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Europee: Colasante (Google), ‘su tecnologia Europa...
Europee: Colasante (Google), ‘su tecnologia Europa può acquisire vantaggio strategico’
"Ci troviamo ad un punto di svolta tecnologico. L'Europa ha l'opportunità di acquisire un vantaggio strategico rispetto al resto del mondo che può permetterle di porsi alla guida per quanto riguarda il progresso tecnologico. Noi continueremo a lavorare in questo senso". Lo ha detto Martina Colasante, Government Affairs & Public Policy manager Google, alla notte elettorale dell'Adnkronos.
Sport
MotoGp Olanda, pole di Bagnaia con record della pista
Il pilota del team Ducati chiude in 1:30.540 davanti a Martin e Vinales
Francesco Bagnaia in pole position dopo le qualifiche del GP Olanda 2024, ottava tappa stagionale della MotoGP. Ad Assen il pilota del team Ducati è protagonista di un giro record e chiude in 1:30.540 lasciandosi alle spalle per un soffio (81 millesimi) il leader del mondiale Jorge Martin e lo spagnolo Maverick Vinales in Aprilia. Seconda fila per Alex Marquez, davanti ad Aleix Espargaro e Fabio Di Giannantonio, mentre Marc Marquez partirà settimo a causa di una violenta caduta nei minuti finali della sessione. Alle 15:00 la gara sprint, domani la gara ufficiale.
Cronaca
Giulia Cecchettin, le chat con Filippo: “Sei...
Il contenuto dei vocali che la ragazza aveva inviato pochi giorni prima dell'omicidio
"Solo perché controlli quanto tempo sto on line e quanto di quel tempo è dedicato allo scrivere a te e quanto no, ok? Meccanismo di controllo: malato anche questo. Sei ossessionato, sei uno psicopatico! Mi controlli continuamente, tu non ti rendi conto, mi controlli!". E' uno dei messaggi e dei vocali che Giulia Cecchettin aveva inviato a Filippo Turetta proprio pochi giorni prima dell'omicidio e mandato in onda ieri sera da 'Quarto Grado', su Retequattro.
“Mi spaventa, perché so come sei fatto, so cosa hai fatto determinate volte, so cosa hai detto determinate volte, e quindi, sinceramente, dirti ora e posto di una cosa che tu, in generale non vuoi che io faccia, mi fa spavento, ok? – dice Giulia in un messaggio -. Perché so che potresti presentarti, che potresti fare... Ogni tanto mi fai paura ".
"Io mi sto comportando, in base alle cose gravi che fai tu. Al di là del fatto che comunque ti stavo troppo dietro e mi sto un po' rompendo perché anche io devo andare avanti con le mie cose, ma un giorno, non ti ho dato la buonanotte, wow, la fine del mondo. Mi è venuto da pensare 'ok, questo qua è un po' malato, mi conviene togliergli la buonanotte perché si basa solo su quello che faccio io' – prosegue Giulia -. Ma poi ieri mi sei venuto a dire: ‘Ah, ma con chi stai scrivendo? Ah, ma sei on line?. Ah, con c..con chi parli? Ma hai sentito qualcuno? Guardi che cosa faccio, vuoi sapere ogni singola cosa che faccio. Ci sono cose che voglio tenermi per me, perché mi spaventa quello che potresti fare con quelle informazioni".
Le foto sul cellulare di Turetta
Le ultime foto di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta sono state estrapolate dal cellulare del giovane, che mostra i due al centro commerciale di Marghera 'La Nave De Vero', dove si sono recati nel tardo pomeriggio dell’11 novembre, lo stesso giorno in cui Turetta ha ucciso la ragazza. A mandarle in onda ieri è stato 'Pomeriggio Cinque News' in esclusiva. Sul telefono 52 fotogrammi, dalle 17.50 alle 21.10, che scandiscono quel pomeriggio dell’11 novembre scorso.
Cultura
Benjamin Labatut: ‘Nuovo romanzo sarà sulla logica...
