Connect with us

Published

on

Attacco Iran, l’appello a Israele a non provocare escalation

Generale Tricarico: "Cieli Israele impenetrabili, ora dimostri saggezza cessando conflitto". Bertolini: "Iran ha testato opinione pubblica"

Attacco Iran - (Afp)

L'attacco dell'Iran contro Israele è stato efficace o soprattutto un'operazione mediatica? Israele ha dimostrato di essere impenetrabile? Sono le domande a cui provano a rispondere, interpellati dall'Adnkronos, i Leonardo Tricarico e Marco Bertolini. I sistemi difensivi di Israele avrebbero neutralizzato il 99% di droni e missili lanciati da Teheran.

"Israele potrebbe a questo punto chiudere in bellezza con la dimostrazione a tutto il mondo e agli esperti che i suoi cieli sono impenetrabili e chiunque osi avventurarsi tentando di attaccare non potrà avere alcuna speranza di successo. Se è vero che hanno lanciato missili di ogni tipo, a traiettoria balistica o guidati, e razzi nelle quantità dette, evidentemente il sistema non si è nemmeno saturato", dice il generale Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica e attuale presidente della fondazione Icsa.

"Questo non è successo, quindi ora Israele potrebbe ancora una volta uscire a testa alta e chiudere il conflitto accettando quello che Hamas ha sempre chiesto, una cessazione definitiva delle ostilità con le quali poi restituirebbe i cittadini israeliani rapiti", aggiunge.

"Questo è un auspicio di chi deve mostrare saggezza: su questo si dovrebbe concentrare ancora una volta la diplomazia internazionale. C'è da augurarsi che da un evento di guerra così aspro e duro ne possano scaturire le soluzioni per avviare un negoziato serio e definitivo. E' ora che anche Israele metta in campo buonsenso: se insiste su questa linea, perderà la guerra strategica mentre la tattica sarà una vittoria di Pirro".

Riguardo alla posizione del nostro Paese e agli eventuali pericoli, il generale Tricarico spiega: "L'Italia sta integrando una missione dell'Onu che ormai non ha più senso, perché se quelle forze italiane erano sulla linea di contatto tra Libano e Israele per prevenire attività proprio di questo tipo, il senso è certamente molto ridotto. Evidentemente, se non c'è un segnale di allarme che possa portare al ritiro delle nostre forze, si è fatta la valutazione che il rischio non sia così alto".

Le caratteristiche dell'attacco dimostrano che "non c'era la volontà da parte dell'Iran di superare la linea rossa con azioni particolarmente pericolose. Ha lanciato prima i droni, che sono i mezzi più lenti: è stata un po' una 'telefonata' questa, ci hanno messo ore ad arrivare", osserva il generale Bertolini, già comandante del Coi.

"Il sistema di difesa è stato preallertato e solo a quel punto sono stati lanciati i missili. Se l'Iran avesse voluto fare male, avrebbe lanciato subito i missili per primi, in modo da cogliere di sorpresa il sistema di difesa. E' successa un po' la stessa cosa, forse, di quando è stato ucciso il generale Soleimani: si sono limitati in quel caso a lanciare pochi missili nel Kurdistan iracheno contro basi americane con risultati soltanto simbolici", prosegue.

"Una 'telefonata', dunque, per salvare la faccia a uso della propria opinione pubblica, già umiliata con l'attacco a Damasco e ancora prima con l'uccisione del generale Soleimani. Tuttavia una azione, secondo me, controproducente - spiega - perché la loro opinione pubblica può essere indotta a pensare che abbiano conseguito chissà quali obiettivi, ma da un punto di vista internazionale si fa presto a pensare che sia stato un fallimento. E' una azione che poi potrebbe dare il via a una controreazione: se Israele la prende come motivo per attaccare le centrali di produzione del materiale missile in Iran, come vorrebbe fare da sempre, avrebbe una escalation. Ora cosa succederà dipenderà dalla eventuale controreazione".

