Fonti militari di Kiev: colpito un centro di comando nell'area di Belgorod
L'Ucraina colpisce il territorio della Russia con un jet. E' la prima volta, dall'inizio della guerra, che Kiev compie un'azione del genere nel territorio nemico. Secondo le informazioni raccolte da Sky News, un aereo ucraino - non è chiaro quale velivolo - ha colpito "un centro di comando" russo nell'area di Belgorod. L'emittente britannica fa riferimento a informazioni fornite da una fonte militare ucraina e non aggiunge dettagli relativi all'attacco.
"Una missione dell'aviazione ucraina (Uaf) ha colpito un centro di comando a Belgorod. La valutazione dei danni inflitti è ancora in corso. E' confermato, si è trattato di un attacco diretto. E' il primo attacco aereo dell'Uaf contro un obiettivo in Russia", dice l'anonima fonte militare.
L'Ucraina ha recentemente ottenuto il via libera di numerosi paesi occidentali per l'uso delle armi Nato per colpire obiettivi militari in territorio russo. Da giorni, Kiev utilizza armi occidentali per colpire basi da cui sono stati lanciati missili contro la regione di Kharkiv, al confine tra i 2 paesi. L'attacco aereo diretto in territorio russo, però, rappresenterebbe una novità nel quadro del conflitto. Nelle ultime ore, il ministero della Difesa di Mosca ha fatto riferimento all'abbattimento di una serie di droni ucraini su Belgorod.
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Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.