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Innovazioni tecnologiche nel trattamento del diabete: ottimizzazione della qualità di vita e accesso equo in Centro Italia

Innovazioni tecnologiche nel trattamento del diabete: ottimizzazione della qualità di vita e accesso equo in Centro Italia

Un'analisi delle innovazioni tecnologiche nel controllo del diabete: dall'ottimizzazione della rete di cure alla garanzia di accesso equo alle tecnologie di monitoraggio glicemico, con testimonianze e riflessioni di esperti e attivisti nel settore.

Roma, 22 maggio 2024 – Il diabete, spesso definito "malattia cronica" per la sua complessità, rappresenta una delle principali cause di cecità, amputazioni non traumatiche e insufficienza renale terminale. In Italia, colpisce tra 3,4 e 4 milioni di persone, con costi annuali che superano i 20 miliardi di euro. Nonostante l'invecchiamento della popolazione, le ospedalizzazioni per diabete sono in calo grazie alle innovazioni tecnologiche, che hanno migliorato la qualità della vita dei pazienti e ridotto i costi di gestione. Tuttavia, la mancata aderenza alle terapie e lo scarso automonitoraggio della glicemia rimangono problematiche significative, aumentando il rischio di complicanze. Le recenti innovazioni tecnologiche hanno rivoluzionato il controllo del diabete, riducendo ospedalizzazioni e accessi al pronto soccorso.

Durante l’evento “EQUITÀ DI ACCESSO ALL’INNOVAZIONE – FOCUS SUI SISTEMI DI MONITORAGGIO GLICEMICO NELLA CRONICITÀ DEL DIABETE - CENTRO”, promosso da Motore Sanità con la collaborazione scientifica dell'AMD (Associazione Medici Diabetologici) e il contributo incondizionato di Abbott, è stata avviata una discussione tra istituzioni regionali, esperti e associazioni di cittadini per garantire un accesso equo a queste tecnologie attraverso criteri di eleggibilità condivisi. Obiettivo, assicurare a ogni cittadino le migliori cure disponibili, considerando l'innovazione un investimento vantaggioso per la salute pubblica e l'economia.

I PUNTI EMERSI

Potenzialità terapeutiche della tecnologia glicemica nel diabete: una visione integrata.

Secondo Paola Pisanu, Presidente Regionale AMD Sardegna e Coordinatore della Consulta dei Presidenti Regionali AMD, “L’utilizzo della tecnologia con sensore ha favorito una spinta verso il miglior controllo del diabete trattato con terapia insulinica intensiva (4 somministrazioni al giorno), perché consente di ottimizzare la terapia insulinica in sicurezza, permettendo di raggiungere medie e variabilità glicemiche vicine alla normalità, proteggendo nel contempo dal rischio di ipoglicemia che è insito nella terapia con insulina. Il rischio di ipoglicemia pur presente, nei pazienti in terapia con insulina basale ha minore impatto, ma l’esperienza clinica e la letteratura evidenziano come l’utilizzo del sensore anche in questa tipologia di pazienti, apre nuove possibilità di migliorare il compenso metabolico e diminuire l’inerzia terapeutica, con benefici che si protraggono anche dopo che il monitoraggio viene interrotto. La proposta dell’estensione all’accesso alla tecnologia anche in questa tipologia di pazienti, come anche in casi specifici ai pazienti che non praticano l’insulina e non sono esposti all’ipoglicemia, é in discussione anche in Sardegna. Come società scientifica, nell’ambito dei tavoli tecnici regionali abbiamo già avanzato una proposta di aggiornamento delle linee di indirizzo regionali sulla prescrizione della tecnologia che apra altre possibilità anche nel diabete tipo 2. La misurazione del glucosio è un caposaldo della terapia del diabete e deve essere sempre inserita in un percorso strutturato di educazione terapeutica, questo è vero per la misurazione della glicemia capillare (BGM) come per quella con sensore (CGM). Dal punto di vista clinico la tecnologia apre nuove possibilità terapeutiche, educative e di engagement, favorendo la consapevolezza della persona con diabete sull’impatto che hanno, per esempio, lo stile di vita, lo sport, i farmaci o una malattia intercorrente, sul buon controllo della malattia, e offre la possibilità di intervenire e supportare la gestione più efficacemente da parte dei curanti, e nel diabete tipo 2 questo si può ottenere anche con un impiego mirato, continuo o intermittente dei sensori”.

