L’invasione delle microplastiche: trovate in 100% campioni sperma e di 8 tipi diversi
Studio condotto in Cina, ma con la stessa tecnica anche scienziati italiani avevano rilevato la presenza di frammenti in 6 casi su 10 nel liquido seminale di giovani vissuti in un'area inquinata della Campania. I ricercatori asiatici: "Approfondire l'impatto su fertilità e tossicità riproduttiva"
Dall'oceano più profondo alle montagne incontaminate, non c'è un angolo di mondo dove non le abbiano trovate: le microplastiche, avvertono gli esperti, sono "ormai onnipresenti e permeano gli ecosistemi". Ma non sono solo nell'ambiente: basta guardare dentro di noi. Queste particelle invisibili a occhio nudo sono state intercettate nei fluidi e nei tessuti umani: latte materno, sangue, urina, pelle. E anche sperma. Uno studio condotto a Jinan, nella Cina orientale - una città situata a circa 180 km dalla costa oceanica più vicina comunemente riconosciuta come un'area inquinata, e priva di impianti di produzione di plastica - ha documentato la contaminazione da microplastica nel liquido seminale di uomini senza esposizione professionale a questi materiali. A colpire è la pervasività della presenza, spiegano gli autori del lavoro pubblicato online su 'Science of The Total Environment', che evidenziano come nei campioni raccolti da una quarantina di partecipanti allo studio - uomini sottoposti a valutazioni sanitarie prematrimoniali a Jinan - siano stati identificati ben 8 tipi diversi di polimeri. Le microplastiche sono state trovate in tutti i campioni di sperma testati.
Il Ps (polistirene) era il più diffuso tra gli otto polimeri identificati, con una prevalenza del 31%, seguito dal polietilene (Pe, 14%) e dal cloruro di polivinile (Pvc, 14%), e poi in misura decrescente da acrilonitrile-butadiene-stirene (Abs, 11%) e policarbonato (Pc, 11%), polietilene tereftalato (Pet, 8%), polipropilene (Pp, 6%) e politetrafluoroetilene (Ptfe, 6%).
Con una serie di strumenti e analisi gli scienziati - esperti di diversi atenei cinesi - hanno identificato, quantificato e classificato i polimeri di microplastiche presenti, e hanno poi valutato la motilità degli spermatozoi e la morfologia. Una delle tecniche usate (microspettroscopia Raman), spiegano, è la stessa con cui è stato condotto uno studio simile in Italia, pubblicato a fine 2023. Il primo autore Luigi Montano e colleghi hanno rinvenuto in 6 campioni di sperma su 10 dei frammenti di microplastiche - 16 diversi - pigmentati di forma sferica o irregolare in giovani tra i 18 e i 35 anni, sani, che vivevano da almeno 10 anni in un'area inquinata della Campania.
I ricercatori cinesi con la loro analisi hanno poi scoperto che gli effetti dell'esposizione ai diversi polimeri sulla motilità progressiva degli spermatozoi variavano: lo sperma esposto al polistirene (Ps) ha dimostrato una motilità progressiva degli spermatozoi più elevata rispetto al gruppo esposto al cloruro di polivinile. E sono state osservate anomalie morfologiche degli spermatozoi ma non associate in modo significativo a specifici tipi di plastica.
Tutto questo, evidenziano gli autori dello studio sostenuto dal Taishan Scholar Program della provincia di Shandong, mette in luce la necessità di ulteriori indagini su come le microplastiche influenzano la fertilità maschile in termini di presenza pervasiva e potenziale tossicità riproduttiva. "Nel corso del rapido sviluppo degli ultimi decenni, i rifiuti di plastica e le microplastiche sono diventati un problema sempre più urgente con implicazioni potenzialmente gravi sia per l’ambiente che per la salute umana", scrivono gli esperti. Anche perché "nel 2015 la produzione globale di plastica ha raggiunto i 381 milioni di tonnellate e si prevede che triplicherà fino a oltre 1,1 miliardi di tonnellate annue entro il 2050. Man mano che sempre più plastica si diffonde nell'ambiente, le particelle più grandi si scompongono in frammenti più piccoli noti come microplastiche e nanoplastiche, di diametro inferiore a 5 mm e 1 micrometro, le cui piccole dimensioni consentono di entrare facilmente nella catena alimentare".
