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Morbillo, medico di famiglia: “C’è generazione non vaccinata, azioni sporadiche non bastano”
Così all'Adnkronos Salute Claudio Cricelli, presidente emerito della Società italiana di medicina generale e cure primarie: "Serve campagna ad hoc, iniziative estemporanee non servono"
![Medico - Fotogramma](https://www.adnkronos.com/resources/028c-1a9e39825825-1ae18c078db4-1000/format/big/medico_stetoscopio_fg.jpeg)
"C'è un'intera fascia di popolazione adulta non vaccinata contro il morbillo. E' più che normale, quindi, che periodicamente si abbiano dei casi". Se si vuole davvero incidere su questo, "non sono sufficienti azioni sporadiche, né la buona volontà del singolo medico di famiglia che consiglia correttamente i suoi assistiti". Serve invece una "campagna ufficiale che dica ai medici di medicina generale e ai cittadini di questo Paese come si devono comportare per raggiungere gli obiettivi di un'eradicazione del morbillo. Non soltanto nelle generazioni giovani vaccinate, ma nelle generazioni più anziane che non sono vaccinate e che sono esposte all'infezione". Così all'Adnkronos Salute Claudio Cricelli, presidente emerito della Società italiana di medicina generale e cure primarie (Simg), in merito alla crescita delle infezioni nel nostro Paese.
"Mi sembra che l'allarme sia fuori luogo - continua Cricelli - perché non possiamo essere sorpresi: questa è una malattia che non riusciamo a eradicare se non vacciniamo i non vaccinati che sono soprattutto gli anziani o over 40. Cioè quelli della generazione precedente al vaccino diffuso. Se vogliamo raggiungere l'obiettivo dobbiamo avere un quadro preciso, target mirati e puntare una campagna di sanità pubblica, di rilevazione dei dati sierologici e di programmazione di una vaccinazione di massa per i non vaccinati. Servono investimenti e politiche sanitarie precise".
"Rispetto al rischio di infezione - analizza il medico - abbiamo tre gruppi: tutti i giovani e i bambini nati da quando è stato introdotto il vaccino, i non vaccinati che non hanno avuto il morbillo e che non sono quindi immuni e, infine, ci sono dei non vaccinati che hanno avuto il morbillo, quindi si suppone che abbiano una immunità persistente. Per i non vaccinati adulti non è stata mai predisposta una vaccinazione né obbligatoria né facoltativa, e che ci siano dei casi è quindi più che naturali. Ci saranno sempre fino a quando tutta la popolazione sarà completamente vaccinata. Questa è la realtà ad oggi".
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Salute e Benessere
Tumori, nuova residenza di Ail Milano per pazienti...
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Aprirà le porte a Vimodrone il 15 febbraio.
![Tumori, nuova residenza di Ail Milano per pazienti ematologici e familiari](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d061a0cb536-3049841868e5-1000/format/big/invito_inaugurazione_residenza_vimodrone_ail_milano.jpeg)
Sabato 15 febbraio aprirà le porte la nuova Residenza di Ail (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma) Milano, dedicata ai pazienti ematologici e alle loro famiglie. La Residenza Ail si trova a Vimodrone (via XI Febbraio 20), all'interno di una corte parrocchiale, in prossimità di alcuni tra i principali dipartimenti di Ematologia del territorio, e si inserisce in una comunità vivace e solidale - informa l'associazione - offrendo un ambiente protetto e accogliente, dove ogni ospite potrà sentirsi a casa. La struttura va ad aggiungersi alle 14 Case alloggio Ail già a disposizione dei malati di tumore del sangue in seno al progetto 'Ail accoglie. Una casa per chi è in cura', incrementando le potenzialità di accoglienza offerte da Ail Milano Monza Brianza.
La Residenza Ail è stata progettata con cura per ospitare degenze prolungate legate a chi deve effettuare complessi iter terapeutici, sottoporsi al trapianto di midollo osseo e alle terapie Car-T, spiega una nota. La struttura si sviluppa su una superficie di 600 metri quadrati e comprende 6 appartamenti indipendenti che offrono un totale di 16 posti letto. E' dotata di una sala polifunzionale e di ampi spazi comuni dove gli ospiti possono interagire e trascorrere il tempo in ambienti dedicati, confortevoli e pensati per il benessere di tutti. Anche il cortile antistante è stato pensato per poter condividere momenti di socialità all'aria aperta. La Residenza Ail è in classe energetica A4, dotata di un elevato isolamento termico e di un impianto di riscaldamento ad alta efficienza. Inoltre l'utilizzo di fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici, consentirà alla struttura di coprire il 60% del proprio fabbisogno energetico, rendendola una residenza sostenibile e all'avanguardia.