Implementazione dei centri anti-diabete in Campania: ottimizzazione della rete di cure e priorità nella prescrizione delle tecnologie di monitoraggio.

“La tecnologia applicata alla cura del diabete migliora la qualità di vita dei pazienti - spiega Pietro Buono, Dirigente UOD Attività consultoriale e materno infantile, Regione Campania. Nei pazienti più giovani rappresenta un vero e proprio valore aggiunto e anche nei pazienti più anziani semplifica il percorso di cura con una registrazione continua e puntuale della glicemia. Per questo e nella convinzione che la salute è un valore e che il valore aumenta se migliorano gli esiti e si riducono i costi, la Regione Campania ha attivato una serie di azioni volte a fornire a tutti i bambini e agli adulti affetti da diabete tipo 1 e a tutti i pazienti non compensati e in terapia insulinica affetti da diabete tipo 2 i sensori per la lettura della glicemia. I sistemi di misurazione della glicemia senza ago sono diversi e dialogano con altri sistemi di infusione continua della glicemia (microinfusori). Per questi ultimi, già prescritti da diversi anni, la Commissione regionale ha definito i corretti percorsi di appropriatezza prescrittiva, avviando in contemporanea la gara della centrale di committenza regionale SORESA spa. I Direttori Generali delle 7 aziende sanitarie locali campane stanno terminando l'attivazione territoriale di tutti Centri anti diabete della Campania (98), definendo la Rete di cure aziendali e i centri che prima degli altri si occuperanno più nello specifico delle prescrizioni di tecnologie applicate alla cura del diabete”.

Il ruolo del coordinamento delle associazioni dei pazienti e delle istituzioni regionali.

Fabiana Anastasio, Presidente del Coordinamento Associazioni dei pazienti diabetici della Campania, enfatizza l'importanza cruciale di una tecnologia affidabile nella gestione ottimale del diabete. “È certamente un indispensabile strumento – dice Anastasio – da abbinare alla terapia farmacologica per consentire atti medici demandati al paziente, nella sua quotidianità: in base al valore espresso dagli strumenti messi a disposizione dal mercato e dal SSN, noi pazienti possiamo definire al meglio il dosaggio dell’insulina da effettuare. Credo non serva aggiungere molto altro circa la necessaria ed indispensabile affidabilità dei device, certificata auspicabilmente, da scheda tecnica verificata a monte da Organismi appositi, per noi pazienti diabetici. Perché anche questo, cioè la verifica della reale affidabilità dei Device fatta da organi nazionali preposti a questo, con indicazioni presenti in scheda tecnica necessarie per poter accedere anche e soprattutto a gare regionali è qualcosa che andrebbe normata diversamente da oggi, come dimostrato dalle difficoltà registrate purtroppo in Campania, dai pazienti e dagli Organi Regionali, a seguito di una recente gara sui sensori per la glicemia, che ha alla fine indotto molti pazienti, soprattutto quelli più anziani e fragili, quindi, paradossalmente, i più bisognosi di attenzione, a tornare al controllo capillare! Solo grazie alle guerre portate avanti dal Coordinamento delle Associazioni dei Pazienti ed alla collaborazione con le Istituzioni Regionali siamo alla fine riusciti ad intraprendere una strada che, speriamo a breve, porti ad una nuova gara basata su presupposti assolutamente diversi: inclusiva e, soprattutto, con obiettivi condivisi dall’intera Commissione Diabetologica Regionale nominata Tavolo Tecnico propedeutico alla gara stessa. Si va avanti fiduciosi ed in attesa di una cura definitiva, chiediamo al Governo ed ai Sistemi Regionali supporto affinché ci vengano forniti tutti gli strumenti necessari per gestire in maniera ottimale una patologia paradigma della cronicità”.

Equità nell'accesso alle tecnologie nel trattamento del diabete: una prospettiva nazionale.

