Ucraina, droni e missili dalla Russia: perché Kiev non riesce più a intercettarli come prima
La capacità delle forze di difesa aerea ucraine di fermare gli attacchi missilistici di Mosca si è ridotta al 30% secondo il WSJ
E' crollata negli ultimi mesi, rispetto all'inizio della guerra, la capacità delle forze di difesa aerea ucraine di fermare gli attacchi missilistici della Russia, che nelle ultime settimane si sono intensificati anche con l'utilizzo di droni e vettori balistici. E' quanto emerge da un'analisi del Wall Street Journal basata sui dati quotidiani resi noti dal Comando dell'Aeronautica ucraina.
Secondo il giornale economico americano, negli ultimi sei mesi l'Ucraina ha intercettato circa il 46% dei missili russi, rispetto al 73% dei sei mesi precedenti. Ad aprile il tasso di intercettazione dei missili è sceso ulteriormente al 30%, mentre quello dei droni 'kamikaze' Shahed, più facili da abbattere, è calato di solo un punto percentuale - all'82% - negli ultimi sei mesi.
Sul peggioramento delle capacità di difesa ucraine, come ha confermato di recente alla Cbs il segretario di Stato, Antony Blinken, sta incidendo il ritardo di mesi con cui il Congresso ha dato il suo via libera agli aiuti militari. Secondo un funzionario dell'intelligence militare europea, i prossimi due mesi circa saranno cruciali per Kiev, che dovrà ancora pazientare prima di ricevere le nuove forniture per la difesa aerea dall'Occidente.
Intanto Mosca sembra voler approfittare delle difficoltà ucraine. Secondo i dati citati dal Wsj, negli ultimi sei mesi ha lanciato circa il 45% in più di droni e missili rispetto al semestre precedente ed oltre 2.600 droni ovvero quasi il doppio. Gli aerei senza pilota, come evidenziano gli analisti, vengono in parte utilizzati per testare le difese aeree prima dell'invio dei missili. Le forze russe hanno inoltre lanciato 114 missili balistici e 46 vettori ipersonici Kinzhal e Zircon, rispetto rispettivamente ai 33 e ai 27 dei sei mesi precedenti.
Negli ultimi sei mesi, l'Ucraina ha abbattuto solo il 10% dei missili balistici lanciati dalla Russia e finora quest'anno non ha intercettato nessuno dei missili S-300 e S-400.
I Patriot sono gli unici mezzi affidabili per abbattere missili balistici, S-300 e ipersonici. Ma Kiev ne ha pochi ed il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il Paese ha bisogno di minimo altri sette sistemi Patriot. L'Ucraina può contare anche su altri sistemi di difesa missilistica, tra cui Nasam e Iris/T, ma non sono ritenuti altrettanto efficaci contro i missili balistici o ipersonici ed i missili antiaerei riconvertiti per l'attacco.
Esteri
Gaza, Oms: “Ospedali come campi di battaglia, Israele...
L'appello del direttore dell'Organizzazione mondiale della Sanità: "Cessate il fuoco". Houthi minacciano nuovi attacchi a Israele
Il direttore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha chiesto a Israele di interrompere definitivamente i raid militari sugli ospedali di Gaza, intensificatisi negli ultimi giorni. L'Idf ritiene che molte delle strutture ospedaliere dell'enclave siano controllate da Hamas.
"Gli ospedali di Gaza sono tornati a essere campi di battaglia e il sistema sanitario è gravemente minacciato - ha scritto Ghebreyesus in un post su X - Ripetiamo: fermate gli attacchi agli ospedali. La gente di Gaza ha bisogno di accedere all'assistenza sanitaria. Gli operatori umanitari hanno bisogno di accedere per fornire assistenza sanitaria. Cessate il fuoco!".
L'esercito israeliano aveva annunciato un raid all'ospedale Al Wafa di Gaza city, su sospetto che nascondesse al suo interno agenti di Hamas. Le forze israeliane hanno inoltre arrestato più di 240 palestinesi, tra cui decine tra il personale medico dell'ospedale Kamal Adwan, tra cui il suo direttore Hussam Abu Safiya.
Intanto, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, almeno quattro pazienti, uno dei quali in condizioni molto critiche, in cura all'ospedale indonesiano nel nord della Striscia sono stati arrestati nella notte dall'Idf durante il trasferimento all'ospedale Al Shifa di Gaza City. Erano almeno dieci i pazienti ancora nell'ospedale indonesiano, non funzionante e privo delle attrezzature e dei rifornimenti essenziali per fornire le cure necessarie, e che stavano per essere trasferiti al centro Al Shifa di Gaza City.