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Sport

Roma, Ranieri: “Dybala titolare col Tottenham? Stiamo...

Published

on

Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia della sfida europea con gli Spurs

Claudio Ranieri - Fotogramma/IPA

"Se la gara con il Tottenham conta più per la classifica o per il morale? Le due cose insieme naturalmente. Il Tottenham vive un momento eccellente, ha fatto 4 gol al City. Hanno battuto anche United e Aston Villa. Fanno quel tipo di calcio che amo, macinano gioco. L’allenatore sta facendo un lavoro eccellente, gli faccio i miei complimenti”. Lo ha detto il tecnico della Roma, Claudio Ranieri, alla vigilia della sfida di Europa League con il Tottenham. "È una partita che da tantissimi stimoli. Questa non è una partita amichevole, giochiamo contro una squadra che è fantastica, noi dovremo essere intelligenti e scaltri".

Con Hummels in conferenza

“Hummels? E' venuto perchè è un giocatore di livello internazionale. Non è pretattica. Devo ancora parlare con tutti, li ho lasciati liberi mentalmente. Domani sarò a colloquio con Hummels e vediamo se avrà recuperato dopo Napoli. Sono sereno perché abbiamo perso per un’indecisione ma non mi è dispiaciuta la prestazione. I ragazzi hanno fatto quello che gli avevo chiesto. Hanno dato il 100% ed hanno fatto la prestazione. Abbiamo sbagliato alcune cose e non mi aspettavo quel tipo di partita perché siamo stati titubanti con la palla. Troppi errori nei passaggi, ma c’è la prestazione. Il nuovo allenatore non ha la bacchetta e cambia tutto. Dybala come sta? Si è allenato, non soffre di nessun dolore, lo valuterò domani. Una cosa è averlo e un'altra è non averlo, sono convinto che abbia i colpi per risolvere le partite".

Continue Reading

Lavoro

Confprofessioni, Marco Natali è stato eletto presidente

Published

on

Lo sguardo sarà rivolto al superamento delle sfide attuali come la transizione green e digitale, l’internazionalizzazione, l’evoluzione dei modelli organizzativi e il potenziamento del welfare

Marco Natali neopresidente Confprofessioni

Marco Natali è stato eletto presidente di Confprofessioni dal consiglio generale della Confederazione, che riunisce le associazioni di categoria. Con questa nomina, si chiude l’era di Gaetano Stella, sotto la cui guida Confprofessioni ha consolidato la propria stabilità, credibilità e capacità di rappresentanza. Natali si prepara a inaugurare una fase di evoluzione per Confprofessioni, con l’obiettivo di adattare l’organizzazione ai mutamenti socioeconomici e di trasformarla in un punto di riferimento sempre più dinamico e innovativo per i professionisti italiani.

Nel suo discorso d’insediamento, il neopresidente ha presentato un programma ambizioso, incentrato su due pilastri fondamentali: le persone e la rappresentanza. “Questo è il momento di osare. E' tempo di costruire sul lavoro svolto finora e di guardare a nuovi orizzonti con determinazione e visione strategica. Ringrazio il presidente Stella e la sua squadra per l’impegno e la dedizione con cui hanno guidato la Confederazione, lasciando un’eredità di crescita e solidità, preziosa base per il futuro”, ha dichiarato Natali.

Lo sguardo sarà rivolto al superamento delle sfide attuali come la transizione green e digitale, l’internazionalizzazione, l’evoluzione dei modelli organizzativi e il potenziamento del welfare dedicato ai professionisti e ai loro dipendenti, nonché al rafforzamento delle relazioni con stakeholder strategici come sindacati, politica e rappresentanze professionali. Azioni importanti per valorizzare il ruolo centrale del professionista nella società.

