Enrico Papi torna su Italia 1: “Oggi sono meno Secchione e più Pupa”
Il conduttore alla guida del reality comedy che condusse per primo in Italia, "ne vedrete delle belle"
"Torno ad un vecchio amore ma oggi sono decisamente meno Secchione e più Pupa". Enrico Papi esordisce con questa battuta, intervistato dall'Adnkronos alla vigilia della nuova edizione di 'La Pupa e il Secchione', che arriva domani in prima serata su Italia 1 e lo vede tornare alla guida del reality comedy che debuttò in Italia proprio con la sua conduzione nel 2006. "Sì - ricorda Papi - io condussi le prime due edizioni, nel 2006 con Federica Panicucci e nel 2010 con Paola Barale. Che ritrovo in questa edizione ma in veste di giurata", accompagnata dal campione Aldo Montano e dalla giornalista Candida Morvillo.
Prodotto da Endemol Shine Italy, il programma mette a confronto, sempre in chiave ironica, due mondi apparentemente agli antipodi: quello delle pupe, dedite alla bellezza, alla moda, al fitness, alla vita mondana, e quello dei secchioni, dediti allo studio, ai libri e alle passioni più nerd, come i videogiochi e la tecnologia. Protagonisti delle sei puntate 18 concorrenti, ragazzi tra i 19 e i 28 anni, che, nel corso della prima serata, verranno suddivisi in nove coppie. Per le cinque settimane successive, i concorrenti vivranno in una bellissima villa nel cuore di Roma, dovendo condividere tutto. In coppia, giorno dopo giorno, dovranno studiare, prepararsi, migliorarsi e affrontare le prove che determineranno la classifica con cui arriveranno ai giochi eliminatori della prima serata. Tra i giochi iconici tornano lo Zucca Quiz, la Prova Riconoscimento e la Prova Fitness. Novità di questa stagione due spettacolari prove: la Sfida del muro e il Gioco delle Affinità. "Ne vedrete delle belle", promette Papi. Ogni puntata vedrà l’eliminazione di una coppia. Per andare avanti nel gioco, sarà fondamentale far incontrare le competenze dei due mondi e provare, così, ad arrivare alla vittoria finale.
"Rispetto alle prime edizioni, dove forse era preponderante la parte delle prove da superare, questa volta - spiega il conduttore - mi sono immerso di più anche nella dimensione del reality, nel racconto delle strategie di gioco. Diciamo che vedrete un nuovo Papi, sdoppiato tra il ruolo che mi è sempre stato più congeniale di conduttore delle prove da superate, che mi divertono molto, e il conduttore di reality, più attento al racconto delle strategie di gioco. Anche se c'è poco da fare: da quando sono diventato più vanitoso, attento al fitness e pubblico molte foto a torso nudo sui social, mi apprezzano più come Pupa", scherza Papi che ha in serbo un nuovo progetto "ancora top secret" che potrebbe vedere la luce dopo 'La Pupa e il Secchione': "Non posso dire nulla, solo che si tratta di un game show che ha a che fare con la musica", dice il conduttore la cui carriera ultratrentacinquennale è stata scandita proprio da grandi successi legati a game show a sfondo musicale, dall'indimenticabile 'Sarabanda' di Italia1 a 'Name That Tune - Indovina la canzone' su Tv8. "Questo tipo di programmi è il mio habitat naturale e non ho abbandonato il sogno di riportare in access prime time o nel preserale il mitico 'Sarabanda'", confessa.
Intanto l'appuntamento è con “La pupa e il secchione” che andrà in onda su Italia1 e sarà disponibile on demand su Mediaset Infinity (sito, app per smartphone e tablet, smart tv abilitate). Oltre alle puntate e ai momenti più divertenti, gli utenti potranno accedere a interviste e giochi con il cast. I profili social di Mediaset Infinity, inoltre, coinvolgeranno i fan del programma con meme, commenti a caldo dei protagonisti e incursioni nel backstage. Il profilo TikTok, in particolare, proporrà una serie di video in cui le pupe e i secchioni si cimenteranno con i trend del momento.
