Il drone iraniano protagonista anche nella guerra in Ucraina
L'Iran attacca Israele con centinaia di droni, lanciati in 3 ondate. Teheran avvia l'offensiva, nell'operazione 'Vera promessa', utilizzando un'arma ben nota: i droni Shahed, protagonisti anche nel conflitto tra Russia e Ucraina perché usati ampiamente da Mosca per colpire le città ucraine.
I droni Shahed sono sotto i riflettori dalla fine del 2022 e in particolare dall'inizio del 2023 per il ruolo che ricoprono nelle strategie russe. I droni Shahed-136 sono piccoli veicoli aerei senza equipaggio (UAV) progettati con costi limitati per eludere le difese aeree e colpire bersagli a terra dopo averli individuati.
"I droni Shahed-136 sono munizioni vaganti. Le loetering munition a livello tattico hanno più o meno le stesse caratteristiche", ha spiegato in passato all'Adnkronos Tiziano Ciocchetti, analista militare di difesa online.
Il drone - lungo circa 3,5 metri, con apertura alare di 2,5 metri e velocità di 180/190 km orari - ha una caratteristica forma a delta con la fusoliera, dove si trova la testata esplosiva, direttamente integrata nelle ali, ai cui margini si trovano gli stabilizzatori.
Politica
Canone Rai, Forza Italia contro il...
Nevi lancia affondo contro il leader della Lega, poi corregge il tiro. Il segretario azzurro: "Chiariremo, conta unità coalizione"
Non c'è pace nel centrodestra. Dopo le forti fibrillazioni registrate mercoledì al Senato sul decreto fiscale, con Forza Italia che ha votato con l'opposizione contro l'emendamento della Lega sul taglio del canone Rai, il clima interno alla maggioranza resta teso. Stavolta è il 'paraculetto gate' a scuotere il governo.
Il 'paraculetto gate', mea culpa di Nevi dopo le polemiche
A dar fuoco alle polveri, infatti, ci pensa il portavoce nazionale azzurro, Raffaele Nevi (classe '73 da Terni, una lunga gavetta politica nella sua Umbria prima dell'approdo in Parlamento nel 2018), uno dei fedelissimi di Antonio Tajani, che prima invita l'alleato Matteo Salvini a ''darsi una calmata'' per poi lanciare l'affondo: ''Salvini fa un po' il paraculetto e dice che nel programma c'è anche la riduzione del canone Rai...''.
Un giudizio che in tanti tra gli azzurri a mezza bocca condividono ma i vertici del partito devono smentire per spirito di coalizione, perché è arrivato il momento di abbassare i toni. Berlusconi ci ricordava sempre che l'unità della coalizione è e resta il nostro bene più prezioso, avrebbe ammonito Tajani. Tant'è che Nevi a stretto giro di posta corregge il tiro: ''Ho visto che la sinistra non vede l'ora di mettere zizzania all'interno della coalizione, mi dispiace che sia stato completamente travisato il mio pensiero ed estrapolato ad arte". Il vicepresidente vicario dei deputati forzisti fa mea culpa: ''Salvini porta avanti una legittima proposta politica in assoluta trasparenza e onestà intellettuale, ci tenevo a scusarmi se le mie parole sono risuonate come offensive nei suoi confronti".
Il bene della coalizione e i dubbi azzurri sulla gestione della pratica Rai
Quel che conta, dunque, è il bene della coalizione, ma in casa Forza Italia, raccontano, restano i dubbi, l'amarezza e il forte malcontento, se non la rabbia, per come è stata gestita la pratica Rai. Che da alcuni viene considerata la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso. C'è chi guarda con sospetto il ruolo e l'attivismo al centro di 'Noi Moderati' (basti pensare al ritorno all'ovile di Mara Carfagna e Mariastella Gelmini fuoriuscite da 'Azione'), chi, invece, si chiede come mai Fdi era pronta a trovare oltre 430 milioni di euro per compensare il taglio del canone a 70 euro che costa solo 50 centesimi al cittadino italiano, invece di impiegare quei soldi per abbassare davvero le tasse e non per una mera partita di giro.
L'input di Tajani: stop alle polemiche
Non solo, c'è chi poi ricorda che esiste un'altra partita delicata, quella sulle deleghe di Raffaele Fitto, e i rumors su una presunta ipotesi di affidarle a Elisabetta Belloni avrebbe fatto arricciare il naso a più di un forzista. Insomma, ci sarebbero tante ragioni di malessere che spingerebbero gli azzurri a mettersi di traverso. Ma l'input di Tajani è stato preciso: ora stop polemiche, andiamo avanti, anche perché al prossimo Cdm ci sarà modo per un confronto e chiarire con gli alleati.
Intanto, al termine della serata, arriva la risposta di Salvini al "paraculetto": "Peace and love...", la conclusione dell'azzurro.
Esteri
Israele, il nuovo piano a Gaza: una barriera per tagliare...
Video e immagini satellitari mostrano centinaia di edifici demoliti tra il Mar Mediterraneo e il confine con Israele
Israele sta costruendo una nuova barriera di demarcazione militare nella Striscia di Gaza, per separare la parte settentrionale dell'enclave palestinese dal resto dell'area. Lo afferma la Bbc dopo aver visionato immagini satellitari in cui si vedono militari israeliani impegnati a bonificare e a radicare il controllo su un'ampia area nel nord della Striscia.