Accanto a Marco Natali lavorerà una giunta esecutiva caratterizzata da una forte presenza femminile rispetto al passato, e composta da esponenti di spicco del settore: vice presidente - Andrea Dili (Adc), Salvo Barrano (Ana), Luigi Carunchio (Ungdcec), Giole Semprini Cesari (Andi), Paola Cogotti (Ancl), Alessandro Dabbene (Fimmg), Paola Fiorillo (Anf), Maria Pungetti (Assoingegneri), Dominella Quagliata (PlpP) e Ezio Maria Reggiani (Anc).

Tra gli altri incarichi assegnati, il consiglio generale ha nominato Raffaele Loprete (Ungdcec) - presidente, Roberto Accossu (Fidaf) e Carmen Colangelo (Cipa come revisori, e il nuovo collegio dei probiviri, composto da Vilma Iaria (Adc) come presidente, Ennio Bucci (Anf) e Marina Brinchi (Plp) come componenti effettivi, e Sandro Spella (Ungdcec) e Fernando Tebaldi (Ancl) come supplenti.

“L’Italia può contare su professionisti dalle competenze straordinarie, capaci di essere il motore della crescita economica e sociale del Paese. Confprofessioni deve essere la voce di queste eccellenze, creando nuove opportunità e affrontando con coraggio le sfide che ci attendono”, ha concluso Natali. Sotto questa nuova guida, Confprofessioni punta a rafforzare il proprio ruolo come interlocutore autorevole a livello nazionale ed europeo, lavorando per un futuro in cui l’aggregazione delle competenze, il networking internazionale e l’innovazione tecnologica siano al centro del cambiamento.

Continue Reading

Lavoro

Food, Sabrina Bai: impresa al femminile e arte...

Published

on

Segnalato in guida Michelin a 4 mesi dall'apertura, unico ad ottenere i Tre Mappamondi nella Guida dei Migliori ristoranti del Gambero Rosso nel 2024 e 2025 e le Tre bacchette nella Guida Sushi

Food, Sabrina Bai: impresa al femminile e arte dell’ospitalità nel 1° ristorante kaiseki a Roma

Una storia di imprenditorialità al femminile, ma anche un visione di ampio respiro che unisce culture diverse. Da questo binomio nasce Kohaku, primo e unico ristorante di cucina kaiseki a Roma. A fondarlo Sabrina Bai, 28enne nata a Brescia da una famiglia di origini cinesi, trasferitasi a Roma con i suoi genitori, titolari di un’impresa di import export, dove abbraccia gli studi di Economia e management. Poi un viaggio in Giappone, che tocca le corde del suo cuore aprendole gli occhi su un panorama diverso. E' da qui che nasce il desiderio di portare quell’angolo di Oriente a Roma. E lo fa attraverso una passione innata, quella per il mondo della gastronomia, che condivide con suo padre, che diventerà il suo più importante compagno di viaggio e di studi nell’approfondimento della cucina giapponese.

Dopo diversi corsi e stage in Giappone, la prima avventura gastronomica di Sabrina Bai si chiama Shiroya, ristorante della tradizione giapponese in stile Izakaya, la trattoria nipponica, aperto nel 2019 a soli 23 anni, che subito ottiene la menzione nella Guida Michelin. I viaggi e gli studi di approfondimento continuano e scopre un mondo più vasto, quello della cucina kaiseki, nata in occasione del diffondersi in Giappone della cerimonia del te, in cui il cibo diviene un importantissimo mezzo di comunicazione, non solo tra gli uomini, ma anche tra l’uomo e la divinità, tra l’uomo e la natura.

Da qui l’idea di costruire il suo nuovo locale dove l’omotenashi (l’arte dell’ospitalità giapponese) scandisce il tempo e il canone estetico del wabi sabi, con le sue linee essenziali e i materiali naturali, trasporta l’ospite in una dimensione culturale diversa e unica. Così, a Roma, in zona via Veneto (via Marche 66), nasce Kohaku, primo e unico ristorante ad aver portato l’autentica cucina Kaiseki nella capitale, segnalato in guida Michelin a soli 4 mesi dall'apertura, e unico ad ottenere i Tre Mappamondi nella Guida dei Migliori ristoranti del Gambero Rosso sia per l’anno 2024 che per il 2025 e le Tre bacchette nella Guida Sushi del Gambero Rosso.

