‘Parola di volontario’, premiato il giovane vincitore del contest social
Si conclude il percorso di formazione Involontaria-Off promosso da Fondazione Msd
Il mondo dei giovani e quello del volontariato si sono incontrati nel progetto Involontaria-Off, promosso da Fondazione Msd, che si è concluso oggi con l'evento finale nel corso del quale è stato premiato il vincitore dell'iniziativa 'Parola di volontario’, il Percorso per le competenze trasversali e l'orientamento (Pcto) sul tema del volontariato per i licei del Lazio, patrocinato dalla Regione Lazio e dal Consiglio della Regione Lazio.
Il percorso virtuoso che Fondazione Msd sta promuovendo ormai da 3 anni - si legge in una nota - vuole raccontare ai giovani il volontariato, esplorando linguaggi sempre nuovi e ingaggianti, come il contest social: prima lo short movie per la Tv Involontaria-Off, di cui le associazioni di pazienti hanno firmato la sceneggiatura; poi la serie per i social 'Volontario per un giorno', che ha fatto vivere agli attori un'esperienza da veri volontari nelle sedi delle associazioni, e oggi 'Parola di volontario' che ha coinvolto le associazioni di pazienti nella formazione dei volontari di domani. Appassionati rappresentanti delle associazioni partner del progetto hanno condiviso con 250 ragazzi di 6 licei del Lazio la propria esperienza, la propria competenza e il proprio impegno a supporto di persone che vivono percorsi di malattia, dei loro famigliari e caregiver in tante aree diverse (oncologia, Hiv, malattie rare, epatite, artrite reumatoide, malattie respiratorie e tante altre). Gli studenti si sono inoltre confrontati con esperti del mondo della comunicazione per approfondire strumenti e linguaggi per raccontare ai giovani, anche e soprattutto attraverso i social, l'empatia e il valore del volontariato.
L'evento è stato l'occasione per una riflessione sull'importanza del solidarismo sociale nell'area della salute e nei percorsi di sviluppo umano e professionale delle nuove generazioni insieme a Gennaro Iasevoli, prorettore alla ricerca e internazionalizzazione dell'Università Lumsa, e Goffredo Freddi, direttore di Fondazione Msd. Nel corso dell'incontro Adriano Valentini, responsabile Comunicazione stituzionale Regione Lazio, e Andrea Nuzzo, Content Creator, hanno approfondito il ruolo strategico della comunicazione e di linguaggi appropriati per promuovere temi sociali importanti come quello del volontariato. Nel contest che ha concluso il percorso formativo i ragazzi si sono messi in gioco, sfidandosi nell'ideazione di una proposta creativa - ispirata da una delle associazioni fra quelle incontrate - da veicolare sui social, per incoraggiare altri giovani ad avvicinarsi al volontariato.
Oltre 60 gli elaborati presentati; 7 quelli arrivati nella rosa dei finalisti dopo una accurata selezione da parte della giuria composta da tutte le associazioni pazienti, Fondazione Msd, partner accademici e istituzionali: il progetto del gruppo Parola di studentesse del Liceo Vittoria Colonna, che si è ispirato all'Associazione Plus; il progetto del gruppo Sofiotta del Liceo Scientifico Giovan Battista Morgagni, che ha raccontato l'Associazione CittadinanzAttiva; la proposta per l'Associazione ABRCAdaBRA del gruppo Abracadabra del Liceo Ginnasio Statale Orazio; l'idea creativa del gruppo Awareness together del Liceo Vittoria Colonna, dedicato all'Associazione APaIM; il progetto del gruppo IncontraDonna, dell'Istituto di Istruzione Superiore Angelo Frammartino, per la Fondazione IncontraDonna; la proposta del gruppo La Ciurma del Liceo Vittoria Colonna, per Salute Donna Odv; l'idea creativa di Andrea, studente dell'Istituto di Istruzione Superiore Angelo Frammartino di Monterotondo, per Anlaids.