Con la nuova residenza - prosegue la nota - Ail Milano Monza Brianza può contare su 20 appartamenti, 73 posti letto, e garantire oltre 20mila pernottamenti all'anno, rispondendo concretamente al crescente bisogno di supporto abitativo per coloro che sono costretti al pendolarismo sanitario e incrementando del 30% la propria capacità di accoglienza. La struttura è facilmente raggiungibile e ai pazienti sarà garantito un servizio di accompagnamento gratuito alle terapie in Day hospital presso tutti i dipartimenti di Ematologia del territorio, con sicurezza e puntualità. Un supporto fondamentale per i malati che necessitano di continui spostamenti per le cure. Inoltre, gli ospiti della Residenza Ail e i loro caregiver potranno accedere al servizio di sostegno psicologico, anch'esso gratuito. Il progetto è stato realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, Fondazione Adiuvare, Fondazione Prosolidar e Banca d'Italia. Al fianco di Ail anche AbbVie, BeiGene, Janssen e Mitsubishi Electric. La residenza è stata costruita con la collaborazione delle imprese sociali Fratello Sole e Fratello Sole Energie Solidali, di Iren Smart Solutions, di SPS Studio Engineering, dello studio di architettura Atelier delle verdure e di Coedil costruzioni.
Salute e Benessere
Sanremo, il neurologo: “ore piccole davanti alla Tv?...
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![Sanremo, il neurologo:](https://www.adnkronos.com/resources/028c-1a9c90568aa6-4d16cff760df-1000/format/big/stress-insonnia-emicrania-rimedi-naturali.jpeg)
"Fare le ore piccole una sera ci può stare. Tirare fino a tardi per quasi una settimana invece fa male all'organismo, soprattutto alle aree frontali deputate a funzioni ben specifiche, tra le quali prendere decisioni improvvise durante il giorno, oltre alla capacità di controllare l'instinto. La privazione di sonno continuativo per 5 giorni incide negativamente sulle funzioni cognitive: rende aggressivi, irritabili, nervosi e poco connessi il giorno dopo, si controllano meno le proprie emozioni. Diminuiscono le performance a scuola e in ufficio e a farne le spese sono attenzione, concentrazione e memoria". Così all'Adnkronos Salute Luigi Ferini-Strambi, professore ordinario di neurologia all'Università Vita-Salute San Raffaele e direttore del Centro di medicina del sonno dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano.
"Capisco gli amanti di Sanremo, ma la privazione del sonno - avverte Ferini-Strambi - non va sottovalutata. Non a caso il nostro Jannik Sinner dorme 9-10 ore ogni notte, perché non basta saper giocare bene, ma durante la partite bisogna pianificare rapidamente, cambiare in fretta strategia, e lui è campione anche in questo".
Il gruppo dei cosiddetti 'gufi', ovvero coloro che raramente si sentono assonnati prima di mezzanotte, "sicuramente affronteranno meglio la maratona sanremese", tra gara canora, ospiti sul palco dell'Ariston, dopo-festival, pagelle e commenti sui social. "Viceversa, il gruppo delle 'allodole', le persone che sbadigliano poco dopo il tramonto, farà molta più fatica e starà male". Per tutti, raccomanda l'esperto, "il consiglio è di trovare una via di mezzo, evitando di andare a letto alle 2-3 del mattino perché la perdita di sonno causa anche l'indebolimento del sistema immunitario". Per quello zoccolo duro che invece è intenzionato a vedere il festival fino ai titoli di coda, Ferini-Strambi suggerisce di fare un sonnellino pomeridiano "di 30 minuti al massimo e di bere caffè e bevande a base di caffeina per essere più attenti e concentrati".
Salute e Benessere
Ia per la salute del cuore, Monzino Milano avvia...