Emilio Augusto Benini, Presidente FAND, sottolinea l'importanza dell'aderenza terapeutica e l'utilizzo di nuovi farmaci e tecnologie per migliorare la qualità di vita delle persone con diabete. “Sappiamo che l'aderenza terapeutica – spiega Benini, una miglior qualità di vita per le persone con diabete si può raggiungere attraverso sia l'educazione terapeutica che l'utilizzo di nuovi farmaci e tecnologie. Sono proprio le tecnologie, come i sensori glicemici, che permettono alla persona con diabete di gestire al meglio il proprio diabete. L'autocontrollo è un elemento fondamentale per gestire la propria malattia. Come presidente nazionale FAND l'accesso alle nuove tecnologie purtroppo è difforme da regione a regione e così facendo si creano forti disparità tra diabetici residenti in regioni diverse. Ci sono poi regioni che sono molto indietro rispetto alle tecnologie come ad esempio la regione Puglia che impone restrizioni come i centri prescrittori. Possiamo comprendere la necessità di avere un sistema sostenibile, ma non possiamo assolutamente condividere che questa sostenibilità sia a scapito della salute delle Persone con diabete. Se la salute è un diritto costituzionale allora dovrebbe essere garantita a tutti a prescindere dalla sostenibilità”.

Educazione e coinvolgimento nell'uso dei sensori nel diabete: massimizzare la qualità della vita.

“I sensori migliorano la qualità della vita – ribadisce Riccardo Trentin, Presidente Federazione Rete Sarda Diabete, ma occorre il coinvolgimento attivo della persona stessa con percorsi educativi tali da favorire e contribuire a identificare il dispositivo che sia il più vicino possibile ai bisogni quotidiani e personalizzati della persona con diabete. Per questo è utile un percorso educativo ripetuto nel tempo, che parta da un chiarimento sul dispositivo per poi arrivare alla condivisione di esperienze vissute, in cui le associazioni pazienti hanno un ruolo fondamentale quali guida e supporto vicino alla persona con diabete. La scelta del sistema migliore per il paziente va fatta sulla base di criteri come gli allarmi, la semplicità d’uso, l’accuratezza e l’adattabilità alla vita della persona con diabete che dovrebbe essere l’aspetto più importante che deve incidere sulla scelta”.

Evoluzione tecnologica nel trattamento del diabete: il caso della regione Marche.

“La Regione Marche è sempre stata molto sensibile alle tecnologie del mondo del diabete – chiosa Massimiliano Donato Petrelli, Medico diabetologo, Funzionario ARS (Agenzia Regionale Sanitaria), Regione Marche. Già nel 2000 abbiamo una delibera per ottimizzare la prescrizione dei presidi per autocontrollo glicemico in base ai dettami delle linee guida di allora. L’aggiornamento dei presidi è talmente veloce che nel 2004 una nuova DGR adegua materiali e quantitativi alle nuove indicazioni delle società scientifiche. Con l’avvento dei microinfusori e dei sensori glicemici abbinati, nel 2006 una nuova DGR garantisce tale presidio ai diabetici di tipo 1 su tutto il territorio regionale. Per ottimizzare la prescrizione si decide di avvalersi di un periodo di prova di due mesi durante i quali sia il paziente sia il diabetologo verificano il corretto utilizzo e il miglioramento della gestione del diabete. Al termine del periodo, durante il quale i costi del materiale sono coperti dalla ditta produttrice del presidio, se il diabetologo e il paziente sono soddisfatti e convinti, si procede con l’acquisto. In caso contrario si trova un’altra soluzione senza aver gravato sulle casse pubbliche. Nel 2017 una nuova DGR norma la prescrizione dei sensori “non collegati a microinfusore” e dei sistemi Flash Glucose Monitoring, garantendo anche qui l’accesso su tutto il territorio regionale e, anche qui, dopo un mese di prova a carico della ditta produttrice (per evitare sprechi in pazienti non collaboranti o che cambiavano idea). Già in questa delibera si specifica che queste nuove tecnologie devono essere date (sotto la supervisione dello specialista diabetologo) non solo ai diabetici tipo 1 ma anche ad altre forme di diabete con precario controllo glicemico o che necessitino di uno strettissimo controllo glicemico (diabete in gravidanza, diabete tipo 2 con terapia insulinica multi-iniettiva e scompensato, ecc.). Infine, per ovviare ad alcune difficoltà di consegna dei sensori glicemici (ad opera delle aziende sanitarie territoriali) da questo anno il paziente può ritirare mensilmente i suoi sensori nella sua farmacia sotto casa, con prescrizione informatizzata (senza impegnativa o altra carta) del diabetologo. Una bella comodità per rendere la sanità sempre più vicina al paziente”.