E' stata proprio quest'ultima proposta ad aggiudicarsi il maggior numero di voti: Andrea ha immaginato, in un video ispirato da Anlaids, una conversazione via chat fra due amici in cui racconta il valore del supporto offerto ai pazienti da un'associazione che si occupa di malattie infettive e il coinvolgimento emotivo di chi ne fa parte.
"Fondazione Msd - ha dichiarato Goffredo Freddi, direttore Fondazione Msd - è orgogliosa di questo percorso di condivisione e contaminazione che ha unito scuole, associazioni di pazienti, università, istituzioni per uno scopo nobile: promuovere una straordinaria energia civile, facendo leva sull’incredibile potenziale di cambiamento e trasformazione dell'educazione scolastica, dei giovani e delle alleanze". I licei coinvolti nel Pcto sono: Istituto di Istruzione Superiore Angelo Frammartino (Monterotondo, Roma), Liceo Scientifico Giovan Battista Morgagni (Roma), Liceo Artistico Ripetta (Roma), Liceo Vittoria Colonna (Roma) e Liceo Ginnasio Statale Orazio (Roma), Istituto di Istruzione Superiore Celestino Rosatelli (Rieti).
Cronaca
Non reggono il dolore per il suicidio della figlia: marito...
I due, un medico e una farmacista, sono stati trovati privi di sensi nel loro garage a Orbassano. La ragazza da bambina avrebbe subito abusi di cui i genitori non si erano accorti
Non hanno retto al dolore per la perdita della figlia che si era suicidata due anni fa e hanno deciso di morire insieme. E’ quanto accaduto a Orbassano, comune della provincia torinese. Vittime due coniugi di 64 e 59 anni, medico lui, farmacista lei, che hanno deciso di togliersi la vita insieme, alcuni giorni dopo aver raccontato il loro dramma a un quotidiano locale, l’Eco del Chisone.
Al giornale la coppia aveva raccontato che la figlia 28 enne si era tolta la vita a seguito di un trauma che avrebbe subito da bambina, quando sarebbe stata vittima di abusi di cui nessuno si era accorto ma che erano venuti alla luce quando la giovane, poco più che ventenne aveva cominciato a soffrire di ansia e attacchi di panico.
Alcuni giorni dopo quella rivelazione i due coniugi sono stati trovati nel garage della loro abitazione, ancora vivi ma in gravi condizioni. La moglie si è spenta in ospedale alcuni giorni dopo il ricovero, il marito il 23 dicembre. Un dramma che ha colpito molto la comunità. Sui social la sindaca, Cinzia Bosso, due giorni fa ha pubblicato una foto con tre candele accese accompagnata dal pensiero ‘Possiate ora riposare in pace tutti e tre insieme, a noi resterà per sempre il vostro ricordo’ mentre, sempre sui social, la farmacia dove la donna lavorava, pubblicando una foto della coppia con la figlia, ha scritto “Adesso sono tutti e tre assieme. Ciao Ale’.
Cronaca
Giubileo, prefetto Roma: “Coniugare sicurezza e...
Giannini all'Adnkronos: "Sinergia tra istituzioni è modello da esportare. Grazie ai romani per la loro pazienza, ora continui collaborazione"
Sicurezza e serenità. I due punti cardini che il prefetto di Roma Lamberto Giannini a due giorni dall'apertura della Porta Santa, intervistato dall'Adnkronos, vuole vedere viaggiare insieme per tutto il Giubileo. "Sia per la cerimonia solenne del 24 dicembre con l'apertura della Porta Santa sia per la giornata di Natale, che ha visto un afflusso di oltre trentacinquemila persone nella zona di San Pietro, il sistema - sottolinea Giannini - ha funzionato. Dal sopralluogo fatto con il questore e i comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di Finanza all'apertura dei servizi abbiamo visto come tutto si sta svolgendo in modo molto ordinato. Tutto dà una grande idea di serenità e sicurezza che viaggiano insieme. C'è un sistema non immediatamente visibile, con un'attività di prevenzione, di controlli nelle strutture ricettive, all'attività informativa a quello di controllo alle persone, alle attività svolte attraverso le varie specialità, dalle unità cinofile ai tiratori scelti".