Video e immagini satellitari mostrano centinaia di edifici demoliti tra il Mar Mediterraneo e il confine con Israele, la maggior parte dei quali tramite esplosioni controllate. Le immagini mostrano anche veicoli dell'esercito israeliano stanziati lungo la nuova linea di demarcazione che si estende per circa nove chilometri attraverso Gaza. Ovvero da est a ovest, dividendo la città di Gaza e le città di Jabalia, Beit Hanoun e Beit Lahia nel nord della Striscia di Gaza.
Secondo gli analisti citati dalla Bbc, sembrerebbe che Israele intenda dividere la Striscia di Gaza per poterla controllare meglio. H.a. Hellyer, esperto di sicurezza del Medio Oriente del think tank Rusi, ha affermato che le immagini satellitari mostrate dalla Bbc indicherebbero che Israele si sta preparando a impedire ai civili palestinesi di tornare a nord di Gaza. Secondo le Nazioni Unite sono più di 100mila le persone che sono già state sfollate dal nord di Gaza.
Dalle immagini diffuse online dalle Forze di difesa israeliane (Idf) si vedono diversi edifici a più piani distrutti, in modo sistematico, da ottobre. Un portavoce delle Idf ha dichiarato alla Bbc che non c'è alcuna intenzione di distruggere infrastrutture civili "senza necessità operativa" per neutralizzare Hamas. Altri filmati mostrano veicoli Humvee dell'Idf che attraversano l'area sgomberata e che dimostrano che le truppe israeliane hanno il controllo dell'area. E che intenderebbero conservarlo a lungo.
I militari israeliani, insomma, "stanno lavorando per il lungo periodo. Mi aspetterei che la separazione a nord si sviluppi esattamente come il corridoio Netzarim", ha dichiarato Hellyer. Il corridoio Netzarim, completato a maggio, divide l'area a sud di Gaza City, mentre il corridoio Philadelphi dà all'Idf il controllo del territorio che corre lungo il confine di Gaza con l'Egitto.
Economia
Sciopero oggi 29 novembre per trasporti, scuola e sanità:...
La protesta, indetta da Cgil e Uil, prevede lo stop per tutti i settori pubblici e privati con l'esclusione delle ferrovie. Sciopero ridotto da otto a quattro ore dopo la precettazione per trasporto pubblico, aereo e marittimo
Sciopero generale oggi, 29 novembre, in tutti i settori tranne i treni. La mobilitazione nazionale contro la manovra, proclamata da Cgil e Uil, coinvolge i settori pubblici e privati, dalla sanità alla scuola, dalle fabbriche alle poste, passando per giustizia, commercio, ministeri e vigili del fuoco. Per tutti i settori coinvolti, lo stop previsto è di otto ore o per l'intero turno di lavoro. Sciopero ridotto invece a quattro ore - dalle 9 alle 13 - per il trasporto pubblico, aereo e marittimo, per la precettazione del Mit.
Escluso del tutto il trasporto ferroviario perché sulla base delle rilevazioni del Garante scioperi era stato già sfilato dalla lista dei settori aderenti alla mobilitazione nel rispetto della 'regola dei dieci giorni'.
"Lo sciopero è un diritto sacrosanto, come sacrosanto è il diritto alla Salute, alla mobilità" ha detto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini. "La Commissione di garanzia ha chiesto di limitare a 4 ore lo sciopero, i sindacati hanno detto di no, apriti cielo, e io ho esercitato il mio diritto e dovere" con la precettazione.
Il giallo del ricorso al Tar
Secondo una nota del Mit, il presidente della terza sezione del Tar avrebbe infatti bocciato il ricorso d’urgenza promosso da alcuni sindacati contro la precettazione firmata da Matteo Salvini, che esprimeva “grande soddisfazione". Ma Cgil e Uil in una nota congiunta precisano: "Il ricorso d’urgenza contro la precettazione, rigettato dal Tar, di cui si ha notizia da organi stampa, non è quello presentato" dai due sindacati.
Quali sono le ragioni dello sciopero
Lo sciopero è contro la manovra, per il potere d'acquisto e per il rinnovo dei contratti. I due sindacati, Cgil e Uil, scendono in piazza, spiegano, per chiedere di "cambiare" la manovra di bilancio, considerata del tutto "inadeguata a risolvere i problemi del Paese" e per rivendicare l'aumento del potere d'acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali.
Cortei in tutta Italia
Previsti manifestazioni, comizi e cortei in tutta Italia, con il leader della Cgil Maurizio Landini che scenderà in piazza con i lavoratori a Bologna, e il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri che sarà invece a Napoli. A Roma, corteo da piazza Indipendenza (ore 9.30) a piazza Barberini. Due i cortei nel centro di Milano domani. Cgil e Uil danno appuntamento alle 9.30 in largo 11 Settembre. Da lì il corteo raggiungere piazza San Babila, dove è previsto il comizio finale.
Stessa ora, ma luogo differente per il concentramento di sindacati di base, movimenti sociali, collettivi studenteschi e comitati per il diritto all’abitare, all’istruzione e alla sanità pubblica: si troveranno alle 9.30 in piazza Fontana, dove - preannunciano - "verrà deposta una corona in ricordo di Licia e Pino Pinelli e sarà realizzato un murale per riaffermare la lotta per la giustizia sociale". Il corteo sfilerà poi per le vie del centro, fino a raggiungere piazza della Scala. In Toscana è prevista una manifestazione regionale a Firenze: ore 9.30 partenza corteo da piazza Santa Maria Novella, interventi conclusivi in piazza Poggi.