‘Padel e Salute’ 2024, alla Sapienza al via manifestazione dedicata a prevenzione
Promuovere la prevenzione medica a tutela della salute psico-fisica, sostenere il valore educativo e di coesione sociale dello sport. Questi gli obiettivi della V edizione di 'Padel e Salute', la manifestazione promossa da Sapienza Università di Roma che riunisce le eccellenze mediche e chirurgiche dell’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Umberto I di Roma e dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma, nel 'Villaggio della Salute' allestito presso il Centro SapienzaSport. Il 7 giugno (dalle 9 alle 19) e l'8 giugno (dalle 9 alle 18) saranno offerte visite mediche a tutti i cittadini che avranno accesso libero e gratuito a un consulto specialistico su ventisei patologie.
Andrologia, Angiologia, Cardiologia, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Counselling psicologico, Dermatologia, Endocrinologia, Fisiatria, Gastroenterologia, Geriatria, Ginecologia, Immunologia Clinica, Medicina dello Sport, Medicina Interna, Nutrizione Clinica, Oculistica, Odontoiatria Pediatrica, Otorinolaringoiatria, Pediatria, Proctologia, Radiologia, Reumatologia, Salute Orale, Senologia, Urologia. Per agevolare i cittadini è stato attivato un servizio navetta gratuito da/per piazzale Aldo Moro ogni 90 minuti. Prevenzione e Sport saranno dunque i protagonisti dell’evento sportivo che si sintetizza nei claim 'Padel vuol dire Salute' e 'La Prevenzione è la medicina più efficace'.
Hanno aderito all’iniziativa i circoli sportivi di Roma e provincia con tornei amatoriali misti. Le coppie vincitrici qualificate parteciperanno al Master che si terrà presso l’impianto sportivo 'Sapienza Sport' l’8 giugno 2024. Il valore sociale della V edizione di 'Padel e Salute' si concretizza anche con la presenza di una autoemoteca dell’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Umberto I per accogliere tutte le persone che vorranno donare sangue. E si rinnova, con la partecipazione sin dalla prima edizione di Aipd (Associazione italiana persone Down), l’obiettivo sociale imprescindibile dell’inclusività: motivare le persone con disabilità a cimentarsi nell’attività dello sport e del padel, supportandole nella pratica e fornendo l’accessibilità alle strutture di riferimento.
Polimeni, 'Sapienza è fortemente impegnata nella diffusione della cultura dello sport per trasmettere valori sociali e stili di vita sani'
"Sapienza è fortemente impegnata nella diffusione della cultura dello sport come mezzo per trasmettere valori sociali e stili di vita sani - dichiara la rettrice Antonella Polimeni - In quest’ottica l’Ateneo, non solo prevede specifiche agevolazioni per l’iscrizione di studentesse e studenti a cui sono riconosciuti particolari meriti sportivi nazionali e internazionali, ma si è dotato recentemente anche di un nuovo regolamento dedicato alla 'dual career'. Il documento ha l’obiettivo di supportare gli studenti-atleti offrendo loro opportunità concrete per bilanciare attività sportiva e impegni accademici. Con questa nuova edizione di 'Padel e Salute' – prosegue la rettrice - vogliamo ribadire come lo sport sia cruciale per la prevenzione medica e la sua diffusione, soprattutto tra i giovani, rappresenta una sfida di primaria importanza per il benessere psico-fisico di ognuno".
"'Padel e Salute' è una iniziativa che da subito, all’indomani della mia nomina di direttore generale del Policlinico Umberto I - dichiara Fabrizio d’Alba - ho voluto sostenere convinto della unicità di questo progetto capace di mettere insieme una efficace azione di prevenzione sanitaria con la sempre maggiore fascinazione esercitata da uno sport come il Padel. Una manifestazione resa possibile grazie alla disponibilità dei nostri professionisti, pronti a mettere a disposizione dei cittadini e delle cittadine della regione, le loro professionalità mediche e chirurgiche oltre una porzione di loro tempo".
"Rinnoviamo il nostro impegno nella promozione di stili di vita sani e sostenibili attraverso la partecipazione a 'Padel e Salute'. Come policlinico universitario di Sapienza – aggiunge il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea, Daniela Donetti - sentiamo la responsabilità non solo di offrire la migliore assistenza sanitaria, forti dei continui progressi della ricerca scientifica, ma anche di far crescere nelle comunità giovanili la consapevolezza di quale binomio inscindibile siano sport e salute. L'attività fisica è un volano per il benessere fisico e mentale, la prevenzione è sempre un colpo vincente".
Arcieri, 'prevenzione è la medicina più efficace, anticipa e diminuisce il rischio di malattia'
"Negli anni è aumentata notevolmente l’affluenza dei cittadini all’evento di divulgazione medico-scientifica della prevenzione in presenza in cui le eccellenze mediche avvicinano i cittadini sul terreno di gioco della salute, del benessere e dell’attività fisica - commenta il presidente dell’associazione culturale 'Capire per Prevenire', ideatore e i coordinatore scientifico dell’evento, Stefano Arcieri - Questa è la quinta edizione di 'Padel e Salute' dove sottolineiamo ancora e ribaltiamo completamente una consuetudine ovvero è il medico che va dal paziente e non viceversa. La Prevenzione è la medicina più efficace” poiché anticipa e diminuisce il rischio di malattia".