Gli eventi giubilari porteranno nella Capitale milioni di pellegrini e Giannini vede una capitale pronta. "Roma è pronta ad accoglierli, ad accoglierli in sicurezza. Una città che si è preparata molto e che - ricorda - ha una grande tradizione di accoglienza. Le stime parlano di 35 milioni di persone attese ma immagino picchi di presenze in prossimità di eventi particolarmente significativi come il Giubileo dei giovani, degli adolescenti, delle confraternite, dei lavoratori". Importante il dispiegamento di forze dell'ordine previsto. "Nella giornata di ieri erano impegnate 700 tra donne e uomini delle forze dell'ordine e si avrà uno standard di presenze e di controllo molto importante - spiega il prefetto della Capitale - Le zone nevralgiche saranno quelle di San Pietro e più in generale i luoghi di aggregazione ma - chiarisce - non saranno trascurate le periferie per rendere la città più accogliente e sicura possibile in ogni luogo".
Da più parti, a cominciare dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è stato elogiato il ‘metodo Giubileo’, che ha visto lavorare insieme schieramenti opposti e che ha portato alla chiusura dei cantieri in tempo per l’apertura della Porta Santa. "E' un modello da esportare, da ripetere - sottolinea Giannini - Sono sempre stato un fautore, per quello che riguarda il mio campo che è quello delle forze di polizia, del coordinamento, dell'agire in sinergia. E ancora più da prefetto di Roma quello che è importante è il sistema, nella Capitale c'è stato un lavoro di grande coesione: la squadra Stato deve agire compatta, così come ha fatto, verso gli obiettivi comuni".
Monitoraggi e attività prevenzione antiterrorismo
L’attentato di Magdeburgo ha riacceso i timori per i possibili propositi terroristici di ‘lupi solitari’. "C'è un sistema che a fronte di una minaccia così importante è sempre in piena attività", spiega Lamberto Giannini che ha alle spalle un'importante esperienza nel contrasto al terrorismo. Sono in corso "monitoraggi della rete, si sta operando con attività di prevenzione e informativa. Al momento non ci sono segnalazioni specifiche ma Roma - ricorda - da sempre mantiene altissima l'attenzione".
Controlli aumentati anche sul fronte dei reati come rapine, truffe e borseggi che rischiano di crescere con l’arrivo di milioni di pellegrini. "Sono stati implementati servizi che già importanti, anche in borghese - spiega - e negli ultimi tempi sui borseggi sulle metropolitane sono stati eseguiti numerosi arresti. Si lavorerà anche sul fronte della prevenzione con un'attività che richiami l'attenzione sui possibili rischi dove ci sono situazioni di affollamento per mantenere alta l'attenzione". Un evento, il Giubileo della Speranza, che ha visto cantieri sparsi per la città con ripercussioni sulla vita dei romani. "I cittadini romani vanno prima di tutto ringraziati per la loro pazienza. Cittadini che hanno sempre dimostrato anche una grande collaborazione con le forze dell'ordine, un'attenzione che chiediamo in maniera particolare per segnalare eventuali anomalie. Tutti possono contribuire alla sicurezza", spiega.
Forze dell'ordine impegnate sul fronte sorveglianza di siti e possibili obiettivi sensibili legati anche alla comunità ebraica nella città di Roma. "C'è sempre stata grandissima attenzione, con un aumento di questi servizi a partire dal 7 ottobre e poi con la guerra a Gaza. Stiamo continuando a mantenere alta l'attenzione", spiega il prefetto. Capitale che ospita frequenti manifestazioni anche con un numero importante di partecipanti. Ma il prefetto Giannini non si dice preoccupato della concomitanza con gli eventi del Giubileo. "E' già stato sottoscritto un protocollo con diverse organizzazioni sindacali e sono assolutamente ottimista che anche con chi non ha inteso al momento aderire si troverà una mediazione e una soluzione". Per quanto riguarda il tema degli affitti brevi, delle key-box e della circolare indirizzata alle prefetture sull''identificazione da remoto' degli ospiti nelle strutture ricettive, Giannini ha spiegato che sono in corso diversi controlli. "La circolare ha ribadito un concetto molto chiaro che per assicurare la sicurezza bisogna avere la certezza dell'identità di chi viene ospitato e segnalare la sua presenza alle autorità. I controlli sono in corso e - dice Giannini - abbiamo già fatto le prime sanzioni".
