Attacco Iran su Israele, Idf: “Intercettato 99% droni e missili”. Meloni convoca G7
Gallant: "Confronto con Iran non è ancora terminato". Idf: "Intercettato 99% droni e missili". Meloni convoca G7. Biden: "Da Usa no sostegno a risposta"
Israele risponderà all'attacco dell'Iran, la portata della reazione è ancora da determinare. E' quanto hanno dichiarato fonti israeliane alla Cnn, spiegando che non è stato ancora deciso se la risposta sarà una cosa per "rompere tutti i piatti" o sarà più moderata. Le opzioni, hanno aggiunto le fonti, saranno discusse nel gabinetto di guerra convocato per oggi.
Gabinetto di guerra oggi
Israele valuta con attenzione le sue azioni dopo gli attacchi da parte dell'Iran, ha affermato il ministro degli Esteri Israel Katz, in una intervista alla radio dell'esercito. "Abbiamo detto, 'se l'Iran attacca Israele, attaccheremo l'Iran'. Questo impegno è ancora valido", ha affermato, precisando tuttavia che questioni specifiche su una possibile risposta dovranno essere discusse nel quadro appropriato sotto la direzione del Premier Benjamin Netanyahu. Il gabinetto di guerra israeliano si riunirà nel pomeriggio di oggi proprio per discutere dei prossimi passi.
Iran: "Operazione militare contro Israele è conclusa"
L'operazione militare contro Israele "è conclusa". E' il capo di stato maggiore delle forze militari iraniane, Sardar Bagheri, ad affermarlo in una intervista all'emittente pubblica Irinn Tv. Anche se, ha sottolineato, le forze iraniane rimangono in alto stato di allerta e pronte "ad agire se necessario". "Se il regime sionista risponde, la nostra prossima operazione sarà molto più estesa", ha aggiunto. In un messaggio inviato agli Usa, rappresentati a Teheran dall'ambasciata della Svizzera, ha detto che se gli Stati Uniti cooperano con Israele nelle possibili prossime azioni, Teheran si interesserà alle le basi americane che "non avranno alcuna sicurezza".
Idf: "Intercettati 99% missili e droni"
Il 99% dei missili e droni lanciati contro Israele è stato intercettato. A riferirlo una fonte delle Forze di difesa israeliane a Ynet. L'Idf ha poi confermato che c'è un unico ferito in seguito all'attacco iraniano: una bambina di 10 anni di un villaggio beduino nel deserto del Negev, ferita da una scheggia. Le sue condizioni sono critiche.
"Mi risulta che contro Israele sono stati lanciati circa 360 diverse munizioni, 170 droni esplosivi, 30 missili cruise e 120 missili balistici", ha ha dichiarato alla Bbc il tenente colonnello Peter Lerner, un portavoce dell'esercito israeliano, dopo l'attacco iraniano. "La grande maggioranza è stata intercettata", ha aggiunto.
Secondo il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, la maggior parte dei missili sono stati intercettati dal sistema di difesa aerea Arrow e abbattuti fuori dallo spazio aereo israeliano.
Idf: "Contro attacchi Iran, operato a stretto contatto con Usa, Gb e Francia"
Israele "sta operando a stretto contatto" con Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, ha reso noto ancora Hagari, precisando che nella notte, durante gli attacchi iraniani, i tre Paesi "sono entrati in azione". "Questa partnership è sempre stata stretta ma questa notte si è manifestata in modo inusuale", ha aggiunto.
Netanyahu: "Li abbiamo intercettati e respinti, insieme vinceremo"
"Li abbiamo intercettati. Li abbiamo respinti. Insieme vinceremo". Così ha twittato il premier israeliano Benyamin Netanyahu, dopo che l'Iran ha lanciato nella notte un attacco contro Israele usando centinaia di droni divisi.
