Angelina Mango debutta nelle classifiche streaming mondiali con “La noia”
Con oltre 120 milioni di stream totali, entra in Top 200 della global chart di Spotify e in Top chart in oltre 20 paesi del mondo. Dopo la sua partecipazione all’Eurovision Song Contest, il 31 maggio esce il nuovo album “poké melodrama”.
Questa estate farà parte delle line-up dei principali festival in Europa e in autunno sarà in tour nei più importanti club italiani e europei.
Continua il successo oltre confine di “La noia” (LaTarma Records, distribuito da ADA / Warner Music), brano con cui Angelina Mangoha rappresentato l’Italia alla finale dell’Eurovision Song Contest2024 a Malmö, classificandosi settima e con cui ha trionfato alla 74ª edizione del Festival di Sanremo.
“La noia” oltre ad aver raggiunto il doppio Disco di Platino e aver totalizzato oltre 120 milioni di stream audio/video è tra le canzoni più ascoltate al mondo, entrando così nella top200 della global chart di Spotify in 22 Paesi (tra cui UK, Spagna, Germania, Austria, Belgio, Portogallo, Olanda, Danimarca, Finlandia, Grecia, Islanda e Irlanda), nella top50 di Apple Music in 26 Paesi del mondo e nella top50 su iTunes di 18 Paesi in tutto il mondo.
Le performance de “La noia” sul palco di Malmö sono state viste da oltre 20M di persone tramite i profili ufficiali di Eurovision su IG e TikTok, mentre il suo profilo Instagram nel weekend di Eurovision ha raggiunto una reach record di oltre 6M.
Dopo la partecipazione all’Eurovision, il 31 maggio uscirà “poké melodrama” (LaTarma Records, distribuito da ADA / Warner Music), il suo primo album di inediti, disponibile in pre-order. “poké melodrama” è il riassunto delle tante anime musicali di Angelina Mango, in cui la sua versatilità si manifesta con molteplici sfaccettature musicali che si mescolano come una vera e propria poké di suoni e ritmi. In questa fusione di generi e stili diversi, ogni melodia è un riflesso dei nostri stati d’animo mutevoli, in cui la musica arriva per alleviare i pensieri più bui, sdrammatizzando anche i momenti più tristi.
L’album – già in pre-order – sarà disponibile in formato vinile picture disc, vinile picture disc autografato, vinile nero, vinile nero autografato e in formato CD anche nella versione autografata.
Angelina Mango aggiunge un ulteriore passo alla sua esperienza nell’atmosfera eurovisiva con l’uscita de “La noia” feat. Álvaro De Luna (LaTarma Records, distribuito da ADA / Warner Music). La collaborazione tra Angelina e il giovane cantautore spagnolo – che vanta oltre 2 milioni di ascoltatori mensili, 13 dischi di platino e numerose hit che hanno raggiunto la vetta delle classifiche radiofoniche in Spagna – nasce dall’incontro dei due artisti in studio a Milano e vede per la prima volta in assoluto Angelina Mango cantare in lingua spagnola.
Il brano al suo debutto è stato inserito nelle playlist dedicate alle nuove uscite di Italia, Spagna, Francia, Latino America, Svizzera, India, Bangladesh e Sri Lanka. Insieme a “La noia” feat. Álvaro De Luna è uscito il videoclip prodotto da Borotalco.tv per la regia di Giulio Rosati.
Quest’estate Angelina si esibirà nei principali festival estivi in Italia e in Europa: al Sea Star Festival di Umag (Croazia – 25 maggio), al Nameless Festival di Como (14 giugno), all’Isle of Wight Festivaldell’Isola di Wight (UK – 22 giugno), al Castle On Air di Bellinzona (Svizzera – 27 giugno), al Gozo Festival di Santiago De Compostela (Spagna – 6 luglio), all’Ama Festival di Vicenza (13 luglio), all’Alguer Festival di Alghero (17 luglio), al Piccolo Festival di Bagheria (Palermo – 2 agosto) e infine al Brava Madrid Festival di Madrid (Spagna – 20 settembre).
