Connect with us

Published

on

Negli ultimi anni si è registrato un preoccupante trend: l’età di esordio dei disturbi alimentari, come anoressia e bulimia, sta drasticamente diminuendo, coinvolgendo sempre più bambini e preadolescenti, con bambini anche di soli 8-9 anni che ne sono colpiti. È il segnale di un problema crescente, come conferma Giuseppe Banderali, vicepresidente della Società italiana di pediatria (Sip), ad Adnkronos Salute.

Il cambiamento demografico dei disturbi alimentari

Negli ultimi anni, si è assistito a un drastico cambiamento demografico nei disturbi alimentari, come confermano i pediatri. Ciò che una volta era considerato un problema prevalentemente adolescenziale ora coinvolge sempre più bambini in età infantile, con casi che si manifestano già a 9-10 anni e addirittura a 8-9 anni. Questo fenomeno è accompagnato da un aumento significativo di casi anche tra i ragazzi di 12-14 anni, segnando un’evoluzione rispetto a una quindicina d’anni fa, quando tali disturbi comparivano tipicamente intorno ai 16-18 anni.

Secondo le ultime stime, circa 3,2 milioni di persone soffrono di disturbi alimentari, con una sorprendente percentuale del 30% che ha meno di 14 anni. Questo spostamento verso fasce d’età sempre più giovani presenta sfide significative per l’assistenza sanitaria pediatrica.

L’importanza della diagnosi precoce

I pediatri devono essere particolarmente vigili nell’individuare precocemente questi disturbi e nel fornire un supporto adeguato, adattando le strategie di intervento alle esigenze specifiche dei pazienti più giovani. Banderali sottolinea l’importanza cruciale della diagnosi precoce, poiché un riconoscimento tempestivo dei disturbi alimentari porta a un avvio più rapido del trattamento, aumentando così le possibilità di guarigione. Ecco alcuni punti chiave, sottolineati da Banderali, per individuare precocemente questi disturbi:

anomalo dimagrimento: una perdita di peso improvvisa e non spiegata può essere un segnale di avvertimento;
comportamenti alimentari scorretti: selettività eccessiva o rifiuto costante del cibo possono indicare un problema sottostante;
disturbi evitanti-restrittivi dell’assunzione di cibo (Arfid): queste patologie, spesso trascurate, richiedono altrettanta attenzione e possono manifestarsi con una restrizione alimentare e sintomi fisici e psicologici;
distingue tra comportamenti infantili e segni di disturbi alimentari: non ogni preferenza alimentare del bambino è un segno di disturbo, ma è importante riconoscere quando i sintomi indicano un problema più serio.

È cruciale che i genitori e la scuola siano informati su questi segnali per poter segnalare tempestivamente al medico eventuali preoccupazioni. Tuttavia, è essenziale evitare diagnosi autonome basate su informazioni non verificate online e rivolgersi al pediatra di fiducia per una valutazione professionale.

Il dialogo aperto e trasparente con i professionisti della salute è fondamentale per individuare soluzioni tempestive e adattare il trattamento alle esigenze specifiche dei pazienti più giovani. Grazie alla maggiore plasticità e reattività dei bambini alla terapia, è possibile intervenire in modo efficace per migliorare il loro benessere.

Non solo anoressia e bulimia

L’attenzione sui disturbi alimentari in Italia si sta spostando verso patologie meno conosciute ma altrettanto gravi, come l’ortoressia, la vigoressia e il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge eating disorder). Questo trend emergente è stato evidenziato da Laura Dalla Ragione, psichiatra e direttrice della rete umbra contro i disturbi del comportamento alimentare.

Secondo Dalla Ragione, l’obesità rappresenta un’altra faccia dei disturbi alimentari, spinta dalla pressione sociale per l’idealizzazione della magrezza. Questa pressione ha portato a un aumento dell’uso improprio di farmaci per la perdita di peso e della chirurgia estetica. Inoltre, i social media stanno giocando un ruolo significativo nell’ampia diffusione di informazioni dannose riguardo a metodi pericolosi per perdere peso.

