Ciocca (Lega): “Game over per von der Leyen, vogliamo Zaia presidente Commissione”
"Mi interessa il game over di Ursula von der Leyen e l'arrivo di un presidente di una Regione italiana a fare il presidente della Commissione Europea"
Angelo Ciocca, eurodeputato della Lega da otto anni, ricandidato, vuole vedere Luca Zaia, attuale presidente della Regione Veneto, al posto di Ursula von der Leyen, alla guida della Commissione Europea. "Abbiamo la possibilità - dice all'Adnkronos - di pensare ad un governatore italiano che faccia il presidente della Commissione Europea".
Luca Zaia, secondo l'eurodeputato pavese, "parte avvantaggiato, avendo fatto il ministro dell'Agricoltura: il 100% di quello che mangiamo è deciso a Bruxelles e Strasburgo. Le politiche agricole sono un pezzo importante delle politiche Ue e Zaia parte con un'esperienza utile" alle spalle. Appare piuttosto difficile, tuttavia, allo stato, che la Lega possa portare un suo uomo fino alla presidenza della Commissione: occorrerebbe convincere, come minimo, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Ciocca, però, insiste: Macron, dice, "è troppo preso" da progetti di "guerra. E' arrivato il momento di togliere l'Europa dalla trazione franco-tedesca, perché altrimenti arriva la Terza Guerra Mondiale, con Macron che gioca a fare Napoleone e la Germania che inaugura grandi stabilimenti per produrre munizioni".
"Non mi interessa come vivevamo - aggiunge - mi interessa come vivremo: mi interessa il game over di Ursula von der Leyen e l'arrivo di un presidente di una Regione italiana a fare il presidente della Commissione Europea. Finalmente abbiamo l'occasione di cambiare il presidente della Commissione: invece di farlo scegliere alla finanza, peschiamo una persona che si è sempre confrontata con i cittadini, con le famiglie, con gli agricoltori", conclude.
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
Esteri
Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
Esteri
Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.