A ottobre comincerà “Angelina Mango nei club 2024”, il tour prodotto e organizzato da Live Nation che ha collezionato diversi sold out tra cui le date doppie di Roma (11 e 12 ottobre), Milano (17 aprile e 26 ottobre), Napoli (14 e 15 ottobre), oltre ai live di Molfetta (BA, 16 ottobre), Nonantola (MO, 19 ottobre) e Venaria Reale (TO, 24 ottobre). Angelina è attesa anche a Firenze (21 ottobre), Padova (22 ottobre) e per la terza data a Milano (27 ottobre), dove porterà sul palco un nuovo racconto di sé per mostrare la sua evoluzione personale e artistica.
Successivamente la cantautrice sarà per la prima volta in tour in Europa con il suo “European club tour”, prodotto e organizzato da Live Nation, che la vedrà esibirsi live per sei imperdibili concerti a:Monaco Di Baviera all’Hansa 39 (30 ottobre), Colonia al Club Bahnhof Ehrenfeld (1 novembre), Londra presso la 02 Academy Islington (3 novembre), Bruxelles presso La Madeleine (4 novembre), Parigi a Les Etoiles (9 novembre) e infine a Barcellonaal Razzmatazz (11 novembre). I biglietti saranno in vendita dalle ore 12 di venerdì 10 maggio 2024: https://www.livenation.it/artist-angelina-mango-1428302
I biglietti per i live nei festival estivi in Italia e in Europa e per il tour “Angelina Mango nei club 2024” sono disponibili su https://www.livenation.it/artist-angelina-mango-1428302. Maggiori informazioni su www.livenation.it
LE DATE – FESTIVAL ESTATE 2024
25 maggio 2024 – SEA STAR FESTIVAL – UMAG (CROAZIA)
14 giugno 2024 – NAMELESS FESTIVAL – COMO
22 giugno 2024 – ISLE OF WIGHT FESTIVAL – ISOLA DI WIGHT (UK)
27 giugno 2024 – CASTLE ON AIR – BELLINZONA (SVIZZERA)
6 luglio 2024 – GOZO FESTIVAL – SANTIAGO DE COMPOSTELA (SPAGNA)
13 luglio 2024 – AMA FESTIVAL – VICENZA
17 luglio 2024 – ALGUER FESTIVAL – ALGHERO
2 agosto 2024 – PICCOLO FESTIVAL – BAGHERIA (PALERMO)
20 settembre 2024 – BRAVA MADRID FESTIVAL – MADRID (SPAGNA)
LE DATE – ANGELINA MANGO NEI CLUB 2024
11 ottobre 2024 – ROMA – ATLANTICO
12 ottobre 2024 – ROMA – ATLANTICO
14 ottobre 2024 – NAPOLI – CASA DELLA MUSICA
15 ottobre 2024 – NAPOLI – CASA DELLA MUSICA
16 ottobre 2024 – MOLFETTA (BA) – EREMO CLUB
19 ottobre 2024 – NONANTOLA (MO) – VOX CLUB
27 ottobre 2024 – MILANO – FABRIQUE
LE DATE – EUROPEAN CLUB TOUR
30 ottobre 2024 – MONACO DI BAVIERA – HANSA 39
1 novembre 2024 – COLONIA – CLUB BAHNHOF EHRENFELD
3 novembre 2024 – LONDRA – 02 ACADEMY ISLINGTON
4 novembre 2024 – BRUXELLES – LA MADELEINE
9 novembre 2024 – PARIGI – LES ETOILES
11 novembre 2024 – BARCELLONA – RAZZMATAZZ
Spettacolo
Morto Jim Abrahams, regista de ‘L’aereo più...
Con i fratelli Jerry e David Zucker ha dato una svolta al genere della commedia demenziale
Jim Abrahams, lo sceneggiatore e regista statunitense che con i fratelli Jerry e David Zucker ha dato una svolta al genere della commedia demenziale con opere stravaganti come 'L'aereo più pazzo del mondo' e 'Una pallottola spuntata', è morto oggi all'età di 80 anni per cause naturali nella sua casa di Santa Monica, in California. L'annuncio è stato dato dal figlio Joseph a 'The Hollywood Reporter'.