Il punto di vista delle associazioni dei pazienti.

Lina Delle Monache, Presidente Federdiabete Lazio, ha ricordato quanto i sistemi di monitoraggio FGM e CGM dal punto di vista delle Associazioni Pazienti siano imprescindibili. “Tali device – spiega Delle Monache, non solo migliorano la qualità di vita ma risultano essere un investimento per la sanità. Riducono i costi a carico del Servizio sanitario nazionale (SSN) perché attraverso una migliore compensazione dei livelli glicemici, prevengono le complicanze, gli accessi al pronto soccorso per ipoglicemia grave e le ospedalizzazioni. Sono le vere voci di costo del diabete, circa il 50% della spesa per questa patologia, a fronte del fatto che solo il 4% dei costi è dovuto all’impiego dei device. L’abbattimento riguarda anche i costi indiretti grazie al recupero della capacità produttiva dei pazienti conseguente al miglioramento della qualità di vita, ma ha anche un impatto positivo sui caregiver. Si riducono, inoltre, le pensioni di invalidità in caso di complicanze. Un vantaggio a tutto tondo: migliora la salute e la vita dei pazienti e si evitano i dislivelli glicemici che, a lungo andare, portano alle complicanze. Un ulteriore grande progresso reso possibile dai sensori è l’empowerment della persona con diabete, il suo coinvolgimento nel percorso di cura. Insieme allo specialista, infatti, impara a gestire meglio la malattia e sviluppa una maggiore consapevolezza degli effetti della dieta. In ultimo il sistema FGM ha dimostrato di essere costo-efficace per il SSN. Per questi motivi è importante un allargamento a tutte le persone con diabete che possono beneficiare della tecnologia, un investimento per il SSN in termini di riduzione dei costi diretti ed indiretti, come accessi in Pronto soccorso e complicanze, e un investimento sociale grazie all’abbattimento dei costi indiretti dovuti alla necessità di fornire sostegno per invalidità, migliorando la vita dei pazienti e dei loro caregivers”.

Un nuovo approccio per l'equità di accesso alle cure in Regione Lazio.

Un’importante novità è stata introdotta nella Regione Lazio riguardo l'innovazione nei sistemi di monitoraggio glicemico e l'equità di accesso alle cure. A parlarne Vincenzo Fiore, Presidente Regionale AMD Lazio. “Una recente delibera, frutto di una sinergia significativa tra: Associazione Medici Diabetologi Lazio, il Professor Nicola Napoli, Presidente della Società Italiana di Diabetologia (sezione Lazio), Claudia Arnaldi, Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) e Lina Delle Monache, Presidente Federdiabete Lazio, ha prodotto l’estensione dell’uso per il monitoraggio della glicemia a più semplice tecnologia ai pazienti diabetici di tipo 2 in trattamento insulinico con meno di 3 somministrazioni al giorno; inoltre, l’stensione è avvenuta anche per i diabetici di tipo 2 in terapia orale con glifozine e/o GLP1-RA, per un mese l’anno. Questo importante successo permetterà di ridurre il rischio ipoglicemico e migliorarne la variabilità. L’uso di queste tecnologie per le popolazioni di diabetici citate, può aiutare ad aumentare la consapevolezza di cura e a migliorare l’aderenza terapeutica, con importanti ricadute sullo stile di vita e sull’abbattimento dei costi sanitari. Si ringrazia la Regione Lazio, nella persona della Dottoressa Marzia Mensurati, Area farmaci e dispositivi della Regione Lazio, per la sensibilità e la collaborazione nella realizzazione di questo importante traguardo”.

All’evento hanno partecipato inoltre Emanuele Monti, Componente III Commissione Sanità, Consiglio Regionale della Lombardia, Francesco Saverio Mennini, Capo del Dipartimento della programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Servizio sanitario nazionale del Ministero della Salute.

