Oggi la nomina da parte del presidente della Repubblica Mattarella. Il padre Silvio nominato nel 1977. Anche Caterina Caselli tra i 25 nuovi Cavalieri
C'è anche Marina Berlusconi, all'anagrafe Marina Elvira, tra i nuovi 25 Cavalieri del lavoro nominati oggi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La primogenita del fondatore di Forza Italia, scomparso il 12 giugno di un anno fa, ripercorre quindi le orme del padre, insignito della stessa onorificenza nel 1977.
"Desidero esprimere la mia profonda gratitudine al capo dello Stato Sergio Mattarella e al Consiglio dell’Ordine al Merito del Lavoro per avermi onorata con questo prestigioso riconoscimento. Lo dedico a Silvio Berlusconi, mio padre, che è stato e sempre sarà 'il Cavaliere'. Ha creduto in me, mi ha sostenuto e mi ha dato la possibilità di fare il mestiere che ritengo il più bello del mondo, quello dell’editore", quanto dichiara l'imprenditrice in merito alla sua nomina.
"Da oltre vent’anni ho l’onore di presiedere un grande gruppo come Mondadori, vero e proprio patrimonio del nostro Paese, - sottolinea - che ha fatto della libertà e del pluralismo la sua ragion d’essere. Voglio quindi condividere questo riconoscimento con ciascuna delle persone che lavorano in Mondadori, e, più in generale, con le persone di Mediaset e di tutto il Gruppo Fininvest. La mia nomina di oggi è allo stesso tempo un premio al loro impegno, alla loro energia, alla loro passione" conclude Marina Berlusconi.
La presidente di Fininvest e numero uno di Mondadori, nata a Milano e che compirà 58 anni il prossimo agosto (la madre è Carla Dall'Oglio, prima moglie del leader azzurro), ha sempre avuto un rapporto quasi simbiotico con il padre e nei momenti più tormentati della storia di Forza Italia, prima che il partito venisse affidato nelle mani di Antonio Tajani, è stata più volte indicata come possibile nuova guida del movimento lanciato nel '94.
Ed è stata lei a raccogliere nella stanza del San Raffaele dove era ricoverato, l'ultimo testamento politico di Berlusconi, a poche ore dalla sua morte. "Dal Cavaliere alla Cavaliera...'', scherza un big forzista, che considera questa nomina un modo per tenere viva la memoria del presidente di Fi, quattro volte premier. Raccontano che il prossimo passo potrebbe essere la costituzione di una Fondazione intitolata a Silvio.
Come il padre, Marina si è distinta per merito sul lavoro, nel suo caso per quanto riguarda il settore dell'editoria. Ma, pur smentendo ogni volta una sua discesa in campo, continua a sostenere la creatura politica di Berlusconi, soprattutto dal punto di vista economico: resta infatti, insieme ai fratelli Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi, tra i principali finanziatori di Fi ( ad aprile, alla vigilia delle europee, con Pier Silvio e Barbara, ha staccato un assegno di 100 mila euro per rimpinguare le casse del partito).
Giusto 47 anni fa Silvio Berlusconi ottenne il cavalierato, su proposta del ministro dell'Industria, Carlo Donat Cattin: aveva 41 anni, giovane imprenditore, con la sua Edilnord aveva costruito Milano 2 e 3 (la politica arriverà molto dopo, nel '92-93 quando preparava il 'miracolo italiano'). È storica l’immagine in cui stringeva la mano al Presidente Leone nella cerimonia della consegna dell'onorificenza. Quel titolo, grazie all'estro di Gianni Brera, lo fece diventare il 'Cavaliere' per antonomasia.
Anche Caterina Caselli è Cavaliere
C'è anche Caterina Caselli è tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati da Mattarella. La produttrice, autrice cantante e conduttrice è stata scelta per la sua attività nell'ambito dell'industria discografica italiana. "Sono sorpresa, felice e onorata, davvero non me l'aspettavo! Desidero ringraziare il presidente Mattarella e tutti coloro che hanno proposto la mia candidatura. Sto vivendo un momento stupendo", ha commentato Caterina Caselli.
I nuovi Cavalieri del lavoro
Ecco l’elenco completo degli insigniti, con l’indicazione, per ciascuno, del settore di attività e della Regione di provenienza: Lucia Aleotti , Industria farmaceutica (Toscana); Eufrasio Anghileri , Industria siderurgica, (Lombardia); Giovanni Arena , Commercio grande distribuzione (Sicilia); Pietro Beccari , Industria moda e design di lusso (Estero); Marina Elvira Berlusconi , Industria Editoria, (Lombardia); Paolo Bertazzoni , Industria Elettrodomestici (Emilia-Romagna); Maria Chiara Boni , Industria moda e abbigliamento (Lombardia); Giorgio Campagnolo , Industria abbigliamento sportivo (Veneto); Carmine Caputo , Industria alimentare molitoria (Campania); Caterina Imelde Caselli , Industria discografia, (Lombardia); Carlo Cimbri , Terziario assicurazioni (Emilia-Romagna); Graziano Giordani , Artigianato ricami, (Marche); Raffaella Leone, Terziario cinematografia (Lazio); Matteo Bruno Lunelli , Vitivinicolo spumanti (Trentino-Alto Adige); Fausto Manzana ,Terziario servizi informatici (Trentino-Alto Adige); Giuseppe Marino , Industria ferroviaria, (Piemonte); Francesco Giovanni Muntoni , Terziario alberghiero, (Sardegna); Duilio Paolino , Industria macchinari agricoli, (Piemonte); Vito Antonio Primiceri , Terziario credito, (Puglia); Fabio Ravanelli , Industria cosmetica (Piemonte); Edoardo Roncadin , Industria e commercio prodotti surgelati, (Friuli-Venezia Giulia); Enrico Samer , Terziario logistica ( Friuli-Venezia Giulia); Antonio Serena Monghini , Industria energetica petrolio (Emilia-Romagna); Giovanni Sgariboldi , Industria cosmetici e profumi, (Lombardia); Aquilino Carlo Villano , Industria aerospazio, (Campania).
