Russia, dichiarare ‘indesiderabile’ la fondazione di George e Amal Clooney: il piano della Duma
L'intenzione manifestata dopo che la direttrice di uno dei progetti della fondazione ha invocato azioni legali internazionali contro i giornalisti russi che diffondono la propaganda del regime
Il presidente della commissione della Duma per le interferenze straniere, Vasili Piskarev, ha annunciato che si sta valutando la possibilità di riconoscere come "indesiderabili all'interno della Federazioni Russa le attività della Fondazione Clooney e dei suoi dipendenti". L'iniziativa per rendere illegale la fondazione dell'attore americano e della moglie, l'avvocata per i diritti umani Amal Clooney, è stata annunciata dopo che la direttrice di uno dei progetti della fondazione, Anna Neistat, ha invocato azioni legali internazionali contro i giornalisti russi che diffondono la propaganda del regime.
In un'intervista all'emittente internazionale Voice of America, Neistat ha proposto di considerare questi giornalisti come "complici in incitazione al genocidio", come è stato fatto per la Radio des Mille Collines che ha svolto un ruolo significativo nel genocidio in Ruanda.
In risposta a questa presa di posizione, Piskaev ha assicurato su Telegram che "le vili azioni di questa Ong americana contro i nostri giornalisti non resteranno senza risposta". Sulla vicenda è intervenuto, con una delle sue solite esternazioni sui social, l'ex presidente russo Dimitri Medvedev che su X ha denunciato il fatto che "un certo modesto attore chiamato George Clooney ha deciso di usare la sua fondazione per attaccare i giornalisti russi in tutto il mondo e perseguirli".
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
Esteri
Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.