Fiorentina battuta in finale, Olympiacos vince Conference League
I greci trionfano con il gol di El Kaabi al 116'
La Fiorentina perde la finale di Conference League contro l'Olympiacos, che a Atene vince 1-0 con il gol di El Kaabi al 116'. I viola, pericolosi soprattutto nel primo tempo, vanno in difficoltà nella fase finale del match e vengono puniti nell'epilogo dei supplementari. Per la formazione allenata da Italiano, secondo k.o. consecutivo nella finale del torneo dopo quello incassato un anno fa contro il West Ham.
La finale
La finale si accende subito. L'Olympiacos si presenta al 4' con il rasoterra insidioso di Podence, Terracciano è bravo a deviare in corner. La Fiorentina risponde al 5', quando Nico Gonzalez offre una palla d'oro a Kouamé: liscio e la chance evapora. I viola trovano il gol al 9' con il colpo di testa di Milenkovic, tutto inutile: fuorigioco. Dopo l'avvio ad alta velocità, il ritmo cala e le squadre si studiano. Squillo al 21', ma Bonaventura non trova né la potenza né la precisione da ottima posizione e Tzolakis se la cava. Dall'altra parte, ancora Podence: nuovo tentativo al 25', ancora Terracciano attento a inchiodare la palla a terra. Prima del riposo, rimpianti per Nico Gonzalez che dal limite dell'area piccola non trova la palla.
La qualità dello spettacolo peggiora decisamente nella ripresa. Scontri e errori, le occasioni da gol spariscono. La monotonia viene parzialmente interrotta al 65' quando Milenkovic trova il tempo per il colpo di testa su corner: mira ampiamente sbagliata. I viola vanno vicini al gol al 69' con una combinazione che porta Kouamé al tiro: la conclusione non è pulita ma mette in grande difficoltà Tzolakis, che si salva in corner. L'Olympiacos, dopo un lungo letargo offensivo, batte un colpo all'81': Iborra colpisce di testa sul calcio piazzato di André Horta, Terracciano 'soffia' guardando la palla finire sul fondo. I greci guadagnano fiducia per un finale arrembante, El Kaabi manca l'appuntamento con il cross di André Horta per pochi centimetri: verdetto rinviato ai supplementari.
Nell'overtime, ancora Olympiacos pericoloso al 98'. Jovetic, bandiera viola una vita fa, prova a gelare i suoi ex tifosi con un destro velenoso: Terracciano toglie la palla dall'angolino. Per rivedere avanti la Fiorentina bisogna aspettare il 110': Beltran mette in mezzo dalla sinistra, Barak liscia e libera di fatto Ikoné, conclusione centrale e Tzolakis fa bella figura. Quando i rigori sembrano dietro l'angolo, ecco il gol che decide la finale. La Fiorentina si fa sorprendere al 116', El Kaabi può colpire di testa da distanza ravvicinata: 1-0. La Fiorentina tenta l'ultimo assalto: Ikoné calcia, il muro greco respinge. Vince l'Olympiacos.
Sport
Champions League, Manchester City-Inter 0-0
I nerazzurri reggono sul campo dei campioni d'Inghilterra
Prova autorevole e di grande maturità da parte dell'Inter che pareggia 0-0 a Manchester contro il City, giocando alla pari con i campioni d'Inghilterra. All'Etihad Stadium la squadra nerazzurra riesce a contrastare efficacemente gli attacchi degli 'Sky Blues', per poi rendersi pericolosa in più di un'occasione dalle parti di Ederson.
Il primo tentativo del partita è dei padroni di casa con Grealish che, al 4', mette in mezzo per Haaland, anticipato con tempismo da Bastoni. Gli ospiti rispondono due minuti dopo con Taremi che serve Thuram, tiro in diagonale parato da Ederson. Al quarto d'ora l'Inter trova spazio alle spalle della difesa del City, ancora una volta Taremi per Thuram ma la conclusione del francese è debole. Al 19' primo acuto di Haaland servito da Savinho, colpo di testa del norvegese, para Sommer.