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![Ia per la salute del cuore, Monzino Milano avvia 'progetto pionieristico'](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d0642ef2f8f-0994392ef4f8-1000/format/big/clipboard.png)
Capire come l'intelligenza artificiale possa aiutare a creare dati utili per la ricerca sanitaria, facilitando l'accesso a informazioni vitali per migliorare la cura e la prevenzione delle malattie cardiovascolari, rispettando al contempo la privacy dei pazienti. E' l'obiettivo di 'Digital Twin sintetici per l'ipercolesterolemia', un "progetto pionieristico" avviato dal Centro cardiologico Monzino di Milano, realizzato dalle Unità di Biostatistica e di Prevenzione dell'aterosclerosi dell'Irccs grazie al supporto di Novartis. Si tratta del "primo progetto in Italia di validazione dell'uso dei dati sintetici nel settore sanitario", spiegano dal Monzino. Il programma - si legge in una nota - utilizza la piattaforma di generazione di dati sintetici Aindo Synthetic Data Platform, che abilita l'uso di dati sensibili dei pazienti nel rispetto della privacy. Aindo è infatti la prima azienda in Europa a essere certificata per la protezione dei dati per le attività di trattamento legate alla generazione di dati sintetici in ambito sanitario.
"I dati sanitari sono fondamentali per migliorare la cura dei pazienti e per la ricerca clinica - affermano Pablo Werba e Alice Bonomi, responsabili rispettivamente dell'Unità di Prevenzione dell'aterosclerosi e dell'Unità di Bostatistica del Monzino - Se correttamente trattati, ci possono aiutare ad esempio a identificare quali pazienti potranno beneficiare maggiormente di una terapia e, più in generale, a proporre trattamenti di precisione, vale a dire mirati sulle caratteristiche della persona. Tuttavia, ottenere dati di alta qualità può essere difficile a causa di problemi legati alla privacy, ai costi e alla disponibilità di grandi gruppi di pazienti. Una possibile soluzione è l'uso dei dati sintetici, tramite la creazione di gemelli digitali (Digital Twins) grazie a tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale generativa. I dati sintetici replicano le informazioni reali, ma senza compromettere la privacy, offrendo così un'alternativa utile e assolutamente anonimizzata per condurre ricerche cliniche. L'uso dei dati sintetici può superare molte delle difficoltà legate alla raccolta di dati sanitari, specialmente per malattie rare o eventi poco frequenti. Se i dati sintetici si rivelano efficaci, potrebbero essere un potente strumento in sanità, offrendo risposte più rapide".
Per il progetto si analizzeranno retrospettivamente i dati di 1.700 pazienti con dislipidemia (livelli anormali di colesterolo), che fanno parte di programmi di prevenzione cardiovascolare secondaria del Monzino, confrontandoli con i dati reali dei pazienti, preventivamente pseudo-anonimizzati ('oscurati' riguardo informazioni che possano condurre a identificare il paziente) con quelli sintetici creati tramite Ia.
"Come azienda leader focalizzata sull'innovazione, sentiamo la responsabilità di sostenere l'evoluzione del sistema sanitario, supportando i pazienti oltre la terapia e aiutando il sistema a comprendere i vantaggi provenienti da un utilizzo sicuro e sostenibile della tecnologia in sanità - dichiara Giulia Conti, Head of Innovation, Business Excellence and Mature portfolio di Novartis Italia - Un impegno costante che si concretizza con il supporto di progetti innovativi come quello avviato con il Centro cardiologico Monzino Irccs, al fine di favorire una reale revisione dei modelli di cura e gestione dei pazienti basata su evidenze concrete, con l'obiettivo ultimo di migliorare la loro vita e contribuire ad una sanità sostenibile, più equa e personalizzata, nel pieno rispetto della loro privacy e sicurezza".
"Siamo entusiasti di collaborare a questo progetto pionieristico con il Centro cardiologico Monzino Irccs con il supporto di Novartis - commenta Daniele Panfilo, Ceo e Co-founder di Aindo - Questa iniziativa rappresenta il primo passo di una serie di progetti che coinvolgeranno diversi attori, anche istituzionali, volti a rivoluzionare il modo in cui la Real World Evidence viene generata e utilizzata in Italia. Contribuiremo così facendo ad aprire la strada a una medicina più personalizzata e basata sui dati, nel pieno rispetto della privacy dei pazienti".