Politica
Lega, ecco i nuovi dipartimenti: Salvini lascia...
Fontana lascia gli Esteri, Durigon il Lavoro, Molteni la Sicurezza. Anche Bongiorno cede il testimone
Avvicendamenti, nuovi dipartimenti, e un rimescolamento dei compiti nella Lega. Sono queste le decisioni rese note oggi da Matteo Salvini, che nei giorni scorsi aveva nominato due nuovi vicesegretari: Alberto Stefani e Claudio Durigon. Una mossa, quella della riorganizzazione dei dipartimenti, sempre coordinati da Armando Siri, che lo stesso leader ha spiegato servirà per gestire al meglio le prossime sfide, per cogliere "la vittoria anche alle politiche 2027".
Cosa cambia
Complessivamente, i dipartimenti salgono a 31 rispetto ai 29 precedenti, con alcuni nomi importanti in uscita e altri in ingresso. L'attuale presidente della Camera, Lorenzo Fontana, dopo aver lasciato la vicesegreteria non sarà più il responsabile del dipartimento Esteri, al suo posto il deputato Paolo Formentini. Un altro avvicendamento riguarda il dipartimento Lavoro: Claudio Durigon, da poco vicesegretario della Lega, lascia il dipartimento a Tiziana Nisini. Anche Giulia Bongiorno, avvocato di Salvini a Palermo, lascia il posto all'ex sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone. Inoltre l'attuale sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, lascia la Sicurezza all'ex sindacalista di polizia Gianni Tonelli. Così come arriva all'Ambiente Vincenzo Pepe, al posto di Vannia Gava.
Tra le novità poi lo spacchettamento del dipartimento Agricoltura e Turismo. Qui resta Gian Marco Centinaio, che è anche vicepresidente di Palazzo Madama, mentre l'Agricoltura viene assegnata al senatore Giorgio Maria Bergesio. Mirco Carloni diventa invece nuovo responsabile delle Attività produttive al posto di Massimo Bitonci. Nasce infine il dipartimento della Cultura affidato alla deputata marchigiana Giorgia Latini.
La mossa, attesa da parte del leader della Lega, "per dare nuovo slancio al partito: l’obiettivo è creare eventi ad hoc in ogni provincia e spalancare le porte a nuovi ingressi", viene spiegato in un comunicato. Salvini e Siri hanno incontrato i coordinatori oggi pomeriggio, nel corso di una riunione negli uffici della Lega alla Camera.
Politica
Tavolo su castrazione chimica, sponda governo a Lega:...
Via libera del governo all'ordine del giorno al ddl Sicurezza, all'esame dell'aula di Montecitorio, presentato dal deputato Iezzi
La Lega rilancia la battaglia per arrivare a una legge sulla castrazione chimica per i pedofili e gli stupratori. Raccogliendo oggi il via libera del governo all'ordine del giorno al ddl Sicurezza, all'esame dell'aula di Montecitorio, presentato dal deputato Igor Iezzi che impegna l'esecutivo ad "istituire quanto prima una commissione o un tavolo tecnico con lo scopo di valutare, nel rispetto dei principi costituzionali e sovranazionali, in caso di reati di violenza sessuale o di altri gravi reati determinati da motivazioni sessuali, la possibilità per il condannato di aderire, con il suo consenso, a percorsi di assistenza sanitaria, di natura sia psichiatrica sia farmacologica, anche con eventuale trattamento di blocco androgenico mediante terapie con effetto temporaneo e reversibile, diretti ad escludere il rischio di recidiva". Un'apertura del governo che lo stesso Salvini subito saluta con favore: "Vittoria della Lega! Bene così, un altro importante passo in avanti per una nostra storica battaglia di giustizia e buonsenso: tolleranza zero per stupratori e pedofili".
Insorgono le forze di opposizione. "Con buona pace di Fi il governo è ormai piegato sulle posizioni estremiste di Salvini e della Lega", attaccano dal Partito democratico. Sottolineando con la deputata Simona Bonafè che siamo di fronte a "una proposta incostituzionale che mina alle basi il nostro ordinamento giuridico che ha superato da secoli il ricorso alle pene corporali". Da Avs si accusano i leghisti di una "vocazione repressiva senza confini che trascina tutta la destra, senza distinzioni".
Politica
Draghi da Meloni a Palazzo Chigi
Un'ora e un quarto di colloquio tra la presidente del Consiglio e l'ex premier a Palazzo Chigi
Colloquio di un'ora e un quarto oggi a Palazzo Chigi tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e l'ex premier e numero uno della Bce, Mario Draghi.
Al centro dell'incontro, informa una nota diffusa da Palazzo Chigi, "un confronto approfondito sul Rapporto sul futuro della competitività europea presentato da Draghi, che contiene secondo il governo diversi importanti spunti, tra cui la necessità di un maggiore impulso all’innovazione, la questione demografica, l’approvvigionamento di materie prime critiche e il controllo delle catene del valore e, più in generale, la necessità che l’Europa preveda strumenti adatti a realizzare le sue ambiziose strategie - dal rafforzamento dell’industria della difesa fino alle doppie transizioni - senza escludere aprioristicamente nulla, compresa la possibilità di un nuovo debito comune. Priorità condivise che rispecchiano anche il lavoro portato avanti dal Governo in Italia e nelle Istituzioni europee. I due presidenti - informa la nota - sono rimasti d’accordo di tenersi in contatto per continuare ad approfondire queste materie".