Il club dal suo sito: "Al mister i ringraziamenti per la professionalità dimostrata e il lavoro svolto durante questi mesi"
Gabriele Cioffi esonerato dall'Udinese, dove in panchina arriva Fabio Cannavaro. "Udinese Calcio comunica di aver sollevato Gabriele Cioffi dall'incarico di allenatore responsabile della prima squadra", è la nota del club sul sito ufficiale dove si legge ancora: "Al mister i ringraziamenti per la professionalità dimostrata e il lavoro svolto durante questi mesi, a lui i migliori auguri per il prosieguo di carriera. Il Club ringrazia anche i suoi collaboratori Cristiano Bacci e Gilberto Ribeiro Andrade per l'impegno profuso. Seguiranno comunicazioni sulla nuova guida tecnica della squadra".
Poi il secondo annuncio: "E’ Fabio Cannavaro il nuovo allenatore bianconero". "Udinese Calcio è lieta di accogliere il campione del mondo e Pallone d’Oro 2006 che guiderà la squadra fino al termine della stagione sportiva. Ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2024. Non occorre richiamare le gesta sul campo di uno dei più grandi giocatori della storia del calcio italiano, Cannavaro è un giovane e preparato allenatore di statura internazionale che ha già avuto modo di provare le sue capacità anche all’estero. Il club ha individuato nella sua esperienza di campo e tecnica e nella sua leadership indiscussa la figura idonea a condurre la squadra all’obiettivo della salvezza".
"Mister Cannavaro sarà accompagnato da suo fratello Paolo come allenatore in seconda e da Francesco Troise come collaboratore tecnico. Inoltre, è con grandissimo piacere che la famiglia bianconera riaccoglie una leggenda dell’Udinese come Giampiero Pinzi. Per lui, dopo le gloriose pagine della nostra storia scritte da giocatore, si tratta di un ritorno nello staff tecnico bianconero di cui aveva fatto già parte dal 2019 al 2022. Pinzi ritorna per apportare tutto il suo bagaglio d’esperienze e competenze oltre all’amore per i nostri colori. Il nuovo staff dirigerà la prima seduta di allenamento questo pomeriggio alle ore 15. La presentazione di Fabio Cannavaro si terrà domani, 23 aprile, alle ore 13 presso la sala stampa del Bluenergy Stadium. Per le televisioni sarà reperibile, come di consueto, tramite il portale Infront".
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Dani Olmo, addio al Barcellona a zero: calciomercato, i...
Il club blaugrana non è riuscito a iscrivere il giocatore a causa dei propri problemi finanziari
Dani Olmo non è più un calciatore del Barcellona. Il centrocampista spagnolo, arrivato la scorsa estate in blaugrana per 60 milioni dal Lipsia, è ora libero da ogni vincolo contrattuale dopo che la Liga ha respinto la richiesta dei blaugrana di tesserarlo a partire dal 2 gennaio: "La Liga informa che, al 31 dicembre, il Barcellona non ha presentato un’opzione alternativa che, in conformità alla normativa di controllo economico de La Liga, gli consenta di iscrivere alcun giocatore a partire dal prossimo 2 di gennaio" era stato il comunicato della Federazione, che aveva poi provveduto a eliminare i profili dei due calciatori dal suo sito.
A causa dei propri problemi finanziari il Barcellona dovrà quindi rinunciare, a meno di clamorose svolte nelle prossime ore, a uno dei suoi giocatori migliori e a Pau Victor, giovane attaccante del vivaio. Dani Olmo sarà quindi libero di accasarsi altrove a parametro zero, ma quali sono le squadre interessate allo spagnolo?
Dani Olmo, dalla Premier al Psg
Nonostante il giocatore abbia fatto sapere di voler continuare a giocare nel Barcellona, sono molte le squadre interessate a Dani Olmo. Dalla Premier League il Manchester City, in crisi di identità e risultati, è pronto a una piccola rivoluzione a gennaio e avrebbe puntato il talento spagnolo, che si sposerebbe a meraviglia con le idee di Guardiola. Olmo però piace molto anche all'altro club di Manchester, con lo United che tenterà l'assalto per accontentare il nuovo tecnico Ruben Amorim. L'ormai ex Barcellona è sul taccuino anche del Paris Saint-Germain, pronto a usare la carta Luis Enrique per portare il giocatore in Francia.
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Milan, Conceicao: “Avrei voluto più giorni, ma niente...
Il tecnico rossonero ha parlato alla vigilia della sfida di Supercoppa contro la Juventus
Sarà una prima volta speciale per Sergio Conceicao. Domani, venerdì 3 gennaio, il nuovo allenatore del Milan, che ha sostituito l'esonerato Fonseca, esordirà sulla panchina rossonero nella semifinale di Supercoppa italiana contro la Juventus: "Ho trovato una squadra umile, che vuole imparare, che vuole capire cosa vuole l'allenatore che ha ora. E questa è la base per lavorare con qualità. C'è stato poco tempo per lavorare, ma siamo stati incisivi nel dire dove la squadra deve migliorare in vari momenti del gioco per essere competitivi già domani".