"Dai dati raccolti si evince che alcuni consulti siano stati provvidenziali - prosegue Arcieri - con una diagnosi precoce alcune patologie silenti e asintomatiche possono essere affrontate solo con l’abitudine alla prevenzione. Al 'Villaggio della Salute' i medici, fuori dai reparti, accoglieranno e incontreranno i cittadini offrendo un modello sociale e culturale inclusivo e di condivisione". I
Il 7 giugno apriranno l’evento la rettrice della Sapienza Antonella Polimeni, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il presidente dell'Ordine dei medici di Roma Antonio Magi, il direttore generale dell'Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Umberto I Fabrizio d'Alba e il direttore generale dell'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea Daniela Donetti. Alle 15 sarà attivo il press-point presso il Villaggio Padel e Salute.
Il 'Villaggio della Salute' si estende su una tensostruttura di 400 mq
L’evento è patrocinato da Sapienza Università di Roma, Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Umberto I, Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea, SapienzaSport, Fondazione Roma Sapienza, Sport e Salute, Coni Lazio, Padel Fit, Croce Rossa Italiana, Omceo (Ordine dei Medici-chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma), Regione Lazio, Comune di Roma e Aipd (Associazione Italiana Persone Down).
Ricco il programma al 'Villaggio della Salute' che si estende su una tensostruttura di 400 mq. In programma tornei di Padel per studenti e personale medico, attività di benessere come yoga, pilates e risveglio muscolare, incontro per studenti sulle dipendenze, alcol e sessualità, convegno Ecm per professioni mediche. Le premiazioni dei tornei e dei riconoscimenti saranno presentate da Laura Freddi e Fabrizio Sabatucci e l’evento di chiusura con Dj set sarà curato da Luca Tornesi.
Salute e Benessere
Infettivologi: “Preoccupa calo vaccinazioni, 2025 sia...
Andreoni (Simit): "Dobbiamo prepararci all'arrivo di una nuova pandemia - Oggi è allarme morbillo e antibiotico-resistenza ma molto è stato fatto per l'epatite C - Soddisfatti per Calendario vaccinale per la vita'"
"Il timore principale dell'infettivologia è il calo delle vaccinazioni: la campagna contro il virus dell'influenza non ha rispettato le attese e quella contro il Covid registra numeri molto bassi. Come se non bastasse, nel 2024 abbiamo avuto mille casi di morbillo e 3 bambini sono morti a causa della pertosse. Inoltre, non sappiamo cosa sia la malattia che arriva dal Congo. Sappiamo solo che ci sono altri focolai epidemici in giro per il mondo e per questo motivo dobbiamo prepararci all'arrivo di una nuova pandemia. Da qui, l'auspicio di noi infettivologi è che nel 2025 venga approvato il nuovo Piano pandemico. E' stato definito, ma ancora non c'è". Così all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, Società italiana di malattie infettive e tropicali.
Una pandemia in atto "di fatto già c'è - spiega Andreoni - ed è l'antimicrobico resistenza", un problema "molto serio sul quale dobbiamo tutti confrontarci. Tuttavia", nell'anno che sta per concludersi "abbiamo ottenuto buoni risultati: non solo le misure adottate dal ministero della Salute per contrastare la resistenza ai farmaci, ma anche sul fronte della lotta all'epatite C abbiamo fatto progressi". Grazie allo "screening nella fascia d'età 1969-1989, programma prorogato per tutto il 2025 - sottolinea l'infettivologo - solo "nel 2024 abbiamo scoperto ben 15mila casi di epatite cronica attiva che altrimenti sarebbero rimasti sommersi".
Altri "2 tasselli importanti - evidenzia Andreoni - sono il Calendario vaccinale per la vita e il riconoscimento da parte del Governo dell'innovatività dei cosiddetti antibiotici 'reserve', farmaci di riserva di nuova generazione da destinare al trattamento delle infezioni da germi multi-resistenti che non rispondono agli antimicrobici".
Salute e Benessere
2025, Ordine infermieri: “Sia anno decisivo per...
Mangiacavalli (Fnopi): "Aumentare attrattività verso professione con campagne a cura del Governo e prevedere un commissario straordinario ad hoc"
"Il 2024 per gli infermieri è stato caratterizzato dal raggiungimento di obiettivi economici e di crescita professionale", ma l'auspicio è che "il 2025 sia l'anno decisivo per contrastare la carenza di personale infermieristico nel Servizio sanitario nazionale". Così all'Adnkronos Salute la presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), Barbara Mangiacavalli.