Biden a Netanyahu: "Da Usa no sostegno a risposta Israele contro Iran"
Il presidente americano Joe Biden ha parlato al telefono con il Premier israeliano Benjamin Netanyahu a cui ha precisato che quella di questa notte deve essere considerata una vittoria perché, secondo la valutazione degli Stati Uniti, gli attacchi dell'Iran hanno avuto in larga misura esito negativo e hanno dimostrato la superiorità della capacità militare di Israele, ha spiegato una fonte della Casa Bianca a Cnn. Le forze americane sono state coinvolte nella difesa di Israele: hanno intercettato più di 70 droni e almeno tre missili balistici. Ma Biden, scrive Axios, ha precisato a Netanyahu che gli Usa non sosterrebbero eventuale attacco di Israele contro l'Iran.
Israele chiede riunione d'emergenza Cds Onu
Israele ha chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per "condannare le gravi violazioni" commesse dall'Iran con l'attacco delle ultime ore e perché agisca "immediatamente per designare i Guardiani della rivoluzione come gruppo terroristico".
Iran all'Onu: "Atto di autodifesa dopo attacco Israele in Siria"
L'ambasciatore iraniano presso le Nazioni Unite, Amir Saed Iravani ha inviato nel frattempo una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, spiegando che si tratta di "un atto di autodifesa" dopo che Israele ha attaccato la loro ambasciata in Siria all'inizio di aprile.
"Questa azione rientra nell'esercizio del diritto intrinseco dell'Iran all'autodifesa, come delineato nell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, e in risposta alle ricorrenti aggressioni militari israeliane, in particolare all'attacco armato del 1° aprile 2024 contro le sedi diplomatiche iraniane, a dispetto dell'articolo 2, paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite”, ha detto, a quanto riporta l'agenzia Irna, l'ambasciatore iraniano, spiegando che “se il regime israeliano dovesse commettere nuovamente un’aggressione militare, la risposta dell’Iran sarà sicuramente e decisamente più forte e più risoluta”.
Iravani ha aggiunto: "Purtroppo, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha fallito nel suo dovere di mantenere la pace e la sicurezza internazionale, consentendo al regime israeliano di oltrepassare le linee rosse e violare i principi fondamentali del diritto internazionale. Tali violazioni hanno esacerbato le tensioni nella regione e minacciato la pace e la sicurezza regionale e internazionale. La Repubblica Islamica dell’Iran non esiterà a esercitare il suo diritto intrinseco all’autodifesa quando richiesto.
Meloni convoca il G7
Intanto è stata convocata dalla presidenza italiana del G7 per il primo pomeriggio di oggi una riunione in videoconferenza dei leader del G7 sull'attacco iraniano a Israele. E' quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi.
"La Presidenza italiana del G7 - si legge in una nota di palazzo Chigi - ha convocato, per il primo pomeriggio di oggi, una conferenza in collegamento a livello leader per discutere dell’attacco iraniano contro Israele".
Cronaca
SuperEnalotto, numeri combinazione vincente 28 novembre 2024
Quattro '5' vincono 42.142 euro ciascuno
Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi. Realizzati invece quattro '5' che vincono 42.142 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 37,8 milioni di euro.
Quali sono i punteggi vincenti
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Come faccio a sapere se ho vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente
La combinazione vincente di oggi è 3, 8, 37, 54, 74, 84. Jolly: 26. SuperStar: 26.
Sport
Europa League, la traversa frena la Lazio e finisce 0-0 con...
I biancocelesti non vanno oltre ad un pareggio in casa con i bulgari
Dopo 4 vittorie nelle prime 4 giornate la Lazio frena la sua corsa in Europa League. I biancocelesti non vanno oltre ad un pareggio per 0-0 in casa con i bulgari del Ludogorets dopo una prova al di sotto rispetto a quelle fornite nell'ultimo mese e mezzo dalla squadra di Baroni che può comunque rammaricarsi per la grande occasione arrivata all'86' con la traversa presa da Guendouzi. La Lazio resta comunque in testa con 13 punti ma viene agganciata dall'Athletic Bilbao in attesa delle partite delle ore 21, il Ludogorets sale invece a quota 2 e resta lontano dalla zona playoff.