Sul debutto contro i bianconeri: "Il timing è quello che è. È chiaro che avrei voluto più giorni per lavorare e più giocatori disponibili, ma quando sono arrivato sapevo già di questa situazione. Quindi non ci sono scuse. Testa alta. Mancano ancora due allenamenti, stiamo preparando la partita per essere incisivi, senza avere troppe informazioni nella testa, per cercare di vincere".
Juventus-Milan sarà anche una partita di incroci, con Conceicao che affronterà suo figlio Francisco: "Non sono per niente emozionato, sono raffreddato e ho un po' di febbre. A casa sono il padre di Francisco, domani sarà un avversario. Lui la pensa allo stesso modo, è stato cresciuto così e lo voglio così. Nessuna emozione, lo voglio battere. È un giocatore di qualità tecnica. Ha anche qualità fisiche. La Juve ha tanti giocatori di qualità, giovani, che lavorano e capiscono cosa vuole Motta. Io non è che voglio incastrare il talento o la qualità, ma dobbiamo essere compatti, aggressivi e lavorare come squadra. Solo così secondo me il calcio funziona".
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“Trascinato giù dall’aereo e picchiato dalla...
L'intervento della polizia a Fiumicino sul volo diretto a Tel Aviv: il giocatore non gradito in Israele. Il racconto del calciatore in un post sui social: "Non posso tollerare alcuna forma di discriminazione"
"Il 25 dicembre sono stato vittima della brutalità della polizia". La denuncia è del calciatore belga Stephane Omeonga, ex Avellino, Genoa e Pescara in Italia e che attualmente gioca in Israele nel Bnei Sakhnin.
La ricostruzione della polizia
La polizia di frontiera è intervenuta a Fiumicino il 25 dicembre su richiesta del comandante di un volo proveniente dal Belgio e diretto a Tel Aviv e del capo scalo per far scendere dall'aereo il calciatore. Le autorità israeliane avevano comunicato che il calciatore non era gradito nel paese ma quando lo steward lo ha invitato a scendere lui si è rifiutato e a quel punto è stata chiamata la polizia di frontiera.
Secondo quanto ricostruisce la Polizia di frontiera, gli agenti hanno chiesto a Omeonga di scendere dal volo e hanno tentato una lunga mediazione ma lui si è rifiutato. Per questo motivo i poliziotti sono stati costretti a prelevarlo di peso per permettere all'aereo di decollare. Il calciatore è stato quindi denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
La denuncia social di Omeonga
"Durante un volo tra Roma e Tel Aviv - si legge in un post su Instagram accompagnato da un video - dopo essere salito a bordo e aver preso posto, uno steward mi ha avvicinato per un presunto problema con i miei documenti e mi ha chiesto di lasciare l'aereo. Confidando nella validità dei miei documenti, gli ho chiesto con calma che tipo di problema fosse".
"È stata chiamata la polizia - prosegue il calciatore - e sono stato ammanettato e portato via con la forza dall'aereo. Una volta fuori dall'aereo, lontano dalla vista dei testimoni, la polizia mi ha violentemente gettato a terra, mi ha picchiato e uno di loro ha premuto il ginocchio contro la mia testa. Sono stato poi portato in un veicolo della polizia, ammanettato come un criminale, fino all'aeroporto. È arrivata un'ambulanza, ma in stato di shock non ero in grado di rispondere alle domande dei paramedici".
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"Poco dopo, dalla radio dell'auto della polizia - scrive ancora Omeonda - ho sentito dire: 'Ha rifiutato le cure mediche, va tutto bene'. Questo era completamente falso, ho chiesto di portarmi in ambulanza con loro spaventato da ciò che la polizia avrebbe potuto farmi. Poi sono stato messo in una stanza grigia, senza cibo né acqua, e lasciato in uno stato di totale umiliazione per diverse ore".
"Quando sono stato rilasciato, ho saputo che un agente di polizia aveva sporto denuncia contro di me per le ferite presumibilmente causate durante l'arresto, nonostante fossi ammanettato. Inoltre, a tutt'oggi, non ho ricevuto alcuna giustificazione per il mio arresto. Come essere umano e padre, non posso tollerare alcuna forma di discriminazione. Questo arresto è solo la punta visibile dell'iceberg. Molte persone che mi somigliano non possono trovare lavoro, non hanno accesso alla casa o non possono partecipare agli sport che amano, semplicemente perché sono nere. Dobbiamo essere uniti e alzare la voce per educare coloro che ci circondano - i nostri colleghi, vicini e amici - su questo problema che affligge la nostra società e ne ostacola il progresso", conclude.