Le conseguenze di questo fenomeno sono gravi. Dalla Ragione ha rilevato un aumento del 30% dei casi di disturbi alimentari durante i periodi di lockdown, con un’incidenza particolarmente alta tra i giovani. Le diagnosi di disturbi dell’alimentazione rappresentano ora la seconda causa di morte tra gli adolescenti in Italia, dopo gli incidenti stradali.

I dati del Ministero della Salute mostrano un aumento esponenziale dei casi di disturbi alimentari in Italia, passati da circa 300.000 negli anni 2000 a oltre 3 milioni oggi. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante considerando che le complicanze mediche e il tasso di suicidio associati ai disturbi alimentari sono in aumento.

La situazione è resa ancora più complessa dalla disomogeneità delle risorse disponibili sul territorio. Nonostante ci siano 136 strutture specializzate in disturbi della nutrizione e dell’alimentazione in Italia, la distribuzione non è uniforme e molte regioni non hanno strutture adeguate ad affrontare questo problema in crescita.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Demografica

Divieto di elemosina, la Svezia vuole rendere illegale la...

Published

on

Niente più accattoni per le strade della Svezia. La proposta viene dal governo di centro destra del Paese scandinavo, che ha formato una commissione che dovrà redigere entro il 26 giugno prossimo un rapporto su pro e contro e come introdurre il divieto nazionale di elemosina.

Attualmente i Comuni possono già vietare la pratica in alcuni luoghi specifici attraverso ordinanze locali e a determinate condizioni, ma nelle proposte della campagna elettorale portata avanti dal partito di estrema destra Democratici Svedesi (che non fa parte del governo ma lo sostiene in Parlamento) c’era per l’appunto quella di generalizzare la proibizione a tutto il territorio nazionale.

Perché, dicono, l’aumento del numero dei mendicanti ha portato all’aumento della criminalità. Una crescita dovuta anche al fatto che, afferma il governo istituendo la commissione, dall’inizio degli anni 10 del 2000, “i cittadini dell’Ue hanno cominciato a venire in Svezia in misura maggiore rispetto a prima, tra le altre cose, per chiedere l’elemosina”.

La commissione incaricata dal governo dovrà analizzare come funziona il sistema attuale e le normative locali, se sia possibile ampliare i limiti all’accattonaggio, nonché i vantaggi e gli svantaggi che presenta la normativa attuale rispetto ad un divieto nazionale. Infine, dovrà presentare proposte costituzionali che vietino l’accattonaggio a livello nazionale.

Governo non compatto, ma nemmeno l’opposizione

Alla novità sono seguite critiche da più parti, in primis all’interno della stessa coalizione di governo, formata da Moderati, Democratici Cristiani e Liberali: questi ultimi soprattutto avevano già detto che si sarebbero opposti all’introduzione del divieto di accattonaggio, e, se anche solo tre loro parlamentari votassero contro la proposta, la maggioranza andrebbe sotto, con i rischi del caso.

Ma anche l’opposizione non è compatta: i Verdi, il Partito di Centro e quello della Sinistra intendono opporsi alla misura, mentre i Socialdemocratici no, quindi il provvedimento, peraltro ancora da formulare, ha chances di passare.

Fanny Siltberg, portavoce dell’organizzazione cristiana Stockholms Stadsmission, ha definito il progetto “un inutile tentativo di spostare il problema rendendo illegale la povertà“. Mentre la liberale Anna Starbrink ha già detto che non voterà a favore, perché “non si può vietare alle persone di chiedere aiuto”.

La questione è complessa, perché oltre ad investire temi etici ed economici, si allarga anche al discorso della libertà di movimento: i Moderati hanno infatti già proposto di limitare la libera circolazione all’interno dell’Ue per coloro che viaggiano con lo scopo di mendicare.