Nato come James S. Abrahams a Shorewood, nello stato del Wisconsin, il 10 maggio 1944, la prima parte della sua carriera è stata caratterizzata dalla collaborazione con i fratelli Zucker, formando il gruppo Zucker-Abrahams-Zucker di sceneggiatori e registi. Tra i principali lavori del trio hanno avuto particolare successo 'Ridere per ridere' (1977), diretto da John Landis, 'L'aereo più pazzo del mondo' (1980), 'Top Secret!' (1984), con un giovane Val Kilmer, e 'Per favore, ammazzatemi mia moglie' (1986), con Bette Midler e Danny DeVito.
Il trio Zucker-Abrahams-Zucker, conosciuto anche con l'acronimo ZAZ, vinse un premio Bafta per la sceneggiatura del film 'Una pallottola spuntata' (1988), diretto dal solo David Zucher, e ciò permise ad Abrahams di raccogliere i fondi per dirigere il suo primo filo in solitaria: 'Affari d'oro' (1988), pellicola comico-demenziale con Bette Midler e Lily Tomlin, in cui ha una parte anche Michele Placido.
Dopo il satirico 'Roxy - Il ritorno di una stella' (1990), film sull'arroganza delle rockstar e sulle smanie delle giovani generazioni, il successo arrivò ad Abrahams con 'Hot Shots!' (1991), parodia di 'Top Gun' con Charlie Sheen e in cui recita anche Valeria Golino. De 1993 è il sequel 'Hot Shots! 2', in cui l'eroico pilota del film precedente viene richiamato alle armi per liberare gli ostaggi americani dal dittatore Saddam Hussein.
Dopo esperienze come produttore, Abrahams è tornato dietro la macchina da presa nel 1997 con "First do no harm", che non è arrivato nelle sale italiane, e nel 1999 con 'Mafia!', in cui ironizza sul cinema 'mafioso' di Francis Ford Coppola e Martin Scorsese.
Spettacolo
Arriva ‘Max Forever Vol. 1 –...
Il cantautore celebra questo "periodo fortunato" della sua carriera con una nuova raccolta dei suoi successi
Max Pezzali sorprende ancora il suo pubblico. A poche settimane dai 18 show nei palazzetti di Milano e Roma (di cui 17 già sold out) e in attesa del prossimo 12 luglio con 'Max Forever - Grand Prix' all’Autodromo di Imola, arriva oggi l’annuncio di 'Max Forever Vol. 1 - L'album', in uscita il 13 dicembre in digitale e negli store fisici per Warner Music Italy. Disponibile da domani in pre-order al prezzo speciale di 'un deca', 'Max Forever Vol. 1 - L'album' è solo il primo capitolo, il primo grande assaggio di una serie di volumi antologici, da un’idea di Max Pezzali e Double Trouble Club, per celebrare i brani più iconici di una carriera costellata da successi: un must have per tutti i fan di Max che ospita 16 gemme musicali pronte a risplendere in una veste completamente nuova. L'album sarà disponibile in cd standard e nella versione speciale in denim; doppio vinile colorato e nella versione speciale autografata.
Sedici reinterpretazioni inedite di pietre miliari che hanno segnato la storia della musica pop italiana, proposte in feat con ospiti speciali o suonante live o in versione acustica: da 'Gli anni' con Cesare Cremonini a 'Sempre noi' con J-Ax, passando per 'Rotta per casa di Dio' con Riccardo Zanotti nella versione live al Circo Massimo del 2023, fino a 'Grazie mille' e 'Aeroplano' suonate in acustico.
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"È un periodo fortunato della mia carriera - dice Max Pezzali - l'affetto ricevuto negli ultimi due anni è davvero qualcosa che mi riempie il cuore e che in tutta onestà non avevo mai ricevuto nei precedenti 30. Per questo motivo mi piaceva l’idea di 'fare una cassetta', come si faceva una volta, con un po' di tracce che abbiamo rivisto, rifatto in studio, fatto suonare un po' meglio, performato dal vivo. Ne faremo poi altre di 'cassette', ecco perché leggete 'Volume 1'. Mi piace pensare di realizzare dei volumi antologici giocando un po' con quelle che ormai sono canzoni più vostre che mie. Ci vediamo come sempre in giro, alle nostre feste''.