Ogni giorno, dal lunedì al sabato, Kohaku accoglie i suoi ospiti con percorsi che si rinnovano con il proseguire delle stagioni. Un viaggio alla scoperta di un rituale antico e l’autentica esperienza della cucina kaiseki è ciò che accoglie il cliente che varca la soglia di Kohaku.

“Qui si viene per provare un elegante pasto della tradizione che si snoda attraverso un importante percorso che alterna tante portate gastronomiche realizzate attraverso le tecniche culinarie e i principi della filosofia kaiseki”, racconta Sabrina Bai, alla guida di Kohaku che, nella lingua nipponica, vuol dire 'ambra'. "L’ambra - spiega - è una pietra dalla 'perfetta imperfezione' (o 'wabi sabi'), criterio che sta alla base del canone estetico giapponese e che si è sviluppato unitamente alla cucina kaiseki nel XII secolo. E come l’ambra, bellissima, si forma lentamente dalla resina, goccia dopo goccia, così il progetto culinario di Kohaku avrà bisogno del suo tempo per essere pienamente compreso e radicarsi".

"Sia i romani che gli stranieri hanno accolto con grand e curiosità ed entusiasmo il nostro progetto per vivere, senza spostarsi dalla città, un’esperienza gastronomica autentica vocata all’alta cucina giapponese, che permette di compiere la scoperta della cultura del Sol Levante, partendo dalla tavola", sottolinea la proprietaria.

All’ospite è data la scelta dell’esperienza da vivere: quella più immersiva del Kohaku Sushi Kaiseki al bancone oppure il menu degustazione, Kohaku Kaiseki da dieci o sei portate, seduti al tavolo in una formula ugualmente autentica che però permette sia di affidarsi allo chef (omakase) che di scegliere alla carta.

Il rapporto esclusivo e diretto con lo chef è l’elemento che caratterizza l’esperienza del Kohaku Sushi Kaiseki ed è un rituale che si svolge sotto gli occhi dell’ospite, il quale riceve le pietanze, preparate espressamente per lui, direttamente dalle mani del cuoco. Il percorso di degustazione conduce gli ospiti in Giappone ed è vergato a mano su un foglio di pergamena dal cuoco stesso, che firma questo 'memoir' culinario. Ha inizio così un cammino complesso che (portata dopo portata, preparata espressa e presentata dallo chef con aneddoti e curiosità) propone un menu ideato per catapultare il commensale in uno dei più rinomati ristoranti kaiseki di Tokyo o Kyoto. Si viene accompagnati dalla musica giapponese tra il jazz e il lofi, che invita alla concentrazione, grazie a una playlist creata ad hoc per Kohaku dal sound designer Yiming Zhou. La cena kaiseki sushi completa comprende 12 portate, servite in un ordine rigoroso che segue un alternarsi del gusto e delle consistenze.

Il calore del legno, i toni del verde salvia e dell’arancio Hermes delle sedute accolgono l’ospite, invece, nella sala del Kaiseki destinata alla degustazione della linea calda. Due sono i menu degustazione possibili, da dieci o sei portate, oppure si può optare per scegliere liberamente alla carta uscendo però dal percorso più propriamente kaiseki.

Continue Reading

Ultime notizie

Sport2 ore ago

Roma, Ranieri: “Dybala titolare col Tottenham? Stiamo...

Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia della sfida europea con gli Spurs "Se la gara con il Tottenham conta...

GR Audio (Giornali Radio)3 ore ago

GrAudio Flash delle 19:50 del 27 novembre

Lavoro3 ore ago

Confprofessioni, Marco Natali è stato eletto presidente

Lo sguardo sarà rivolto al superamento delle sfide attuali come la transizione green e digitale, l’internazionalizzazione, l’evoluzione dei modelli organizzativi...

