Europee, Salvini: “L’ho messa bella forte la decima”, e fa appello al voto. Bonelli: “Violato il silenzio”
Il vicepremier al seggio: "Quello per noi è un voto per la pace. Saremo il partito che cresce di più, Vannacci sarà votatissimo"
"L'ho messa bella forte la decima sulla scheda". Il vicepremier Matteo Salvini cita Vannacci poco prima di inserire la scheda elettorale nell'urna all'interno del seggio di via Martinetti a Milano, dove nel pomeriggio di oggi 8 giugno ha votato per le elezioni europee.
L'appello al voto
All'uscita dal seggio i leader della Lega ha lanciato anche un appello al voto: "Chiedo con forza un voto per fermare la guerra e isolare bombaroli pericolosi come Macron. Al di là di tutti gli altri temi sacrosanti su cui la Lega si batte da anni - ha detto - gli italiani possono fermare i venti di guerra”.
“C’è gente pericolosa che vorrebbe trascinarci verso la terza guerra mondiale, la scelta per la Lega è una scelta di pace - ha evidenziato il ministro -. Chi sceglie la Lega dice no all’invio di militari italiani in Ucraina e no all’utilizzo di armi contro la Russia, che ci porterebbero verso la terza guerra mondiale. Prima viene la pace e poi tutto il resto”.
Poi, a chi gli chiedeva se ritiene che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni sia propensa alla guerra, Salvini ha assicurato: “No. Il governo italiano è uno dei pochi che tiene duro, però se vincessero i partiti di sinistra, alleati di Macron, la guerra mondiale è dietro l’angolo e siccome ci sono anche in Italia gli amici di Macron, il voto per la Lega è una scelta netta chiara e precisa e un voto per la pace. E che il buon Dio e la Madonna ci proteggano”.
"Mi aspetto risultato superiore a Forza Italia"
Quanto ai risultati del voto, "mi aspetto un ottimo risultato per la Lega - ha affermato - sicuramente superiore alle politiche e superiore a Forza Italia. Saremo il partito che cresce di più”. Poi, a chi gli chiedeva di quanto il risultato del Carroccio sarà superiore, Salvini ha replicato: “Non faccio pronostici, l’aria è buona”
Il generale Vannacci “sono convinto che sarà votatissimo in Italia”. “Penso che stiano tornando alla Lega tanti che non ci avevano votato alle politiche per punirci dell’esperienza al governo con Draghi, Pd e Cinquestelle. Adesso ci riconoscono coerenza, realtà e coraggio. Alla faccia di tanti gufi e radical chic il generale Vannacci in tutta Italia sarà uno dei più votati in assoluto”.
Bonelli: "Piantedosi dica qualcosa per l’onore e la dignità delle istituzioni"
"Rispettare le regole per il ministro Salvini è sempre difficile, 50 minuti fa ha fatto appello al voto per la Lega, come risulta anche da diverse denunce arrivate al nostro numero di Sos Voto Pulito (3913714271). Il ministero dell’ Interno deve intervenire immediatamente e sanzionare Salvini per violazione del silenzio elettorale. Piantedosi dica qualcosa per l’onore e la dignità delle istituzioni. Il leader della Lega dimostra totale disprezzo al rispetto delle leggi". Lo dice il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.
Politica
Dal populismo al popolarismo, nasce il manifesto di...
Si è svolto nella giornata di domenica 15 settembre a partire dalle ore 10.30 il convegno "Parliamo di popolarismo europeo e italiano", organizzato dalla Fondazione Foedus presso la certosa di Trisulti a Collepardo, in provincia di Frosinone, per approfondire i temi cari agli amministratori che vedono il 'centro' e il Partito Popolare Europeo come una risorsa che deve necessariamente trovare una rispondenza sul territorio nazionale, ritrovando le sue radici nel Popolarismo Italiano. Si legge in una nota.
Da Trisulti nasce il manifesto che accompagnerà la formazione di un nuovo progetto che guarda al 2027 a cui parteciperanno il ministro degli esteri Antonio Tajani che ha sostenuto le ragioni di un nuovo spazio dove condividere valori e il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi. Mario Baccini, presidente della Fondazione Foedus ha commentato: "Questo evento è un impegno concreto degli amministratori pubblici per parlare e confrontarsi sui temi del popolarismo europeo ed italiano e soprattutto per creare i presupposti che rispostino l’asse dal populismo al popolarismo che rimette al centro la persona con le sue necessità".