Dopo una prima fase di studio la Lazio si rende pericolosa per prima al 23'. Lancio di Patric per Pedro, che scatta in posizione regolare e si allarga a destra per evitare l'uscita del portiere. Passaggio a rimorchio per Tchaouna e cross di prima per Noslin, che non riesce a coordinarsi al meglio e calcia fuori di poco. Al 27' il primo ammonito del match: è Pellegrini punito per una trattenuta su Marcus. Alla mezz'ora ripartenza pericolosa dei bulgari: Gropper cerca Marcus in area, ma Pellegrini arriva prima di tutti e spedisce il pallone in angolo salvando i suoi. Al 36' ci prova ancora il Ludogorets in contropiede. Cruz però cerca Marcos con un esterno destro troppo sul portiere e Mandas interviene senza problemi.
Un minuto dopo finalmente la Lazio gioca in velocità nei pressi dell'area avversaria e Vecino libera Dia al tiro: sul destro ravvicinato si oppone bene Bonmann. Arriva anche il primo giallo per gli ospiti che va a Witry, colpevole di aver allargato troppo il braccio su Guendouzi. Al 39' ancora Dia pericoloso in area, stavolta Bonmann lo ferma in uscita. Due minuti dopo giallo per Tchaouna per una scivolata in ritardo su un avversario. Al 44' Chochev atterra Dia vicino l'area: fallo evidente, ma l'arbitro lascia proseguire.
Baroni parte nelle ripresa con tre cambi: Lazzari per Pellegrini, Isaksen per Tchaouna e Castellanos per Dia. Anche la seconda frazione parte senza emozioni con le due squadre incapaci di impensierire la difesa avversaria. Al 12' il Ludogorets manovra bene e libera Witry al cross a destra. Il colpo di testa di Cruz termina alto. Poco dopo ci prova Pedro con un tiro da fuori area ma il portiere blocca la conclusione. Al quarto d'ora giallo per Gigot per un intervento in scivolata giudicato pericoloso dall'arbitro. Un minuto dopo ed entra Rovella per Vecino. Al 19' cross di Pedro verso il secondo palo, Lazzari arriva di gran carriera e calcia al volo ma la conclusione è da dimenticare e la palla termina decisamente alta sopra la traversa.
Un minuto dopo Guendouzi entra in area combinando con Isaksen e mette in mezzo, Noslin aggiusta per Pedro: tiro respinto. Al 26' Rovella trattiene Duah, da poco entrato al posto di Cruz e viene ammonito. Al 27' la squadra di casa chiede un rigore per fallo di Marcus su Isaksen. L'arbitro croato Strukan va al Var ma non concede il penalty ai biancocelesti: Patric protesta e si becca il giallo. Al 33' cross di Isaksen per Castellanos, che non arriva per un soffio e si limita a sfiorare il pallone. Subito dopo entra capitan Zaccagni al posto di Pedro. Tra gli ospiti spazio a Camara e Yordanov per Son e Gropper.
Al 41' Lazio a un passo dal gol: gran tiro di Guendouzi e palla sulla traversa. Poco dopo anche i bulgari esauriscono i cambi: Piotrowski dentro, fuori Chochev. Al primo minuto di recupero l'ultima chance per la Lazio: Castellanos va al tiro, la palla però non gira a sufficienza e si limita a sfiorare il palo.
Politica
Fitto pronto per Bruxelles, l’addio domani in Cdm....
Il pranzo di mercoledì al Quirinale della premier con Mattarella, rivelano fonti di Palazzo Chigi, non è stato sulle "fibrillazioni in Parlamento", ma ha avuto come "focus la manovra e l'Ue"
In tarda mattinata, quando la notizia del pranzo al Quirinale tra la premier Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rimbalza, c'è chi teme, nella maggioranza, e chi spera, nell'opposizione, che i 'fuori pista' di Matteo Salvini e Antonio Tajani abbiano provocato una slavina, col rischio concreto che venga giù tutto. Ma a stretto giro di posta fonti di Palazzo Chigi mettono in chiaro che l'incontro -avvenuto mercoledì e rimasto coperto per 24 ore- "non c'entra assolutamente nulla con le fibrillazioni che ci sono state ieri in Parlamento", era infatti "programmato da almeno una settimana" e "non a sorpresa".