Lavoro3 ore ago

Food, Sabrina Bai: impresa al femminile e arte...

Segnalato in guida Michelin a 4 mesi dall'apertura, unico ad ottenere i Tre Mappamondi nella Guida dei Migliori ristoranti del...

GR Audio (Giornali Radio)3 ore ago

GrAudio edizione delle 19:30 del 27 novembre

Cronaca4 ore ago

Emanuela Orlandi, Promotore giustizia Vaticano:...

Alessandro Diddi: "Contenuto riservato. Con Italia piena collaborazione, non ci mettiamo in competizione" Il dossier su Emanuela Orlandi di cui...

Salute e Benessere4 ore ago

Speranza anti-Parkinson, impiantati neuroni da staminali...

È questo il risultato 'made in Ue' degli studi condotti, a partire dal 2008, nel contesto di tre consorzi di...

GR Audio (Giornali Radio)4 ore ago

GrAudio Flash delle 18:50 del 27 novembre

Ultima ora4 ore ago

Musk pubblica lista funzionari federali da licenziare

Il sindacato dei dipendenti federali: "Tattiche intimidatorie" Elon Musk pubblica su X i nomi ed i titoli di funzionari federali...

GR Audio (Giornali Radio)4 ore ago

GrAudio edizione delle 18:30 del 27 novembre

Esteri4 ore ago

Italia-Francia, celebrato terzo anniversario Trattato...

Il 'Trattato di cooperazione rafforzata tra la Repubblica francese e la Repubblica italiana' ha l'obiettivo di definire un quadro stabile...

Cronaca4 ore ago

Una vita in apnea, campagna ‘Al cuore del...

Un video, un sito e attività social per descrivere l'ipertensione arteriosa polmonare, iniziativa Msd con testimonial Alessia Zecchini Può accadere...

Spettacolo4 ore ago

Salvatore Esposito è ‘Piedone’ con la...

Il 2 dicembre debutta su Sky Cinema e in streaming su Now la nuova serie tv Il mito di Bud...

Cronaca4 ore ago

Malattie rare, Luppi (Msd Italia): “Impegnati in...

Presidente e Ad a lancio campagna 'Al cuore del respiro' su ipertensione arteriosa polmonare: "Investiti 103 mln in ricerca clinica...

Cronaca4 ore ago

Salute, apneista Zecchini: “Cuore e respiro parti...

Campionessa apnea e testimonial campagna Msd 'Al cuore del respiro' su ipertensione artesiosa polmonare: "Qui per dare il mio contributo...

Cronaca4 ore ago

Salute, Aurigemma (Lazio): “Istituzioni trasmettano...

Presidente Consiglio regionale a lancio campagna Msd 'Al cuore del respiro' su ipertensione arteriosa polmonare, 'oggi sanità ha bisogno di...

Economia5 ore ago

Inps, Fava: “Promuovere dialogo con tutti i giovani...

Così, il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, in occasione di Job&Orienta, il Salone nazionale dell’Orientamento, Scuola, Formazione e Lavoro che presenta...

Cronaca5 ore ago

Malattie rare, cardiologo D’Alto: “Per Iap...

Responsabile Centro ipertensione polmonare Monaldi Napoli al lancio della campagna Msd 'Al cuore del respiro', 'creare rete fra centri più...

Spettacolo5 ore ago

Rosa Chemical rompe il silenzio: “Vi racconto perché...

Il rapper italiano ha aggiornato i follower sulla sua condizione di salute Rosa Chemical è tornato sui social dopo un...

Economia5 ore ago

Energia, oltre 200 protagonisti a evento di Sungrow...

Grande successo per l’evento 'Power Up Your Future Ess Experience Day' organizzato da Sungrow lo scorso 21 novembre, che ha...