I big alle urne, dove e quando votano
Si aprono i seggi in Italia oggi per le elezioni europee 2024. Dalle 8 alle 15 di sabato 8 giugno si vota e anche i leader e i big dei vari partiti si preparano a entrare in cabina per esprimere la propria preferenza. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, voterà oggi tra le 15 e le 15.30 al seggio della scuola Vittorio Bachelet, a Roma. Attorno alla stessa ora, fa sapere il Pd, voterà Elly Schlein: la segretaria dem voterà a Bologna, nel seggio allestito alla Scuola Ercolani.
Il segretario di Azione, Carlo Calenda, sempre verso le 15, si recherà a Roma presso la scuola dell'infanzia 'Luigi Settembrini' per votare.
La leader di +Europa, Emma Bonino, capolista al NordOvest e candidata al Centro per gli Stati Uniti d’Europa, voterà alle ore 18 al seggio elettorale allestito presso il Liceo Scientifico Statale Vittoria Colonna. Bonino sarà accompagnata dal segretario di +Europa, Riccardo Magi.
Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra voterà oggi alle 17 a Foligno presso il seggio elettorale di via Piermarini. Il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra invece voterà a Rovereto.
Il Presidente del Senato Ignazio La Russa voterà a Milano, alle ore 15 al seggio di via Antonio Stoppani.
Politica
Social network, Meritocrazia Italia: “Necessaria...
Proposta la composizione di un Testo Unico Social network
"Si fa tanto discutere in questi giorni dell’opportunità di limitare l’accesso a internet ai minori. La riflessione sul tema è doverosa e necessaria e da anni Meritocrazia Italia preme sulla necessità di intervenire con una legislazione unitaria che possa salvaguardare più profili interpretativi". Così Meritocrazia in una nota dove spiega come: "Chi è minore non potrebbe accedere a determinati siti: a)si potrebbe imporre un controllo ai proprietari e gestori di piattaforme che per determinati siti “sensibili” dovrebbero effettuare controllo facciale ed inserimento codice fiscale, con allert; b) l’accesso per i minori, censiti con i cellulari anche tramite obbligo di autocertificazione dei genitori, dovrebbe consenti-re un accesso di max 30 minuti su tutti i siti; c) i filmati violenti o che incitano all’odio o alla discriminazione NON potranno essere pubblicati pena anche la reclusio-ne oltre una importante pena pecuniaria per i titolari delle piattaforme; d)si dovrebbe stipulare un protocollo tra il Governo e le Piattaforme on line che stabilisca i limiti, le modalità e le responsabilità inerenti alle pubblicazioni".
Meritocrazia Italia chiede "una necessaria regolazione della gestione e dell’uso dei social network, mettendone in evidenza (utilità, ma soprattutto) rischi e pericoli per giovani e giovanissimi". E aggiunge che "la prima responsabilità spetta alle famiglie, che devono vigilare e guidare i bambini nell’approccio alla tecnologia". Secondo Meritocrazia Italia "la verità è che il controllo diretto sui contenuti a cui i bambini accedono è ancora una sfida, poiché i contenuti inappropriati spesso sfuggono ai filtri di sicurezza, e la quantità di materiale disponibile è vastissima. Per altro verso, alcune piattaforme si stanno spontaneamente dotando di strumenti per aiutare i genitori a monitorare e controllare l’accesso, come le modalità "family-friendly" o i controlli parentali, ma c'è ancora molto da fare".
Meritocrazia Italia ha avanzato la propria proposta di composizione di un Testo Unico Social network, volto ad arginare lo strapotere dei gestori e di riportarne l’impegno a maggiore responsabilità, con l’intento ulteriore di: imporre alle piattaforme digitali di dotarsi delle misure idonee a filtrare contenuti illeciti e a raccogliere efficacemente e tempestivamente le relative segnalazioni; favorire la leale collaborazione tra gestori delle piattaforme e autorità giudiziarie e amministrative. predisporre una formazione scolastica adeguata sull’utilizzo dei social; consentire l’utilizzo e la visione di programmi per i minori di anni 16 solo per tempi limitati, per non più di un’ora giornaliera. Limitare l'accesso a internet può essere utile per incoraggiare i ragazzi a impegnarsi in altre attività, come leggere, giocare all'aperto o trascorrere del tempo con gli altri bambini e con la famiglia".
Inoltre, rileva Meritocrazia Italia. "anche le istituzioni scolastiche dovrebbero contribuire all’educazione a un uso sicuro e critico di Internet". Non solo. "È necessario abituare i bambini sin dalla tenera età a gestire in modo ottimale il loro tempo. Stabilire dei limiti di tempo da passare sullo schermo di un telefonino e di un computer può aiutare a sviluppare abitudini sane ed evitare l’isolamento".
