D- house laboratorio urbano apre le sue porte con due installazioni
Sei giorni di progetti all'avanguardia presentati nel segno della tecnologia, innovazione, sviluppo, sostenibilità e della formazione. Situato in via Lodovico il Moro, 25 a Milano, accoglie visitatori e professionisti del settore dal 16 al 21 aprile
D - house laboratorio urbano, Pattern Group Innovation Hub, con un approccio pionieristico nell'applicazione delle nuove tecnologie nei settori del design della moda e dell'automotive, presenta per la Milano Design Week 2024 due installazioni innovative dove le nuove tecnologie vengono esplorate attraverso la creatività, promuovendo l'evoluzione di nuovi paradigmi tecnologici. Il laboratorio urbano situato in via Lodovico il Moro, 25 a Milano, accoglie visitatori e professionisti del settore dal 16 al 21 aprile, dalle 10 alle 20.30. Il primo progetto che i visitatori avranno modo di scoprire attraversando le sale del laboratorio urbano è Neoclassic Impressions, ideato dal designer Vito Colacurcio e realizzato per Miko, azienda italiana produttrice di Dinamica. Il progetto rappresenta un'esperienza creativa che mira a ridefinire i confini tra moda e arte classica. Un momento di scambio in cui idea, concetto e applicazioni si traducono in prodotti, dall'essenza teatrale, al limite delle "possibilità".
La versatilità di Dinamica , l'innovativa microfibra dall'aspetto simile al camoscio composta da una parte di poliestere riciclato, viene esaltata in una collezione di borse in cui si incontrano passato e futuro, creando un equilibrio emotivo in cui immergersi. Dinamica, tramite questo progetto, riesce a esprimere a pieno la potenzialità delle sue applicazioni, non solo nel settore automotive di alta gamma, ma anche nel fashion: gli accessori che abitano il guardaroba e che accompagnano la vita quotidiana assumono una nuova inter pretazione diventando così una sintesi del suo potenziale tecnologico. “Questa collaborazione con D - house e con il designer Vito Colacurcio instaura un dialogo tra mondi completamente diversi e che, solo apparentemente, non hanno nulla in comune - afferma Benedetta Terraneo, business manager di Miko . Fashion, arte e tecnologia si uniscono per dare vita ad accessori unici che rivelano una bellezza senza tempo, riconducibile alle linee neoclassiche tipiche di quelle sculture in grado di colpire l’anima di chi le osserva,e suscitare emozioni uniche ed autentiche".
Con questo progetto, viene esaltata la versatilità della microfibra Dinamica che, oltre ad essere adatta alle applicazioni del settore automotive, grazie alle sue caratteristiche, si presta perfettamente al mondo del fashion. Un ambiente neutro catturerà l'attenzione del visitatore attraverso tocchi di moderna avanguardia. "Ho immaginato di muovermi in uno scenario classico applicando tecnologie d'avanguardia e utilizzando un materiale innovativo, dove ogni oggetto è pensato per esaltare le caratteristiche e la versatilità di Dinamica e racconta il tradizionale in chiave contemporanea" aggiunge Vito Colacurcio.
Da un lato, l'esposizione ci porta a scoprire opere in gesso dove, tra le statue neoclassiche, si scorgono gli strumenti utilizzati dall'artista, che mostrano come le capacità umane trasformino l'impossibile in possibile. Varcando la soglia dell’installazione, il visitatore entrerà poi in un ambiente neutro, dove a spiccare è il blu acceso delle colonne, che richiamano lo stile neoclassico, e il movimento di cinque carillon declinati in chiave pop. Sulle colonne sono esposte le borse: preziosi artefatti nati dall’abilità del designer di dare un volto a un movimento storico, il Neoclassicismo, e di trasporlo sui dettagli di questi accessori: dalle clutch alle pochette, passando per i secchielli termoformati, dove classico e moderno si incontrano per dare vita a un risultato sorprendente.
Il progetto è stato coordinato da D - house laboratorio urbano, nel cuore di Milano, mentre i manufatti esposti sono stati realizzati in collaborazione con Dyloan Bond Factory, polo produttivo del Gruppo Pattern e con il contributo dell ’ aziend a Et. Gli elementi di stampa 3D sono stati realizzati grazie alla stampante Stratasys, uno dei partner del laboratorio urbano. Continuando nel percorso, i visitatori potranno immergersi nella cultura giapponese grazie a Printed Rituals , un'installazione concepita da Guardini Ciuffreda Studio per Kornit Digital, azienda israelo - americana produttrice di stampanti a pigmento ad acqua per il tessile.
