Ucraina, Russia minaccia l’Ue: ecco i numeri segreti dell’esercito europeo
Il documento riservato con le truppe che ogni Paese metterebbe a disposizione
Quanti militari sarebbe in grado di mobilitare l'Europa per proteggere se stessa in caso di un attacco della Russia? A questo quesito risponde un articolo del Foglio, che ha pubblicato un documento riservato che circola da giorni a Bruxelles con tutti i numeri delle truppe che ogni Paese metterebbe a disposizione nel caso le minacce di Vladimir Putin diventassero realtà e cioè la guerra varcasse i confini dell'Ucraina.
Il documento è formato da tre colonne. Nella prima è elencato il numero dei militari attualmente in servizio in ciascun Paese membro dell'Ue. Nella seconda colonna è elencato il numero di riserve militari, utilizzabili all'occorrenza. Nella terza colonna sono indicati i numeri relativi alle forze militari complessive che ciascun Paese dovrebbe avere a disposizione nel caso in cui l'Europa fosse chiamata a sostenere uno sforzo bellico.
La somma dei militari in servizio attivo, prosegue Il Foglio, è considerata pari a quota 1.368.510 (la Francia ha il numero più alto, 208.750, segue la Germania con 183.500 unità e l'Italia con 165.500). La somma delle riserve totali arriva a quota 1.277.980, guidate da Francia (254mila), Grecia (221.350) e Portogallo (211.700), mentre quelle dell'Italia sono 18.300. Se si somma questa cifra con quella precedente, si arriva a un numero definito relativo alla forza militare complessiva da attivare in caso di necessità: 2.646.440. Un numero inferiore, nota il giornale, alla forza militare complessiva della Russia, composta da circa 1.154.000 militari in servizio e 2 milioni circa di riservisti già coinvolti: siamo a 3.154.000.
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Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.