Messico, Claudia Sheinbaum in netto vantaggio nelle elezioni presidenziali
Il conteggio parziale attribuisce il 60% delle preferenze alla candidata di Morena, il partito del presidente uscente Obrador, contro il 28% di Gálvez
Claudia Sheinbaum eletta prima presidente donna del Messico. La candidata di Morena, il partito del presidente uscente Andrés Manuel López Obrador, si è imposta sulla candidata dell'opposizione, Xóchitl Gálvez nelle elezioni presidenziali che si sono svolte ieri. "Per la prima volta nei 200 anni della Repubblica, il Messico avrà una donna presidente e sarà una trasformazione. Grazie a tutti i messicani. Oggi abbiamo dimostrato con il nostro voto che siamo un popolo democratico", ha detto Sheinbaum su 'X' dopo la conferma della sua elezione alla guida del Paese. ''Questo è il trionfo del popolo del Messico, della rivoluzione pacifica delle coscienze e del riconoscimento del nostro popolo, a cui è chiaro l'obbligo di continuare e avanzare con la 'Cuarta Transformación de la Vida Pública de México''', ha aggiunto.
''Voglio ringraziare il popolo messicano per aver riconosciuto la nostra storia, i risultati, la convinzione e la volontà, ma soprattutto per aver riconosciuto il nostro progetto nazionale. Sono grata anche perché, per la prima volta in 200 anni di repubblica, diventerò la prima donna presidente del Messico'', ha dichiarato. ''Vogliano un Messico plurale, diversificato e democratico. Il nostro dovere è e sarà sempre quello di prenderci cura di ogni messicano, senza distinzioni'', ha detto Sheinbaum. ''Anche se molti messicani non sono pienamente d’accordo con il nostro progetto, dovremo camminare in pace e armonia per continuare a costruire un Messico giusto e più prospero'', ha aggiunto.
Sheinbaum, 61 anni, si è impegnata a portare avanti la linea politica tracciata negli ultimi sei anni dal suo mentore, il presidente Andres Manuel Lopez Obrador, eletto nel 2018. "Dedicheremo fondi pubblici per portare avanti i programmi sociali del presidente", ha sottolineato Sheinbaum annunciando che ci sarà una "relazione amichevole" con Washington e che "difenderemo sempre i messicani" negli Stati Uniti.
Il conteggio parziale pubblicato dall'Istituto Nazionale Elettorale (INE), attribuisce il 60% delle preferenze a Sheinbaum, contro il 28% di Gálvez. Il terzo candidato, Jorge Álvarez Máynez, ha ottenuto l'8,7%. Il presidente dell'INE Guadalupe Taddei ha invitato politici, candidati e partiti a "mantenere la serenità e assicurare il rispetto delle procedure”, nonché ad accettare i risultati "con maturità". Taddei ha parlato di "una giornata storica".
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Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.