Politica
Alluvione Emilia-Romagna, Musumeci: “Verso polizza...
Il ministro: "E' finito il tempo in cui lo Stato poteva erogare risorse per tutti e per sempre"
"Ci avvieremo, gradualmente, all’obbligo di sottoscrivere una polizza contro rischi naturali" per le case in Italia. Lo ha detto il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, nel corso del suo intervento all'Insurance High-level Conferenze organizzata da Ania in partnership con la presidenza italiana del G7 dopo la nuova ondata di maltempo che ha messo in ginocchi l'Emilia-Romagna. "E' finito il tempo in cui lo Stato poteva erogare risorse per tutti e per sempre", ha aggiunto.
"Si fa presto - ha continuato Musumeci - a parlare di nuova patrimoniale sulla casa, immagino già le polemiche" ma è necessario "un cambio culturale".
"Siamo stati accanto alla Regione e continuiamo a esserlo ma non parliamo di ricostruzione affidata al generale Figliuolo - ha poi affermato - quella è straordinarietà, che non c'entra con la prevenzione ordinaria che va fatta in tempo di pace, e quando c'è un'alluvione e quando non c'è".
Musumeci ha quindi fatto sapere che "nel ddl al quale stiamo lavorando è prevista una cabina di regia guidata da un commissario straordinario nella quale siano presenti regioni ed enti locali, ma con tempi contingentati, 30, 45 giorni... dopo di che il commissario è autorizzato ad andare avanti a prescindere dal parere non espresso da enti locali".
"Non ho scatenato alcuna polemica e se gli altri si divertono a farlo mentre la gente soffre non è un problema mio - ha proseguito il ministro - Lo Stato vuole collaborare con la regione, ma se lo Stato eroga risorse ha diritto di sapere se sono state spese, se tutte o in parte e dove. La programmazione è l'elemento di base per pianificare la prevenzione strutturale". "In 10 anni all'Emilia Romagna sono arrivati 600 mln per mettere in sicurezza il territorio, se ogni volta che piove succede il finimondo qualcosa non torna. Allora vogliamo metterci attorno a un tavolo e capire? E' quello che abbiamo chiesto alla Regione, non è un atto d'accusa", ha detto stamattina il ministro della Protezione civile a Radio 24, sottolineando che l'intensità delle piogge "non è più eccezionale, è diventata ordinarietà" e "i danni sono inevitabili".
Politica
M5S, Conte: “Grillo è il papà ma non può esercitare...
Il leader del M5S parla dello scontro con il garante: "Non vedo scissioni, se Grillo continua con le pec risponderanno gli avvocati"
"Grillo dice che non è il padrone del Movimento 5 Stelle ma il papà. Certo, è il fondatore del Movimento, ha avuto quest'opera meritoria di lancio del Movimento... Però il papà non può pensare di avere un telecomando in mano e di esercitare il parental control decidendo cosa dobbiamo vedere, perché siamo una comunità di adulti". Lo ha detto Giuseppe Conte, leader del M5S, parlando dello scontro con Beppe Grillo a '4 di sera' su Rete 4.
"Spero che la questione finisca qui - ha aggiunto - Se continueranno le pec da parte di Grillo o le diffide formali, vuol dire che risponderanno gli avvocati. Io non rispondo più. Ho già detto che questo processo è irreversibile e nessuno lo può fermare. Scissioni non ne vedo: una scissione si fa quando non c'è un'occasione di discussione".
Il presidente M5S ha parlato anche dell'ondata di maltempo che ha colpito l'Emilia Romagna. "Dobbiamo evitare - ha sottolineato - quello che è successo in passato, con la presidente Meloni in stivali pronta a intervenire a favore di telecamere ma poi i ristori non sono ancora arrivati ed è passato tantissimo tempo".
"Ho sentito il ministro Musumeci scaricare le responsabilità sulle autorità regionali o addirittura rimpallare responsabilità con un altro ministero del governo. Questa è una cosa che non va fatta. Se durante la pandemia di Covid avessi fatto la stessa cosa, il Paese sarebbe collassato. Bisogna lavorare a tutti i livelli: governo, regioni e comuni". ha scandito Conte.
Poi su Open Arms: "Non auguro la condanna a nessuno, nemmeno a un avversario politico. Ma le mie posizioni sul caso Open Arms, attraverso le lettere scritte, sono state chiare. Dire 'io difendo i confini nazionali' è un concetto fondamentale. Ma qui non erano confini terrestri, erano confini marittimi. E se ci sono persone in condizioni critiche bisogna intervenire".
"Eravamo a cavallo di Ferragosto. Su quella nave c'erano anche minori. Spettava a Salvini consentire l'attracco. Salvini aveva già la prospettiva di uscire dal governo, quindi assunse un tono muscolare", ha aggiunto Conte ricordando le fasi critiche della vicenda Open Arms.