Lo scrittore cileno ha ricevuto il Premio Hemingway
"Sto lavorando su un nuovo libro: tutto ciò che posso dire è che è fondamentalmente sulla logica moderna. Voglio indagare le grandi trasformazioni legate allo sviluppo della logica, che magari sono passate inosservate". Lo ha annunciato lo scrittore cileno Benjamin Labatut a Lignano Sabbiadoro (Udine), ricevendo la quarantesima edizione del Premio Hemingway per la sezione Letteratura. "La logica moderna ha trasformato il mondo, ma le cose molto profonde vengono completamente non notate", ha aggiunto Labatut, diventato autore di culto con "Quando abbiamo smesso di capire il mondo" (Adelphi, 2021) e "Maniac" (Adelphi, 2023), romanzi capaci di trascinare il lettore nei labirinti della scienza, lasciandogli intravedere l'oscurità che la nutre.
"Non mi sono mai posto l'obiettivo di unire scienza e letteratura - ha chiarito Labatut conversando con l'Adnkronos - Sono stato sempre affascinato dai limiti del pensiero e sono arrivato alla scienza cercando i suoi limiti. La scienza è davvero una delle uniche cose che ci porta in contatto con ciò che è non conosciuto del mondo, ciò che è oscuro e ciò che è ancora meraviglioso. Sono, quindi, arrivato alla scienza dal punto di vista penso più vicino al mistero e per questo i miei libri hanno un sapore strano. Secondo me la scienza è una vera e propria fonte di misteri assai profondi e al giorno d'oggi la scienza è una delle cose che ci riporta in contatto con l'inconoscibile, l'oscurità e la meraviglia del mondo".
Autore pluripremiato a soli 44 anni, con una serie di riconoscimenti recenti anche nel nostro Paese, Labatut ha osservato: "Le poche cose sulle quali sono pienamente felice sono l'accoglienza che ricevono i miei libri in Italia. E io accetto tutti gli inviti pur di arrivare in Italia, perché qui c'è semplicemente troppa bellezza. Provo una felicità spudorata per l'accoglienza meravigliosa che i miei libri hanno avuto in Italia".
Quanto ai premi letterari, ha spiegato Benjamin Labatut, "in genere mi fanno schifo, non mi piacciano troppo, ma nel caso del Premio Hemingway ho guardato la lista dei vincitori e mi sento orgoglioso di essere parte di un gruppo che comprende autori che ammiro".
"I premi letterari, però, non possono essere la misura per uno scrittore - ha avvertito il romanziere cileno che ha vinto l'English Pen Award, il Premio Galileo, il Premio Malaparte ed è stato selezionato per l'International Booker Prize - Uno scrittore si allena sempre a fare qualcosa che ha un valore per sé e che non ha bisogno di lettori, successo o applausi. Quindi, se ottieni un tipo di riconoscimento, lo prendi sapendo che è solo una fase, è un momento. E anche quando le persone non ti leggono, devi continuare a scrivere. Io ho un doppio atteggiamento nei confronti dei premi: da un lato, ovviamente, mi rendono felice, dall'altro mi provocano anche vergogna. Ad esempio mi vengono in mente le parole di Roberto Bolano che ha sempre detto: 'affinché la tua opera si possa chiamare un'opera d'arte deve passare inosservata'. Questo è il requisito di base".
Benjamin Labatut ha poi definito "strana la categoria della letteratura contemporanea", spiegando: "La maggior parte degli scrittori che mi piacciono sono morti, ma questo è solo perché alla letteratura serve il tempo. Il tempo è un buon giudice della qualità e di solito gli autori devono essere morti per essere pienamente apprezzati". Infine una battuta sull'intelligenza artificiale e sull'impatto che sempre più avrà sull nostre vite reali: "Nessuno sa quali saranno le conseguenze ma l'inconoscibile tocca tutti noi. Sono in corso progressi a ritmo vertiginoso che potrebbero rendere la vita non più vivibile. Ci sono anche delle questioni per le quali l'intelligenza artificiale è perfetta. Ci sono alcuni tipi di invenzioni che cambiano tutto e l'intelligenza artificiale è una di quelle destinate probabilmente a cambiare tutto".