Durante la settimana, saranno organizzati diversi eventi per esplorare e arricchire il concetto del progetto. Venerdì 19 aprile verranno realizzate due dimostrazioni della tradizionale cerimonia del tè giapponese, eseguite dalla Maestra Yasuko Sugiyama d ella scuola Omotesenke Milano. Sabato 20 aprile tutti a bordo della barca che collega la Darsena con Via Lodovico il Moro, 25: sarà possibile scoprire da vicino il laboratorio urbano e vivere un'esperienza unica. Una piattaforma online dedicata consentirà di prenotare sia le dimostrazioni del tè che il tour in barca.
Economia
2024: per ‘L’Espresso’ la ‘Persona...
La piccola di soli due anni è il simbolo delle sofferenze che i conflitti causano sui più vulnerabili: di tutti i bambini libanesi, palestinesi, israeliani, ucraini a cui è stata strappata via la gioventù
Nel 2023, la copertina de L’Espresso dedicata alla persona dell’anno ha accolto il volto di Elena Cecchettin. Nel numero del 20 dicembre 2024, il settimanale - che sta per compiere il suo settantesimo compleanno - ha scelto di assegnare il riconoscimento a Ivana, una bambina libanese di due anni, già vittima della guerra. Durante un bombardamento israeliano, è stata colpita la sua casa nella cittadina di Tiro. Il corpo della piccola, che pesa appena otto chilogrammi, è stato avvolto dalle fiamme. Sua madre è riuscita a salvarla e, insieme all’altra figlia, sono scappate verso Beirut. Ormai sono passati due mesi da quel giorno e Ivana è ancora ricoverata in un ospedale per grandi ustionati della capitale. La madre è con lei, non ha un altro posto dove andare poiché “dell’appartamento sono rimaste solo le ceneri”, mentre suo marito non ha più un lavoro.
Ivana è il simbolo delle sofferenze che i conflitti causano sui più vulnerabili. È il simbolo di tutti i bambini libanesi, palestinesi, israeliani, ucraini a cui è stata strappata via la gioventù. Raccontare la storia di Ivana è un dovere, perché richiama tutti a non ignorare le conseguenze delle armi. È lei la persona dell’anno, “con l’auspicio che nessun bambino subisca più, mai più, un destino simile“, afferma il direttore de L’Espresso, Emilio Carelli. “Le immagini di volti segnati dalla paura e dal dolore di bambini feriti e traumatizzati non possono lasciare indifferenti. Dovrebbe essere impegno primario per tutti noi proteggere i diritti dei minori, promuovere la pace e garantire che nessun altro bambino debba subire il peso devastante della guerra. E allora facciamo in modo che il 2025 sia l’anno in cui non solo parliamo di pace, ma la realizziamo”.
Economia
Nautica, via libera a patente per minorenni
Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Via libera alla patente nautica per minorenni. Il decreto che permette anche ai minorenni di poter accedere alla patente nautica D1 è stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale. Via libera dunque ai sedicenni che intendono mettersi al comando di un natante, attraverso un esame abilitativo semplificato. Ad annunciarlo è la Confarca, confederazione nazione che rappresenta le scuole nautiche, tra le promotrici del decreto legge.
Come funziona
In sostanza per i sedicenni sarà possibile conseguire il titolo di abilitazione alla navigazione, entro però alcuni limiti. Infatti, i natanti dovranno essere utilizzati soltanto di giorno ed entro le sei miglia dalla costa. Le imbarcazioni inoltre non dovranno superare i 12 metri di lunghezza, mentre il limite dei cavalli del motore è di 115.
I candidati iscritti ad una scuola nautica si sottoporranno ad un quiz semplificato, mentre le prove a mare saranno certificate da cinque ore di conduzione obbligatorie. Il patentino, fa notare Adolfo D’Angelo, segretario nazionale della sezione nautica della Confarca, sarà propedeutico alla patente nautica entro le 12 miglia che si potrà conseguire al raggiungimento della maggiore età, con i quiz base esclusi dalla patente D1. L’esame, per chi è già in possesso della patente D1, consisterà nella prova di carteggio e, successivamente, nella pratica. Restano invariate invece le prove per la patente oltre le 12 miglia. Gli esami per la patente D1 potranno essere anche svolti all’interno delle scuole nautiche sotto la supervisione degli esperti.