Spettacolo
Prima alla Scala, con ‘La forza del destino’ in...
E' il nono titolo verdiano del maestro Riccardo Chailly, protagonisti il soprano russo Anna Netrebko e il tenore americano Brian Jagde. Il messaggio 'pacifista' del regista Leo Muscato sarà un racconto scenografico che ripercorrerà le guerre di varie epoche
L'urlo della pace si alzerà "forte e chiaro" dal palcoscenico del Teatro alla Scala il 7 dicembre in occasione della Prima, con la rappresentazione de 'La forza del destino' di Giuseppe Verdi, nono titolo verdiano del maestro Riccardo Chailly al Piermarini e la sua undicesima inaugurazione di stagione, che vede tra i protagonisti il soprano russo Anna Netrebko e il tenore americano Brian Jagde. Tra gli spettatori 'd'onore' che varcheranno le porte del Piermarini i rappresentanti delle istituzioni, a partire dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Senato, Ignazio La Russa e il ministro della Cultura Alessandro Giuli, che saranno accolti dal sindaco Beppe Sala e dal governatore lombardo Attilio Fontana. Sono attesi tra gli ospiti giganti della lirica come i tenori Placido Domingo, José Carreras e il soprano Raina Kabaiwanska. Nonostante per il sovrintendente Dominique Meyer la prossima Prima sarà la sua ultima volta, lui è convinto che "sarà un bel momento forte" e spera che "lascerà una traccia nella storia della Scala".
Il messaggio 'pacifista' del regista Leo Muscato arriverà in scena con un racconto scenografico che ripercorrerà le guerre di varie epoche, prendendo avvio nel Settecento e spingendosi fino ai giorni nostri, senza vincolarsi rigidamente a una precisa aderenza storica. "La guerra fa da sfondo a tutta l'opera - spiega Muscato -. E' presente dalla prima all'ultima scena. Noi abbiamo provato a esasperare questo concetto e per spiegarlo meglio facciamo fare ai personaggi un percorso che attraversa i secoli. Nel primo atto è ancora una minaccia lontana, evocata dalle parole di Leonora 'Con te sfidar impavida / di rio destin la guerra'. Quando ci è stata commissionata questa produzione, l’attenzione mediatica era concentrata su una guerra che dominava quotidianamente le notizie. Nel frattempo, i conflitti sono diventati due - senza contare le guerre dimenticate che faticano a trovare spazio nei media. E ogni giorno cresce la percezione che i loro confini possano espandersi rapidamente, accendendo ulteriori focolai di instabilità".
Nel secondo atto, aggiunge il regista, "la guerra è nel pieno, con l'eccitazione dei giovani che si vogliono arruolare perché credono in una causa per risollevare il proprio Paese". Con il terzo atto si entra nel vivo della guerra in trincea. "Siamo nel '900, con le persone che soffrono e muoiono persone disperate, con la paura che vince sopra ogni altra cosa. Si ha la sensazione che i personaggi abbiano perso la speranza e che la guerra possa potare a qualcosa di buono". Nell'ultimo atto, invece, viene evocato un mondo contemporaneo, "è devastato di macerie e nell'ultima aria, quando Leonora sbuca dal suo rifugio trova una madonnina distrutta che cerca di ricomporre e urla 'Pace, pace o mio Dio'. E' l'urlo che vorremmo lanciare al mondo con la speranza di essere ascoltati".