Nuova minaccia Houthi a Israele
“Finché i bambini di Gaza verranno uccisi ogni giorno, ai sionisti non sarà permesso di dormire”. La minaccia arriva dal funzionario Houthi Hezam al-Asad, che ha pubblicato sul suo profilo X un post in ebraico. Negli ultimi giorni, che hanno visto intensificarsi gli attacchi contro Israele da parte dei ribelli yemeniti sostenuti dall'Iran, al-Asad ha postato diversi messaggi di scherno su X, alcuni dei quali in ebraico.
Esteri
Ucraina-Russia, Slovacchia: “Pace? Kiev dovrà cedere...
Le parole del ministro della Difesa poco dopo l'offerta del premier Fico di ospitare un futuro negoziato
L'Ucraina potrebbe dover cedere parte del suo territorio per raggiungere la pace con la vicina Russia. A dirlo è stato il ministro della Difesa slovacco, Robert Kalinak, parole che arrivano poco dopo l'offerta, da parte del premier Robert Fico, di ospitare un futuro negoziato di pace tra Kiev e Mosca, un'offerta che il Cremlino ha definito “una delle opzioni”.
“L'Ucraina probabilmente non sa che non si troverà mai tra la Germania e la Svizzera, ma condividerà sempre il suo confine più lungo con la Russia. In questo caso è indubbio chi sia l'aggressore, perché la Russia ha oltrepassato tutte le regole e violato il diritto internazionale, ma bisogna anche vedere cosa succede in altre zone e se abbiamo lo stesso standard per altre dispute”, ha detto Kalinak in un'intervista all'emittente TA3.
Kalinak ha aggiunto che è nell'interesse della Slovacchia che la guerra in Ucraina finisca rapidamente, sostenendo i negoziati e il cessate il fuoco. “Per noi, l'interesse più grande è che la guerra si fermi immediatamente e che ci sia una sorta di negoziato di pace, una sorta di tregua, alla quale tutti noi, ovviamente, possiamo partecipare in qualche modo. Ma è importante che la gente smetta di morire”, ha detto il ministro.
Esteri
Morte Jimmy Carter, 9 gennaio lutto nazionale negli Usa
Nello stesso giorno i funerali di Stato per l'ex presidente americano e premio Nobel per la Pace morto ieri a 100 anni
Il 9 gennaio sarà giornata di lutto nazionale per gli Stati Uniti in onore dell'ex presidente Jimmy Carter, deceduto ieri all'età di 100 anni. Lo ha annunciato la Casa Bianca.
Nello stesso giorno si terranno a Washington i funerali di Stato, come annunciato dal presidente Joe Biden, che ha invitato l'intero popolo americano a rendere omaggio all'ex presidente.
Carter è morto ieri, 29 dicembre, nella sua casa di Plains, Georgia. Eletto alla Casa Bianca nel 1976, era il più anziano presidente degli Stati Uniti vivente di tutti i tempi.
Carter aveva partecipato, sulla sedia a rotelle, attorniato da figli e nipoti e bisnipoti, ai funerali della moglie Rosalynn, morta a 96 anni il 19 novembre 2023. Era stata una delle rare apparizioni pubbliche dell'allora 99enne ex presidente, malato terminale di cancro, da quando, a febbraio dello stesso anno, aveva annunciato che si sarebbe sottoposto solo a cure palliative, ritirandosi nella sua casa di Plains, in Georgia. A maggio poi era stato annunciato che la moglie era affetta da demenza senile.
Il primo ottobre Carter aveva compiuto 100 anni, rinnovando ancora una volta il record di presidente più longevo. Prima di lui il più longevo era stato George H.W. Bush che è morto a 94 anni nel 2019.
Alla guida degli Stati Uniti fra il 1977 e il 1981, il democratico Jimmy Carter ha vissuto un mandato presidenziale segnato dalla drammatica crisi degli ostaggi nell'ambasciata americana a Teheran e dal tragico fallimento dell'operazione militare per mettervi fine. Sconfitto da Ronald Reagan, Carter ha poi avuto una seconda vita pubblica grazie all'impegno della sua Carter Foundation che gli fruttò il premio Nobel per la pace nel 2002.