La kermesse è stata aperta dall’intervistatore del vicedirettore del TG2, Maria Antonietta Spadorcia al ministro degli Esteri, Antonio Tajani che ha ribadito la necessità di creare un contenitore che possa essere il luogo del confronto per tutti coloro che condividono una prospettiva comune, una aggregazione di intellettuali, mondo civico e persone che vogliono lavorare per costruire una nuova classe dirigente e una nuova prospettiva per il Paese. Il secondo intervento della mattinata é stato riservato all’intervista di Maurizio Lupi, condotta dalla giornalista Emma Evangelista, in cui il leader di Noi Moderati ha ribadito la necessità:” di sostenere le ragioni di una politica per la persona, che prima di tutto investa nella cultura e nella formazione dei giovani e gli offra una possibilità economica maggiore per poter affrontare l’ingresso nel mondo lavorativo, così come l’opportunità di formare e sostenere una famiglia. Una politica fatta di concretezza per sostenere un manifesto che dia valore a un progetto comune che guarda al 2027”.
Tra gli ospiti intervistati il professor Enrico Michetti che si è confrontato con la giornalista Mediaset, Ida Molaro sui temi della giustizia, delle riforme e sul diritto costituzionale. Tra gli altri erano presenti il senatore Claudio Lotito, l’onorevole Pino Bicchielli, l’on. Marco di a stefano, il consigliere Pino Cangemi, il professor Rocco Pezzimenti, a Rodolfo De Laurentiis e molti sindaci e amministratori del territorio monsignor Vittorio Formenti che ha celebrato la santa messa a conclusione dell’evento.
Politica
M5S, diffida Grillo a Conte: “Nessun confronto su...
"No consultazione su temi in contrasto con principi fondativi. Io interprete insindacabile dello statuto" si legge nella diffida visionata dall'Adnkronos
"Non è possibile né aprire un confronto deliberativo" né "deliberare o mettere in discussione tra gli iscritti i principi fondativi del MoVimento 5 Stelle", ovvero nome, simbolo e regola del doppio mandato. Così Beppe Grillo scrive nella diffida - che l'Adnkronos ha potuto visionare - inviata al leader del M5S Giuseppe Conte lo scorso 5 settembre.
La diffida di Grillo
Questi principi, sottolinea il garante, rappresentano "elementi che costituiscono i nostri valori fondamentali e sono imprescindibili per la vita attuale e futura del MoVimento 5 Stelle e dunque - mette in guardia Grillo - nessuna consultazione tra gli iscritti potrà avere ad oggetto eventuali modifiche del nome del MoVimento 5 Stelle, delle modifiche o dell'uso del simbolo e della regola dei due mandati, come specificato nel mio post del 20 agosto u.s.". Ma non è tutto. Secondo Grillo, non vi è spazio per una discussione nemmeno su "quegli ulteriori temi che dovessero risultare anche all'esito della consultazione tra gli iscritti in netto contrasto con i principi fondativi del MoVimento 5 Stelle, come ideato e fondato da me e Gianroberto Casaleggio".
"La presente - rimarca Grillo - vale ad ogni effetto di legge e si formula espressa avvertenza che, in difetto di quanto sopra, sarò costretto ad esercitare tutti i miei poteri e prerogative per impedire che i nostri valori e principi vengano stravolti e snaturati". Poteri che vengono richiamati da Grillo nell'incipit della mail: "Nella mia qualità di garante del MoVimento 5 Stelle scrivo per ribadire formalmente la mia posizione sulla imminente Assemblea costituente degli iscritti che è la seguente".
Il fondatore del M5S fa riferimento anche alle "prerogative concessemi dallo Statuto del MoVimento 5 Stelle" ovvero quelle indicate nell'articolo 12 e "che possono essere riassunte nella mia posizione di custode dei Valori fondamentali dell'azione politica del MoVimento 5 Stelle e di interpretare in modo insindacabile le previsioni statutarie". (di Antonio Atte)
Politica
Lega, Salvini: “A Pontida grande mobilitazione per la...
Su Open Arms: "Processo politico e da sinistra tentato attacco al governo"
La manifestazione di Pontida, in calendario il 6 ottobre, "sarà una grande mobilitazione per il diritto alla sicurezza dei cittadini italiani, per la libertà di pensiero e di parola, per il rispetto della sovranità popolare e nazionale''. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, al 'Federale' riunito oggi a Montecitorio.
Anche per questo, si legge in una nota del Carroccio, "c’è grande attenzione da parte di osservatori stranieri e sul pratone in provincia di Bergamo si attendono delegazioni in arrivo da oltreconfine".
Open Arms
Salvini ha dato il via al Consiglio federale convocato ad hoc dopo la richiesta di condanna a sei anni nell’ambito del processo Open Arms. "Ringrazio il governo e i partiti di maggioranza per la grande e affettuosa solidarietà - ha affermato il leader della Lega - Si tratta di un processo politico e di un tentativo della sinistra di attaccare il governo ed il diritto alla difesa dei confini nazionali".
"Tutta Europa, compresa quella con i governi socialisti - ha sottolineato il vicepremier - sta presidiando i confini e aumentando controlli ed espulsioni''.
In una nota diffusa dalla Lega al termine del Consiglio federale si legge che "l'enormità di quanto sta accadendo a Palermo sarà un motivo di ulteriore confronto di Salvini anche con Elon Musk, oltre che con i repubblicani americani".