Politica
Migranti, Cassazione: “Su Paesi sicuri attendere...
I Supremi giudici: "Valutazione dei Paesi sicuri spetta a ministri". Fratelli d'Italia: "Cassazione dà ragione a governo su Albania"
In tema di definizione di Paesi sicuri, la Cassazione - accogliendo la richiesta della Procura generale - ha “sospeso ogni provvedimento” in attesa della decisione della Corte di Giustizia dell’Unione europea. E’ quanto si legge nell’”ordinanza interlocutoria” in riferimento ai ricorsi presentati dal governo contro le mancate convalide del trattenimento di migranti in Albania decise dalla sezione immigrazione del tribunale di Roma lo scorso 18 ottobre.
“Al dialogo tra giurisdizioni la Corte di Cassazione partecipa offrendo, nello spirito di leale cooperazione la propria ipotesi di lavoro, senza tuttavia tradurla né in decisione del ricorso né in principio di diritto suscettibile di orientare le future applicazioni” si legge nell’atto di 35 pagine.
Valutazione Paesi sicuri spetta ai ministri
In materia di definizione di Paese sicuro, “il giudice della convalida, garante, nell'esame del singolo caso, dell'effettività del diritto fondamentale alla libertà personale, non si sostituisce nella valutazione che spetta, in generale, soltanto al Ministro degli affari esteri e agli altri Ministri che intervengono in sede di concerto”, si legge ancora.
Il giudice è “chiamato a riscontrare, nell'ambito del suo potere istituzionale, in forme e modalità compatibili con la scansione temporale urgente e ravvicinata del procedimento ‘de libertate’, la sussistenza dei presupposti di legittimità della designazione di un certo paese di origine come sicuro, rappresentando tale designazione uno dei presupposti giustificativi della misura del trattenimento” si legge nelle 35 pagine dell’ordinanza.
“Il giudice ordinario - afferma la Cassazione- sebbene non possa sostituirsi all'autorità governativa sconfinando nel fondo di una valutazione discrezionale a questa riservata, ha, nondimeno, il potere-dovere di esercitare il sindacato di legittimità del decreto ministeriale, nella parte in cui inserisce un certo paese di origine tra quelli sicuri, ove esso contrasti in modo manifesto con la normativa europea vigente in materia”.
“Questo stesso principio non può non valere - opportunamente declinato e adattato in forme e modalità compatibili con la scansione temporale urgente e ravvicinata del procedimento di convalida - là dove il giudice è chiamato a valutare la legittimità del trattenimento - sottolineano i giudici della prima sezione civile della Cassazione- La valutazione di sicurezza contenuta nel decreto ministeriale, cioè, non impedisce al giudice di prendere in considerazione specifiche situazioni di persecuzione che per il loro carattere esteso e generalizzato siano tali da rendere il Paese obiettivamente insicuro”.
Fratelli d'Italia: "Cassazione dà ragione a governo su Albania"
“Le decisioni del Tribunale di Roma sui migranti fatti rientrare dall’Albania erano sbagliate e soprattutto, come avevamo detto, nel caso specifico il governo aveva ragione. Lo dice l’ordinanza depositata oggi dalla Cassazione a proposito di uno dei migranti non trattenuti in Albania. Quindi, chi per settimane da sinistra ha attaccato il Governo e il ‘modello Albania’, che peraltro tutta Europa vuole conoscere e utilizzare, dovrebbe leggersi l’ordinanza e chiedere scusa". Lo dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.
"In particolare, la Cassazione oltre a rinviare alla Corte di Giustizia Ue, precisando che si tratta comunque di un atto di rispetto verso di essa, ribadisce in maniera netta che la competenza sulla decisione di quando un Paese è o non è sicuro spetta in via esclusiva al governo. L’esame della singola situazione resta al magistrato, il quale però non può arrogarsi la facoltà di stabilire quali siano i paesi sicuri e quali no. L’auspicio è che adesso le tantissime falsità siano messe da parte e che si possa continuare lungo la strada che il presidente Meloni e che questo governo hanno tracciato: riportare l’immigrazione alle regole della legge e combattere trafficanti e scafisti”.
