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Italia sismica 2024: quasi 17.000 terremoti, un anno in linea con la media

L'INGV fa il punto sulla sismicità italiana del 2024: un'analisi dettagliata degli eventi sismici e delle zone più colpite

Italia sismica 2024: quasi 17.000 terremoti, un anno in linea con la media

Il 2024 si è confermato un anno sismico per l'Italia, con ben 16.826 terremoti registrati dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV. In media, si sono verificati poco più di 46 terremoti al giorno, circa due ogni ora. Il terremoto più significativo dell'anno si è verificato a Pietrapaola, in Calabria, con una magnitudo di 5.0. L'Emilia-Romagna si è confermata la regione con il maggior numero di terremoti di magnitudo pari o superiore a 2.0, seguita da Calabria e Sicilia. L'INGV, attraverso la sua Rete Sismica Nazionale, monitora costantemente l'attività sismica del territorio italiano.

Nel 2024 la RSN ha localizzato alcuni eventi di magnitudo pari a 0.0 e addirittura uno di magnitudo (Richter) negativa (-0.1), quest’ultimo il giorno 30 settembre a pochi chilometri da Scheggia, al confine tra Umbria e Marche. In questo settore dell’Appennino l’INGV dispone di una rete di sismometri molto fitta, che consente di localizzare terremoti molto piccoli. Anche i due terremoti di magnitudo calcolata 0.0 sono avvenuti nell’Appennino umbro-marchigiano. L’aumento degli eventi di così piccola magnitudo rispetto al 2023 è un segnale del continuo miglioramento della Rete Sismica Nazionale dell’INGV.

Il più profondo è avvenuto nel Tirreno meridionale il 17 maggio, con magnitudo ML 3.4, a 360 km di profondità. In tutta l’area compresa tra l’arco calabro e il Tirreno meridionale è in atto un processo di sprofondamento della litosfera oceanica ionica nel mantello terrestre. Questo processo geologico (subduzione) è responsabile dell’apertura del bacino tirrenico, che fino a pochi milioni di anni fa non esisteva. Questo è il motivo per cui in quest’area si registrano terremoti anche molto profondi.

Quest’anno il primato di primo terremoto dell’anno lo prende l’Umbria, con epicentro vicino Massa Martana, in provincia di Perugia: magnitudo 1.7, due ore, 35 minuti e 11 secondi dopo la mezzanotte. A seguire un altro piccolo terremoto (M1.2) nella stessa zona, soltanto 30 secondi dopo il primo. Al terzo posto una nuova entrata, il comune di Sampeyre in provincia di Cuneo, con un piccolo terremoto di magnitudo1.6 avvenuto tre ore e 18 minuti dopo la mezzanotte.

L’ultimo evento del 2024 è stato localizzato in Toscana, presso Barberino del Mugello, a meno di 9 minuti dalla fine dell’anno (le 23:51:12 del 31 dicembre 2024). Questo terremoto, di magnitudo 1.1, si inquadra nell’ambito di un piccolo sciame sismico manifestatosi nell’area toscana poche ore prima della mezzanotte del 31 ed esauritosi il 1° gennaio di quest’anno.Il numero elevato di terremoti registrati in Italia è una conferma della natura sismica del nostro Paese. Tuttavia, è importante sottolineare che la maggior parte di questi eventi è di bassa intensità e non rappresenta un pericolo per la popolazione. "La prevenzione è fondamentale. È importante costruire edifici sicuri, rispettando le norme antisismiche, e informarsi sulle corrette procedure da seguire in caso di terremoto. L'Italia è un paese sismico e dobbiamo convivere con questa realtà. La conoscenza e la prevenzione sono le nostre migliori alleate per affrontare questo rischio naturale. Il servizio di sorveglianza sismica che l'INGV svolge assicura la comunicazione dei parametri degli eventi sismici in tempi brevi alla Protezione Civile e al pubblico", commenta Lucia Margheriti, Direttrice dell'Osservatorio Nazionale Terremoti (ONT) dell'INGV. "Siamo orgogliosi di svolgere questo compito e di fornire alla comunità scientifica i dati di base per migliorare la comprensione del processo sismogenetico. Puntiamo a migliorare sempre di più i servizi, i prodotti e la nostra comunicazione".

La sismicità del 2024 è raccolta in una mappa interattiva disponibile sul Blog INGVterremoti. Tutti i terremoti evidenziati sulla mappa possono essere interrogati dall'utente per conoscerne i relativi parametri: magnitudo, profondità e area epicentrale.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Tecnologia

TCL Ai Me: il robot domestico intelligente che rivoluziona...

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TCL presenta il suo primo robot domestico, un compagno intelligente e personalizzabile che si adatta alle tue esigenze e trasforma la tua casa in un ambiente smart e accogliente

TCL Ai Me: il robot domestico intelligente che rivoluziona la tua casa

TCL, marchio leader nel settore della tecnologia, ha presentato durante il CES di Las Vegas il suo primo concept di robot domestico, TCL Ai Me, un'innovativa combinazione di design accattivante e intelligenza artificiale avanzata. Progettato per diventare un vero e proprio membro della famiglia, TCL Ai Me è destinato a rivoluzionare il modo in cui interagiamo con la nostra casa.

