Università Palermo interrompe accordi Erasmus con Israele, rettore: “Nessun boicottaggio”
Senato accademico approva documento di indirizzo "per venir meno garanzie di sicurezza". Ministra Bernini: "Atenei non si schierano". Midiri: "E' un'interruzione temporanea"
Stop agli accordi Erasmus con gli istituti israeliani. E' la decisione del Senato accademico dell’Università degli studi di Palermo, che ha deciso di sospendere le intese "nell’ambito del programma Ka171 e Ka220-Hde" per il "venir meno delle essenziali garanzie di sicurezza a cui gli eventuali soggetti coinvolti nei partenariati di cooperazione sarebbero esposti in questo particolare e delicato momento di crisi internazionale". Per quanto riguarda il tema più ampio degli accordi con università, centri di ricerca e imprese, l’Ateneo si propone di istituire "procedure improntate alla massima trasparenza di due diligence, avviando un lavoro istruttorio per l’elaborazione di un regolamento ad hoc sul dual use, che si dovrebbe concludere entro la pausa estiva".
Accanto a queste iniziative, sono attualmente allo studio misure di supporto per il sistema educativo palestinese finalizzate a "garantire il diritto allo studio attraverso l’istituzione di corridoi umanitari e borse di studio e l’organizzazione di momenti culturali di informazione e formazione", anche in collaborazione con reti nazionali e internazionali, indirizzati non solo alla comunità universitaria ma all’intera città per "decostruire la lettura stereotipata e ideologica di scontro fra civiltà e religioni che polarizza il dibattito pubblico attuale, avvalendosi delle indicazioni, delle istanze e delle proposte che provengono dal corpo docente e dagli studenti". Le iniziative che compongono il documento di indirizzo approvato dal Senato accademico saranno presentate in un’assemblea pubblica che si terrà il prossimo 19 giugno.
Il rettore Midiri: "Nessun boicottaggio di Israele, tuteliamo sicurezza"
"Stiamo parlando del nulla. La parola 'boicottaggio' non è mai stata utilizzata nel mio Ateneo e mai lo sarà. Non c'è nessun boicottaggio di Israele, abbiamo semplicemente ufficializzato una situazione che ormai si protraeva da tempo. La nostra priorità è la salvaguardia degli studenti e dei docenti". A dirlo all'Adnkronos è Massimo Midiri, rettore dell'università di Palermo. Una decisione che oggi la ministra dell'Università, Anna Maria Bernini, ha criticato, sottolineando che gli Atenei "non si schierano" e sono "costruttori di ponti". Parole che il rettore di Unipa condivide "pienamente".
"Condivido pienamente con la ministra il concetto che l'Università debba essere un ponte di diplomazia - sottolinea Midiri - tanto è vero che il Senato accademico ha deciso di avviare sul tema un percorso di approfondimento culturale bipartisan. E' nostro dovere ascoltare tutte le voci e stiamo cercando di far dialogare fazioni opposte, un'operazione convergenza che solo in un ambiente culturale si può realizzare".
Midiri ribadisce che "non si tratta di una revoca o di un'interruzione, ma di una sospensione", uno stop di carattere temporaneo, spiega il numero uno di Unipa, legato a due ragioni. In primo luogo un dato di fatto. "Questi accordi, sia lo scambio di studenti che quello di dati e informazioni tra Università, erano fermi da tempo ormai - sottolinea -. Non abbiamo fatto altro che ufficializzare una situazione che già esisteva". Infine, garantire l'incolumità degli studenti. "L'altra ragione è legata alla sicurezza. C'è troppo fermento e l'obiettivo principale per noi resta sempre mettere in sicurezza la vita dei nostri studenti". Insomma, sottolinea il rettore Midiri, quella decisa dal Senato accademico, è un'interruzione " temporanea" e legata all'acuirsi della crisi che "speriamo nei prossimi giorni possa trovare una soluzione". "Nulla è stato interrotto definitivamente - conclude -, superata la crisi riavvieremo i contatti. E nel frattempo abbiamo avviato un percorso di approfondimento culturale bipartisan su avvenimenti che meritano un surplus di riflessione perché c'è molta ignoranza anche sulla genesi dei fatti".
Cronaca
Maltempo Italia, ancora pioggia da lunedì: cosa dobbiamo...
Un'ennesima saccatura atlantica si avvicinerà rapidamente al Nord e, successivamente, si sposterà verso le regioni centrali tirreniche, infine a parte del Sud
Ancora pioggia sull'Italia nella settimana dal 23 settembre. Dopo una breve pausa nel weekend, con molte città dell'Emilia-Romagna e delle Marche che contano i danni delle alluvioni, le previsioni meteo confermano che già a partire da lunedì un'ennesima saccatura atlantica si avvicinerà rapidamente al Nord e, successivamente, si sposterà verso le regioni centrali tirreniche, infine a parte del Sud.
La perturbazione provocherà un graduale peggioramento delle tempo, con precipitazioni significative soprattutto al Nord e sulla Toscana, accompagnate da un nuovo calo delle temperature che scenderanno in maniera progressiva. Non è escluso, purtroppo, che le piogge, accompagnate da venti forti, possano causare locali allagamenti e disagi, specie in Lombardia e poi tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
LA SECONDA PARTE DELLA SETTIMANA
Dopo il passaggio della perturbazione, a partire da mercoledì 25 settembre la pressione tornerà ad aumentare al Centro-Sud, regalando giornate via via più soleggiate e anche più calde. Diversamente, il Nord sarà ancora condizionato da un flusso instabile proveniente dall'Oceano Atlantico e sarà così almeno fino a venerdì 27 settembre, con delle piogge e alcuni temporali che potranno interessare buona parte delle regioni settentrionali, risultando tuttavia più diffuse e più forti sui settori montuosi e sulle alte pianure.
Ci sarà un contrasto termico dopo metà settimana. Se le temperature saliranno infatti in maniera importante al Centro-Sud, riportando un clima praticamente estivo su queste zone, al Nord sarà ancora abbastanza fresco.
Cronaca
SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 19...
Nessun '6' né '5+1', jackpot sale a 77,7 milioni
Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del SuperEnalotto di oggi 19 settembre. Il jackpot a disposizione del prossimo concorso sale a 77,7 milioni.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Quali sono i punteggi vincenti
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Come verificare le vincite
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente di oggi
La combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 3, 13, 44, 45, 56, 61. Numero Jolly: 33. Numero Superstar: 34.
Politica
M5S, Conte: “Grillo è il papà ma non può esercitare...
Il leader del M5S parla dello scontro con il garante
"Grillo dice che non è il padrone del Movimento 5 Stelle ma il papà. Certo, è il fondatore del Movimento, ha avuto quest'opera meritoria di lancio del Movimento... Però il papà non può pensare di avere un telecomando in mano e di esercitare il parental control decidendo cosa dobbiamo vedere, perché siamo una comunità di adulti". Lo ha detto Giuseppe Conte, leader del M5S, parlando dello scontro con Beppe Grillo a '4 di sera' su Rete 4.