Ultima ora
L’Arabia e il calciomercato: occhi ancora in Europa,...
I club della Saudi League hanno raggiunto il limite di stranieri in rosa consentito
Vendere prima di acquistare. Una delle logiche fondamentali del calciomercato arriva anche in Arabia Saudita, dove negli ultimi anni sono arrivati campioni a fine carriera così come giocatori nel pieno della maturità e giovani promesse del calcio europeo, tutte pagate a peso d'oro. Ora però le cose sono cambiate. La Saudi Pro League (SPL) ha infatti confermato che tutti i 18 club che compongono il campionato saudita hanno attualmente raggiunto la quota massima di otto giocatori stranieri di età superiore ai 21 anni in rosa. Questo vuol dire che i club sono costretti a "rescindere i contratti, vendere giocatori o cancellare alcuni membri della squadra" per acquistare nuovi giocatori nella finestra del mercato invernale.
"La SPL lavorerà a stretto contatto con i club e il Comitato per la sostenibilità finanziaria per garantire la conformità alle politiche e ai regolamenti della lega", si legge in una dichiarazione della Lega, che ha poi confermato che 20 dei 36 posti per giocatori stranieri under 21 sono invece ancora liberi. La Lega ha quindi affermato di aver tenuto una serie di "workshop intensivi" con i suoi club, al fine di "valutare le loro esigenze e i loro obiettivi specifici per la finestra di mercato invernale".
"Questi workshop mirano a fornire un supporto personalizzato ai club, consentendo loro di continuare a ottenere successo dentro e fuori dal campo", si legge nella dichiarazione. Il direttore generale dell'Al Hilal Esteve Calzada ha dichiarato alla Leaders Week di Londra in ottobre che il suo club aveva raggiunto il limite di acquisti stranieri, commentando le voci che volevano il club, tra gli altri, di Neymar e Sergej Milinkovic-Savic interessato a Mohamed Salah. L'attaccante sembra però destinato a rinnovare il suo contratto con il Liverpool, in scadenza la prossima estate, ma il club arabo, secondo in campionato a due punti dall'Al Ittihad capolista, potrebbe guardare comunque altrove in caso dovesse partire proprio Neymar, al centro di molte voci di mercato.
Spettacolo
Tony Effe, tutto esaurito al Palaeur per il concerto di...
L'evento 'low cost' aprirà i cancelli alle 20. Si parte con un dj set, poi ospiti e sorprese
Il popolo di Tony Effe si mobilita per celebrare l'arrivo del nuovo anno. Il 'contro concerto' organizzato dal rapper romano, dopo l'esclusione dal Capodanno di Roma al Circo Massimo per volere della Giunta capitolina, l'evento è tutto esaurito.
Il concerto 'low cost' (il costo del biglietto è di 10 euro) per la notte di San Silvestro al Palaeur di Roma, aprirà i suoi cancelli alle 20, dando il via alla festa alle 21.30 con un djset di Sick Luke.
Tony Effe ha condiviso su Instagram la scaletta dell'evento, promettendo una serata ricca di ospiti e sorprese. Tra le 22 e le 23.30, si susseguiranno esibizioni di quattro artisti ospiti, seguite dallo spettacolo principale del rapper con la partecipazione di ospiti speciali. Dopo la mezzanotte, il djset sarà affidato a Brina Knauss.
Chi salirà sul palco
I dettagli sugli artisti che si uniranno a Tony Effe sul palco sono ancora top secret, ma è possibile che tra questi ci siano figure che recentemente hanno mostrato il loro sostegno al rapper, come Mahmood e Mara Sattei, che hanno scelto di non partecipare al Capodanno ufficiale in segno di solidarietà. Quest'ultimo, a seguito dell'esclusione del rapper, si svolgerà al Circo Massimo con un cast alternativo che include Gabry Ponte, la Pfm, L'Orchestraccia, l'Orchestra Popolare La Notte della Taranta e i Culture Club, con Boy George alla guida.