In ogni caso, una normativa nazionale e generalizzata potrebbe rivelarsi incostituzionale, tanto che diverse associazioni hanno già fatto sapere che eventualmente presenteranno ricorso. Non solo: la Corte europea dei diritti dell’uomo ha già stabilito che le sanzioni contro le persone che fanno l’elemosina violano i diritti sanciti nella Convenzione europea (CEDU), che la Svezia ha ratificato.

Ma la Svezia è sola in questa ‘crociata’?

Paesi in cui fare l’elemosina è vietato

In Norvegia chiedere l’elemosina è vietato a livello nazionale dal 2015. Ma anche qui ci sono state molte proteste poiché la norma è stata vista come una misura troppo severa nei confronti dei senzatetto e delle persone in difficoltà. Il divieto è stato introdotto anche per contrastare le attività criminali legate al fenomeno, come le reti organizzate di sfruttamento dei mendicanti.

In Danimarca la pratica è illegale dal 2017. Il governo ha introdotto la legge per ridurre il problema delle persone che chiedono denaro nei luoghi pubblici, in particolare nelle città turistiche. La polizia può arrestare coloro che infrangono il divieto e, in alcuni casi, i trasgressori rischiano la detenzione.

Nel Regno Unito, l’accattonaggio era illegale in base a una legge del 1824, e nella pratica è raramente perseguito. Le autorità locali possono comunque emettere multe o imporre sanzioni amministrative alle persone che chiedono denaro in maniera insistente o aggressiva.

In molte città degli Stati Uniti mendicare è vietato o fortemente regolamentato. Città come New York, Los Angeles e Chicago hanno adottato leggi che limitano l’elemosina nelle aree pubbliche, vicino alle scuole o ai trasporti pubblici. Tuttavia, il divieto è spesso criticato per il suo impatto sui senzatetto.

Alcuni cantoni svizzeri, come Ginevra e Vaud, hanno introdotto divieti locali contro la mendicità per scoraggiare i questuanti, spesso collegati a reti di sfruttamento e tratta di persone.

La situazione in Italia

In Italia chiedere l’elemosina in modo semplice e non molesto non è un reato, ma l’articolo 669 del Codice Penale prevede sanzioni e arresto in caso di mendicità molesta, vessatoria, simulando deformità o malattie o sfruttando i minori per destare pietà nelle persone.

E sullo sfruttamento di minori, il Ddl sicurezza approvato due settimane fa introduce delle modifiche all’articolo 600-octies c.p., prevedendo che sia punito l’impiego nell’accattonaggio di minori fino ai sedici anni di età (non più fino ai quattordici anni) ed innalzando la pena da uno a cinque anni di reclusione, invece dei tre anni attualmente previsti. Introduce anche un inasprimento delle pene nel caso di induzione e sfruttamento dell’altrui accattonaggio “a fini di profitto”.

A livello locale, poi, alcuni Comuni hanno introdotto ordinanze che vietano l’elemosina in specifici luoghi pubblici, specialmente nei centri storici o nelle aree turistiche, ad esempio in città come Milano e Firenze.

Perché vietare l’elemosina

Molte volte il divieto di accattonaggio risponde a logiche populiste e di ‘sicurezza percepita’, com’è anche nel caso della Svezia dove il numero dei mendicanti in realtà risulta in diminuzione. Ma anche se a prima vista può sembrare un provvedimento punitivo che certamente non risolve il problema della povertà ma lo nasconde solo sotto al tappeto, in realtà ci sono dei buoni motivi per vietare l’elemosina:

lotta contro il crimine organizzato: in molte aree, l’elemosina è sfruttata da gruppi criminali che obbligano le persone, spesso migranti o minorenni, a mendicare per loro conto. Vietare l’elemosina potrebbe limitare questa forma di sfruttamento.
decoro urbano: vietare l’elemosina aiuta a mantenere il decoro delle città, specialmente nelle aree turistiche. La presenza di mendicanti in luoghi ad alto afflusso può essere percepita come un problema per il turismo e il commercio locale.
riduzione delle situazioni pericolose: in alcune aree, la mendicità può degenerare in episodi di aggressività, soprattutto quando viene praticata in modo insistente. Vietare l’elemosina potrebbe ridurre il rischio di conflitti tra mendicanti e cittadini.

