Cronaca
Franco Di Mare e il mesotelioma, 2mila casi all’anno...
Franco Di Mare e il mesotelioma, 2mila casi all’anno in Italia
Si tratta di un tumore raro 'molto cattivo' che colpisce con maggiore frequenza gli uomini. Quasi sette su dieci sono dovuti a un'esposizione professionale
Duemila italiani l'anno si ammalano di mesotelioma, ricevendo la stessa diagnosi che è toccata al giornalista Franco Di Mare, 68 anni, morto oggi. Si tratta di un tumore raro, molto cattivo, come lo stesso Di Mare l'ha definito rivelando il suo male in un'intervista con Fabio Fazio a 'Che tempo che fa' domenica 28 aprile.
Il nostro è uno dei Paesi al mondo maggiormente colpiti dalle malattie legate all'amianto, in particolare il mesotelioma. Secondo il VII Rapporto del Registro nazionale dei mesoteliomi (Renam), a cura dell'Inail, dal 1993 al 2018 sono stati diagnosticati in Italia 31.572 casi di mesotelioma. Oltre il 50% si registra fra i residenti in Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna (56,7%). Nel dettaglio il 72% dei casi censiti nel Rapporto Renam riguarda gli uomini. La percentuale delle donne passa dal 27,2% se si è vittima di mesoteliomi pleurici a 33,3% e 41% rispettivamente per il mesotelioma del pericardio e del peritoneo. In generale, i casi di mesotelioma alla pleura rappresentano il 93,2%, quello al peritoneo il 6,3%, mentre per gli altri due tipi di mesotelioma i dati sono irrisori. Il numero di vittime per questa patologia varia a seconda dell'età. Fino a 45 anni la malattia è rarissima (solo 1,4% del totale dei casi registrati), l'età media alla diagnosi è di 70 anni.
I dati ribadiscono come il 69,1% dei casi di mesotelioma è dovuto a una esposizione professionale. Solo il 5,1% è di origine familiare, il 4,3% ambientale e l'1,5% per un'attività di svago o hobby. Per il 20% dei casi l'esposizione è improbabile o ignota. I settori più colpiti sono l'edilizia (16,2% del totale della casistica), la metalmeccanica (8,8%), il tessile (6,3%) e le attività dei cantieri navali sia di costruzione che di riparazione e manutenzione (7,4%). Le attività più a rischio sono, infatti, la produzione di manufatti in cemento-amianto, la cantieristica navale, la produzione di freni e frizioni, la tessitura di amianto e la produzione di materiali isolanti.
Cronaca
Il cardinale Camillo Ruini in terapia intensiva. Ecco tutto...
Il 93enne è stato colpito sabato pomeriggio da un infarto. "Le sue condizioni sono stabili al momento" fanno sapere dal Policlinico Gemelli di Roma. Il cappellano Don Currao all'Adnkronos: "Coraggioso e cosciente, non ha perso il buonumore"
Il cardinale Camillo Ruini è stato ricoverato ieri in terapia intensiva al Policlinico Gemelli di Roma in seguito a un infarto come riferiscono fonti del Vicariato all'Adnkronos.
Cosa dice l'ospedale
"Il paziente è vigile e collaborante e le sue condizioni cliniche sono al momento stabili" fa sapere la stessa struttura ospedaliera, sottolineando come il paziente di 93 anni continui "il monitoraggio e le terapie", dopo che "nella tarda serata di ieri è stato ricoverato d'urgenza in terapia intensiva cardiologica per un dolore toracico".
Il cappellano: "Non ha perso il buonumore"
Don Nunzio Currao, cappellano del Gemelli, interpellato dall’Adnkronos, sdrammatizza sulle condizioni di salute del porporato, che sarebbe in ripresa. “. E' coscientissimo e non ha perso il buonumore. Presumo che stamattina abbia anche ricevuto la comunione”, dice il cappellano che ha visto Ruini, 93 anni. Il cappellano osserva: “E’ una persona coraggiosissima e non vede l’ora di tornare a casa. Naturalmente saranno i medici a deciderlo, ma fosse per lui uscirebbe subito. Il cardinale è una persona dolcissima e speriamo di averlo per tanto con noi”.
Chi è il cardinale Ruini
Il cardinale Ruini è un personaggio chiave della Chiesa italiana. E' stato presidente della Conferenza episcopale italiana dal 7 marzo 1991 alla stessa data del 2007. Raffinato teologo, da tempo vive in sedia a rotelle, ma la mente è sempre stata lucidissima. Di recente ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera nella quale rifletteva sulla vita e sulla morte, sul concetto di Aldilà e sull'inferno che, si è detto convinto, oggi è popolato, "non deserto". Ruini, nell'intervista, ha parlato anche dell'anima, dicendo che "non esaurisce l'uomo". "L'uomo e la donna sono un insieme di anima e corpo e senza corpo l'anima entra in un'altra esistenza" ha detto.
Sulla morte, Ruini ha osservato:"Più che paura provo pentimento non solo per i peccati commessi, ma per le tante cose che avrei potuto fare e non ho fatto. Ho dedicato troppo tempo a me e ai miei libri, anche se mi rincuora l'affetto di tante persone".
Le sue pubblicazioni
Ruini ha pubblicato tanti libri. Tra i tanti, ecco alcuni titoli: 'Verità di Dio e verità dell’uomo', 'Benedetto XVI e le grandi domande del nostro tempo', 'Alla sequela di Cristo', 'Giovanni Paolo II, il servo dei servi di Dio' e 'Rieducarsi al cristianesimo'.
Cronaca
Ubriaco senza patente si schianta in auto contro il muro:...
La tragedia a Villabate nel palermitano. Illesa sia la madre che il fratellino
Una bambina di tre anni è morta dopo che l'auto su cui viaggiava con la famiglia si è schiantata contro un muro a Villabate, alle porte di Palermo. Dagli accertamenti è emerso che il padre, di 40 anni, guidava con la patente ritirata e il tasso alcolemico superiore al limite. L'auto era, inoltre, priva di assicurazione.
Nell'incidente in cui ha perso la vita la piccola, nonostante la corsa in ospedale, sono rimasti illesi il fratellino e la madre. Per l'uomo si profila l'accusa di omicidio stradale aggravato. Al momento sono in corso le indagini dei carabinieri di Misilmeri.
Cronaca
Macerata, auto finisce in un lago per la pesca sportiva:...
Recuperati i corpi, si tratta di due anziani: un uomo e una donna
Auto cade in un laghetto per la pesca sportiva a Montefano nel maceratese. Due i morti. A dare l'allarme sono stati alcuni pescatori che hanno visto il veicolo attorno alle 10 di oggi scivolare in acqua. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato i corpi delle due persone finite con l'auto nel laghetto di Montefano. Si tratta di due anziani, un uomo e una donna. La dinamica di quanto è avvenuto è ancora in corso di accertamento.