Ufficio stampa Motore Sanità

Laura Avalle - 320 098 1950

Liliana Carbone - 347 264 2114

comunicazione@motoresanita.it

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Immediapress

Champions League – Atalanta-Arsenal: Gasp prova a fermare...

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Roma, 18 settembre 2024 – L’Atalanta torna a calcare il palcoscenico della Champions League a distanza di tre anni. La Dea, detentrice dell’Europa League, inizia il suo percorso nella massima competizione europea sfidando una delle grandi favorite per la vittoria finale, l’Arsenal. I Gunners, per gli esperti Sisal, partono favoriti al Gewiss Stadium a 1,85 contro il 4,00 dei nerazzurri con il pareggio in quota a 3,75. Atalanta e Arsenal fanno del gioco offensivo il loro marchio di fabbrica: normale che la Combo Goal + Over 2,5, offerta a 1,97, sia ampiamente nelle corde del match. I ragazzi di Arteta sono favoriti anche per sbloccare la gara, a 1,62, contro il 2,55 di Retegui e compagni. I tiri da lontano possono diventare un’arma importante tanto che un goal da fuori area è dato a 3,25. Attenzione però agli interventi visto che sia un rigore, a 2,75, che un’espulsione, a 4,50, potrebbero indirizzare il match in un senso o in un altro.

Entrambe le formazioni sono alle prese con molte defezioni ma, sicuramente, chi scenderà in campo vorrà essere protagonista. L’Atalanta si affida ad Ademola Lookman che sogna una notte da incorniciare di fronte ai suoi tifosi: un goal o un assist del numero 11 nerazzurro si gioca a 2,65. Va a caccia della quinta rete stagionale Mateo Retegui, ipotesi offerta a 3,50. L’Arsenal sarà priva di capitan Odegaard ma Arteta rimane fiducioso perché Kai Havertz, a segno a 3,25, sta segnando con continuità mentre Bukayo Saka, primo marcatore a 6,00, rimane il pericolo numero 1 per la porta di Carnesecchi.

Sisal ricorda sempre che il gioco è vietato ai minori e che bisogna giocare sempre con consapevolezza e moderazione.

Sisal è uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato ed è attualmente attiva in Italia, Marocco e Turchia, con un’offerta che comprende lotterie, scommesse, giochi online e apparecchi da intrattenimento.

La strategia di Sisal poggia su tre pilastri: la sostenibilità, con un impegno costante sullo sviluppo del programma di Gioco Responsabile e attraverso l’offerta di un modello di intrattenimento sicuro e trasparente - l’innovazione digitale, grazie alla piattaforma di gioco all’avanguardia orientata all’omnicanalità e alle competenze per lo sviluppo in-house di software e applicazioni per cogliere le opportunità della transizione digitale - l’internazionalizzazione, con l’obiettivo di partecipare a gare per aggiudicarsi nuove concessioni all’estero sulla base della solida expertise maturata.

Dal 4 agosto 2022 Sisal è parte di Flutter Entertainment plc, il più grande operatore al mondo di scommesse sportive online e iGaming, con un portafoglio di marchi riconosciuti a livello globale e quotato alla Borsa di New York.

Sisal Italia S.p.A.

Ufficio stampa

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Kaspersky scopre SambaSpy, un trojan che prende di mira gli...

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Milano, 18 settembre 2024 . Il Global Research and Analysis Team (GReAT) di Kaspersky ha scoperto una sofisticata campagna di distribuzione malware rivolta esclusivamente agli utenti italiani. La campagna prevede la distribuzione di un nuovo Remote Access Trojan (RAT), chiamato dai ricercatori SambaSpy, con funzionalità quali il file system management, il controllo della webcam, il furto di password e la gestione del desktop da remoto.

A differenza della maggior parte degli attacchi malware che mirano a più Paesi e utilizzano diverse lingue, la campagna SambaSpy si distingue per la precisione dei suoi obiettivi. Il malware è stato progettato per colpire solo gli utenti i cui sistemi sono impostati in italiano, garantendo la massima probabilità di successo in questa regione. Secondo la telemetria di Kaspersky, questa campagna è iniziata nel maggio 2024 e non mostra segni di rallentamento.

