guida della divisione Orthopedics di Johnson & Johnson MedTech Italia. Come spiega la farmaceutica, Reboud - nato in Nicaragua, ma cittadino francese, una laurea in Business Administration presso l'Università di Miami, in Florida, e un Mba alla Bocconi - guiderà questo settore considerato dall'azienda un'area di business strategica con una ampia offerta di soluzioni e tecnologie per la chirurgia ortopedica e traumatologica e dove - come è stato recentemente annunciato - è entrata anche in Italia la robotica per la chirurgia del ginocchio.
"L'ortopedia rappresenta per noi di J&J MedTech Italia un'area fondamentale di crescita per il nostro business e soprattutto in Italia, dove l'età media della popolazione avanza, esistono interessanti prospettive per dare il nostro contributo a migliorare sempre di più la qualità di vita dei pazienti anche in questo ambito - afferma Gabriele Fischetto, presidente e amministratore delegato J&J MedTech Italia, al quale Reboud riporterà direttamente - Siamo certi che Nicolas in questo nuovo ruolo, grazie alla sua esperienza maturata in questi anni all'interno dell'azienda, possa guidarci per raggiungere obiettivi importanti".
Negli anni, Reboud ha assunto ruoli di crescente responsabilità su più piattaforme dell'azienda come Product Manager, Marketing Manager, Sales Manager e Sales Director sino a quando, nel 2019, è stato nominato Business Unit Director per Joints Italy. Nel 2020 si è occupato della zona dell'Europa centrale e orientale come Strategic Marketing & Customer Solutions Director della divisione Orthopaedics, dove ha giocato con successo un ruolo chiave legato alla strategia del franchising. Nel 2022, quando è stato nominato Business Unit Director Orthopaedics per la Francia, dove si è trasferito per entrare a far parte dell'organizzazione francese MedTech, ha dimostrato grandi capacità raggiungendo la più alta crescita di vendite dell'ultimo decennio, legata anche al lancio della soluzione di robotica assistita in questa area. "Tornare in Italia in questo nuovo ruolo - commenta Reboud - rappresenta per me una sfida importante: oltre all'entusiasmo porto con me anche la voglia di mettere la mia esperienza al servizio dell'organizzazione italiana, dove sono certo che potrò contare sulla collaborazione di un team di professionisti di valore per accelerare sempre di più sulle soluzioni di cura innovative che stiamo portando anche in Italia, grazie anche alle prime istallazioni del nostro più avanzato sistema di chirurgia robotica del ginocchio, che sta già dimostrando le sue potenzialità nell'assistere sempre meglio i nostri clienti e i pazienti italiani", conclude.