Ormai, continuano gli scienziati, "un numero crescente di ricerche indica che l'ingestione di microplastiche può avere un impatto negativo sulle funzioni fisiologiche negli animali e nell'uomo. La portata e le implicazioni non sono completamente comprese, ma destano crescente preoccupazione per la salute pubblica". Fra i vari aspetti, "gli effetti delle microplastiche sulla riproduzione e sulla fertilità sono ancora in gran parte poco chiari. A livello globale, circa il 15% delle coppie sperimenta infertilità. L'infertilità maschile rappresenta il 50% di questi casi ed è aumentata insieme al deterioramento della qualità dello sperma negli ultimi decenni. Tuttavia, la causa della spermatogenesi compromessa rimane non identificata in circa il 40% degli uomini", fanno notare gli esperti.
Lo studio vuole offrire un ulteriore approfondimento sul ruolo eventuale delle microplastiche, dal momento che "prove precedenti mostrano che possono compromettere la qualità dello sperma in modelli animali". Si tratta di uno studio iniziale, e serviranno ulteriori ricerche, concludono gli autori, per chiarire i potenziali impatti riproduttivi delle microplastiche negli esseri umani.
Cronaca
Dopo il gelo arriva il maltempo dall’Africa,...
Tendenza: weekend con piogge al Centro-Sud e venti forti
Dopo l'aria artica e il gelo adesso sull'Italia arriva il maltempo dall’Africa. Mentre l’anticiclone delle Azzorre continua a comandare il tempo su gran parte dell’Europa e contemporaneamente a favorire l’afflusso di aria di estrazione artica sull’Italia, il ciclone che ha provocato nevicate diffuse fino a bassa quota sul nostro Paese si allontana verso la Grecia, dicono i meteorologi. Ma un’altra minaccia si appresta a colpire il nostro Paese.
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it avvisa che nella giornata odierna il tempo sarà in prevalenza stabile e con precipitazioni più presenti soltanto sulla Sicilia, nel frattempo dai Balcani si farà strada un altro nucleo di aria fredda (più debole del precedente) che nel suo movimento verso la Sardegna andrà a rinvigorire una circolazione depressionaria attiva sull’Algeria. Da qui prenderà vita un ciclone Mediterraneo che soprattutto da venerdì 17 inizierà a influenzare negativamente il tempo su alcune regioni per poi interessare gran parte d’Italia nel corso del weekend.
I venti freddi di Grecale continueranno a soffiare con insistenza almeno fino a giovedì, dopo di che, sulle regioni centrali e meridionali verranno sostituiti da quelli di Scirocco che ruotano attorno al ciclone. Per questo motivo le temperature tenderanno ad aumentare su almeno mezza Italia, sia nei valori massimi sia in quelli minimi. Il clima rimarrà ancora piuttosto freddo al Nord dove i venti soffieranno sempre dai quadranti nordorientali.
Nel corso del weekend il ciclone impatterà sull’Italia. Pioverà insistentemente in particolare sulla Sardegna, sulla Sicilia, in Calabria e poi anche in Campania, Abruzzo, Molise e Lazio. Oltre alle piogge che potrebbero risultare anche alluvionali sulle Isole Maggiori, i venti rinforzeranno sui bacini meridionali dove sono attese tempeste di Scirocco e Levante con raffiche fino a 100 km/h e conseguenti mareggiate sulle coste esposte. Il Nord in questa prima fase pare essere saltato dal grosso delle precipitazioni e vedrà soltanto un deciso aumento della nuvolosità nella giornata di domenica.
Nel dettaglio
Mercoledì 15. Al Nord: tutto sole e freddo. Al Centro: cielo via via più coperto. Al Sud: piogge sulla Sicilia, specie settentrionale, molte nubi altrove.
Giovedì 16. Al Nord: sempre bel tempo e freddo. Al Centro: nubi irregolari, piogge sulla Sardegna orientale. Al Sud: molte nubi, piogge sulla Sicilia ionica e sulla Calabria in serata.
Venerdì 17. Al Nord: soleggiato. Al Centro: cielo a tratti nuvoloso, maltempo diffuso in Sardegna. Al Sud: intenso maltempo in Sicilia e sulla Calabria, piogge in Basilicata e sul Cilento.
Tendenza: weekend con piogge al Centro-Sud e venti forti.