TCL Ai Me non è un semplice elettrodomestico, ma un compagno in grado di apprendere e adattarsi alle abitudini di chi vive la casa. Grazie alla sua intelligenza artificiale avanzata, il robot è in grado di interagire in modo naturale e personalizzato, rispondendo ai comandi vocali e gestendo le richieste.

Il design di TCL Ai Me è stato studiato per essere sia funzionale che esteticamente piacevole. Il robot presenta un aspetto amichevole e rassicurante, con un'espressione che cambia a seconda delle emozioni e delle situazioni. Inoltre, grazie alla possibilità di personalizzare l'aspetto con diversi outfit, TCL Ai Me può diventare un elemento distintivo della tua casa.

Il robot TCL si integra perfettamente con gli altri dispositivi smart presenti nella casa, creando un ecosistema connesso e intuitivo. Il robot può controllare luci, termostato, elettrodomestici e altri dispositivi compatibili, semplificando la gestione della tua casa e ottimizzando i consumi energetici.

Il lancio di TCL Ai Me rappresenta un importante passo avanti verso un futuro in cui la tecnologia sarà sempre più integrata nella nostra vita quotidiana. TCL continua a investire in ricerca e sviluppo per creare soluzioni innovative che migliorino la qualità della vita delle persone. L'azienda immagina un futuro in cui i robot domestici intelligenti saranno sempre più presenti nelle nostre case, svolgendo una vasta gamma di compiti e diventando veri e propri assistenti personali.

Un assistente personale sempre a disposizione: conoscere le previsioni del tempo? Oppure fissare un promemoria per una riunione importante? TCL Ai Me è sempre pronto ad aiutare, gestendo le attività quotidiane con semplicità e precisione.

Una casa più smart e confortevole: controlla le luci, regola il termostato, accendi la TV: con TCL Ai Me, la casa diventa un ambiente personalizzato e confortevole. Il robot si integra perfettamente con gli altri dispositivi smart, creando un ecosistema domestico intelligente e intuitivo.

Un compagno di gioco e di conversazione: che si sia soli o in compagnia, TCL Ai Me può offrire momenti di svago e divertimento. Giocare a quiz, racconta barzellette o semplicemente tenere compagnia durante le attività.

Un occhio di riguardo sulla sicurezza: grazie alle sue funzioni di sorveglianza, TCL Ai Me può aiutare a proteggere la casa quando non si è presenti. Il robot TCL è in grado di inviare notifiche in caso di movimenti sospetti e consente il controllo di cosa accade all'interno della tua abitazione tramite l'app dedicata.

Un alleato per il benessere: TCL Ai Me può aiutare a ridurre lo stress. Ascoltare musica, leggere un libro o semplicemente conversare piacevolmente.

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Tecnologia

Il Digital Operational Resilience Act (DORA) sarà...

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Il DORA impone nuovi standard di sicurezza informatica alle istituzioni finanziarie. Equinix evidenzia il ruolo cruciale dei data center nel garantire la conformità e la resilienza operativa in un contesto sempre più minaccioso

Il Digital Operational Resilience Act (DORA) sarà pienamente applicabile a partire dal 17 gennaio 2025

Il settore dei servizi finanziari si trova ad affrontare una nuova sfida: il Digital Operational Resilience Act (DORA), un regolamento europeo che mira a rafforzare la sicurezza cibernetica delle istituzioni finanziarie. Entrato in vigore il 16 gennaio 2023, il DORA diventerà pienamente applicabile a partire dal 17 gennaio 2025, imponendo nuovi e rigorosi standard in materia di resilienza operativa digitale.

Il DORA introduce una serie di requisiti volti a garantire che le istituzioni finanziarie siano in grado di prevenire, rilevare, rispondere e recuperare da incidenti informatici. Tra i principali obblighi previsti dal regolamento si trovano:

Valutazioni più frequenti dei rischi: le aziende dovranno condurre analisi regolari per identificare e valutare le potenziali minacce informatiche.

Processi di segnalazione degli incidenti più chiari: sarà necessario definire procedure precise per la segnalazione tempestiva degli incidenti alle autorità competenti.

Monitoraggio più rigoroso dei fornitori terzi: le aziende dovranno estendere le proprie valutazioni di sicurezza anche ai fornitori di servizi cloud e ad altri partner esterni.

Test regolari della resilienza: saranno obbligatori test periodici per verificare l'efficacia delle misure di sicurezza adottate.

Responsabilità dei vertici aziendali: i consigli di amministrazione e i management team saranno chiamati a garantire la conformità alle nuove norme.

Per soddisfare questi requisiti, le istituzioni finanziarie dovranno investire in infrastrutture IT altamente sicure e resilienti. I data center, in particolare, svolgeranno un ruolo cruciale nel garantire la continuità operativa e la protezione dei dati.