Ovviamente sono molti i problemi collegati al divieto di accattonaggio, tralasciando questioni etiche come il fatto, per dirne uno, che l’aiuto alle persone bisognose è uno dei doveri del buon cristiano.

Gli svantaggi del vietare l’elemosina

Allo stesso tempo, vietare l’elemosina ha alcune conseguenze che dovrebbero essere tenute ben presenti:

impatto sui più vulnerabili: la principale critica verso il divieto è che colpisce le persone più fragili, che spesso non hanno altre risorse, determinando una ancora maggiore emarginazione sociale e privando queste persone di una fonte di sussistenza seppur minima
misura punitiva anziché assistenziale: invece di affrontare alla radice le cause della povertà e della marginalizzazione, il divieto punisce coloro che già vivono in condizioni di estrema difficoltà.
rischio di invisibilizzazione del problema: vietare l’elemosina non risolve il problema ma rischia di renderlo meno visibile portando le autorità e la società civile a non impegnarsi adeguatamente nell’affrontarlo.

Insomma, la commissione messa in piedi dal governo svedese ha parecchi aspetti di cui tener conto.

Continue Reading

Demografica

Mangiare pesce in gravidanza può ridurre il rischio di...

Published

on

Mangiare pesce durante la gravidanza potrebbe abbassare significativamente il rischio di autismo per il nascituro, riducendolo fino al 20%. Questa è la conclusione di un recente studio finanziato dal programma ECHO dei National Institutes of Health e pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition. Lo studio suggerisce che il pesce, già noto per i suoi benefici sulla salute grazie agli acidi grassi omega-3, giochi un ruolo fondamentale anche nello sviluppo neurocognitivo del feto, riducendo i rischi di disturbi dello spettro autistico.

I dettagli della ricerca

Lo studio ha coinvolto circa 4.000 donne in gravidanza e ha analizzato il consumo di pesce e l’uso di integratori di omega-3. Il campione è stato suddiviso in quattro gruppi a seconda della frequenza di consumo di pesce: meno di una volta al mese, più di una volta al mese ma meno di una volta a settimana, una volta a settimana, e due o più volte a settimana. Circa il 20% delle partecipanti ha dichiarato di non consumare pesce durante la gravidanza e una percentuale tra il 65% e l’85% non faceva uso di integratori di omega-3 o olio di pesce.

I ricercatori hanno quindi analizzato i risultati sulla salute dei bambini, misurando i tratti comportamentali legati all’autismo attraverso la Social Responsiveness Scale (SRS), un questionario compilato dai genitori che valuta i comportamenti associati all’autismo. I punteggi più alti nella scala SRS indicano una maggiore presenza di comportamenti correlati all’autismo.

I risultati

Dai risultati è emerso che mangiare pesce durante la gravidanza era effettivamente associato a una riduzione delle probabilità di ricevere una diagnosi di autismo nei bambini. Inoltre, vi era una lieve diminuzione dei punteggi SRS nei figli di coloro che consumavano pesce rispetto a chi non lo faceva. Il dato interessante è che questo effetto benefico si osservava indipendentemente dalla quantità di pesce consumata: sia che fosse una porzione a settimana, sia che fossero due o più porzioni, il rischio di autismo risultava comunque inferiore rispetto a chi non ne consumava affatto.

Al contrario, l’assunzione di integratori di omega-3 non ha mostrato una correlazione significativa con la riduzione del rischio di autismo. I ricercatori hanno dunque concluso che solo il pesce nella sua forma naturale sembra portare benefici diretti, piuttosto che i supplementi.