"Nell'anno che sta per concludersi - ricorda - registriamo la detassazione degli straordinari con la legge di Bilancio 2025, a cui si unisce l'incremento dell'indennità di specificità infermieristica e quella per chi opera nei pronto soccorso. Al netto della quantificazione economica in sé, sono sicuramente segnali di attenzione per la professione. Auspichiamo quindi che si prosegua su questa strada, con la detassazione del 15% delle indennità legate a particolari condizioni di lavoro, e che gli importi previsti per l'abbattimento delle liste d'attesa siano esclusi dal tetto di spesa per l'assunzione del personale da parte delle aziende sanitarie".
Sul versante della crescita professionale,"fondamentale" per Mangiacavalli è "il percorso in dirittura di arrivo - come anche annunciato dai ministri della Salute Schillaci e dell'Università Bernini - per formalizzare le lauree magistrali cliniche infermieristiche che permettono di offrire prospettive di carriera sia economiche sia in grado di far agire competenze avanzate". Il 2025 sarà poi "l'anno in cui si attende che diventi strutturale l'abolizione del divieto al cumulo di impieghi per gli infermieri che lavorano nel pubblico, per incentivare, a tutti i livelli, la libera professione".
Tutte queste misure sono "un'arma fondamentale per combattere la gravissima carenza di organici - sottolinea la presidente di Fnopi - e aumentare l'attrattività verso la nostra professione, e dovranno essere affiancate da campagne ad hoc a cura del Governo e, perché no, dalla previsione di un 'commissario straordinario per il contrasto alla carenza di personale infermieristico', come accade per altre gravi emergenze nazionali".
Malgrado i risultati raggiunti, secondo Mangiacavalli "va infatti sempre ricordato che siamo di fronte a un problema del Paese tutto, e non di una singola categoria. Come del resto è emerso anche dal confronto della Fnopi con gli altri enti regolatori europei". Solo "poche settimane fa - rimarca - Fnopi e Oms Europa hanno messo a punto e sottoscritto un position statement con richieste comuni, tra cui: regolamentare meglio l'istruzione infermieristica tra i diversi Paesi; sviluppare una pratica avanzata e specializzata standardizzata per gli infermieri di tutti i Paesi europei; rispondere alla necessità di implementare l'integrazione organizzativa per ricollegare ospedali e territorio".
Salute e Benessere
Chirurgia, la gamba bionica di Mario salvata da una protesi...
Una protesi di caviglia costruita su misura salva la gamba bionica di Mario, paziente 80enne protagonista di un raro intervento eseguito al Policlinico Gemelli di Roma e definito "unico nel suo genere". Una travagliata storia a lieto fine cominciata una decina di anni fa quando Mario, ex coltivatore diretto, fu colpito da un cancro alle ossa.
Ancora oggi, nonostante gli anni e gli acciacchi, Mario continua a occuparsi del suo orticello in una campagna in provincia di Viterbo. Ma sono tanti gli ostacoli che l'anziano ha dovuto superare e che sono iniziati 10 anni fa con un dolore sempre più forte e insistente alla gamba destra. Dopo una serie di esami, l'ortopedico consultato da Mario gli ha comunicato che quei fastidi erano causati da un tumore osseo raro (un adamantinoma) a carico della tibia. Alla diagnosi è seguita la resezione del tumore con impianto di una mega-protesi di tibia prossimale, cioè nell'area vicino al ginocchio. Dopo circa un anno dall'intervento, però, una grave infezione della protesi impiantata ha costretto Mario a subire una serie di complessi interventi chirurgici che si sono conclusi con l'impianto di una protesi totale di gamba e di caviglia in titanio, rivestita in argento per evitare nuove infezioni. Una gamba bionica.
Ma ancora non era finita. A distanza di 6 anni, Mario torna dagli ortopedici del Gemelli per un dolore alla caviglia. Gli esami rilevano la rottura di una vite della protesi, a livello della caviglia. E' necessario sostituire il pezzo, ma l'unico modo per farlo - decretano gli specialisti - è facendo confezionare una protesi 'custom-made', disegnata e realizzata su misura. Gli ortopedici del Gemelli inviano perciò la Tac di Mario all'Implantcast, una ditta specializzata di Buxtehude, cittadina a sud ovest di Amburgo, in Germania. Basandosi sulla ricostruzione tridimensionale della caviglia bionica di Mario, i bioingegneri realizzano un calco della protesi custom-made con una stampante 3D, sul quale viene realizzata la protesi in titanio per l'impianto definitivo. Ed ecco l'intervento effettuato da Carlo Perisano, professore aggregato dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e dirigente medico presso la Uoc di Ortopedia e Traumatologia della Fondazione Policlinico Gemelli, diretta da Giulio Maccauro. L'operazione dà i suoi frutti: "A distanza di appena qualche giorno dall'intervento, Mario sta di nuovo in piedi sulla sua gamba bionica arricchita di quest'ultimo gioiello tecnologico", riferiscono dall'Irccs capitolino. (segue)