"Siamo stati sorpresi dal target ristretto di questo attacco. Di solito i criminali informatici mirano a infettare il maggior numero di utenti possibile, ma la catena di infezione di SambaSpy include controlli specifici per garantire che vengano colpiti solo gli utenti italiani", ha commentato Giampaolo Dedola, Lead Cybersecurity Researcher di Kaspersky GReAT.

Kaspersky ha identificato due catene di infezione leggermente diverse utilizzate nella campagna. Un metodo di infezione particolarmente elaborato inizia con un’email di phishing, che sembra provenire da una società immobiliare italiana legittima. L’email invita gli utenti a visualizzare una fattura cliccando su un link, che reindirizza gli utenti a un servizio cloud italiano legittimo utilizzato per la gestione delle fatture.

Tuttavia, alcuni utenti vengono invece reindirizzati a un server Web dannoso, in cui il malware convalida le impostazioni del browser e della lingua. Se l’utente utilizza Edge, Firefox o Chrome in lingua italiana, viene indirizzato a un URL OneDrive contenente un PDF dannoso. In questo modo viene avviato il download di un dropper o di un downloader, entrambi in grado di scaricare il RAT SambaSpy.

SambaSpy è un RAT completo scritto in Java e nascosto utilizzando Zelix KlassMaster. Questo malware avanzato può eseguire una serie di attività dannose, tra cui:

•Gestione del file system e dei processi

•Controllo della webcam

•Registrazione dei tasti e manipolazione della clipboard

•Gestione del desktop da remoto

•Furto di password dai principali browser come Chrome, Edge e Opera

•Caricamento e download di file

•Possibilità di caricare plugin aggiuntivi in fase di esecuzione

Il meccanismo di caricamento dei plugin di SambaSpy e l’uso di library come JNativeHook dimostrano il livello di sofisticatezza impiegato dagli aggressori.

Sebbene l’obiettivo principale siano gli utenti italiani, i ricercatori di Kaspersky hanno individuati forti collegamenti con il Brasile. I commenti e i messaggi di errore all’interno del codice maligno sono scritti in portoghese brasiliano, suggerendo che l’attore della minaccia dietro gli attacchi potrebbe essere brasiliano. Inoltre, l’infrastruttura utilizzata nella campagna è stata collegata ad altri attacchi in Brasile e Spagna, anche se gli strumenti di infezione in queste regioni differiscono leggermente da quelli utilizzati in Italia.

Il report completo su SambaSpy è disponibile su Securelist.

Per migliorare la sicurezza dell’azienda, Kaspersky consiglia di:

•Non utilizzare i servizi di remote desktop, come RDP, su reti pubbliche se non assolutamente necessario e scegliere sempre password forti.

•Assicurarsi che la propria VPN commerciale e altre soluzioni software lato server siano sempre aggiornate, poiché lo sfruttamento di questo tipo di software è un vettore comune di infezione da ransomware. Aggiornare sempre le applicazioni lato client.

•Concentrare la propria strategia di difesa sul rilevamento dei movimenti laterali e dell’esfiltrazione dei dati verso Internet. Prestare particolare attenzione al traffico in uscita per individuare le connessioni dei criminali informatici. Eseguire regolarmente il backup dei dati. Assicurarsi di potervi accedere rapidamente in caso di emergenza. Utilizzare le ultime informazioni di Threat Intelligence per essere sempre aggiornati sulle ultime TTP utilizzate dagli attori delle minacce.

•Utilizzare servizi di Managed Detection and Response per identificare e bloccare un attacco nelle fasi iniziali, prima che gli aggressori raggiungano i loro obiettivi finali.

•Per proteggere le aziende, è importante formare i dipendenti. Possono essere utili i corsi di formazione dedicati, come quelli forniti da Kaspersky Automated Security Awareness Platform.

•Utilizzare soluzioni di sicurezza complesse, che combinino protezione degli endpoint e funzioni di automated incident response, come Kaspersky Next.