Benefici aggiuntivi e considerazioni

Emily Oken, coautrice dello studio e docente alla Harvard Medical School, ha sottolineato come il pesce non solo riduca i rischi legati all’autismo, ma sia anche associato a una serie di benefici ben documentati per la salute materna e fetale. “Altri vantaggi includono un minor rischio di parto pretermine e un migliore sviluppo cognitivo per il feto”, ha affermato Oken, aggiungendo che è fondamentale migliorare la comunicazione sulle linee guida riguardanti il consumo di pesce in gravidanza.

Per anni, infatti, molte donne sono state erroneamente dissuase dal mangiare pesce durante la gravidanza, a causa del timore di contaminazione da mercurio e di un presunto rischio di autismo, un’idea che è stata più volte smentita dalla scienza. La dottoressa Oken ha quindi ribadito l’importanza di superare queste false credenze e promuovere una corretta informazione su cosa fare durante la gravidanza.

Mangiare pesce in gravidanza è sicuro?

Nonostante i numerosi benefici, è comunque essenziale che le future mamme scelgano con attenzione il tipo di pesce da consumare. Alcuni pesci possono contenere elevate quantità di mercurio, una sostanza che può essere dannosa per il feto. Tra le specie consigliate vi sono salmone, sardine, sgombro e trota, mentre è meglio evitare pesci predatori di grandi dimensioni come squalo e pesce spada. La cottura del pesce è un altro fattore fondamentale: il pesce crudo o poco cotto può comportare rischi per la salute, come infezioni batteriche o parassitarie.

L’importanza dell’alimentazione in gravidanza

Lo studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition sottolinea ancora una volta quanto sia importante seguire una dieta equilibrata e ricca di nutrienti durante la gravidanza, non solo per il benessere della madre, ma anche per garantire un corretto sviluppo del feto. Il pesce si conferma dunque un alimento chiave in questo contesto, grazie al suo apporto di acidi grassi omega-3 e altri nutrienti essenziali.

Le future mamme possono quindi trarre benefici significativi dal consumo regolare di pesce, non solo per ridurre il rischio di autismo, ma anche per migliorare complessivamente la salute e lo sviluppo del bambino.

Continue Reading

Demografica

Un papà ha dipinto la casa di azzurro per la nascita del...

Published

on

Dipingereste mai la vostra casa di azzurro per la nascita di vostro figlio? Se la risposta è sì, sappiate che non sarete i primi. Ci ha già pensato Federico Lucchetta, artista 39enne di Farra di Soligo (Treviso), mentre sua moglie era in ospedale per dare alla luce il secondo genito, martedì 1° ottobre.

Con l’aiuto di suo suocero e di alcuni amici, Federico è andato anche oltre: sul nuovo sfondo azzurro della villetta ha ‘scritto’ a caratteri cubitali bianchi il nome di suo figlio, Ettore. Nel giardino antistante, l’affiatato gruppo di lavoro ha anche installato dei palloncini finti dello stesso azzurro con cui hanno ridipinto la villa. Altro che fiocco blu dietro la porta, l’annuncio non è passato inosservato ai vicini di Via Belvedere e al web.

Guai però a pensare a quelle scene cringe con i papà che distruggono ogni cosa come incontrovertibile prova del loro entusiasmo per la nascita del maschietto.

La casa azzurra dipinta per la nascita figlio Ettore_screen video

Papà dipinge la casa di azzurro per la nascita del figlio: il precedente

Già nel 2020, in occasione della nascita della primogenita Vittoria, papà Lucchetta aveva posizionato in giardino una cicogna in cartapesta alta sette metri. Ci lanceremmo nell’ipotesi che anche questa non fosse passata inosservata.