Al 28' dopo un'uscita approssimativa di Ederson, Darmian ci prova vedendo la porta vuota, Ruben Dias devia in angolo. Al 35' occasione per Haaland che calcia dal limite dell'area ma il tiro è un po' strozzato e termina di poco a lato. Al 41' attacca l'Inter con Zielinski per Thuram che calcia di prima intenzione: palla fuori. Al 43' occasione per il City, taglio di De Bruyne e conclusione sull'uscita di Sommer che respinge in angolo. Nel recupero ripartenza nerazzurra con Taremi che serve Carlos Augusto, conclusione in diagonale: Ederson devia in angolo.
La squadra di Guardiola rientra dopo l'intervallo con due cambi: entrano Gundogan e Foden, escono De Bruyne e Savinho. Al 3' proprio Foden riceve palla in area, si gira e calcio: palla oltre la traversa. Al 9' splendida palla in profondità di Taremi che serve Darmian che si ritrova davanti a Ederson ma tocca clamorosamente all'indietro, sciupando una grande occasione. Al 20' Inzaghi lancia Lautaro e Mkhitaryan per Thuram e Zielinski. Al 24' azione stile rugby del City che libera Foden al tiro, l'attaccante inglese calcia centrale e para Sommer
Alla mezz'ora escono Bisseck e Darmian, entrano Pavard e Dumfries. Proprio quest'ultimo un minuto dopo il suo ingresso crossa di prima intenzione per Mikhtaryan che calcia da ottima posizione ma manda la palla oltre la traversa. Al 34' mancino dalla distanza di Gvardiol, Sommer si distende ed evita il gol. Passa un minuto e Inzaghi esaurisce i cambi con Frattesi al posto di Calhanoglu. Per i 'citizens' entra Doku per Bernardo Silva. Al 38' altra transizione dell'Inter, Lautaro controlla la palla si accentra e calcia: Ederson para. Al 44' Gundogan, su assist di Gvardiol va vicino al gol ma Sommer para. Nel recupero il City spinge di più ma l'Inter si difende con ordine e porta a casa un punto prezioso e decisamente meritato.
Sport
Pioli è il nuovo allenatore dell’Al-Nassr di CR7
Il tecnico emiliano firma un contratto triennale a 12 milioni di euro a stagione
Stefano Pioli è il nuovo allenatore dell'Al-Nassr, squadra di Cristiano Ronaldo. A dare l'ufficialità è il club arabo sui propri canali ufficiali. Il 58enne tecnico emiliano firma un contratto triennale a 12 milioni di euro a stagione.
Pioli, il cui nome era spuntato anche per il dopo De Rossi alla guida della Roma, prende il posto di Luis Castro esonerato dall'Al-Nassr. Il club saudita ha ringraziato il tecnico e il suo staff per il lavoro svolto negli ultimi 14 mesi.
Sport
Nba, si ritira ‘Woj’: tifosi in crisi per...
Il re del mercato chiude la carriera
I tifosi e gli appassionati Nba sotto choc per un ritiro eccellente e imprevisto. A chiudere la carriera non è un giocatore ma un giornalista, Adrian Wojnarowski. 'Woj', per tutti i fan, si ferma a 55 anni per iniziare la carriera di general manager nella squadra del college di St. Bonaventure.
Il passo di indietro di Wojnarowski lascia il segno per un motivo particolare: l'insider, che negli ultimi 7 anni ha lavorato per il network Espn, è stato per decenni il re del mercato Nba, anticipando trattative e affari di ogni squadra e di qualsiasi giocatore. Nei periodi della free agency, l'attesa per le 'Woj Bombs' - le bombe di mercato - ha scandito le giornate non solo negli Stati Uniti. Ora, dopo 37 anni di carriera, lo stop. Impossibile, scrive il giornalista nel post in cui annuncia la decisione, continuare a lavorare ad un ritmo forsennato, dedicando praticamente ogni minuto di ogni giornata a rumors, indiscrezioni, messaggi e conferme.