Cronaca
Omicidio-suicidio a Rivoli, ottantenne spara alla...
L'uomo avrebbe sparato alla 58enne con un fucile da caccia regolarmente detenuto
Dramma a Rivoli, alla periferia Torino, dove nel tardo pomeriggio un ultra ottantenne, secondo i primi accertamenti, con un fucile da caccia regolarmente detenuto avrebbe sparato alla compagna 58enne e poi avrebbe rivolto l’arma contro di sé. Sul posto sono in corso i rilevi dei carabinieri per accertare le cause e la dinamica dell’accaduto.
Vedovo pensionato ottantacinquenne lui, 58enne romena lei, vivevano insieme da una decina 10 anni. La coppia, che non era sposata, dalle prime ricostruzioni fatte dai carabinieri che in queste ore stanno raccogliendo alcune testimonianze avrebbe avuto un litigio all’inizio dell’anno che non farebbe escludere l’ipotesi di volontà di separazione anche se ancora viveva insieme.
A dare l’allarme un passante che, arrivato a prendere l’auto posteggiata sotto lo stabile dove la coppia viveva al quinto piano, ha notato frammenti di vetro sulla sua vettura. Insospettito ha chiamato i vigili che da un attento esame hanno rilevato fori sulle finestre dell’abitazione delle vittime. Sono stati chiamati, quindi, i vigili del fuoco che una volta entrati nell’appartamento hanno trovato in due diverse stanze i due corpi senza vita, entrambi colpiti dal fucile da caccia regolarmente detenuto dall’uomo. Dai primi rilievi sarebbe stato l’uomo a sparare alla donna e poi a togliersi la vita.
Cronaca
PoliMi, con georadar e laser alla scoperta del Castello...
Una innovativa indagine tecnologica ha svelato la presenza di numerosi passaggi sotterranei sotto il Castello Sforzesco, in corrispondenza di quella che era la Ghirlanda, alcuni dei quali potrebbero essere legati a passaggi segreti di natura militare, descritti anche in disegni di Leonardo da Vinci. Fra leggende e speculazioni, secondo le fonti storiche Ludovico il Moro avrebbe fatto costruire un collegamento sotterraneo per poter raggiungere la sua amata Beatrice d'Este
Nell’ambito di una tesi di Dottorato di Ricerca, una innovativa indagine tecnologica condotta dal Politecnico di Milano, in collaborazione con il Castello Sforzesco e con il supporto tecnico di Codevintec, ha svelato la presenza di numerosi passaggi sotterranei sotto il Castello Sforzesco, in corrispondenza di quella che era la Ghirlanda, alcuni dei quali potrebbero essere legati a passaggi segreti di natura militare, descritti anche in disegni di Leonardo da Vinci. Secondo le fonti storiche, Ludovico il Moro avrebbe fatto costruire ad esempio un collegamento sotterraneo per poter raggiungere la sua amata moglie Beatrice d'Este, sepolta nella Basilica di Santa Maria delle Grazie. Questo passaggio, immortalato nei disegni di Leonardo, è da tempo oggetto di leggende e speculazioni. Ora, grazie alla tecnologia, sembra che la sua esistenza possa essere confermata. Ma di camminamenti segreti ne esistono numerosi.
L’indagine ha utilizzato tecnologie avanzate, tra cui georadar e laser scanner, per mappare e documentare con precisione il sottosuolo del Castello e le sue strutture sotterranee. Questi strumenti hanno permesso di rivelare cavità e camminamenti interrati a pochi decimetri di profondità. “L’obiettivo è creare un digital twin del Castello Sforzesco, un modello digitale che non solo rappresenta l’aspetto attuale del Castello ma che consente anche di esplorare il passato, recuperando elementi storici che non sono più visibili,” afferma Franco Guzzetti, docente di Geomatica al Politecnico di Milano.
Oltre alla documentazione storica, i dati raccolti con l’integrazione di tecnologie di realtà aumentata possono portare a sviluppare progetti di esperienza immersiva che combina storia e innovazione.. “Il georadar ha arricchito il modello 3D con dati su spazi noti ma inaccessibili, portando alla luce camminamenti sconosciuti e spunti per ulteriori studi sui passaggi segreti,” aggiunge Francesca Biolo, ricercatrice del Dipartimento ABC del Politecnico.