Per il secondo genito non poteva esimersi, né replicare la trovata di quattro anni fa.
Dalla primavera ad ora ha avuto qualche mese per mettere a punto una nuova idea, senz’altro di grande impatto visivo e armoniosa nella scelta dello stile anche se, ammette l’artista, “Onestamente non è nemmeno un colore che mi piaccia molto ma richiama immediatamente le convenzioni sociali più comuni dedicate alla nascita di un bambino. E poi c’è la casa, che vuol dire famiglia”. La scelta vuole essere anche un messaggio di speranza che va oltre la nascita del figlio: “Tra tutte le sollecitazioni cupe che ci arrivano ogni giorno attraverso le notizie dal mondo, un tratto di ottimismo e di colore acceso ci stava”, ha spiegato. Impossibile dargli torto.

Più di un semplice annuncio

L’opera di Lucchetta e dei suoi ‘soci’ ricorda cosa possa rappresentare la nascita di un figlio (o di una figlia) solo per la famiglia e per la comunità. Anche il sindaco di Farra di Soligo non ha avuto nulla da ridire sulla scelta di dipingere di azzurro la villa di via Belvedere. Almeno chi non abita in condominio può scegliere più o meno liberamente la facciata della propria casa. Figuriamoci se si tratta di una modifica vistosa ma temporanea: “Non resterà di questa tinta molto a lungo, appena qualche settimana. Sempre di tasca mia, riporterò la casa alle tinte pastello di prima”, assicura Lucchetta senior.

Qualcuno lo ha anche accusato di esibizionismo, ma a lui non interessa; fa parte del gioco. Piuttosto, la sua scelta di dipingere la casa di azzurro per la nascita di Ettore è stata anche una mossa di marketing: “ormai gli influencer più o meno di passaggio il loro bravo lavoro sui social lo hanno fatto”, commenta al Corriere del Veneto.

Esperto di installazioni e di rappresentazioni pittoriche, Federico Lucchetta ha anche realizzato un dipinto di 40 metri quadrati nella sala consiliare di Pieve di Soligo in cui sono raffigurati alcuni dei cittadini più celebri della zona. Ma siccome l’arte non sempre paga, papà Lucchetta lavora anche nel settore della ristorazione (cosa bisogna fare per mantenere una famiglia in Italia!).

Dopo la cicogna alta sette metri per Vittoria e la casa dipinta di azzurro per Ettore, ci si chiede se Federico abbia già in mente qualcosa per il prossimo eventuale figlio, ma lui smorza l’entusiasmo: “No, penso proprio che ci fermeremo qui”. Magari qualcuno ci spera facendo leva sul detto ‘Non c’è due senza tre’, che proietterebbe Federico e co. nel novero delle famiglie numerose. Questo proverbio, però, non attecchisce sulla demografia italiana dove il tasso di fecondità è sceso a 1,2 figli per donna.
Ettore è già oltre la media.

Continue Reading

Ultime notizie

Spettacolo55 minuti ago

Morto Michel Blanc, l’attore francese era lo...

E' stato stroncato da un infarto Morto l'attore, regista e sceneggiatore francese Michel Blanc, interprete di numerose commedie cinematografiche, noto...

Tv & Gossip1 ora ago

Ospiti della settimana: Federico Zampaglione, Fulminacci,...

Lunedì 7 ottobre inizia una nuova settimana in compagnia di “Riserva Indiana”, il programma di Rai Cultura e Ruvido produzioni condotto da Stefano Massini, che...

Economia1 ora ago

E’ la Giornata mondiale degli Insegnanti

L'Italia riserva alla formazione delle nuove generazioni il 4% del Pil contro una media Ocse del 5% Il 5 ottobre...

Sport2 ore ago

Wta Pechino, Errani e Paolini in finale nel doppio

Le due azzurre, sempre più vicine alle Wta Finals, hanno sconfitto 6-4, 1-6, 10-4 le statunitensi Sofia Kenin e Bethanie...