La telefonata a Tajani e Salvini
Nel 'menu' "i viaggi internazionali, un excursus sull'Europa, dopo l'ok alla Commissione Ue con la nomina di Raffaele Fitto come vice presidente esecutivo e, naturalmente, la manovra". Che poi tra le portate non sia entrato anche lo sgambetto di Fi e il fallo di reazione della Lega -con il governo andato giù per ben due volte- resta difficile crederlo, di fatto però nel 'day after' si rafforza a Palazzo Chigi la volontà, emersa già ieri, di lasciarsi tutto alle spalle e tirare avanti. Meloni, oggi in Sardegna e domani a Bari per gli ultimi accordi di coesione da siglare, avrebbe sentito in giornata sia Salvini che Tajani, per normalizzare e ripartire dopo l'incidente. "Certo, fino al prossimo inciampo...", la convinzione che serpeggiava nei capannelli di deputati e senatori di Fdi questa mattina riuniti a Montecitorio per l'ennesima fumata nera sulla Consulta. A riprova che tra alleati resta una certa diffidenza. Anche oggi è stato disinnescato in extremis un incidente tra Forza Italia e Lega, con il 'paraculetto', affibbiato da Raffaele Nevi al leader leghista.
I saluti a Fitto va in Ue
Domani, viene assicurato, in Cdm non si farà parola sull'accaduto, nessun appello a evitare frizioni -"il messaggio è già passato forte e chiaro", la convinzione- mentre ci sarà spazio per un saluto, "come merita", al ministro uscente Raffaele Fitto, pronto a fare le valigie per Bruxelles. Un addio, quello del ministro salentino, che genera interrogativi e ragionamenti su quale sia il modo migliore per sostituirlo, ma anche innegabili 'appetiti'. "Il mantra è: lasciare ogni cosa al suo posto. E, se proprio necessario, toccare il meno possibile", ribadiscono fonti vicine alla presidente del Consiglio all'Adnkronos. Vale a dire che il superdicastero guidato da Fitto -Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr- "è stato cucito addosso a Raffaele, dunque non avrebbe senso mettere qualcun'altro al suo posto", la convinzione.
L'idea della premier resterebbe, dunque, quella di tenere l'interim e 'ripartire' il pacchetto di deleghe che fino ad ora Fitto ha gestito in solitaria puntando innanzitutto su Palazzo Chigi, dove la presidente del Consiglio può contare su due sottosegretari come Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, con il primo in funzione di 'regista'. E giocando più avanti la carta di un sottosegretario ad hoc - due i posti venuti meno nel sottogoverno con le dimissioni di Vittorio Sgarbi e Augusta Montaruli - creandone uno agli Affari europei.
"Di nuovi ministri - assicurano le stesse fonti - al momento non se ne parla", e questo nonostante continui a circolare il nome di Elisabetta Belloni, "se poi più avanti cambieranno le cose è chiaro che un ministro di Fdi va sostituito con un ministro che veste la stessa maglia". Vale a dire, nessuna concessione per Fi e Lega, tanto più alla luce degli affondi tra i due alleati.
La convinzione, nonostante tutti sostengano che "per fare un Fitto ce ne vogliono tre", è che si possa reggere la baracca anche senza una nuova nomina. A facilitare le cose il fatto che i dirigenti che attualmente lavorano per il ministro uscente e neo vicepresidente della Commissione Ue, impegnati in prima linea sul Pnrr e sui fondi di coesione, resterebbero al loro posto. Per loro ben poco cambierebbe, se non che, dopo il trasferimento del ministro a Bruxelles, a leggere lo spartito e dirigere l'orchestra sarà di fatto Palazzo Chigi.