Nascite al minimo storico in Giappone, Tokyo lancia app per appuntamenti
Con la speranza di far risalire il tasso di fertilità. Il progetto, alle prime fasi, diventerà operativo entro la fine dell'anno
Nascite al minimo storico in Giappone, tanto che il governo di Tokyo ha deciso di investire su un'app per appuntamenti con la speranza di far risalire il tasso di fertilità. Un progetto alle prime fasi e che diventerà operativo entro la fine dell'anno, basato sull'intelligenza artificiale con un'avvertenza chiara che appare sul sito: "Per favore, usatelo come 'primo passo' verso il matrimonio". Agli utenti viene chiesto di sostenere un "test dei valori", ma c'è anche un'opzione per inserire i tratti desiderati del futuro partner. ''L'intelligenza artificiale ti presenterà una persona compatibile'', spiegano i gestori dell'app. Ma ''quello che non può essere misurato solo dall'apparenza o dalle condizioni può portare a incontri inaspettati'', avverte. Per scaricare l'app occorre essere single, avere più di 18 anni e in cuor proprio "il desiderio di sposarsi", vivere o lavorare a Tokyo, afferma il sito web.
L'app ha attirato l'attenzione anche di Elon Musk, che su 'X' ha scritto: ''Sono felice che il governo del Giappone riconosca l'importanza di questa questione. Se non verrà intrapresa un'azione radicale, il Giappone (e molti altri Paesi) scompariranno!''. L'app elaborata dal governo di Tokyo spiega anche le altre misure a sostegno delle coppie, dall'assistenza all'infanzia e all'alloggio, dalla consulenza professionale alle indicazione per la partecipazione degli uomini ai lavori domestici.
Esperti contattati dalla Cnn ritengono che lo scenario ipotizzato da Musk sia improbabile e optano piuttosto sul fatto che il tasso di fertilità si stabilizzerà e il Paese si adeguerà. Sta di fatto che, in base agli ultimi dati rilasciati oggi dal ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare giapponese, lo scorso hanno si sono registrate solo 727.277 nascite in una nazione con 123,9 milioni di abitanti. Il che vuol dire che il tasso di fertilità, ovvero il numero totale di figli che una donna ha nel corso della sua vita, è sceso da 1,26 a 1,20.
La Cnn spiega che affinché una popolazione rimanga stabile è necessario un tasso di fertilità pari a 2,1. Un dato superiore porterà questa popolazione a espandersi, come è successo in India e in molte nazioni africane. In Giappone, spiegando gli esperti, il tasso di fertilità è stato ben al di sotto del valore di 2,1 per mezzo secolo. In particolare è sceso al di sotto di quel livello dopo che la crisi petrolifera globale del 1973 ha spinto le economie in recessione e da allora non si è mai ripresa. La tendenza al ribasso si è accelerata negli ultimi anni, con il numero di decessi che supera quello delle nascite ogni anno e causa una riduzione della popolazione totale. Le conseguenze si vedono nella forza lavoro, nell'economia, nel sistema di welfare e nel tessuto sociale.
Nel 2023, secondo il ministero della Sanità, il Giappone ha registrato 1,57 milioni di decessi, più del doppio del numero di nascite. Inoltre, sempre lo scorso anno, in Giappone il numero dei matrimoni è sceso di 30mila, mentre quello dei divorzi è aumentato.
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Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.