Economia2 ore ago

Superbonus, “spesi 123 miliardi a beneficio solo 4%...

L’onere medio per edificio residenziale a carico dello Stato è stato di 247.819 euro. Avrebbe favorito maggiormente i proprietari di...

Sport3 ore ago

MotoGp Giappone, Bagnaia vince la gara sprint

Ha preceduto il suo compagno di squadra sempre sulla Ducati Enea Bastianini. Terzo posto per Marc Marquez Francesco Bagnaia ha...

Sport3 ore ago

Atp Shanghai, Sinner al terzo turno e Alcaraz ok

L'azzurro, numero 1 del mondo, debutta al secondo turno superando il giapponese Taro Daniel per 6-1, 6-4 in 1h18 Jannik...

Cronaca4 ore ago

Breve tregua dal maltempo nel weekend, previsioni meteo...

Già da lunedì 7 ottobre la pressione tornerà a diminuire al Nord con le prime piogge in Liguria Parziale e...

Cronaca4 ore ago

Carmelo Miano, l’hacker 24enne ammette di aver violato...

Interrogato, ha escluso di avere arrecato qualsiasi tipo di danneggiamento ai sistemi informativi istituzionali violati Ha ammesso di aver più...

Esteri4 ore ago

Libano, Hezbollah: “Scontri con esercito di Israele...

Hezbollah: "Scontri con esercito israeliano al confine con il Libano". Nyt: "Per funzionari Usa Sinwar è vivo e vuole guerra...

Ultima ora5 ore ago

Ballando con le stelle, oggi la seconda puntata:...

Appuntamento su Rai 1 con lo show dance condotto da Milly Carlucci affiancata da Paolo Belli Stasera 5 ottobre appuntamento...

Spettacolo5 ore ago

Nanni Moretti, la pallanuoto, la sinistra, la paura per...

Paura per il regista colto da infarto che in un videomessaggio annuncia: "Sto bene. Starò meglio, tornerò presto".

Esteri12 ore ago

Israele, pioggia di bombe sul Libano: attacco record non è...

Tel Aviv punta a concludere i combattimenti in 2-3 settimane. Mistero su funerali Nasrallah a Teheran. Media: "Safieddine ucciso in...

Esteri12 ore ago

Ucraina, Russia avanza in Donbass ma sta per scattare la...

La 'Rasputitsa' trasformerà le trincee in paludi e impedirà lo spostamento dei mezzi pesanti bloccando le operazioni al fronte La...

Cronaca12 ore ago

Sciopero 5 ottobre bus, tram e metro: orario, fasce...

Solo a Milano lo stop è stato revocato. La protesta indetta dagli autoferrotranvieri per rivendicare sicurezza sul lavoro ed un...

Spettacolo12 ore ago

Ballando on the Road, Matteo Addino entra nella giuria: chi...

Da oggi al fianco di Carolyn Smith, Guillermo Mariotto e Fabio Canino Matteo Addino entra nella squadra dei giurati della...

Politica12 ore ago

Consulta, centrodestra accelera per elezione giudice:...

La maggioranza parte da 355 voti 'sicuri' ma il quorum a 363. Tra i nomi circolano quelli di Marini e...

Sport12 ore ago

Sinner oggi gioca a Shanghai, orario e diretta tv

L'azzurro debutta nel Masters 1000 Jannik Sinner in campo oggi per il secondo turno dell'Atp Masters 1000 di Shanghai. Il...

Tecnologia15 ore ago

Digital Dubai: tecnologie avanzate e soluzioni innovative...

L'IA promette di essere il motore economico degli Emirati Arabi Uniti nei prossimi anni, contribuendo significativamente al PIL nazionale Digital...

Cronaca15 ore ago

Inchiesta curve, testimone rissa con Iovino: “Fedez...

E' una delle testimonianze rese dopo lite fuori da una discoteca e tra gli atti dell'indagine su ultrà "Lasciatemi stare,...