“Si tratta di un’esperienza innovativa – commenta D’Angelo – e che responsabilizza i più giovani, oltre a dotarli di una cultura marinaresca. Grazie ai controlli visivi tramite collegamento da remoto sarà possibile a tutti gli organi di controllo verificare il regolare svolgimento delle lezioni in presenza e degli esami”. “Questo decreto, fortemente voluto dalla nostra associazione permetterà di educare i più giovani alle regole del Codice della Nautica e di formare una futura generazione di coscienziosi diportisti”.
Economia
Tredicesima 2024 più bassa per privati al Sud: Milano al...
I dati della Cgia: in Lombardia oltre 2200 euro, in Calabria poco più di 1100 euro
La tredicesima 2024 è più bassa per i lavoratori privati del Sud. Le cifre più alte si registrano a Milano, le più basse a Vibo Valentia. Cosa cambia rispetto alla busta paga dei lavoratori del Nord? E' il Centro studi della Cgia di Mestre ad accendere i riflettori sulla doppia velocità che, ovviamente, non riguarda dipendenti pubblici e pensionati, docenti e statali.
L'analisi si sofferma sulle differenze retributive tra i lavoratori dipendenti privati del Nord e i colleghi del Sud. E sono evidentissime: se i primi percepiscono una busta paga di circa 2mila euro lordi al mese, quella dei secondi, invece, sfiora i 1.350. In buona sostanza nel settentrione si guadagna mediamente quasi il 50 per cento in più. In termini monetari, sono 8.450 euro lordi in più all’anno.
Perché la tredicesima al Sud è più leggera
Per questo mese di dicembre, ovviamente, lo spread riguarda anche la tredicesima mensilità che viene pagata proprio in questi giorni. Per la Cgia "è chiaro che queste disuguaglianze salariali molto marcate sono legate al caro-vita e alla produttività che sono nettamente superiori al Nord rispetto al Sud". Secondo lo studio, "i valori retributivi medi sono condizionati negativamente dalla presenza dei contratti a termine, che gravitano in particolare nel Mezzogiorno". Incide anche la "concentrazione delle multinazionali, dei grandi gruppi industriali e degli istituti di credito/finanziari/assicurativi che, rispetto alle Pmi, erogano stipendi più pesanti, ma non sono distribuiti uniformemente lungo tutto lo stivale. La presenza di queste realtà, infatti, si raccoglie, in particolar modo, nelle grandi aree urbane del Nord".
Le cifre
Nel 2023 il monte salari lordo erogato ai 17,3 milioni di lavoratori dipendenti privati presenti in Italia ha toccato i 411,3 miliardi di euro: equivalenti ad una retribuzione media mensile lorda di 1.820 euro, il 3,5 per cento in più rispetto al 2022, anche se l’inflazione, sempre l’anno scorso, è cresciuta molto di più, per l'esattezza il 5,7 per cento. La Cgia segnala infine, che oltre il 60 per cento dell’ammontare complessivo delle retribuzioni erogate nel Paese sono state pagate ai lavoratori del Nord.
La classifica delle città
L'area geografica con gli stipendi medi più alti è Milano: nel capoluogo regionale lombardo la retribuzione mensile media nel 2023 è stata di 2.642 euro.
Seguono i dipendenti privati di Monza-Brianza con 2.218 euro e i lavoratori delle province ubicate lungo la via Emilia. Ovvero, Parma con una busta paga lorda di 2.144 euro, Modena con 2.129 euro, Bologna con 2.123 euro e Reggio Emilia con 2.072 euro.
Nella graduatoria nazionale che include 107 province, la prima realtà geografica del Mezzogiorno è Chieti che occupa il 55° posto con una retribuzione mensile media di 1.598 euro. Infine, tra le province con le retribuzioni più 'leggere' ecco Trapani con 1.143 euro, Cosenza con 1.140 euro e Nuoro con 1.129 euro. Maglia nera a livello nazionale è Vibo Valentia, dove i dipendenti occupati in questo territorio percepiscono uno stipendio mensile medio di soli 1.030 euro.