Cronaca
Torino, papà dona parte del suo fegato e salva la figlia di...
L’intervento all’ospedale Molinette della Città della Salute
Come regalo di Natale un papà greco di 31 anni ha donato parte del suo fegato salvando così la figlia di 11 mesi affetta da una grave cirrosi epatica scompensata, esito del fallimento di due precedenti interventi chirurgici eseguiti in Grecia nel tentativo di riparare la malformazione da cui era affetta, l’atresia delle vie biliari. E’ successo all’ospedale Molinette di Torino dove nei giorni scorsi è stato eseguito il primo trapianto di fegato pediatrico in Piemonte, nell’ambito di una specifica collaborazione attiva tra Italia e Grecia, sotto l’egida del Centro Nazionale Trapianti (Cnt) di Roma. L’Hellenic Transplant Organization di Atene ha inviato richiesta al Cnt di Roma di attivazione dell’accordo tra Italia e Grecia, valido per lo scambio di pazienti con necessità di trapianto e di organi idonei per trapianto.
Il Centro Regionale Trapianti del Piemonte-Valle d’Aosta, interpellato dal CNT, ha inoltrato la richiesta al professor Renato Romagnoli, direttore del Dipartimento Trapianti della Città della Salute che ha dato subito parere favorevole alla presa in carico ed al trasferimento della bambina e dei suoi familiari a Torino.
Lo scorso agosto la bimba è arrivata all’ospedale Infantile Regina Margherita dove è stata presa in cura dal dottor Pierluigi Calvo direttore della Gastroenterologia pediatrica e una volta completate le necessarie pratiche burocratiche e le valutazioni mediche di bilancio per trapianto, la bimba è stata inserita nella lista d’attesa nazionale italiana per trapianto di fegato pediatrico.
Dopo una ventina di giorni senza aver ricevuto valide offerte di donazione di fegato da soggetto deceduto, il papà della bimba ha deciso di donare la parte di fegato necessaria per salvare la vita della sua bimba e con il supporto della Direzione sanitaria dell'ospedale Molinette le pratiche di autorizzazione del trapianto con donazione da vivente sono state espletate in tempi record. Entrambi gli interventi (di prelievo di fegato sinistro dal papà e di trapianto nella bimba) si sono svolti in contemporanea presso il blocco operatorio della Chirurgia Trapianto Fegato dell’ospedale Molinette. Le procedure chirurgiche sono durate circa 16 ore. Molto complesso è’ stato l’impianto del fegato nella piccola paziente (di meno di 8 kg di peso), in quanto la severa ipoplasia della sua vena porta ha richiesto la sostituzione con prelievo ed autotrapianto di vena giugulare della bambina stessa.
Dopo una degenza della bimba di 5 giorni in terapia intensiva presso la Rianimazione Centrale delle Molinette, attualmente entrambi i pazienti operati stanno bene. Il papà è stato dimesso. La bimba è degente presso l’Area Semintensiva Chirurgica del professor Romagnoli. "La sanità piemontese si conferma un punto di riferimento di eccellenza per la sanità italiana ed anche internazionale, soprattutto nel campo dei trapianti. Un grande applauso ai nostri professionisti ed al papà che, con un grande gesto, ha salvato la vita della piccola figlia come miglior dono di Natale”, commenta l’assessore regionale, Federico Riboldi e il dg della Città della Salute, Giovanni La Valle aggiunge: “ancora una volta una grande Azienda ospedaliero-universitaria italiana come la Città della Salute di Torino è riuscita in tempi rapidi a dare una risposta efficace ad un così grave problema di salute di una bambina proveniente da un altro Paese dell'Unione Europea".