Informazioni su Kaspersky

Kaspersky è un’azienda globale di sicurezza informatica e digital privacy fondata nel 1997. Le profonde competenze in materia di Threat Intelligence e sicurezza si trasformano costantemente in soluzioni e servizi innovativi per proteggere aziende, infrastrutture critiche, governi e utenti in tutto il mondo. Il portfolio completo di sicurezza dell’azienda comprende una protezione leader degli endpoint e diverse soluzioni e servizi di sicurezza specializzati e soluzioni Cyber Immune, per combattere le sofisticate minacce digitali in continua evoluzione. Oltre 400 milioni di utenti sono protetti dalle tecnologie Kaspersky e aiutiamo 220.000 aziende a tenere al sicuro ciò che più conta per loro. Per ulteriori informazioni è possibile consultare https://www.kaspersky.it/

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Schneider Electric Italia ottiene la Certificazione per la...

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CS certificazione genere SE

•Parallelamente al percorso intrapreso per il conseguimento della certificazione, Schneider Electric ha organizzato eventi formativi rivolti ai dipendenti italiani sui temi che vanno dalla violenza di genere al linguaggio inclusivo.

•L’annuncio è stato dato in occasione dell’evento di Winning Women Institute, che ha supportato Schneider Electric nel raggiungimento di questo traguardo

Stezzano (BG), 18 settembre 2024Schneider Electric, il leader globale nella digitalizzazione della gestione dell’energia e dell’automazione, ha ottenuto in Italia la Certificazione UNI PDR 125:2022 per la Parità di Genere, a testimonianza dell’attenzione e dell’impegno costanti nel garantire pari opportunità professionali ed economiche.

Grazie anche al supporto di Winning Women Institute, punto di riferimento nella promozione della parità di genere in Italia, Schneider Electric ha conseguito la certificazione lo scorso giugno. L’audit condotto ha evidenziato le buone prestazioni e la qualità dell’organizzazione, rispetto ai sei ambiti previsti dalla Certificazione di Genere: innanzitutto, la presenza dei principi e obiettivi di inclusione, parità di genere e attenzione alla gender diversity all’interno dell’ambiente di lavoro, dunque di una cultura e strategia sul tema, oltre che il grado di maturità e di coerenza del modello di governance.

A essere validati anche i processi delle risorse umane, relativi ai diversi stadi che caratterizzano il ciclo di vita di una persona, e le opportunità di accesso neutrale dei generi ai percorsi di carriera e di crescita interni. Infine, l’analisi sull’equità remunerativa di genere ha dimostrato il grado di maturità dell’azienda in relazione al differenziale retributivo.

Il percorso per ottenere la Certificazione di Genere è stato affiancato da una serie di eventi formativi che hanno sensibilizzato i circa 3.000 dipendenti in Italia, al di là del proprio ruolo e sesso, su temi quali: la prevenzione della violenza di genere nei luoghi di lavoro, la consapevolezza su bias e stereotipi di genere presenti nella comunicazione, l’uso del linguaggio inclusivo.

Un’altra azione, rivolta alla comunità, riguarda la partecipazione di Schneider Electric a iniziative quali quelle dell’associazione SheTech, che promuove la partecipazione delle donne e ragazze a percorsi di studio e carriera in ambiti STEM, la Primavera delle Pari Opportunità ed altre ancora.

Questo lungo impegno nel promuovere in Italia la parità di genere attraverso azioni mirate all'inclusione, alla valorizzazione e allo sviluppo professionale di tutto il personale si inquadra all’interno degli obiettivi di sostenibilità globali al 2025 fissati da Schneider Electric nel programma Schneider Sustainability Impact, che prevede specifici target per l’occupazione femminile e la parità salariale - per citare alcuni esempi.

“L’ottenimento della Certificazione di Genere è la scintilla di un più lungo e ampio percorso, che ci vedrà impegnati a garantire un futuro sempre più inclusivo ed equo”, ha affermato Chantal Scaccabarozzi, VP Risorse Umane di Schneider Electric Italia. “Misura e misurerà anche nei prossimi anni la nostra capacità di mantenere e migliorare la nostra spinta per la parità, oltre che offrire un quadro di riferimento importante per tutte e tutti noi. Contiamo che gli eventi formativi possano aiutare le persone a promuovere attivamente una cultura di parità e obiettivi di empowerment femminile e a tal proposito crediamo molto anche nel coinvolgimento delle nostre colleghe, con la condivisione della loro esperienza con le nuove generazioni di donne che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro”.