Se all’inizio viene rappresentata un’epoca in cui una giovane donna, per inseguire il suo amore, deve sfuggire al controllo paterno travestendosi da uomo, nell’ultimo atto viene rappresentata la tragica follia di un ufficiale decorato, consumato dalla sete di vendetta. "Fin dal principio, il nostro immaginario si è concentrato sull’idea di un movimento rotatorio, una ruota del destino in continuo movimento con i personaggi che si muovono in direzione opposta, avanzando con ostinazione attraverso scenari che cambiano continuamente - dice Muscato -. Con il trascorrere del tempo, dei secoli, questi paesaggi si fanno via via più cupi, più devastati, e sempre più realistici". Anche i costumi, curati da Silvia Aymonino, seguono questa evoluzione: "all’inizio, nel Settecento, appaiono come sagome stilizzate, evocazioni simboliche di un’epoca lontana. Man mano che la narrazione si avvicina ai nostri giorni, acquistano una concretezza sempre maggiore, fino a diventare profondamente realistici, specchio fedele del mondo che raccontiamo”.
La serata inaugurale sarà dedicata al soprano Renata Tebaldi, nel ventennale della scomparsa. L’artista fu già interprete della parte di Leonora alla Scala nel 1955 sotto la direzione di Antonino Votto. Il 7 dicembre, inoltre, l’opera sarà eseguita integralmente nella versione del 1869 ripensata da Verdi per la Scala, secondo l’edizione critica curata per Ricordi da Philip Gossett e William Holmes nel 2005. "E' uno spettacolo importante e difficile - sottolinea il sovrintendente della Scala, Dominique Meyer, alla sua ultima Prima in attesa di passare il testimone a Fortunato Ortombrina -. Siamo di fronte a un capolavoro della storia dell’opera, che ha un valore forte in questo teatro". 'La forza del destino' è relativamente poco presente in cartellone: se le ultime esecuzioni risalgono al 1999 con Riccardo Muti e al 2001 con Valery Gergiev e i complessi del Mariinskij, l’unico allestimento in apertura di stagione è addirittura del 1965, con Gavazzeni sul podio e la regia di Margherita Wallmann.
Tornerà a inaugurare la stagione con Verdi Anna Netrebko, dopo il trionfo dell’anno scorso in 'Don Carlo' e del 2016 con 'Giovanna d’Arco'. L’artista, di casa alla Scala, è impegnata anche venerdì 29 novembre nel concerto straordinario diretto da Riccardo Chailly nel centenario della scomparsa di Giacomo Puccini. "Anna è la mia eroina verdiana dai tempi di 'Giovanna d'Arco' - spiega Chailly - e da anni ci troviamo insieme in questi titoli verdiani". La sua parte sarà sostenuta il 28 dicembre e il 2 gennaio da Elena Stikhina. Sarà invece un debutto al 7 dicembre per l'americano Brian Jagde, reduce da diverse produzioni di quest’opera nei principali teatri del mondo (da Parigi a Londra, al Metropolitan e nelle scorse settimane a Barcellona), che alla Scala è già stato Turiddu in Cavalleria rusticana e Calaf in Turandot.
Approda all’inaugurazione in scena anche Ludovic Tézier, uno dei grandi baritoni di oggi, che aveva partecipato al 7 dicembre televisivo '…a riveder le stell'” durante il lockdown oltre a cantare in 'Onegin' (2006), 'Lucia' (2006) e 'Un ballo in maschera' (2022) che sarà Don Carlo di Vargas. E ancora Vasilisa Berzhanskaya nel ruolo di Preziosilla, Alexander Vinogradov in quelli di padre Guardiano, Marco Filippo Romano Fra Melitone, Fabrizio Beggi il Marchese di Calatrava, Carlo Bosi Mastro Trabuco.
"Noi dobbiamo essere orgogliosi di avere questi cantanti - ammette Meyer - non succede in ogni generazione di avere una Anna Netrebko, siamo grati alla natura che ci dà interpreti ideali in grado di assumere una recita così importante del 7 dicembre e sono felice di aver riunito questi cast, che è una famiglia". Chiede di augurarle "buona fortuna" Netrebko, che parla del suo ruolo e delle difficoltà legate a 'La vergine degli angeli', l'inno religioso che chiude il finale del secondo atto. "Leonora non è certo una donna del XXI secolo come lo sono io" spiega, visto che nell'opera finisce per ritirarsi in convento. "Amo molto questo ruolo - confessa Netrebko - ci sono tante cose che scopro ogni volta che mi confronto con questo capolavoro".