Cosa offrono i data center per la conformità al DORA?

Infrastrutture robuste e sicure: i data center moderni sono progettati per offrire livelli di sicurezza elevatissimi, con sistemi di protezione multilivello e controlli di accesso rigorosi.

Connettività di rete ad alta performance: una connettività di rete solida e affidabile è essenziale per garantire la continuità operativa e la comunicazione tra i diversi sistemi.

Servizi di colocation: i data center offrono la possibilità di ospitare le proprie infrastrutture IT in un ambiente sicuro e gestito da esperti.

Servizi di cloud computing: il cloud computing può aiutare le aziende a scalare le proprie risorse IT in modo flessibile e a rispondere rapidamente alle variazioni del carico di lavoro.

Servizi di sicurezza gestiti: i fornitori di servizi di data center possono offrire una vasta gamma di servizi di sicurezza gestiti, come la protezione dalle minacce, la gestione degli incidenti e la conformità normativa.

Equinix, in qualità di leader globale nell'infrastruttura digitale, è ben posizionata per supportare le aziende nel loro percorso verso la conformità al DORA. Grazie alla sua vasta esperienza nel settore della sicurezza informatica e alla sua rete globale di data center, Equinix può offrire ai propri clienti le soluzioni necessarie per affrontare le sfide poste dal nuovo regolamento.

"Equinix ha un ruolo fondamentale nel supportare i propri clienti finanziari a soddisfare i requisiti DORA", afferma Adrian Mountstephens, Business Development Senior Manager di Equinix. "La nostra esperienza pluriennale in materia di resilienza ci consente di guidare le aziende verso un futuro più sicuro e conforme."

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Tecnologia

Combattere la povertà energetica: l’impatto del...

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Uno studio condotto dal MIT ad Amsterdam dimostra che coaching e utilizzo di dispositivi smart possono aiutare le famiglie a uscire dalla povertà energetica e ridurre i costi in bolletta

Combattere la povertà energetica: l'impatto del coaching e delle tecnologie smart

La povertà energetica, ovvero la condizione in cui le famiglie spendono una quota eccessiva del loro reddito per il consumo di energia (almeno l'8%), affligge milioni di persone in tutto il mondo. Un recente studio condotto dal MIT ha dimostrato che interventi mirati, combinando coaching e tecnologie smart, possono aiutare le famiglie a ridurre significativamente i consumi e i costi energetici.

L'esperimento, condotto ad Amsterdam, ha coinvolto 117 famiglie in condizioni di povertà energetica. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: il primo ha ricevuto informazioni sul consumo energetico e sessioni di coaching, mentre il secondo ha ricevuto lo stesso supporto, ma è stato inoltre dotato di dispositivi smart per monitorare in tempo reale i consumi energetici.

I risultati sono stati sorprendenti: le famiglie coinvolte nello studio hanno ridotto in media il consumo di elettricità del 33% e quello di gas del 42%. Ciò ha portato a una diminuzione del 53% delle bollette energetiche, facendo scendere la percentuale di reddito destinata all'energia dal 10,1% al 5,3%.

"Il nostro progetto di coaching energetico ha mostrato un tasso di successo del 75% nel contrastare la povertà energetica", afferma Joseph Llewellyn, ricercatore presso il Senseable City Lab del MIT e co-autore dello studio. "Questi risultati dimostrano che interventi mirati possono avere un impatto significativo sulla vita delle famiglie."

L'analisi ha evidenziato che i principali fattori di cambiamento comportamentale sono stati:

Riscaldamento mirato: limitare il riscaldamento solo agli ambienti effettivamente utilizzati.

Scollegamento degli elettrodomestici: Staccare dalla presa gli apparecchi elettrici non utilizzati.

"Il livello di conoscenza in materia di efficienza energetica variava notevolmente tra le famiglie", spiega Llewellyn. "Il nostro approccio non è stato giudicante, ma si è basato sulla collaborazione e sulla comprensione delle esigenze specifiche di ogni famiglia."

L'utilizzo dei dispositivi smart, sebbene inizialmente apprezzato, ha perso interesse dopo poche settimane. Tuttavia, anche un breve periodo di monitoraggio ha dimostrato essere sufficiente per indurre cambiamenti duraturi nei comportamenti energetici.

"La nostra ricerca dimostra che le tecnologie smart devono essere integrate con un approccio umano-centrico, che tenga conto dei fattori motivazionali e comportamentali delle famiglie", afferma Fábio Duarte, co-autore dello studio pubblicato su Nature..

Lo studio sottolinea l'importanza di un approccio multidimensionale al contrasto della povertà energetica. Oltre agli interventi sulle famiglie, sono necessarie azioni a livello strutturale, come la riduzione dei prezzi dell'energia e l'efficientamento degli edifici.

"È fondamentale evitare che la riduzione dei costi energetici per le famiglie si traduca in un aumento dei costi di affitto", afferma Llewellyn. "Dobbiamo garantire che i benefici delle politiche di efficienza energetica siano realmente accessibili a tutti."

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