L’evento organizzato da Winning Women Institute ieri, 17 settembre, a Roma per parlare di tematiche riferite a equità di genere, leadership femminile e gender equality, ha offerto l’occasione per annunciare il conseguimento della Certificazione di Genere da parte di Schneider Electric e premiare l’azienda per il risultato raggiunto.

"Il percorso di certificazione di Schneider Electric, arricchito da un'innovativa strategia di sviluppo delle competenze e di strumenti organizzativi di genere, dimostra il forte impegno dell'azienda verso la parità. Siamo orgogliosi di aver collaborato a questo importante traguardo” ha affermato Enrico Gambardella, Founder di Winning Women Institute. Un altro grande brand con cui abbiamo collaborato, che invia un segnale forte e chiaro all'intero tessuto economico italiano.

La Certificazione UNI PDR 125:2022, di durata triennale, prevede la valutazione annuale delle aree di analisi sopracitate tramite audit stringenti, nell’ottica di percorso continuo e progressivo di miglioramento.

Immagine disponibile qui

Al centro: Chantal Scaccabarozzi, VP Human Resources Schneider Electric Italia

Informazioni su Schneider Electric

Lo scopo di Schneider è quello di creare un impatto tangibile consentendo a tutti di sfruttare al meglio l’energia e le risorse disponibili, coniugando progresso e sostenibilità. Questo in Schneider lo chiamiamo Life Is On.

La nostra missione è quella di essere il partner di fiducia per la sostenibilità e l’efficienza. Siamo un leader globale nelle tecnologie industriali con competenze d’avanguardia a livello mondiale nell'elettrificazione, nell'automazione e nella digitalizzazione per industrie smart, infrastrutture resilienti, data center a prova di futuro, edifici intelligenti e case intuitive. Grazie alla nostra lunga esperienza in questi ambiti, forniamo soluzioni integrate, end to end per tutto il ciclo di vita, basate sull’ IoT industriale e abilitate dall'intelligenza artificiale, con prodotti connessi, automazione, software e servizi, fornendo gemelli digitali che consentano una crescita redditizia per i nostri clienti.

Siamo un'azienda di persone con un ecosistema di 168.000 dipendenti e più di un milione di partner che operano in oltre 100 paesi per garantire la vicinanza ai nostri clienti e stakeholder. Abbracciamo i valori di diversità e inclusione in tutto ciò che facciamo, guidati dal nostro obiettivo di un futuro sostenibile per tutti. www.se.com/it

CONTATTI PER LA STAMPA

Prima Pagina Comunicazione

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Cristiana Stradella

caterina@primapagina.it; ivonne@primapagina.it; cristiana@primapagina.it

Schneider Electric Italia

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LIDL IN SARDEGNA, IL DIRETTORE REGIONALE LUCA BASILE: "QUASI 150 POSTI DI LAVORO SBLOCCATI CON IL NUOVO HUB"; Formazione: Scuola...

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Foggia, chi è il vigile del Fuoco morto dopo aver salvato...

Si chiamava Antonio Ciccorelli. Dal presidente della Repubblica alla premier, il cordoglio di tutta Italia Si chiamava Antonio Ciccorelli e...

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Rotocalco n. 38 del 18 settembre 2024

Rapporto Coop 2024, presentato a Milano il report su consumi e stili di vita degli italiani; Famiglia e solidarietà: crescono...

Economia8 ore ago

Fed taglia i tassi di 50 punti

La decisione, si sottolinea, perché il comitato di politica monetaria "ha acquisito maggiore fiducia nel fatto che l'inflazione si stia...

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Onu, risoluzione chiede ritiro Israele da Territori...

La risoluzione non vincolante chiede il ritiro entro un anno: 124 voti a favore, 43 astenuti. Usa, Israele e altri...

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Lido di Camaiore, auto investe 8 persone: 2 morti

La vettura passa col rosso, uccise 2 ragazze tedesche. Poi brucia un altro semaforo rosso e investe 5 ragazzi Tragico...